Didietrologia
Mentre
sul blog impazza ormai la moda di comporre la propria squadra dei
sogni, colgo l’occasione per fare il cambio dell’armadio e così tirare
fuori anche qualche scheletro tipo Rebonato, e poi rispondere alla
vostra occupazione preferita, che devo riconoscere è minuziosa e tiene
conto degli equilibri e quindi anche degli aspetti delle due diverse
fasi di gioco, aggiornando così anche quella che è invece la mia top-a
ten, ovvero la classifica della miglior didietrologia che si possa fare
nella fase Rem. E quella della foto di oggi sembra una fase a forma di
anfora senza manici, roba da maniaci della fase, e se mancano le anse
quelle che non mancano sono invece le ansie che mi assalgono al pensiero
di una fase che prevede la vista non accompagnata dai raddoppi del
tatto, e alla vigilia di una partita che a proposito di sogni fa agitare
il sonno di adrenalina e ormoni fino alle polluzioni che poi riempiono
l’anfora fino all’orlo. Se non siete troppo distratti dal romantico
ricordo di Ardiles non sarà ardito spostare un attimo l’attenzione sulla
partita di domani e magari sperare di dare un paio di pere anche al
Genoa dopo la Lazio, come anche ai più sensibili amanti della frutta a
fine pasto non mancherà di fare didietrologia proprio sull’anfora
contestandone la similitudine a favore di una più familiare pera, che vi
da lo spunto per andare oltre e parlare più propriamente da un punto di
vista tecnico della qualità superiore della nostra squadra che ci
lascia tranquilli e fiduciosi, come se parlassimo di qualità “coscia”
riferita appunto alla pera, perché saremmo assolutamente in tema con la
didietrologia, e ci permetterebbe nel poscia partita di toccare il cielo
con un dito mentre fuor di metafora e in piena fase Rem, il culo con
l’intera mano. Qualcuno eccepirà sul fatto che non si può sostenere che
un paio di mele abbiano la forma di una pera, e vi capisco perché avete
eccepito a pomeriggi interi tra chi fosse stato degno da essere inserito
nelle vostre liste di proscrizione, che non sono altro che il registro storico di chi
ha la prostata infiammata dalla passione di un calcio che fu, e che per
molti è proprio un calcio nella prostata, allora viro e prendo spunto
dalla maglia della signorina che è il momento più lirico della foto,
l’aspetto più fine che l’autore ha voluto dare all’immagine scegliendone non a caso una a coste fini, perché mi piacerebbe che a Genova si
rivedesse finalmente la squadra sotto la curva a lanciare le maglie, che
è un gesto che accompagna un risultato positivo a un immagine che
invece sta scomparendo, come se fosse diventato un momento troppo intimo
che il calcio non si può più permettere perché è sempre più lontano
dalla gente. E anche un augurio rivolto al Tocca perché gli possa
arrivare addosso la maglia di Roncaglia nello stesso preciso momento che
la mia serata tocca invece con mano tutto quella formosa didietrologia
della vittoria. Spero che l’immagine di oggi non abbia offuscato troppo
quella di Ardiles, non era mia intenzione
distogliervi dalla fisicità di
giocatori così epici, so che preferite il rotolare della palla al
rantolare sopra alla pelle così volgarmente depilata e liscia, so che di
liscio preferireste il rinvio di Sampirisi con Jovetic pronto a
ribadire in rete. Capisco che una donna così spoglia, senza il boato di
una rete e senza neanche la miseria di una calza a rete non possa aspirare ad entrare
in una vostra classifica dei sogni, vorrei comunque farvi presente che
nella scelta ho accuratamente tenuto conto che le braccia fossero
attaccate al corpo per evitare il solito fallo di mano, che
nell’occasione però potrebbe spingervi a fare almeno un bagno di umiltà,
se non turco, o semplicemente un momento di riflessione da spendere nel
bagno di casa vostra per ritrovarvi alla fine magari proprio con il
fallo in mano.
Wenger lo ripeto ancora ha dato un giudizio complessivo sull'Italia di Prandelli e siccome è persona intelligente e sa di calcio il suo giudizio si è esteso all'intero torneo. L'Italia tra l'altro era arrivata non ai quarti o agli ottavi ma in finale. Dunque Wenger ha elogiato con molta decisione Prandelli. Giudizi come questo ed altri analoghi stanno alla base della volontà di premiarlo da parte della Fifa. Nemo propheta in patria. Mai proverbio fu più azzeccato in questo caso perchè a Firenze, dove Prandelli vive, c'è un certo numero di persone che dissente dalla stampa internazionale o da allenatori come Wenger. Zemanviola il 3 settembre 2007 pensava che la Fiorentina dovesse vincere, ma potrei con facilità recuperare i suoi giudizi su Pasqual, Gobbi, Dainelli (il daino di marmo di Blimp). La verità è che il Milan 2007 quando Gattuso Pirlo e Seedorf erano al top ci era immensamente superiore. Aver ottenuto un buon pareggio fuori casa è tutt'altro che risultato disprezzabile. A meno che tu non le voglia vincere tutte di goleada. Ma allora, benedetto figliolo, non tifare Fiorentina, ma PSG o City.
RispondiEliminaGrandissimo, grandissimo, grandissimo! Ci chiedevamo dove fosse finita la massima fava del sitone, il mentecatto senza macchia e senza paura, il merdone tutto malafede ed edipo massacrante, ed ecco qua: «Fumate un po', bevetevi un goccetto,
RispondiEliminaorganizzatevi una bella cena elegante, frequentate le igieniste dentali,
ma per un po' lasciate stare il calcio. Può farvi solo bene». Tifosi viola, la via vi è mostrata! Ora che il team è Wunderteam, disertate! Bacco Tabacco e Venere per consolarsi della mancata pontellizzazione! Igiene dentale per ripulirsi dalla merda con cui qualcuno si era impastata la bocca parlando dei DV! Le vittorie senza Lui sono solo sconfitte, «lasciate stare il calcio»... ahahahahahahahahahahahah! Disimission: impossible (e l'hai capito anche tu, ormai, e ti brucia, oh come ti brucia... ahahahahahahahahah).
E ora veniamo, come giustamente ci avverte il Pollock despota imprigionatore, alla partita di domani. Introduco quello che sembra il solo tema di dubbio nel Wunderteam: Tomovic o Savic? Tom sembra in qualche calo, dopo le partitucce con la Serbia (domenica scorsa sufficienza risicata, a mio avviso, salvata dai ripiegamenti dell'in ciò distefanico Cuadrado). Savic è più belvoso, d'altra parte meno lindo negli appoggi. Bah... come si casca si casca bene, tanto, con questa grande Fiorentina che qualche imbecille invita ad abbandonare proprio adesso. Dismission: impossible!
RispondiEliminaSì, Zaller, come dicevo ieri, Arsenio ha sempre dato un giudizio complessivo lusinghiero dell'Europeo dell'Italia, pur criticando le poponate in finale: la nomination fra i dieci è di contorno ma meritata, come anche scrivevo, ed è doloroso che Prandelli abbia lasciato la rotta conquistatrice delle Due Gloriose perché ghiacciato dalla peggiore sconfitta mai rimediata da una nazionale in una finale di Europeo o Mondiale (ma anche questo lo scrivevo). Speriamo che si ripigli e che dopo i Mondiali sia lui il vincitore dell'ambito premio perché vincitore, prima, di qualcosa che non nomino per scaramanzia.
RispondiEliminaSi riparte da Ljajic, sembra, come naturale: la formula è, in attesa della condizione di El Ham (che però comincia a dar segni di malcontento: attenzione al caratterino), il serbo iniziale, Toni per venti minuti, roba da grande squadra con risorsa altafinica (il vecio sùbito è ovviamente improponibile, come ogni reumatologo c'insegnerebbe). Sembra che la dura partita di Marassi, col Genoa lamentantesi del fuorigioco di Tutankhamon e in cerca di riscatto davanti al proprio pubblico col nuovo allenatore volpone, ispiri a Montella un Migliaccio con Aquilani subentrante nella ripresa. Vediamo, tutto è bello poiché dismission: impossible!!!!!
