.

.

giovedì 7 aprile 2016

Un nuovo coro ai DV sulle note di Giorgia "Tu mi porti su e poi mi lasci cadere"

Siamo di nuovo alla richiesta di chiarezza, il pensiero sanscrito più ricorrente. Una potente Opel "Mantra" che sfreccia in città. Ricorrente come quando durante una lite lei chiede "cosa hai detto?" e tu rispondi "quello che hai sentito" perché hai paura a ripetere ciò che hai detto. Anche se da queste parti si fa più fatica ad ascoltare chi parla di autofinanziamento e fair play finanziario. Da qui gli schieramenti, i soliti inossidabili Guelfi e Ghibellini, o due tipi di persone più comuni: quelli che escono di casa col giramento di coglioni, oppure quelli che inzuppano i cantuccini nel vinsanto. Ogni generazione ha suoni traumatizzati che assocerà per sempre alla morte: i nostri nonni avevano le sirene dell'allarme antiaereo, noi le interviste di Cognigni. Ci sono sale di attesa e di disattesa, nelle quali il requiem di Mozart fa capire ai tifosi a cosa si va incontro dopo certi mercati di gennaio. Belli i tempi in cui nessuno diceva "belli i tempi quando..." e si pensava solo a godersi il momento del "salutate la capolista". Voi vi lamentate perché vorreste solo uomini di calcio in società, ma poi vi lamentate perché Raffaele Sollecito è diventato opinionista di cronaca nera per TgCom24. E vi opponete alla conduzione della rubrica "Navigare sicuri" assegnata a Francesco Schettino. E’ oltre un decennio che vedo tifosi indignati e non ho mai visto un indignato risolvere un problema. Gli stessi che oggi parlano di Panama e che hanno la Postepay con 5 euro di credito. Insomma, tutti Rambo col bidet con l'acqua calda. Che fossimo una tifoseria piena di problemi l’avevo capito quando parte della Fiesole fu riconosciuta negli spot dove si urlava "Italiaaaa Unoooo". E come se già non bastassero i problemi derivanti dalla malagestione societaria ci si mette pure un palinsesto televisivo ancora più subdolo del perfido Diego, quello che prevede su Canale 5 la partita di Champions, e su Italia 1 Dirty Dancing. Tanto per fare litigare i tifosi anche in casa e non solo sui blog. Un palinsesto che divide e che mortifica di più del mercato di gennaio, insomma, come quando andate al supermercato di gennaio per comprare le fragole che servono nella dieta, e vicino ci sono milioni di bombolette di panna. Mai una volta che il caffè arrivi a letto da solo, è invece la mia personale recriminazione della stagione. E’ evidente che sono molto più umile di chi aspirava a Mammana.



Nessun commento:

Posta un commento