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martedì 22 novembre 2016

Emarginatic


Quando la Fiorentina gioca in casa  diventa quella della lavagna elettronica che in pochi sanno usare, in trasferta si ritorna invece ai tempi di quando a scuola c’erano ancora le cimose volanti. Il perché di tutto ciò rimane un mistero, del resto non sapremo mai nemmeno perché la pasta al forno diventa più buona ogni volta che viene riscaldata. O perché cambiano gli allenatori e le terze maglie ma Ilicic gioca sempre. Non lo so, forse quando giochiamo in casa ci succede come quando prepariamo un’insalatina solo per disorientare la pizza. Oltre a uno stadio nuovo alla Mercafir ci sarebbe anche tanto bisogno di centri di recupero per le occasioni sprecate. Che poi chi critica Montella dopo il pareggio con l’Inter non si rende conto che Vincenzo ha mandato a puttane il derby come ultimo omaggio a Berlusconi. Un vero signore. Devo anche dire che il derby cinese (alla cui fine la Rita mi ha chiesto che cos’era quell’odore di fritto) sarebbe stata la partita perfetta per Zarate, incentivato ancora di più a non passare la palla perché non si capiva chi fosse il compagno o l’avversario. Maglie perfettamente mimetizzate tra di loro come una famiglia in bianco e nero a pranzo tra i palazzi di una grigia Milano non più da bere ma ormai da friggere. E poi, visto che mi reputo un esperto, parlare bene di Bernardeschi e Ilicic è diventato scomodo a Firenze come sostenere a voce alta davanti a un cantiere che stanno facendo un buon lavoro, se hai degli amici anziani con il cappello e la Panda ti emarginano subito. Se senti criticare anche dopo un quattro a zero capisci subito di essere al bar Marisa così come è solo dalle risposte che capisci qual era la domanda di Maurizio Costanzo.

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