RispondiEliminaMolto simile il destino di Valcareggi in Messico. Dopo una semifinale dispendiosa, il famoso 4-3 a tutti noto, la nazionale di Furio (senior e non junior!) trovò una squadra molto più forte davanti a se': il Brasile di Pelè. E le due partite sono state speculari: primo tempo con avanti il Brasile che passa in vantaggio, Italia in recupero con Boninsegna, Italia che poi crolla nel secondo tempo e nei prende complessivamente 4. Si trattò anche allora di crollo fisico. Non dimentichiamo che Prandelli gioca in dieci il secondo tempo e che la goleada spagnola avviene a partita finita e con superiorità numerica degli spagnoli. Llajijc di cui mi impegno a scrivere correttamente il nome d'ora in poi per me merita il posto per ragioni che molte volte ho esposto. Il grande goal gli darà carica e fiducia ulteriore.
RispondiEliminaFlamini da secondo giallo su Arevalo ma niente espulsione: la solita roba strisciata. E' per questo che dismission: impossible!!!!
RispondiEliminaNp, Lud, l'Italia di Valcareggi giocò con quasi 48 ore in meno di riposo in più dei supplementari, la semifinale e fino ai rigori stavolta l'ha giocata la Spagna: il caso è quasi inverso, fatto salvo che il vantaggio degli spagnoli, più provati dalla semifinale, è stato di 24 ore soltanto. A onor del vero, continuo a ritenere che tra quella Italia e il Brasile ci fosse meno divario tecnico che fra la Spagna e l'Italia a luglio scorso. Comune l'errore dei tecnici, entrambi conservatori, di non applicare turn-over. L'Italia ha giocato in dieci per cazzata mondiale, e non europea, del suo allenatore. Ma dicci qualcosa anche dell'attualità viola, Lud, almeno sui temi che ho lanciato (dismission? Impossible!), sennò riparti con la tua dolce malattia per l'Uomo del Destino.
RispondiEliminaBene, resto sull'attualità. Del resto il mio auspicio è che si metta una pietra su Prandelli e la sua Fiorentina, a meno che non si faccia un discorso storico come si potrebbe fare sulla Fiorentina di Pesaola. Ammetto la mia ignoranza in materia di gioco del Genoa, ma sono convinto che per non snaturarsi il centrocampo dovrà avere un alto tasso di qualità. Pizarro e Valero sono indispensabili, Aquilani tutti vogliono vederlo in campo. Credo dunque che questi tre se stanno bene partiranno dall'inizio. Davanti il posto accanto a Jovetic spetta ad Adem dopo il bel goal. In difesa abbiamo il vantaggio della rosa ampia, anche la defezione di Roncaglia è stata ben sopportata: tra rientri, infortuni e squalifiche siamo sempre in grado di schierare un ottimo reparto. Gli esterni spendono molto, quindi forse avrebbero bisogno di rifiatare un po'. Sarebbe anche il momento di vedere Llama nel ruolo di Pasqual, mentre Cassani potrebbe anche far riposare Cuadrado. Non per demerito ovviamente ma per ragioni strettamente fisiche: in un 3-5-2 gli esterni svolgono un lavoro enorme. A partita iniziata se magari siamo in vantaggio uno dei centrocampisti tecnici sarà sostituito da un boscaiolo, probabilmente Migliaccio. E Toni entrerà per Llajijc. Vittime designate: El Ham e purtroppo anche Mati, il primo chiuso nella morsa del baby e del vecchietto, il secondo, che giocava già poco, costretto a competere con l'Antognoni redidivo.
RispondiEliminaAlcuni quotidiani danno invece per scontato che sia concesso un turno di riposo a Valero. Concordo per le ragioni che ho già elencato prima. Come gli esterni anche il papa Borgia ha speso molto. Sarebbe straordinariamente interessante poter fare a centrocampo un turn-over come quello che già facciamo in difesa. In sostanza, ruotare gli uomini senza perdere mai in personalità e qualità. E senza che nessun giocatore sia indispensabile. Con Aquilani disponibile la possibilità del turn-over nella zona centrale aumenta.
RispondiEliminaIo sarei d'accordo, Lud, ma Migliaccio viene dato da tutti gli scommettitori e Aquilani si vuole reintrodurlo gradualmente. Su Llama sfondi porta aperta, ma forse è meglio provarlo in partita più agevole, in casa col Cagliari. La storia viene ricostruita in molti modi, Lud, non c'è bisogno che io lo spieghi proprio a te: quel che mi colpisce è che (non parlo di te, che ami il calcio e conosci il passato) tre o quattro poveri scemi che sul sitone da sempre si ossessionano su tre o quattro anni di storia viola, peraltro deformandola, io non li abbia mai, dico mai e poi mai, visti partecipare a una discussione o fornire un medaglione su temi del passato viola o italiano o mondiale. Non dico dibattere su formazioni ideali (ciò è troppo superiore alle loro competenze in campo calcistico), ma ricordare una vecchia gloria viola per l'anniversario o per il necrologio. Per questi il calcio non esiste, non esiste la Fiorentina prima e dopo Prandelli: essi sono, tecnicamente, lobotomizzati oppure nati con una monofunzione cerebrale. Insomma, e alla carlona, chi non abbia mai scritto un rigo di Antognoni, su milioni scacazzati sulla Cloaca Maxima, è un subumano degno delle cure protettrici e legali di AntoineRouge.
RispondiEliminaAnche a BarryBonds una deliziosa risposta di Deyna. Il punto è che BB si è ripresentato, nonostante la vittoria della viola, solo perchè infastidito dal disprezzo di Zemanviola nei confronti di Prandelli , e per null'altro(!). Curiosa l'analoga riproposizione nel Blog della ri-lettura di tutta la Prandelli story in chiave anti DDV e salva Prandelli, con la rivendicazione di una sua fedeltà alla viola fino all'ultimo, che vi si legge, e l'esaltazione di una sua grandezza persino superiore ed anticipatrice del fenomeno Barcellona-Spagna. Prandelli è un grande allenatore, ma non è un innovatore, è un tardo esponente ed imitatore della filosofia sacchiana applicata al calcio, quindi maniaco della disciplina e del rispetto dei vincoli tattici, più importanti del valore del singolo calciatore. Da qui la sua capacità di offrire momenti di gloria a mediocri disciplinati e di indurre a disciplina quei grandi disponibili facendoli rendere al massimo. Il Barcellona e la Spagna hanno rivoluzionato tutto ciò, recuperando in toto l'insegnamento del calcio totale olandese, giocato nello stesso modo propositivo-aggressivo in tutte le zone del campo, da giocatori che oltre che essere disciplinati devono saper fare tutto in tutte le zone e nel modo più intelligente, non solo dal punto di vista del proprio ruolo ma da quello del gioco complessivo, funzionale alla soluzione vincente e non alla semplice giocata riuscita, quando essa poco serve alla squadra, quindi soluzione vincente nel senso più ambizioso del termine ai fini del suo effetto sul risultato finale. Da qui la necessità di giocatori non solo disciplinati ma intelligenti e tecnici in ogni ruolo. Sacchi e Prandelli due maniaci della disciplina che è più importante del valore tecnico del singolo, il calcio spagnolo maniaco dell'intelligenza ed valore tecnico del singolo capace non solo di adattarsi istintivamente e per predisposizione al modello ma di qualificarlo e renderlo fantasioso ed imprevedibile con le sue doti individuali e specifiche.In vista degli europei, Prandelli, da uomo di mondo, ha capito le novità vincenti che da anni venivano dalla Spagna,ed ha puntato come non mai, tentandone una tardiva imitazione, sui piedi buoni almeno a centrocampo, persino sul doppio regista, sullo stopper/playmaker ( ricordate l'indovinato esperimento di De Rossi centromediano?), e così qualcosa di nuovo e di bello s'è visto, e quel qualcosa gli ha fatto guadagnare la nomination, ed ora non deve desistere, deve portare avanti quell'idea investendone tutta la squadra non solo il centrocampo. Montella a sua volta d'intesa con Macia e Pradè ha realizzato a Firenze una rivoluzione di uomini prima che di gioco, dove, Nastasic a parte, la linea era quella di liberarsi delle zavorre ma anche degli scarponi a favore dei piedi buoni in ogni ruolo, a partire da quelli che già c'erano, salvandoli così dal repulisti, ed a favore di nuovi acquisti il più possibile coerenti con questa esigenza. Il risultato è una Fiorentina che più di ogni altra squadra in Italia,e più della stessa nazionale di Prandelli,ricorda il calcio spagnolo, col culto del possesso palla, del doppio regista, delle difesa intelligente e che fa gioco, dell'attacco fantasioso e manovriero, da applicarsi a qualsiasi modulo grazie all'attitudine e la predisposizione da parte di tutti (salvo rarissime eccezioni) a fare diligentemente non solo la loro parte nel loro ruolo, ma bel gioco di squadra ed intelligente, di possesso palla, di proposizione, di geometrie, in definitiva vincente tout court. Ho detto.
