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sabato 5 novembre 2016

Di prima mattina


Lo scopo per una volta scientifico dell’editoriale, solitamente sempre rivolto al sociale per distrarre gli utenti dalla triste realtà denunciata da Sousa, oggi è prevalentemente quello di testimoniare che c’è vita anche prima delle 7. Ed è nel silenzio del mattino presto che l’analisi si fa più lucida; Vecchi per esempio posso dire che ha fatto bene a risparmiare la difesa titolare in coppa per la sfida salvezza col Crotone. Intanto, Hiddink, Simeone, Guidolin, Villas Boas e Marcelino proprio di prima mattina hanno abbandonato il gruppo di Piero Ausilio. Ieri Firenze ha ricordato i 50 anni dall’alluvione che alle prime ore dell’alba tracimò, la peggior catastrofe che la città abbia conosciuto dopo il mancato arrivo di Mammana.  Quando ancora la maggior parte delle persone dorme l’energia a disposizione dei mattinieri è in percentuale maggiore, per questo tutto diventa più chiaro, le trame più oscure vengono alla luce tipo il controllo del popolino attraverso varie metodologie come il fair play finanziario, il terrore di tornare a spalare la neve a Gubbio, gli immigrati, i gay, la carne, l’olio di palma, e i terremoti come punizione divina. Per me sarebbe importante che anche gli utenti del blog leggessero gli editoriali prima delle 7 invece che a mezzogiorno dopo aver dormito 10 ore. Perché quando uno affronta l’editoriale così riposato, e quindi troppo attento, di conseguenza è pronto a sottolineare con la matita rossa il fatto che scrivo Antognogni per amore di Cognigni. Se avessi degli utenti più mattinieri potrei permettermi dei refusi quasi invisibili come ho qppena fatto. Da quando ho convinto il Bambi ad alzarsi prima delle 7 ha capito finalmente i vantaggi dell’arretramento di Borja Valero e perché da piccolo sceglieva sempre il fiaschetto di vino come segnaposto a Monopoli. L’unico in San Frediano che riesce a stare con le mani in mano e comunque tenerci anche un bicchiere. Alzarsi di prima mattina gli ha permesso anche di capire che da piccolo quando la mamma non c’era e non poteva allattarlo, gli lasciava Playboy così si tranquillizzava guardando le poppe.

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