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domenica 22 dicembre 2019

Aglio, olio e peperoncino



Un commovente grazie di Vlahovic e uno di Ribery a Montella (quando la squadra era invece con Pioli allora non contava), un commovente grazie a Montella anche da parte di Luca Gotti che così porta l’Udinese davanti alla Fiorentina, e uno anche di Semplici che ci recupera tre punti. E mentre aspettiamo i ringraziamenti di quelli che giocheranno oggi siamo ridotti a festeggiare a prescindere. Rigorosamente prima di conoscere lo spessore dei sostituti. Era già successo con l’uscita di scena dei Della Valle, prima di prendere atto che non sarebbe stato un presidente supremo, ma Soprano, a colonizzare l’intestino del tifo. E si ripete oggi con i botti per l’esonero di Montella. Ci siamo inventati un modo per festeggiare i fallimenti in assenza delle vittorie. Oltre che i ringraziamenti. Sperando che per risparmiare non ci prendano uno senza nemmeno cognome come Nicola. Il problema del Bambi è sempre stato quello che trombava meglio con le ex che con le partners attuali. Fare peggio è diventato una nostra specialità. Fare peggio è come fare spaghetti, aglio olio e peperoncino. Semplici, ma difficilissimo. In questi mesi di Rocco ci sono aneddoti divertenti che ci riempiono di tristezza. Un tifoso Viola ha persino scritto la letterina a Babbo Natale chiedendo che Montella non venisse esonerato. E quando vi parlo di cose non proprio calcistiche è perché esistono i record di sconfitte, e mi riferisco in particolar modo al vino che aiuta molto (ho un Salice Salentino 2010 di Cantele che mi fa ringraziare anche Delio Rossi). Diciamo che quest’anno i tifosi Viola si chiederanno cosa fai a Caporetto. E io non scappo da questo identikit, anzi io sono proprio il ritratto del povero tifoso Viola, visto che non posso usare il gel Durex nemmeno per i capelli. Col tempo e con le società di magnati che ci hanno scelto, il nostro Natale ha sempre più assunto il senso e la bellezza del donare i tre punti piuttosto che riceverli. E a proposito di regali non possiamo riciclare nemmeno lo spirito natalizio dello scorso anno. L’unica cosa che mi viene in mente è che aveva ragione chi diceva che con un altro allenatore saremmo andati in Champions.

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