RispondiEliminaFacevi meglio a non dire, Chiari! Così mi fai ripartire lo Zaller che si era calmato! Ma vogliamo parlare di Llama o, all'opposto, di Rivelino e di Marinho, saltando l'entre-deux-mers (non parlo del bianco, favoloso sui crostacei)? Dismission: impossible!!!!!!!
RispondiEliminaColonnello, ho cercato di essere Positivista, in ossequio a ciò che vuole essere Ludwig, diamine! Partendo dall'analisi della realtà dei fatti. Dovrebbe semmai farmi un applauso, eh eh eh.
RispondiEliminaSento la necessità di evidenziare che la cena di Deyna di ieri sera ha lo stesso difetto dell'Europeo di Prandelli: molto buoni entrambi, se non fosse per un errore che tutto rovina. Vorrei anche aggiungere che la sparizione di Jordan non mi è attribuibile.
RispondiEliminaIl Genoa è una squadra inferiore alla nostra e in crisi, mi risulta che avrà anche importanti assenza, è l'occasione quindi per puntare con coraggio al bersaglio grosso. Loro partiranno sparati nei primi venti minuti, ma noi abbiamo tutti i mezzi per neutralizzarli e per fare poi la nostra partita versione De Luxe. Io metterei Aquilani subito ( con Pizarro e Valero), per cambiarlo, se necessario, l'ultima mezz'ora, poi Cuadrado, poi Ljajic lanciato dal suo magnifico gol, l'ultima mezz'ora, se necessario ,lo sostituirei non con Toni ma con El Ham, di cui le merde rossoblù non sanno niente e col quale quindi potremmo far loro una bella sorpresa. Col Cagliari proverei anche Llama al posto di Pasqual.
RispondiEliminaGrandissimo post del Chiari. Devo alzarmi e farti un applauso. Condivido quasi ogni riga, ci aggiungo solo l'appunto che nel Barcellona il rispetto dei dettami dell'allenatore è assoluto e la disciplina è regola ferrea alla quale non si può sfuggire. Chi ci ha provato fosse stato anche un grande come Ibra nè è uscito giustamente sconfitto. Lo stesso immenso Lionel Messi, in realtà, è un giocatore molto disciplinato e nulla dei suoi movimenti e del suo "vagare" per il campo è frutto di "libertà" del genio come la pensiamo noi. Come ha giustamente sottolineato Chiari il Barcellona è il compendio assoluto del calcio totale volto al risultato. E' il prodotto perfetto del calcio moderno e mai più nulla sarà come prima
RispondiEliminaVabbè,GUBERNATOR,ma non sveli se la ganza ha le poppe a pera o meno;lasci aperta l'immaginazione come un DEYNA che fantastica su match che meriterebbero 874 televisioni collegate,mentre noi attendevamo che la pulzella si girasse per mostrare la via Lattea del caso,e non Giresse a piroettare con Tigana e Fernandez(che non è la Fernadel del sito,che difende come religiosa monoteista l'ex "Capitan diniego a Diego").DEYNA,Duccio Demetrio ti metterebbe nell'Olimpo degli esempi calzanti:la tua capacita di scoprirti dotato della possibilità di dividerti senza perderti,rispetto a chi si autonega per poi perdersi.La tua dote di essere qui e contemporamemanete "nell'allora",di scoprirti attraverso le gesta di un altro "sé".Lungimirante lo scritto di oggi,GUBERNATOR(ma BLIMP mi delega sempre a chiedere "C'ha le poppe a pera si o no?"):sei solo apparentemente biografico,quasi narrativo-privato(come immerso nei tuoi pensieri pre-rem);in realtà sei specchio di eventi condivisi e condivisibili,soggettivamente reinterpretati,quasi a sfiorare l'autopresentazione di tutti noi.E allora lasciamo il passato consolatorio a quelli del sitone,novelli Robins Crusoe(che desirava che qualcuno trovasse e leggesse suoi scritti) e proiettiamoci,come pellicola sotto le mani e gli occhi di ANTOINEROUGE sul "Coming soon" di Genova,con il positivismo di BLIMP ma anche con il Naturalismo del fisiologico scorrere delle cose,quindi la vittoria.Chiaro che CHIARI da li vicino sentirà meglio il profumo della zuppa viola,che oramai appena messa sul fuoco si spande di fragranza,molto riconoscibile.Affrontai tempo fa questo tema:l'identità personale.L'identità di una squadra è come quella di una persona:riconoscersi ed essere riconoscibili.La Fiorentina ha ora molta coscienza delle sue capacità,ed inizia ad essere riconoscibile,dal primo fraseggio.LUD,ti conosciamo e riconosciamo la tua precisione ma ricorda,anche l'orologio più sbagliato(o fermo)del mondo almeno una volta al giorno segna l'ora esatta.Vi lascio con l'interrogativo:la Fiorentina due pere le può tranquillamente fare,al Genoa ma....la ragazza della foto ha due belle pere?(non vorrei avesse solo una prima o una seconda!Io avevo una mia amica così scarsa di seno che non aveva ne la 1a ne la 2a...aveva la retromarcia.).
RispondiEliminaLa Fiorentina di Prandelli e quella di Montella sono molto diverse. Nel mezzo c'è lo spartiacque rappresentato dal Barcellona di Guardiola. Prandelli giocava un 4-4-2 fondato sull'apporto podistico di quattro esterni, due alti e due bassi. A centrocampo c'erano già allora, tuttavia, due centrocampisti dai piedi buoni. Prandelli non ha mai immaginato un calcio puramente muscolare: dapprima Liverani e Montolivo si sono incaricati di gestire il centrocampo, poi è stata la volta di Zanetti e Montolivo, con la parentesi relativa di Felipe Melo. In seguito Prandelli, in nazionale, si è convertito al rombo ed ha varato un centrocampo titolare formato da ben quattro giocatori di alto tasso tecnico. Montella propone un 3-5-2 dove la manovra, si sa, si sviluppa palla a terra e per linee più centrali, anche se fondamentale è il ruolo di Cuadrado. La squadra incede in modo elegante e regale, ma talvolta si ha l'impressione che sia una sorta di grande corazzata e non una veloce lanciamissili. Riparte con più lentezza, si riorganizza ma intanto l'avversario ha preso le contromisure e ci aspetta al limite dell'area con la difesa ben piazzata. Rimando al post di un certo Ugo, che sul sitone ha anche osservato che i cross di Cuadrado e Pasqual non sono molto precisi. In effetti nel 4-4-2 prandelliano c'erano a confortare i cross di Vargas e gli inserimenti degli attaccanti al centro, a cominciare da Gila. Sono due modelli diversi di calcio: Montella i goal se li deve sudare, come succede alla Spagna del resto. Una Spagna che giunge a non schierare il delantero pur avendo in rosa un Torres per poter meglio dispiegare il suo gioco. In definitiva e restando alla storia, si potrebbe dire che gli Spagnoli hanno nel loro dna il modello della Invicibile Armada, mentre talvolta il calcio richiede i veloci vascelli con i quali i corsari alla corte di Elisabetta I mettevano in crisi i galeoni.
