Sousa è uno sincero. Per questo ribadisce il suo pensiero sul futuro di Bernardeschi in tutti i luoghi in tutti i laghi tranne che a Firenze dove è noto che non esistono laghi naturali di una certa rilevanza. E a niente servono le parole di Corvino che reputa invece la Fiorentina una società ambiziosa tanto da avere addirittura un fiume che nasce dal Falterona e sfocia dopo 241 km nel mar Ligure. Il portoghese non è come quei fiorentini tipici che fuori fanno i ganzi con i jeans strappati e dentro casa indossano il pigiama di flanella con due paia di calzini. Falsi. E quando Sousa esprime i suoi concetti sinceri loro fanno finta di aver capito, specie se giornalisti, ma poi vivono nell’ansia che lui possa chiedergli di spiegarglieli. Ansiosi. Tra i migliori concetti espressi in assoluto da Sousa, e che i fiorentini non possono accettare, c’è sicuramente quello articolato nel post partita del Blade Runner Viola: “Si sta come d’autunno sugli antani i tarapia tapioco”. Quello che ci ha voluto dire Paulo attraverso questa metafora portoghese è che i Della Valle sono dei falsari di aspettative. Non c’è nulla da fare, a noi danno fastidio le frasi che arrivano troppo dritte al nocciolo, e a niente serve addolcircele, anzi. Alla Nicoletta tanto per dirne una a caso, fiorentina da quattro generazioni, da un fastidio bestia quando le danno della puttanella, ci rimane malissimo perché non capisce cosa ha fatto di male per meritarsi un diminutivo. Senza contare che il fiorentino è irascibile e rancoroso, in un mix che ne fa uno dei rompicoglioni più inarrivabili del territorio italiano. Prendiamo il Tozzi di via de’ Serragli, ha scritto un libro su Cognigni, quando ha preso atto che non lo vendeva nemmeno su Amazon a 5 euro l’ha abbassato di prezzo, ma non per cercare di venderne qualche copia, no, solo perché gli era sembrato più giusto che chi non lo comprava risparmiasse meno soldi. Insomma, Sousa dice che il Berna è da squadra più ambiziosa, Corvino ribatte che la Fiorentina è una squadra ambiziosa, ma Sousa le ambizioni di una società le misura dalla panchina lunga. E su quella panchina c’è proprio lui a darsi ragione.
Nessun commento:
Posta un commento