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giovedì 26 settembre 2019

Non siamo più soli


Dopo questa astinenza infinita, con il Bambi che ormai guardava la Fiorentina con lo stesso sguardo di Bersani quando vede Renzi, è finalmente tornata la vittoria. Meritata, che ha mostrato una squadra viva. A questo punto va dato merito a Montella per l’intuizione Chiesa-Ribery coppia d’attacco che funziona e che diverte. Ribery finché dura è lusso sfrenato per la serie A, Federico in grande crescita, capace di segnare ma anche di dialogare con i compagni, con giocate sempre più belle. Saranno state le 80 vasche ma la vedo gricia adesso per Vlahovic, Boateng e Pedro. Anche se Montella ha dichiarato che comunque inserirà altri attaccanti per variare, così come è vero che ogni donna corre in modo diverso per via della dimensione delle poppe. E’ finalmente finita questa astinenza da oppio dei popoli. E in questa direzione “green”, se la classifica piange perché ci vede ancora quindicesimi, non sono le solite lacrime, oggi emana atomi di idrogeno ed ossigeno con cui contribuiamo alla salvezza del pianeta, e speriamo anche alla nostra. Questi tre punti contribuiranno poi a stoppare la tendenza dei detenuti di fede Viola, almeno quelli di Sollicciano, che per immortalare il periodo di detenzione si facevano tatuare la classifica. Forse continueranno a farsi tatuare le punizioni di Pulgar. Dopo il clima, i migranti e il terrorismo, se il business sono le emergenze, dopo questa vittoria mi aspetto che le ONG abbandonino i tratti navigabili dell’Arno per andare sul Tevere sponda giallorossa, e sul Golfo di Napoli. Finalmente interrotto il loop lavoriamo, mangiamo, leggiamo, lavoriamo, mangiamo, leggiamo, per non pensare più al ventesimo posto. La nota dolente, oltre a quella di aver rimesso in partita una squadra in inferiorità numerica che ne ha perse quattro su cinque, è che con questa vittoria ho un po’ smarrito quel vantaggio di metterci una pietra sopra prima per guadagnare tempo. E mentre c’è chi s’interroga su rigori e simulazioni a me rimane il dubbio su quale musica potrebbe essere la più adatta per lo sconcerto provocato dall’abbattimento di Castrovilli da parte di Pulgar. Poi l’ho guardato, l’arbitro aveva appena fischiato la fine, sembrava sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Allora gli ho chiesto se aveva preso qualcosa. “Coscienza della vittoria dopo tre governi” mi ha risposto il Bambi. Tanta eccitazione per aver trombato dopo così tanto tempo, in più l’adrenalina per la traversa di Rigoni, che per addormentarmi ho dovuto ripensare al soffritto estremo, e al profumo dei peperoni nell’androne di casa. Di quando era ancora zero a zero.

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