La vita ci dice che il fair play finanziario servirebbe anche al di là del calcio, oltre il giardino di Boboli. Conosco persone in San Frediano che comprano l’auto per andare a lavorare, lavorano per pagare i debiti fatti per comprare l’auto per andare a lavorare. Insomma, Diladdarno fare i debiti per lavorare non è proprio quello che si suol dire una gestione virtuosa del proprio vivere. A prescindere da quello che ne pensa la Uefa e delle cartelle di Equitalia. Gli stessi che poi si lamentano dell’oculatezza di Cognigni. Magari perché siamo più interessati alla cultura che non a certi aspetti puramente amministrativi, e se è così sarà persino peggio perché saremo discriminati anche da Youporn che tra le categorie non prevedrà mai “donne colte”. Unico lato positivo della fine dell’estate che ci rimane e che ‘sta volta abbraccia tutte le categorie, è che finalmente la gente non si sentirà più autorizzata a indossare le ciabatte. Rimangono solo quei giocatori scarsi che continueranno a tirare ciabattate da fuori area. Comunque tra i pro Della Valle e i contro, non ci sarà mai un punto in comune, per rendere meglio l’idea mi viene in mente l’avvertimento “telefonare ore pasti” che di fatto preclude ogni possibilità di contatto tra meridionali e settentrionali. Guelfi e ghibellini. Tutti sono contro tutti ormai tra le strade polverose della città. Mentre alle amiche del Bambi che vanno in Fiesole e che ancora “bubano” perché non hanno digerito la plusvalenza Alonso, ho consigliato di prendere una tisana per il ventre piatto, che so tranquillizzare sempre la donna. Tanto lo sappiamo che a Firenze non ci piace la tranquillità, abbiamo quella polemica dentro che poi destabilizza tutto l’ambiente, insomma da noi dura meno la serenità dopo una vittoria contro il Chievo che un allenatore a Palermo. Per fortuna però il Tar ha stabilito che masturbarsi in pubblico non è più reato, così potremo farci tutte le seghe mentali che vorremo.
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