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mercoledì 13 aprile 2016

La fortuna di essere tifosi Viola

Attenzione, potreste svegliarvi anche felici. E’ un po’ questo il motivo che mi ha spinto ad aprire un blog. Rendervi cioè coscienti di quali sono i terribili effetti collaterali dell’essere tifosi Viola. Se ancora non avete capito la fortuna che vi è capitata, è solo perché mi spiego male io. E’ chiaro che questo non è un blog indicato per quelle persone così insoddisfatte che direbbero che c'è poca passera pure se partecipassero a delle orge lesbo. Essere troppo negativi modifica il corredo cromosomico della nostra vera anima di tifosi Viola. Mio nonno che primo mi portò allo stadio, quando parlavamo di donne mi diceva sempre "falle ridere", io a mio nipote dirò "trombale". E così via. Bisogna migliorare la specie fino a quando un giorno vinceremo anche noi. Sappiate che la dignità non l’abbiamo persa quando è saltata la trattativa per Mammana, quella è stata solo un’operazione che non è andata a buon fine. La dignità è finita quando ci hanno dato la possibilità di fare foto senza spendere soldi. Se non avete la giusta sensibilità per apprezzare la fortuna che il destino ci ha regalato, c’è comunque sempre un piano B. La stagione poi aiuta, e quindi potreste frequentare i parchi che sono luoghi meravigliosi. Mentre i figli giocano, i genitori possono rilassarsi stando sottovento alle coppie che si fanno le canne. Il tifoso Viola è felice perché a differenza di tutti gli altri cerca la donna col cappello, e non l’uomo. Perché essere tifosi Viola aiuta anche a superare dispiaceri sentimentali, ieri al Bambi è arrivata l’ufficialità della fine della sua storia d’amore. L’ex compagna l’ha scaricato inviandogli una foto di Zamparini. Lui ha reagito prontamente inviandogliene due, quella di Andrea Della Valle e quella di Mario Cognigni, quest’ultima per regolare la parte inerente al trattamento di fine  rapporto (prevalentemente la restituzione dei regali). Insomma, io quest’anno ho visto per lunghi tratti una grande squadra, la più bella del campionato senza ombra di dubbio, mi ha emozionato e inorgoglito, ho portato questa felicità con me ovunque andassi. Fino a Mormanno, e prima di Renzi. Oggi rimane una grande squadra che vive un momento di difficoltà, ma ciò non vuol dire che sono cambiati quei valori. O quella mia felicità. Quindi se la mattina mi sveglio felice, rido mentre faccio colazione, e poi esco di casa col sorriso, non è perché sono un drogato. E’ solo perché sono un tifoso Viola.



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