RispondiEliminaGiusto Venetoviola, d'altra parte anche io ho evidenziato la disciplina che impone il modello spagnolo. Ma che lì viene applicata solo al talento adatto, non prescinde da esso, non lo pospone a meno talentuosi solo perchè più disciplinati. In quel modello la ricerca o la formazione in casa del talento, dai punti di vista tecnico ed intellettuale, è condizione preliminare ed indispensabile all'applicazione disciplinata degli schemi e delle tattiche. Non viceversa.
RispondiEliminaIn effetti,Pollock,posizionati come sempre nella gabbia del secondo anello,soltanto Roncaglia potrebbe riuscire a lanciare la maglia fin lassù.
RispondiEliminaAltro paio di maniche sarebbe riuscire comunque a prenderla,la mia nota pigrizia unita a dei professionisti del mestiere mi relega in fondo alla graduatoria,fossimo 15 e ne lanciassero 16 non mi toccherebbe uguale...
AntoineRouge, lo sappiamo, è sull'Aventino, sappia solo che se non si fa vivo, un bel giorno, andremo noi da lui a prenderlo, e , seduta stante, lo festeggeremo con una bella grigliata di carne toscana e con antipasto di salumi toscani. Mi preoccupa di più il Patriarca, qualcuno ha sue notizie?
RispondiEliminaIn sostanza Montella vicerè napoletano: non uomo del popolo o Masaniello ma aristocratico con forti e saldi legami con la monarchia di Spagna, magari anche imparentato con qualche Grande di Spagna o con lo stesso imperatore.
RispondiEliminaGiusto Chiari,
RispondiEliminainfatti sia il Barcellona che la Spagna (tendo a confonderli per quanto simili sono i due impianti) sono possibili anche grazie ad una "infornata" di talenti con pochi eguali nella storia (come dicevo un paio di giorni fa sotto altra notizia). Pensare che uno come Borja Valero non trova posto in Nazionale credo dia la piena idea di cosa si stia parlando. Sotto questo punto di vista, LUD, confrontare Prandelli e la sua Fiorentina a Guardiola e al Barcellona oppure Prandelli e la sua Italia alla Spagna di Del Bosque è impietoso. Mi spiego LUD. Io sono e sono sempre stato un sostenitore ed ammiratore del lavoro di Prandelli anche contro chi, con il passare del tempo, stempera i positivi ricordi dei trascorsi di Cesare facendoli passare quasi come i peggiori momenti della storia Viola, tuttavia tu nell'accostarlo alle squadre di cui sopra non gli rendi gran servigio e ti esponi agli attacchi. Non fosse altro perchè, per la incommensurabilmente lontananza nel valore degli interpreti, le due situazioni non sono paragonabili. Giocare come fa il Barca con Iniesta è un po' diverso che farlo con Donadel o Gobbi. Consegnamo quindi Prandelli alle nebbie del tempo (per me con positivissimi ricordi) e concentriamoci sul bravissimo Montella che, sono d'accordissimo con te, mi fa dimenticare l'orrore degli ultimi due anni.
Invito a riguardarsi i cross di Cuadrado, Lud: gli errori (in maratoneta con la classe) saltano agli occhi, ma sono pochi, diversi quelli che creano azioni pericolose non sfruttate (a.e. il palo di Toni, il tacco di Jojo sprecato da Pasqual) o che non trovano all'appuntamento la punta assente. Per Pasqual invece si può tranquillamente parlare di Chiquita 10 e lode calzata coi tacchetti.
RispondiEliminaImpietoso mi pare eccessivo. Adesso siamo tutti infatuati del calcio spagnolo, di cui ho però evidenziato nel post precedente anche alcuni limiti. E' un calcio regale, dall'incedere maestoso, proprio come la Invincibile Armada che gli spagnoli mandarono a conquistare l'Inghilterra. Se gli mando contro delle navi più rapide e corsare posso anche colarle a picco. Viva Montella, però e lunga vita al vicerè.
RispondiEliminaSe poi si parla in assoluto, trovo che li effettui quasi sempre tesi, non certo fucilati o ciechi, ma non così arcuati come ci si aspetterebbe da un giocatore della sua sua adorabile morbidezza di piede.
RispondiEliminaE adesso leggetevi questa, da «La Nazione»: «"Non insista, voglio vivere sereno". Da Macerata la voce di Maurizio
RispondiEliminaMattei arriva decisa perchè lui, di quel pomeriggio del 16 maggio del
1982 al Sant’Elia vorrebbe cancellare anche il ricordo. "Sono ormai
fuori dai giochi e voglio stare tranquillo così. Non mi metta in
difficoltà". Pur insistendo, per cercare di capire il perchè questo
silenzio forse imbarazzato, l’arbitro di quel Cagliari-Fiorentina, che
decise lo scudetto a favore della Juventus, chiude l’argomento in
maniera netta, stavolta prendendo il piglio deciso di quando fischiò
quella presunta interferenza di Bertoni sul salto a vuoto del portiere
sardo Corti. "Non mi faccia neppure una domanda sull’argomento, perchè
tanto non le risponderei. Buongiorno». E' un reportage o un film di mafia? No, è il calcio italiano. Si rischia la vita, a parlare. Lucky Luciano non è metafora. Di fronte a questo non è il silenzio del CONI, è quello della politica a essere assordante. Un'indisturbata associazione a delinquere, e quasi secolare, è la vergogna di una nazione che è la più corrotta, e di gran lunga, fra quelle dell'Occidente evoluto.
Voto al culo 8 e mezzo. Ma troppo perfetto per essere reale, anche se i fianchi sono un po' troppo larghi. Tutto il resto son quisquilie.
RispondiEliminaIl fotografo, caro Unno, ha chiaramente cercato un effetto culottico. Vorrei infine dire (mentre ricordo a tutti che dismission: impossible!) che per il bravo cittadino «Juve merda!» deve venire sempre prima di «Forza Viola!»: seminerò dissenso, ma per me è così.
RispondiEliminaAttila la forma del culo è "alla Jennifer Lopez" che non è esattamente (come culo intendo) il mio ideale. Rimane comunque un bel culo da 7 e mezzo ma non di più. Per capirci quello di Belen o della Canalis sono a me più congeniali e quasi da 10 (il 10 me lo riservo per....boh, si spera sempre per il meglio).
RispondiEliminaLe parole di Mattei, Colonnello, unite a quelle di Pontello, sarebbero clamorosamente più che sufficienti, in un paese civile, per far aprire un'inchiesta e rimettere in discussione l'assegnazione di quello scudetto, in perfetto stile Cold Case. Ma cosa lo dico a fare?
RispondiEliminaHanno ammazzato Jordan, Jordan è vivo! Non molti lo sanno, ma per la musica aiutò Lucio. In fondo, il suo miglior album.
RispondiEliminaCirca AntoineRouge, invece, c'è da osservare che mai, su nessun blog, una simile meteora nutrì così a lungo una leggenda. Un'assenza-presenza ingombrante, ispiratrice, morigeratrice.
RispondiEliminaSandrelli,domenica,ha rinculato senza proferire parola-rispetto al suo editoriale in stile "Quasi quasi preparo il conto...'";Prizio ha esaurito argomenti espiatori e chiosa iniettando un dubbio.Muovere il culo e fare il giornalista sul campo,no eh???
RispondiEliminaCaro Sopra, alla fine dell'ultima conferenza stampa pre-partita di Vincenziello, ho visto il Cretino dei Neretti avvicinarsi a lui con inchini arruffiananti e impostazione nasallecchina della voce. Cerca di ritrovare ambiente, ma ormai è un appestato: carta canta.
RispondiEliminaTerza difesa del campionato e le grandi squadre è di lì che si formano. Visto che prima della partita con la Lazio si era pure vaneggiato, da qualche parte niuspeperistica, di problemi difensivi, direi che è un altro argomento del kaiser da archiviare felicemente.
