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mercoledì 14 marzo 2018

Se almeno avessimo il mare

Emerge in fase di consultazioni la difficoltà di Mattarella a incassare la dedizione del sole di fine inverno necessaria a compensare l’assenza di baci sul collo dell’elettorato femminile. Esigenza che nasce dopo la lettura dei dati del Viminale circa la diminuzione  del 21% dei furti, rapine e omicidi nel 2017, mentre i delitti in famiglia sono aumentati del 200%. Visto che in nessun programma politico è stata prevista l’espulsione dei mariti invece di quella dei migranti, non rimane che cercare risorse nel tepore del sole. Poi ci sarebbero interi palazzi di mariti immigrati. Purtroppo e sempre per colpa di quella mancata chiarezza che contraddistingue la società Viola, il sole sembra essere il primo a non aver capito se davvero può. Lo slang di Corvino non aiuta, e se Firenze non è Lecce, ieri grazie a Borghese si è capito che l’Abruzzo esiste. Firenze che ama con tutto il cuore, ma che è costretta a odiare aspettando i suoi nemici sulla riva del fiume. E penso ai tifosi più fortunati che invece possono farlo sulla riva del mare dove nel frattempo possono fare anche due telline per gli spaghetti. Firenze che per costituzione, dopo la tragica settimana appena trascorsa non ha certo finito di soffrire. Così dopo la serata di Champion si appresta a vivere la realtà di un allenatore che a differenza di altri incide negativamente. Pioli c’è e si sente, cosa che invece non succede agli altri se è vero che la Roma avanza anche senza Spalletti e il Siviglia avanza malgrado Montella. Tifosi della Roma che non possono odiare chi non c’è più, e quelli del Siviglia che non possono odiare chi c’è ancora, malgrado il Tevere e il Guadalquivir.

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