Nel futuro piove sempre, il mondo in cui si muovono i protagonisti Viola è fortemente influenzato dal tempo inclemente. Ieri pioveva forte soprattutto al 93°. In questo Blade Runner Viola il calcio giocato in casa non prevede più la vittoria ma la sconfitta, nel futuro le regole cambiano, al massimo si può pareggiare. Per questo gioca Lezzerini, e per questo la Fiorentina non si accontenta del pari che avrebbe assicurato il primo posto nel girone, perché non bisogna arrivare primi. Nel futuro piovoso del calcio è auspicabile prendere un contropiede al 93° quando nel calcio di un tempo ormai passato sarebbe stato più importante non perdere che vincere. Ma nel futuro le squadre sono stupide, così come gli allenatori che per meglio dimostrarlo fanno dichiarazioni poco intelligenti sulle ambizioni della propria squadra. E’ un futuro dark e degenerato quello di questo Blade Runner Viola, Babacar è il più dark, Lezzerini il più degenerato. Un po’ dark anche l’arbitro che non vede un gol. In questo futuro sempre pieno di pozze colpire tre pali ti fa aver diritto a un punto di penalizzazione da scontare quando si sale troppo in classifica. Piove. Piove incessantemente. Sui buoni e sui cattivi giocatori. E in questo futuro del calcio non sappiamo chi siano davvero gli uni e gli altri. La lentezza della manovra caratterizza il futuro, tutto tranne che un futuro leggero, tutto tranne che un futuro d’evasione. E’ proprio la pioggia battente e incessante a dare la potenza drammatica di un futuro senza più vittorie interne, dove i tifosi sono condannati a gioire delle sconfitte. Un futuro nel quale anche il Marasma deve ringraziare i Della Valle. Gli unici squarci di cielo azzurro solo lontano da Firenze. In questo futuro del calcio ho scritto Bernardeschi sulla sabbia di un campetto di periferia, ma la pioggia l’ha portato via. E quando nel futuro del calcio si perde proprio nel giorno del ringraziamento come ieri allora la festa è doppia, e quindi non ringrazio solo quelle che me l’hanno data. In questo Blade Runner Viola faccio sesso tre volte la settimana. Due all’anno secondo la Questura.
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