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lunedì 30 settembre 2019

Siamo tornati


Il Bambi alla fine della partita mi ha detto che ogni volta che guarda il suo gatto mentre dorme capisce che potrebbe sprecare la sua vita. Se anche lui dormisse così tanto si potrebbe perdere partite come questa. Avevo scritto cazzate quando affermavo che la squadra era costruita male, forse ho indovinato solo a paragonare il Milan al Panathinaikos. Bene Montella, Badely, Castro, Pezzella, Caceres, bene tutti. E poi una coppia Chiesa-Ribery ce l’hanno in pochi. Vecchia gloria una sega me lo dico per me. Fantastico Frank. Prima il Bambi dava la colpa al ceppicone, adesso a Greta per averci aperto gli occhi su un mondo così di merda, oggi il testimone passa ufficialmente a Gianpaolo, Di Francesco e Andreazzoli. E dire che ci eravamo anche un po’ presi verso l’ora di pranzo, evidentemente era già alta la tensione per il match di San Siro, io con la mia bella lasagna in forno e il taglio bordolese di Simoncelli già ad ossigenare, lui con idee strampalate di chi si è svegliato da poco, così anch’io per ricordare la Loren gli ho detto “brunch a soreta”. E’ tornata la Fiorentina così come è ricominciata la stagione dei giubbotti lasciati in ufficio. E’ finalmente finito il tempo delle mancate vittorie e dei vantaggi dilapidati, che era come se avessero rimesso le accise che non hanno mai tolto. L’unica cosa che mi ha mantenuto sereno in quel periodo è stata la consapevolezza  che comunque non avrebbero tassato il lampredotto. E’ finito il tempo del fondo classifica, quello degli incubi, specie dopo le sconfitte sognavo il Bambi che stava per buttarsi e io che gli gridavo di fermarsi, mentre lui mi rispondeva di non avere altra scelta, di doverlo fare, allora provavo a prendergli la mano ma lui mi scivolava ed entrava dal kebabbaro. Domani vado dalla vecchia della merceria di via Romana, faccio finta di comprare dei bottoni per capire se è cambiato qualcosa visto che fino alla partita con la Samp considerava Montella come un marito morto. E se non fosse stato per le cento vasche che ho fatto ieri mattina avrei potuto pensare che fosse stata la mancanza di Vlahovic ad avermi stancato. Per la serie del bicchiere mezzo vuoto, peccato per il rigore sbagliato da Chiesa, peccato per il gol subito, perché vuoi che non ci sia qualcosa che non fili dritto come vorremmo? Non tutto del resto può essere comprensibile ai nostri occhi, e il troppo bello può nascondere anche qualche nota stonata. Ricordo quando la Beatrice dalle poppe grosse riuscì a comprare quel rossetto bellissimo per il quale spese una fortuna, bello da impazzire come la Fiorentina di ieri, sulle sue labbra stava così bene che per non sciuparlo decise di far uscire solo vocali.

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