.

.

lunedì 14 maggio 2018

Immaturi da tastiera


Il Cagliari vince meritatamente, o gli angeli scioperano a singhiozzo oppure certa tifoseria che li tira in ballo a targhe alterne è più immatura della squadra. Partita mediocre con Veretout in overdose da frustrazione, nuovo simbolo degli avviliti da tastiera. Il mio è un grazie lo stesso, e se lo meritano tutti mentre salgono le azioni di Lopez nei nostri cuori di puttana. Annata tremenda non solo per la scomparsa di Astori, ma anche perché a ogni sconfitta si ripiomba al medioevo del tifo, si riempiono le bottiglie alla fontana, si lavano i panni in Arno, le donne fanno centrini su sedie di paglia e davanti all’uscio di casa urlano, “il demonio” non appena inquadrano Pioli. In un percorso di crescita questo tipo d’incidente è naturale, basta farne tesoro da una parte, mentre dall’altra bisognerà alzare l’asticella se davvero si vuole essere più competitivi. Adesso parola ai Della Valle. Purtroppo non c’è solo l’amarezza della sconfitta sul più bello, in serata perde anche la Samp che in caso di vittoria sarebbe stata per gli immaturi da tastiera la più gustosa delle scarpette. Non siamo tutti uguali, non viviamo la passione allo stesso modo, così come si reagisce in maniera diversa a certi comportamenti che non ci piacciono, io ancora riesco a non sporcare i muri di San Frediano per rispondere a quelli del Fronte Gobbo Interno, preferisco non partecipare più a certe discussioni. Quante cazzate s’inventa la testa pur di aver ragione, se spengo lo smartphone quindi non prendetevela come una cosa personale. Il calcio spesso tira fuori il peggio di noi, ma non voglio sapere se è l’unica cosa di noi. Tipo Giampaolo che alla fine applaude i tifosi della Samp dopo i cori razzisti contro i napoletani.

Nessun commento:

Posta un commento