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martedì 1 novembre 2016

Marketing e markigiani


Il marketing è un ramo dell’economia che traccia rughe d’espressione profonde sul nostro modo di essere; suonano alla porta e il dolcetto diventa senza olio di palma. Così come tra un po’ la foto sulla tomba sarà un selfie col telefono in mano, e vuoi che le famiglie dei tifosi Viola morti senza aver vinto nulla non decidano di sceglierne uno dei 150.000 fatti da Sousa prima delle partite? Un mondo diventato evidentemente una prigione se tutti sentono il bisogno di farsi dei tatuaggi. Le nuove tendenze di mercato ci portano a farci domande diverse da quelle di una volta, tipo; “la difesa a tre o a quattro?”, “Dolcetto o Barolo?”. Di conseguenza anche certe affermazioni non hanno più senso, risultano datate, chi dice per esempio che l’amore eterno non esiste, dimostra di essere stantio dentro, ma davvero non sa che esistono i Della Valle e i markigiani? Un amore indissolubile. L’atteggiamento deve essere sempre rivolto al nuovo, tanto abbiamo i ricordi che ci legano al passato, io li conservo insieme ai dischi in vinile, uno in particolare, di quando vidi la Beatrice dalle poppe grosse per la prima volta da Alberti mentre cercava un LP di Janis Joplin. Mi colpirono i suoi jeans, ma quando si girò per andare alla cassa fu subito amore. Anche se il marketing non ha spiegato le tre cose che non ho ancora capito della vita. Vada per la chimica e per la fisica, ma come fa una ragazza così magra ad avere le poppe così grandi senza essersele ritoccate rimane un mistero. E tre sono i babbi che ci regala questo terzo millennio; il babbo che guarda la televisione, il babbo che dorme, e il babbo che dorme mentre guarda la televisione. Tre sono i punti per una vittoria, la Sammontana compra le “Tre Marie”. Marketing che porta a corsi di aggiornamento nei luoghi più strani proprio per il carattere innovativo dello stesso processo sociale. Ieri c’è stato un summit di esperti sismologici davanti al lampredottaio di piazza de’ Nerli. Ho un amico che vive nel terrore per via di tutti questi eventi di tendenza pompati da un marketing estremo, di quelli che richiamano le grandi masse, un tempo c’era la festa del grillo a Porta Romana, tutto tranquillo insomma, ma da quando c’è Lucca Comics ha paura che un supereroe gli trombi la figlia. Per non parlare di come grazie a un uso sottile del marketing siano riusciti a far passare un sintomo di vecchiaia, o comunque di vecchiaia precoce per salutismo. La giornata di campionato finisce di lunedì, e per terrorizzare Tommaso ieri sera mi sono vestito da autoradio estraibile

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