In
bocca al lupo alla Fiorentina e in culo alla balena. Mi balena questo
stamani negli occhi, che se da una parte è meglio che nel culo, è
soprattutto luce di una speranza concreta in fondo, quella riflessa in
fondo al pozzo dei desideri, non una visione mistica ma una misticanza
di belle sensazioni che fanno da contorno alla grande attesa, insomma,
una voglia dalla larga foglia, figlia del desiderio di vedere una
stagione fantastica sempre che Dio lo voglia, una voglia che alla
soglia della nuova stagione si spoglia delle tante parole per diventare
inizio vero di un campionato, che sarà la linea di faglia, una frattura
tra il vecchio e il nuovo ciclo, qualcosa che ti piglia e non ti lascia
più. Finalmente. E la passione quando si sprigiona non mente, perché col
primo fascicolo della stagione, insieme all’entusiasmo esce in allegato
anche una certa ritrovata ambizione, e vorremmo proteggerla in tutti i
modi questa stagione, anche dalla malasorte che è sempre lì alle porte, e
che un po’ te lo procura quel qual certo magone di quando le cose vanno
storte. Tanta attesa e giuste aspettative per quello che finalmente
sembra essere davvero un nuovo capitolo dell’era Della Valle, il primo
ad avere le giuste credenziali e la benedizione dell’ambiente dopo
l’addio di Prandelli, requisiti che ormai erano diventati indispensabili
perché si potesse continuare con questa proprietà senza l’ennesima
crisi di nervi in quello che di Nervi è lo stadio, è vero che adesso la
parola passa al campo, ma intanto c’è stato comunque l’abbraccio di
tutti, quello che servirà a lavorare con entusiasmo. E allora avanti
tutta, con le prime due partite ideali proprio per misurare le
ambizioni, e ce le vogliamo giocare a viso aperto, senza nessuna paura e
con il gusto ritrovato di essere nuovamente tutti dalla stessa parte,
dalla parte giusta, e a quel viso aperto ci vogliamo aggiungere anche un
gran bel sorriso, di quelli che nascono dalla consapevolezza e dalla
serenità, sperando che anche la cornice di pubblico sia quella giusta,
la più adatta a fare il primo tagliando ad una nuova storia d’amore, e
come si può vedere nella foto, la prima vera senza più l’ombra del
Santo, perché anche se non proprio nella tomba della memoria, quel bel
periodo sembra finalmente finito almeno in un tombino. Così, tanto per
fare spazio a un altro.