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venerdì 27 settembre 2019

A proposito di coppie


Così come la coppia Ribery-Chiesa sembra la migliore per fottere le difese avversarie, la coppia bicchiere di plastica-cannuccia di carta sembra la migliore per fottere mari e foreste. Loro che si sono incontrati grazie a Montella, mentre se fosse stato per il tifoso, il destino sarebbe stato molto diverso. Quale? Lui era basso come Ribery e non usciva mai con quelle sotto la terza. Lei aveva la seconda e usciva solo con quelli alti come Federico. Erano fatti l’uno per l’altro, ma non lo scoprirono mai. Proprio prima della partita con la Samp stavo per pubblicare anch’io la mia formazione con il centravanti come va di moda oggi tra i tifosi Viola. Poi per fortuna un esorcista me l’ha impedito. Quel Federico Chiesa che sta diventando così spietato e lucido davanti alla porta, che a proposito di coppie, lo immagino con una compagna che spreme le arance a mani nude, poi pulisce ogni schizzo e si fa la doccia con la freddezza di un serial killer. A proposito di coppie, io che mi esalto con la Rita quando sento odore di toast al prosciutto e formaggio, quelli di una volta. Io che sto invecchiando e ormai le sedicenni non mi guardano più. Io che mi chiedo se c’è vita oltre il lampredotto. In tutto questo gran mondo virtuale, dove ci si scambiano pareri, formazioni, informazioni, si vive sempre un po’ borderline. Lontano, infinitamente lontano dalle nostre vite vere, dove a chi ti sta vicino non chiedi se giocherebbe a tre o a quattro in difesa, ma se sa fare le iniezioni. E grazie a Dio che è tornata la vittoria perché il Bambi aveva finito i modi per sembrare spensierato.

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