RispondiEliminaDel Genoa ce ne freghiamo, non so nemmeno che giocatori abbia, l'importante è che l'Armada [ancora non Invincibile, ahinoi] di Montella giochi come sa! Tornando a ieri, in tutti i sensi, non volevo sconfinare in eccessi machisti, è solo che riguardo al calcio di Barça e Spagna come fenomeno innovativo hai usato un'infastiditissima esclamazione molto simile, se non uguale [quel "ma per favoreeee!" mutuato tale e quale, se la memoria mi sorregge] a quella con cui Nuvola tempo fa liquidò il fenomeno, colpevole di fare ombra all'Anticalcio allenatore di presidenti e stampa. Poi chiaro che di totalmente nuovo non c'è mai niente, perché si deve giocoforza costruire su basi già esistenti. Non lodavo però il possesso palla esasperato in se', quanto l'uso che ne viene fatto per stancare anche mentalmente gli avversari, e indurli all'errore: quando, cioè, il gioco si fa improvvisamente verticale, con tutti gli incroci e i movimenti che sappiamo. Quanto all'imitazione di Prandelli - che avviene, lo ricordo ancora, ben prima dell'Europeo - ci fu la sua stessa ammissione [poi in parte corretta, visti i risultati], perché negarla? Del resto, era evidente: quattro centrocampisti tecnici, e due punte con cui abbandonava il suo classico centravanti boa [Adriano, Gilardino, Toni, di nuovo il Gila], due piccolotti mobili e tecnici [Cassano e G. Rossi]. Si dice della qualità, che non è paragonabile a quella spagnola. Io concordo, ma non siete sempre stati voi a dire che Pirlo è superiore a Xavi, che uno completo come De Rossi la Spagna non lo ha, che Marchisio è Tardelli redivivo, idem Aquilani [al tempo parte dell'esperimento] con Antognoni, che Montolivo è uno dei più grandi mediocampisti europei [cfr. Traversi]? Com'è che improvvisamente vi rimangiate tutte queste belle considerazioni, solo perché l'italia di Prandelli ha buscato uno 0-4 in finale europea [per niente paragonabile all'1-4 col Brasile nel '70, allora vi fu un primo tempo abbastanza in equilibrio, e il gol del pareggio, prima della scoppola; a giugno scorso è stato massacro continuo, dall'inizio alla fine, con la squadra mai in partita, e se a un certo punto è rimasta in dieci è stato per marchiano errore tecnico del mister]? Lud, i vascelli di Prandelli al galeone di Del Bosque ci han fatto il solletico.
RispondiEliminaPS: all'inizio mi riferivo a Leo, ovviamente
RispondiEliminaPrima o poi dovrò rimetter mano al repertorio di De Gregori, Colonnello. Ho smesso ben presto di ascoltarlo, anzi diciamo pure che non ho mai cominciato veramente, per via di un'antipatia viscerale verso il personaggio e la sua voce. Però mi dicono ne valga la pena...
RispondiEliminaTu quoque, Deyna! E basta e basta, e un se ne pò più! E basta e basta, e un se ne pò più!
RispondiEliminaMa gente come Mattei, una bella dichiarazione scritta in cui svela la verità su quell'ultima di campionato dell'81/82, depositata presso una decina di notai e da consegnare alla stampa alla sua morte, no eh? Una veloce pulitina di coscienza postuma fa schifo?
RispondiEliminaE voi mi potreste chiedere: si vabè, e uno come Andreotti allora? Impossibile, Andreotti è immortale.
RispondiEliminaQuanto alla soluzione di Montella per la difesa, Colonnello, rasenta il genio: abbiamo un portiere un po' così? E noi non gli facciamo arrivare tiri in porta!
RispondiEliminaAll'europeo abbiamo giocato due partite contro la Spagna. La prima abbiamo rischiato anche di vincerla e l'abbiamo pareggiata con merito. La seconda persa brutalmente. Ma le gerarchie di un giorno non sempre si perpetuano. Due anni poi nella storia di una squadra sono una enormità. Rammento gli Europei vinti dalla Germania in Italia nel 1980. Rumenigge e gli altri fecero il giro di campo e furono in molti a pensare: E questi chi li batte? Due anni dopo in Spagna sul podio più alto c'era l'Italia. Tra due anni l'Italia avrà un Balotelli al top e magari qualche altro centrocampista giovane sarà maturato. Ci potrebbero essere Destro e Borini. Mentre gli spagnoli potrebbero soffrire della sindrome da appagamento. Ovviamente partono favoriti, anzi arcifavoriti i padroni di casa, ma nel derby europeo non darei per scontato la superiorità spagnola. Se poi i brasiliani perdono la bussola, cosa tutt'altro che impossibile, i giochi si riaprono.
RispondiEliminaO che t'adiri, Colonnello, non sapevo avessi così caro De Gregori!
RispondiEliminaDEYNA,ho rivisto dopo 15 anni Francesco De Gregori,a Vicenza.Un mostro,il suo ermetismo è unico,viscerale,un marchio della casa....ascolta 4 cani(che se riesci a cogliere scorgi i profili di Venditti,dell'ex manager,di Patty Pravo e di un promoter.Un manifesto).Un altro anticipatore,e gli anticipatori sono sempre stati visti male,reietti.
RispondiEliminaLud, come mi insegni, le squadre forti puntano ad arrivare al massimo della condizione nella finale di un torneo, cui aspirano. La Spagna si trovò di fronte l'italia alla prima partita, non aveva intenzione - e probabilmente neanche il gas, ancora - di premere sull'acceleratore e cercare la vittoria a tutti i costi, tanto che, stanti l'assenza di Villa e Torres fuori condizione - lanciò l'esperimento della squadra senza punte, con Fabregas finto nove. Gli andava benissimo un pareggio, per iniziare. Passata in svantaggio - una sconfitta, pur se rimediabile, non era un risultato rassicurante - schiacciò subito l'acceleratore, pareggiò a breve con Fabregas, e sprecò occasioni su occasioni col subentrato Torres. Questo giocando con una forma fisica ancora deficitaria. Le partite del girone iniziale, più ancora quelle d'esordio, non fan testo in nessun senso. Quando c'è stato il titolo in palio, la Spagna ha asfaltato l'italia, questa è la realtà, e non è la realtà di un giorno, è una realtà che dura ormai da circa 6 anni, in cui le Furias Rojas si son dimostrate nettamente superiori all'italia. Poi che questo periodo d'oro spagnolo finirà, prima o poi, è scontato, anzi se ricordi per me doveva finire già con questo Europeo, dove li vedevo magari anche in finale, ma non vincenti, perché vedevo segni di calo nel Barcellona, base portante. E invece il declino è stato procrastinato, anche se se ne vedono i primi segni, con un finale d'Europeo memorabile. Per i Mondiali 2014 in Brasile nessuno ha la sfera di cristallo, statisticamente è quasi impossibile che la Spagna indovini un filotto europeo-Mondiale-europeo-Mondiale, lo facesse si coronerebbe senza dubbio alcuno migliore nazionale di tutti i tempi. Il Brasile non lo vedo così favorito, anche se giocando in casa, se parte bene, andrà sull'onda dell'entusiasmo. Ma il tecnico non mi convince, e ci sono ancora parecchie cose da risolvere. L'Argentina ha finalmente un vero allenatore, che sta puntando a cementare il gruppo e a far giocare un calcio collettivo, con la squadra al servizio di Messi, e viceversa. Deve però sistemare la difesa, nei singoli, e che chiami Facundo, cazzo! La Germania ha giovani interessanti, e un gioco ormai consolidato, ma questo Low [candidato al Pallone d'Oro, pure lui] non ho ancora capito che pesce sia. L'Uruguay è al momento in crisi, e i giocatori cardine stanno invecchiando. Possibili sorprese all'orizzonte per il momento non ne vedo.
