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lunedì 26 marzo 2018

Profumo di Juric


La Domenica delle Palme solo se sei a San Benedetto del Tronto, non me ne vogliano gli antidellavalliani. O coloro che sanno dov’è l’opzione per silenziare il desiderio di Juric. Il Bambi ritiene Pioli colpevole anche del rumore delle campane in San Frediano. Ancora rimpiange il periodo nel quale Juric allenava il Genova e grazie a una sua intuizione il prete di Serumido aveva adottato la modalità vibrazione. Se ci fosse stato lui ieri avremmo assistito alla distribuzione delle noci di cocco altro che ramoscelli d’ulivo. Non per niente con Pioli è stato il giorno di Fico, con Juric sarebbe stato della fica. L’ora legale è scattata in tutta Italia tranne che nell’auto di Simeone, che cos’è un’ora per lui, corre così tanto che deve assumere melatonina in panetti per combattere il jet lag. Se Juric non ha una panchina e Pioli si vuol dire solo che in Italia non capiamo proprio niente, ma ci sarà una riabilitazione così come i Ricchi e Poveri che riempiono le discoteche di Mosca. La domenica di Pioli non è stata facile, ha guardato gli orologi di casa ma non ha più capito se aveva già spostato l’ora la sera prima e nel dubbio ieri era già lunedì. 25 i gol di Simeone secondo gli organizzatori, 7 secondo la questura. Da un’intercettazione ambientale si è sentito Pioli passare davanti allo specchio intero dell’armadio di camera ed esclamare “ora chi è quest’altro bischero, ah giusto sono io”. Magari a Pasquetta piove e sappiamo a chi dare la colpa.

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