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mercoledì 16 maggio 2018

Baluardo e balordo


Niente è più triste che leggere le mie vecchie battute a difesa di Pioli, mi ricorda quanto inutilmente mi sono impegnato. Comunque conosco uomini che per amore hanno accettato persino i nani da giardino, l’uomo ha grandi capacità, quindi anche quella di sopportare il Fronte Gobbo Interno. Certo, c’è anche da dire che il tifoso Viola ha molta sfiga, il Bambi ha letto che a Tokio hanno fatto un villaggio a misura di gatto e teme di rinascere topo in San Donnino. Le vittorie consecutive sono fatti imponderabili fino a quando non succedono, forse per questo si è pensato ad esseri spirituali che assistono e sevono Dio. E intanto in mancanza di un premier abbiamo almeno trovato l’allenatore della Nazionale. Che rabbia, se vi foste chiamati Alice invece di questi nickname poco sfruttabili, avrei potuto mandarvi più tranquillamente a quel paese. Perché andare d’accordo non regala tante emozioni quanto starsi sulle palle. Ma io rimango qui a difendere la Viola, baluardo e allo stesso tempo balordo capace di adattarmi al cambiamento più repentino, e mi riferisco agli angeli che prima ci aiutano e poi non ci aiutano, per tornare ad aiutarci di nuovo fino ad andarsene ancora via contro il Cagliari. Più volubili della Beatrice dalle poppe grosse. Il Bambi a proposito del mio atteggiamento forte a difesa del fortino mi ha chiesto “sei resiliente?” Si, in San Frediano. Comunque vi devo ringraziare perché mentre capivo che intanto il sogno era diventato Lopez, mi è ritornato in mente il mio che mi ero dimenticato per seguire l’appassionante rincorsa all’EL, poi fallita per lo sciopero a singhiozzo degli assistenti di volo. Il mio è girare un poliziesco con attore mio compagno Morgan Freeman, che usciamo in pattuglia sul San Gaggio direzione Galluzzo, dove una volta arrivati, nel corso di una sparatoria dopo una rapina alla nuova Esselunga scendo e gli dico “coprimi”, allora lui arriva e mi avvolge con un bandierone Viola.

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