RispondiEliminaLa mia top ten all times dei cantautori:
RispondiElimina1) Battisti 2) Dalla 3) De Gregori 4) Paoli 5) De Andrè 6) Rossi 7) Tenco 8) Gaber 9)Jannacci 10 )Conte
Non è per De Gregori che m'incazzavo ma per il monosoggetto, che anche tu coltivi e che innesca l'Elvezia. Lud, la prima partita con la Spagna non contava, almeno secondo i tuoi parametri, perché le squadre serie erano programmate per la finale (era la spiegazione che valeva per il match con la Russia e per quello con la Croazia). Sennò è come per le amichevoli, che non contano quando le perdiamo (quasi tutte) e contano quando le vinciamo, oppure come per i gironi di qualificazione, che se giochiamo male c'è l'entrata in condizione, il poco tempo concesso alle nazionali, la demotivazione dei giocatori italiani durante il campionato, ogni tipo di madonna, se invece giochiamo bene ganzo ganzo. In generale, si vorrebbe da te un pronunciamento, mai finora reso, intorno alla fallibilità prandelliana, con tanto di esempi a conforto. Sennò, chiedi allo Stato il riconoscimento dell'otto per mille per la tua confessione religiosa e prometto di firmarlo sul 730 se la clausola è non sentir più parlare del monosoggetto.
RispondiEliminaIo sul calo della Spagna non ci conterei proprio. Si tratta di una superiorità di squadra/e e di sistema che forse, così organizzata e strutturale, nella storia del calcio, per nazioni e per club considerate insieme,non s'era mai vista. Così come i risultati finora raccolti, complessivamente e nello stesso periodo,che non hanno eguali nella storia. Ciò perchè il sistema garantisce i ricambi necessari di volta in volta, senza traumi e senza vuoti. Le altre nazioni sono all'inseguimento, ma ancora a distanza.Io scommetterei su di loro anche per il prossimo mondiale. Ci vorrà un sistema di gioco superiore, che non si vede all' orizzonte, o qualcuno che interpreti il loro, meglio di loro, Brasile e Argentina potrebbero, ma ci vuole organizzazione e loro non hanno la possibilità di organizzarsi, in casa loro, in modo adeguato.
RispondiEliminaDe Gregori è un grande artista, uno dei pochi italiani di statura internazionale, insieme a De Andrè, Modugno, Battisti e Cocciante che è autore della più bella canzone in assoluto che è Margherita. Subito dopo Lucio Dalla con alcuni pezzi memorabili. Poi ci sono molte seconde linee. Come interprete Mina batte tutti anche se a me non piace moltissimo la sua personalità, La canzone più bella del XX secolo, votata da giuria internazionale molto autorevole è risultata essere Stardust di Carmichael ed io sono d'accordo.
RispondiEliminaVorrei aggiungere che non nutrivo grandi simpatie per Frank Sinatra ma ora che non c'è più manca moltissimo anche a me. Il suo stile è a tutt'oggi ineguagliato.
RispondiEliminaItalia:Spagna=Lazio:Fiorentina.
RispondiEliminaAttila, Mina è una delle più grandi cantanti mondiali di sempre, in assoluto la numero uno all times in Italia.
RispondiEliminaThe Voice, Attila, The Voice.
RispondiEliminaA proposito di timbro della voce, quello di Pavarotti, considerazioni strettamente tecniche sul tenore a parte, resta ineguagliato ed ineguagliabile nella sua bellezza.
RispondiEliminaSiamo d'accordo Chiari. Cambiando argomento, per chi ha sky, si dice che il programma iniziale di Sky Arte, Il Cuore e la Pietra, racconto della vita di Michelangelo sia una perla da non perdere. Domani sera alle 21.10 per chi è interessato.
RispondiEliminaMina ha una grande voce, è indiscutibile, ma a me non è mai piaciuta molto, perché si compiace un po' troppo nei suoi virtuosismi...Preferivo Patty Pravo, che non ha un decimo della sua voce. Dei cantautori per un motivo o per l'altro non sono mai stato un grande appassionato, quasi sempre non mi piacevano le voci, o i testi, o nessun dei due. Qualcosa di Tenco, di Dalla, di Iannacci, e quasi tutto De Andrè. Tra gli altri italiani, poi, mi son piaciuti molto Battiato e Ferretti [CCCP/CSI]. Poi mi è sempre piaciuta questa pazza:
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=nSc5-RkndnQ&feature=related
Con tutto il rispetto dovuto a Narciso Parigi, vi immaginate l'inno della Fiorentina cantato da Pavarotti?
RispondiEliminaL'estensione della voce di Pavarotti era incredibile, così come la sua capacità di far partire di colpo toni molto alti senza 'rincorse' o inutili ghirigori. Era il sublime essenziale della lirica. Nei tre tenori spiccavano sempre i suoi stacchi che, nel confronto con gli altri mostri sacri, lasciavano attoniti. Detto questo per alcuni pezzi personalmente apprezzavo di più Placido Domingo per la sua voce calda e densa di emozioni, che Pavarotti non possedeva,
RispondiEliminaCome ho fatto a dimenticarlo!! Domani sera c'è la partita e la Fiorentina ha precedenza su tutto! Fortunatamente posso registrare, chi può lo faccia, altrimenti sicuramente ci saranno repliche a getto continuo.
RispondiEliminaCantautori? Per me 1) De Andre' 2) Conte 3) De Gregori 4) Battiato 5) Guccini 6) Branduardi 7) Battisti
RispondiEliminaNo, Chiari, non me l'immagino perché nell'acqua non riuscirei a separare l'idrogeno dall'ossigeno. Per il resto mi sento molto in sintonia con Attila, sia su Mina sia su Frankie. Però di Mina m'infastidiva il virtuosismo fine a se stesso: che me ne faccio delle scale a tutta randa? Sono come certi dribbling vincenti ma oziosi.
RispondiEliminaNon sono un'esperto in materia, Attila, ma mi hanno detto che Domingo sul piano tecnico, della fedeltà di interpretazione, si lascia(va) preferire a Pavarotti.
RispondiEliminaLeggo solo ora Deyna e aveva avuto il mio stesso pensiero su Mina. Il paragone con la Patty era un classico ma continua ad esser pertinente ed io voto come lui, Pound annesso (Tocca sarà d'accordo... ahahahahahahah!).
RispondiEliminaAnch'io diprezzo gli interpreti non autori che puntano tutto sulla voce, possa essere anche la voce più completa al mondo per estensione e tecnica
RispondiEliminaScusa Chiari, ma Guccini? Di Battisti sono un fan, ma le parole erano di Mogol, o sbaglio?
RispondiEliminaLe mie top personali.
RispondiEliminaCANTAUTORI ITALIANI
1) De Andrè
2) Battiato
3) Guccini
e basta
GRUPPI ITALIANI
1) PFM
2) Afterhours
3) CCCP/CSI
4) Marlene Kuntz
5) Litfiba
MUSICA LEGGERA ITALIANA
niente
CANTAUTORI STRANIERI
1) Bob Dylan
2) Jeff Buckley
3) Patty Smith
4) Nick Cave
5) Johnny Cash
GRUPPI STRANIERI
1) Led Zeppelin
2) Pearl Jam
3) Iron Maiden
4) Metallica
5) Guns'n'roses
più un altro centinaio
MUSICA LEGGERA INTERNAZIONALE
niente
Cantautori italiani. 1) De Andrè; 2) ex aequo Dalla Guccini ; 3) Conte; 4) De Gregori; 5) Gaber;... e Claudio Lolli finché non si è snaturato.
RispondiEliminaDiciamo che in un immaginario parallelo col calcio Pavarotti è Toni e Placido Jovetic. E cioè lo stile romanico contro il moresco. Anche le mie simpatie vanno a Patty che ha una voce unica, ma obiettivamente Mina è l'unica interprete di livello internazionale che abbiamo.
RispondiEliminaMi piace quel «niente», Vitalogy, è conciliatorio nei confronti di una ridente città ligure che ogni anno ospita un festival a suo modo rinomato.
RispondiEliminaIl paragone classico era di Mina con Milva più che con Patty Pravo, se non ricordo male.
RispondiEliminaElla Fitzgerald, Aretha Franklin, Mina, Maria Callas, Sinatra, Battisti, Dalla, Pavarotti.
Datemi questi 8 e vi lascio tutti gli altri.
Visto che sono un generoso?
