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mercoledì 6 aprile 2016

Sistema limbico


Vi sarete chiesti più volte del perché mi piaccia così tanto Cognigni, vero o presunto che sia, ma quel tocco di loscaggine con il quale ammanta certe operazioni, lo rende, così come Maria Elena Boschi, molto più attraente. Tipo Catherine Deneuve nei film di Bunuel. Lo sviluppo della stagione ci ha poi insegnato che il sistema limbico deve essere la parte del cervello dove l'asticella è sempre più bassa. E sempre secondo la mia personale teoria sull'evoluzione del campionato, i tifosi non discendono dalle scimmie ma dalle pecore. Mentre la mia intelligenza si manifesta tutta nel saper parlare di niente. E a questo proposito, sapete cos’è successo quando eravamo primi, parlavo di scudetto e voi mi ripetevate di raffreddare i bollori, la stessa cosa di quando per vincere l'eiaculazione precoce durante il sesso mi hanno consigliato di pensare alla morte. Ora, quando vedo un carro funebre eiaculo. La vostra è l'eterna lotta tra il bene, la sete e il frigobar della stanza in hotel. Siete così razionali e capaci di non liberare gli entusiasmi che certe volte penso che siete cresciuti credendo che per "criminalità organizzata" intendessero malviventi con tutti i cassetti in ordine. Della serie: nasci, cresci, studi, lotti, lavori sodo, ami, soffri, rinasci, vai al bar e chiedi solo una brioche vuota. Insomma, non potete girare con il suv da 70000 euro e poi passare  i dossi a 10 km/h. C’era da godere e creare la magia, ma avete avuto paura di lasciarvi andare. Di buono c’è che molte squadre vanno addirittura peggio di noi, e questo ci aiuta, la stessa cosa che è successa a Bertone che deve aver pregato tanto, e Dio l'ha accontentato con il Panama Papers, uno scandalo così grande da oscurare il suo. Ma cos’è successo allora alla squadra? Semplice, stavamo per vincere finalmente qualcosa e ci siamo interrogati sul concetto di vittoria e sul suo significato esistenziale (seghe mentali). Naturalmente ne hanno approfittato Verona, Frosinone e Samp per pareggiare.



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