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domenica 3 aprile 2016

Quella sua maglietta fina

Lei è arrivata a casa, il Bambi con la testa già alla Sampdoria le ha detto che stava benissimo con quel taglio. Gli ha sorriso come non faceva di solito e poi ha risposto "sono andata solo a fare la spesa, coglione". E’ finita così la storia del Bambi con la sua ultima compagna, senza ancora sapere nemmeno se gioca Bababcar o Zarate. E nessuno mi toglie dalla mente che li premedita certi finali, sono convinto che l'amore per lui è come un sapone caduto in una doccia comune: tutti ne avrebbero bisogno ma nessuno lo coglie per paura dell'inculata. Si sono fraintesi insomma, lei pensava che l'amasse davvero, mentre lui fingeva di amarla davvero per fare sesso con lei. Lo conosco, adesso mette i sentimenti in frigorifero per riscaldarli in un secondo momento, ma io gliel’ho già detto che non saranno mai buoni come appena sfornati. Tant’è. Ieri sera è tornato agli eccessi, si è fatto un paio di amari, ha portato in salvo l'antico vaso e ci ha pisciato dentro. Il suo problema è stato sempre quello di saper riconoscere le donne da sedurre da quelle da sedare. Poi una considerazione che vi devo per onestà visto che nel periodo di assunzione degli antibiotici per i denti, 6 giorni nei quali vi ho letto senza  far uso di alcol, le cose che dite su Cognigni sono proprio delle stronzate. Mentre una raccomandazione va invece a Paulo Sousa, ci pensi bene oggi prima di rendere nota la formazione, faccia conto di creare un indirizzo mail, non faccia come noi che non pensiamo mai al momento in cui lo dovremo dettare a un altro. Non vorrei rattristarmi insomma con formazioni cervellotiche, che già lo sono abbastanza perché questo è il periodo che i giardinieri hanno tagliato l'erba e non ci sono più le margherite. E quando la mattina mi sveglio in una Diladdarno senza margherite, un altro pensiero fisso mi assale: vincere. Seguito da un altro mezzo, come fosse uno sciame sismico, o un pensiero di assestamento: non capisco i gay come fanno a conquistare gli uomini senza mostrargli le poppe. Anche se quelli ricchi dentro hanno altri parametri come quello di non sapere se una gli piace davvero finché non si accertano che non faccia rumore mentre mangia. A me invece la Beatrice piacque subito dalla magliettina aderente.

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