My 15 favourite songs ever (in ordine non rigissimo comunque)
RispondiElimina1) Stairway to heaven (Led Zeppelin)
2) Comfortably numb (Pink Floyd)
3) Epitaph (King Crimson)
4) Innuendo (Queen)
5) Dancing with the moonlit Knight (Genesis)
6) Fade to Black (Metallica)
7) November Rain (Guns'n'Roses)
8) Dream on (Aerosmith)
9) While my guitar gently weeps (Beatles)
10) Gimme shelter (Rolling Stones)
11) Simple Man (Lynyrd Skynyrd)
12) Black (Pearl)
13) Hellowed be thy name (Iron Maiden)
14) Highway star (Deep Purple)
15) Sabbath bloody sabbath (Black Sabbath)
Il paragone con Milva era degli inizi dei '60 ed era da Italietta provinciale. La Milva era uggiosa, sessualmente non attirante nonostante forme più corrette di quelle di Mina, monovocalica, con pretese artistico-drammatiche ridicole. Ma magari se ci legge Yo el supremo la spara miglior cantante del secolo e ungulato chi discorda.
RispondiEliminaPollock, dacci 20 commenti per pagina, cazzo, o si segue peggio!
RispondiEliminaLp: Storia di un impiegato, Via Paolo Fabbri 43, Ho visto anche degli zingari felici
RispondiEliminaFinalmente il Gonfia nell'arengo!
RispondiEliminaahahahah sarebbe capace di spararla davvero!
RispondiEliminaMi pare che Deyna abbia inquadrato bene il problema da me sollevato. Ricordo che anche l'Italia nel 1974 partiva favorita ai mondiali forte del secondo posto ai mondiali precedenti e della vittoria a Wimbledon. La prima delle due partite con la Spagna è stata comunque vera e tirata. Della seconda guardiamo il tabellino. Due goal incassati nel primo tempo, ma anche una occasione immensa sprecata da Di Natale e due reti segnate negli ultimi cinque minuti con la squadra in 10 dal 13' del secondo tempo. Insomma una serata sfortunata. Vorrei anche far notare che dai quarti in poi l'Italia fa la spola tra Ucraina e Polonia mentre la Spagna resta fissa in Ucraina. La Spagna gioca infatti a Donec'k i quarti e la semifinale, quindi la finale a Kiev, poco distante da Donec'k. L'Italia invece si sposta prima a Kiev, torna a Varsavia per la semifinale e di nuovo a Kiev per la finale, spostamenti, armi e bagagli, che possono aver pesato. Ps: cantautori? Non so che siano, a me piacciono Malher e Zappa, Ellington, Davis e Morricone.
RispondiEliminaWembley non Wimbledon!
RispondiEliminaZappa garba anche a me
RispondiEliminaLe mie dieci canzoni più belle di tutti i tempi:
RispondiElimina1) My Way2) The Sound of Silence3) A Whiter Shade of Pale4) Yesterday5) Imagine6) Satisfaction7) Et Maintenant8) I giardini di Marzo9) Anna e Marco10) La Canzone del Sole
Colonel, per me questo Blog è come una Nave Scuola, di cui non potrei nemmeno fare il mozzo. Mi limito allo sventolare il fazzoletto dalla banchina, e questo mi basta. Siete grandissimi.
RispondiEliminaVenvia Gonfia un lo fare il modesto!
RispondiEliminaE «Granada», dove vogliamo metterla «Granada»? Forse dove mettereste Gasbarroni?
RispondiEliminaAnche a me Milva non è mai piaciuta, neppure un poco, ed è vero che la rivalità Mina-Milva era quasi da sagra paesana, ma c'era, nell' Italietta di quegli anni. Invece mi sono perso, forse perchè esterofilo e per molti anni disinteressato alla canzone italiana, la rivalità Mina-Patty Pravo.
RispondiEliminaHo visto Celebration dei Led Zeppelin, Vitalogy, non amo molto quel tipo di rock ma ne è valsa la pena.
RispondiEliminaSuperate le 100 ore senza Jordan: le speranze di non ritrovarlo crivellato di pallottole in un bassofondo pollockiano si stanno affievolendo. Il killer, per sprezzo, ha lasciato sul corpo una foto di Malagodi cui ha disegnato baffi, corna e occhiali. Gli inquirenti indagano su un distinto avvocato lombardo, appassionato di cinema.
RispondiEliminaGonfiantini, dici quello perchè ci frequenti poco e non ci conosci bene. Siamo una banda di masnadieri, frequentatori dei bassifondi e dei peggiori bar di Caracas. Se non ci credi prova a chiedere informazioni su di noi nel sitone.
RispondiEliminaNon dar retta al Colonnello, Gonfiantini, Jordan ed AntoineRouge sono, in questo ambiente malfamato, gli unici due seri. A proposito, dove cazzo sieteeeeeeeeeeeeeee!!!!!!
RispondiEliminaL'assenza di Jordan da qui e dal sito maggiore preoccupa. Vorrei che scrivesse solo per farci sapere che è tutto ok.
RispondiEliminaPatty Pravo, con la sua Pazza Idea mi ha rovinato!
RispondiEliminaMilva è stata salvata da Strehler per il repertorio di Bertold Brecht. In effetti ha una voce perfetta per quei personaggi. La sua carriera si può però limitare a questo anche se non è poco.
RispondiEliminaIo ci scherzo, Lud, ma sono preoccupato non da oggi: Jordan non ha mai fatto così. Spero nulla, perché il Patriarca ha comunque età da inizio di patriarcato. Non so se Pollock può scrivergli per rassicurarci.
RispondiEliminaChiari, vi frequento sì, vi frequento assiduamente. Dopo la partita aspetto sempre il Commenton dei Commentoni e diverse disamine, dopo averla vista in streaming, come Deyna (non mi abbonerò mai a Sky), con gli spassosissimi e competentissimi commentatori argentini, anche se lo spagnolo lo capisco il giusto. La loro ironia, a volte, non ha prezzo.
RispondiEliminaTranquilli, non è la prima volta che si assenta per un po'. Probabilmente è in Brasile dietro a qualche bikini come se ne vedono solo da quelle parti. Vedrete che si farà sentire presto.
RispondiEliminaNo, Attila, assente a cavallo di un match disputato per ormai cinque giorni no. A scanso di equivoci e come test, lancio, con un po' d'ansia, un Jordan buhaccio.
RispondiEliminaBen detto Gonfiantini, i Commentoni del dopo partita del Colonnello, di Lele, di Deyna, e poi i commenti di tutti gli altri, anche per me sono un must. Aggiungiti anche nel dopo partita.
RispondiEliminaSì però almeno un saluto, dal Brasile o da dove si trova, potrebbe anche mandarlo, il Patriarca.
RispondiEliminaSupergiovani,dimenticate che B.Streisand ascoltando Mina pianse;nessuna ha avuto il vibrato di Mina,nessuna le è paragonabile,riconosciuto anche dagli stranieri.Classifica per VITA :1)Sultans of swing(Dire Straits);2)Forever man(Clapton con S.Winwood special guest);3)Something(G.Harrison);4)Life on Marsiglia(D.Bowie);5)Orion(Metallica);6)Kashmir(Led Zeppelin);7)Sabbacadabra(Ozzy);8)Spirit of radio(Rush);9)I'm a evil?(Diamond Head);10)Penny lane(THE Beatles).Mentre in.... Italia: 1)Cavallo bianco(Matia Bazar);2)Verranno a chiederti del nostro amore(De Andrè);3)Liù(Alunni del sole);4)Voglio vivere così(Vasco Tagliavini);5)Sapore di sale(G.Paoli);6)Hotel Supramonte(De Andrè);7)Cinghiale bianco(Battiato);8)Sesso o esse(R.Zero);9)L'erba di casa mia(Massimo Ranieri);10)Mille giorni di te e di me(Baglìoni).
