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domenica 1 ottobre 2017

La suocera



Bisognava ragionare come gli eschimesi, e così a mente fredda penso alla mancata convocazione di Hagi e a quelli che lo ritengono il migliore, penso cioè che per loro la vita è una merda e che Pioli esagera  perché è come se chiedesse loro pure di godersela. Quei tifosi che sanno sempre chi deve giocare e al posto di chi sono come il vino rosso che sa benissimo quando c’è la tovaglia bianca. Sono maestri nella mise en place. Mentre Hagi è troppo sottovalutato come gli orsetti gommosi bianchi. Se la Corea del Nord è un problema, per qualcuno anche Pioli non scherza. O forse chi non gioca mai è solo perché non è pronto, ma lo dico io che invece già lo sono, intendo pronto ad appassionarmi al giardinaggio, a piacermi la panda, la minestrina, mentre i cantieri mi sono sempre piaciuti. Comunque ammiro lo spirito nell’esaltare uno che spesso non viene neanche convocato. Così come di buono c’è che se oggi non andrà bene sappiamo su chi recriminare. Malgrado l’assenza inspiegabile del pibe de alloro voglio continuare a sognare come se fossi un collaudatore di materassi. Perché se Sandro Giacobbe ci ha raccontato di voler trombare la suocera allora tutto è possibile, anche una Fiorentina con la maglia verde. E con Saponara che occupa abusivamente la casa dell’anziana signora ricoverata all’ospedale. Degli allenatori no, ma delle donne spesso ci innamoriamo delle loro imperfezioni. Non resta che mettere in panchina una donna che mette in panchina Hagi. Conosco gente che usa gli alcolici per scaldarsi il cuore dalle scelte sbagliate di un Mister uomo. Il mio consiglio è di non farsi tanti film mentali, ma solo cartoni animati. Anche ottobre inizia senza Hagi, non ci resta che consolarci con la Fiorentina.

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