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domenica 15 settembre 2019

Come il basilico



Ed è soprattutto dopo la partita di ieri che non si capisce quella di Genova. Castrovilli il migliore nella somma delle tre, e un merito va a Montella che ieri ha dichiarato di averlo tolto dal mercato dopo il primo allenamento di Moena. Quindi è uno che vede le potenzialità, e siccome Pioli non c’è più, se c’è qualche altro giocatore che non viene impiegato come vorremmo non può essere solo perché il destino cinico e baro non ci ha consentito di fare gli allenatori. Il rischio di chi è lì a suggerire l’utilizzo di giocatori panchinati, invece di andare al Brico, a prescindere dall’allenatore che non li ha scelti, e malgrado ciò riconoscendogli i poteri miracolosi di risolvere le partite, dicevamo che il rischio è quello che poi il destino cinico e baro, in quanto tale, per questi gobbi (inteso come suggeritori) aspetti un loro momento privo di rotture di coglioni e gliene assegni qualcuna d’ufficio. Per dire che il semaforo ha gli stessi colori dei peperoni, ma non per questo sa di peperoni, fateci caso o voi suggeritori (inteso come gobbi). Insomma, Montella super ieri. Cercare sempre di dimostrare che chi non c'è avrebbe fatto meglio di chi ha giocato, mi fa pensare a una macchina che procede in autostrada in terza. Si sente lo sforzo. Oppure lo si fa proprio per reazione a scelte personali sbagliate, capisco che ci sono situazioni dove magari si era pensato che l’estate fosse finita, era stato messo il piumone, e tutto ciò adesso provoca disagio. Il lato negativo di questa partita è invece l’assenza di quella vittoria che manca in casa ormai dal dicembre 2018 contro l’Empoli. Però c’è anche che ti distrai un attimo e sei felice. Sempre e solo se si accettassero le scelte del tecnico, non ci sentiremmo come il basilico che se gli dai poca acqua muore, se gliene dai troppa uguale, se prende troppo sole muore, se ne prende troppo poco uguale. Insomma rompe il cazzo e poi muore.

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