RispondiEliminaCome canzoni, butto lì le mie preferite:
RispondiElimina1) A day in the life (Beatles)
2) Stairway to Heaven (Led Zeppelin)
3) Scarbouough Fair (Simon & Garfunkel)
4) Amsterdam (Brel)
5) Echoes (Pink Floyd)
6) La guerra di Piero (De André)
7) Ma Liberté (Moustaki)
8) Child in Time (Deep Purple)
9) Le vent nous portera (Noir Desir)
10) Les Passantes (Brassens)
11) Ballo in Fa Diesis Minore (Branduardi)
12) Dolcenera (De André)
13) About a Girl (Nirvana)
14) Chan Chan (Buena Vista Sociale Club)
15) Losing My Religion (REM)
... e molte altre...
Chiari, idealmente mi aggiungo sempre, ma quello che avrei da dire è già stato fatto in modo magistrale. Non è modestia è verità. Se avrò da aggiungere qualcosa non mancherò, stai sicuro. Intanto un saluto a tutti e...cercasi Jordan e Antoine Rouge disperatamente!
RispondiEliminaSento la necessità di evidenziare che la cena di Deyna di ieri sera ha lo stesso palmare difetto dell'Europeo di Prandelli: molto buoni entrambi, se non fosse per un errore che tutto rovina. Vorrei anche aggiungere, date le infamanti accuse in circolazione, che l'inopinata sparizione di Jordan non mi è attribuibile.
RispondiEliminaOk, uno dei due desaparecidos è tornato.
RispondiEliminaPer Jordan invece comincio a preoccuparmi.
P.S.: ho deciso di cambiare nick, il concetto è lo stesso ed è più breve
Anto
RispondiEliminaCerto che è un'assenza che si nota, quella del compagno Cheyenne. Tuttavia si può restare assenti per una infinità di motivi. Non evochiamo quelli avversi. Per me che lo ho definito 'nemico intimo' nei tempi delle lotte nella Grande Pianura, e poi con asce sotterrate abbiamo a lungo fumato il calumet della pace, è una presenza ormai familiare che fa volare il mio cuore alto come un falco quando si manifesta. Jordan un fare i'bischero fatti sentire appena puoi.
RispondiEliminaNon faccio distinzione di generi, altrimenti con gli italiani non arrivo a cinque, ahah:
RispondiEliminaitaliani:
1) CCCP/CSI
2) Battiato
3) De Andrè
4) Area
5) Marlene Kuntz
[menzione per il primo Dalla, Tenco, Piero Ciampi, Faust'O, PFM, Rino Gaetano...]
foresti:
1) Joy Division
2) Stooges
3) Black Sabbath
4) Nick Cave & The Bad Seeds
5) Einsturzende Neubauten
[The Who, Muddy Waters, Rolling Stones, Velvet Underground, AC/DC, Leonard Cohen, Nico, Coil, Rollins Band, PJ Harvey...]
...ma chissà quanti ne dimentico...
Uno dei miei pezzi italiani preferiti:
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=BOD5Xoq0AFU
A day in the life, perché no? Molto bella.
RispondiEliminaBello il pezzo dei Noir Desire, anche il video mi immalinconisce. L'errore eran le carote, vero? Comunque "Anto" è troppo ambiguo, mi fa pensare a tutte le Antonelle che conosco e che ho sempre chiamato così [vabè, tre...]. Spero che Jordan non si faccia desiderare oltre, sto già limando il coccodrillo.
RispondiEliminaLa più grande voce rock? Quella di Freddy Mercury dei Queens. Indimenticabile.
RispondiEliminaBentornato caro AntoineRouge.
RispondiEliminaA questo punto sei indietro di un bel po' di tue formazioni del passato e di tue graduatorie di vario tipo. Buon lavoro, eh,eh eh.Jordan scrisse dopo di te, l'ultima volta, inoltre non ha mai detto di avere problemi per la tua presenza, quindi la sua assenza prolungata è certamente dovuta ad altri motivi.Jordaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaan!!!!!!!!!
PS - Naturalmente seconda solo a quella del mito Elvis, che è hors categorie.
RispondiEliminaA proposito di formazioni, complimenti ad Antognoni per le sue, molto buone. Tra l'altro ha messo Hugo Sanchez, meraviglioso centravanti messicano che mi ero del tutto dimenticato al momento di scrivere...
RispondiEliminaComunque sarei curioso di vedere anche le formazioni che faremmo in caso di partita vera, con la necessità di vincere. Qualche testa di campione mi sa volerebbe...Il Trapattoni più temibile è il Trap che è in noi!
RispondiEliminaIl post Lele lo ha inviato stamani. Rientro ora. Spero non abbiate mandato affanculo nessuno.Ieri
RispondiEliminami son visto il Palermo,e ho notato subito l'incidenza del
Gasperini.Con la simpatia che si deve a Sannino,quella di ieri e' altra
roba:
le
caratteristiche del tecnico che si basano sulla velocita' e passaggi di
prima,sono state spesso sbeffeggiate durante e dopo la sua esperienza
con l'Inter,dove il suo errore si puo'ascrivere nel volerle applicare ad
una formazione logora.Partita piacevole,come al solito condizionata
dagli arbitri.
Il doppio giallo a Flamini era lampante.A proposito di
questo"calciatore",a volte mi resta misterioso come possa restare per
anni in club di prima fascia,un rugbysta del genere.Evidente inoltre, un
rigore provocato da El Shaarawy proprio a 2 metri all'arbitro di
fondo,su un giocatore palermitano in percussione, poi abbattuto
definitivamente con ignobile spallata da Yepes,di conseguenza trattavasi
di quasi due rigori nella stessa azione,ma...punizione a favore del
Bilan.Bilan medio,dove eccelle un vero campione,EL Shaarawy,che merita
la nazionale maggiore da subito,accanto al Balo.Speriamo che il
santino,tra una spennellata di gel e l'altra,inni al falso fair play da
lui praticato che lo rendono il profeta del cerchiobottismo,non infligga
pure a lui,le ingiuste frustate e umiliazioni che ha dovuto subire il
ghanese prima di essere considerato titolare.Capitolo
montolivo:tralasciando le capacita' calciatorie del sujet,che tengono
ognuno sulle proprie posizioni,quello che salta agli occhi e'l'ardore e
temperamento,mostrato non solo ieri,agli antipodi di quello tenuto negli
ultimi due anni qui.E' per questa manifesta malafede,questo mancato
rispetto verso chi lo ha sostenuto in quanto viola e pagato
puntulmente,per questo volontario e pervicace perseguire un disegno
malavitoso atto a creare danno alla societa' e citta',che andrebbe messo
alla gogna,in una gabbia appesa in Piazza della Signoria,a prendersi il
meritatissimo di tutto,ma proprio di tutto.Unico sollievo non vederlo
piu' con la nostra maglia,oggi onorata da uomini puliti,e non da pezzi
di merda.
Lele
Esatta disamina quella su Montolivo, Lele. E' quello che ho pensato vedendolo giocare di rossoner vestito e non solo ieri. In più l'aver dedicato il suo gol anche ai tifosi milanisti è un perfetto esempio di ruffianeria strisciante.
RispondiEliminaUrrà per Anto, ritornato al suo seggio senatoriale!!!!! Per la verità, Pollock, la Juve l'abbiamo mandata affanculo in una certa varietà di modi, ma non credo che tu t'inquieti per lei, sennò l'affanculo più grosso sarebbe per te. Lele, da parte sua, manda affanculo un pezzo di merda: si può discutere sul rientro nel luogo di ciò che normalmente viene di lì espulso, non certo sulla pertinenza dell'augurio né sulla denominazione del rientrante.
RispondiEliminaDeyna, per il coccodrillo non dimenticare gli oscuri rapporti mala-vitosi.
RispondiEliminaBlimpe, da dietro quel culo c'e Antoine che sbircia e che sostiene che la ragazza ha una terza abbondante. Lo dice abbastanza annoiato. Jordan non è in Brasile. O almeno se c'è non apre il blog. A me non potete mandarmi affanculo perché vi vo nel culo essendo un merdaiolo. In questi giorni guarderò di rimetterti quei cazzo di 20 commenti. O sono troppo stanco o l'ultima frase è una supercazzola, sta di fatto che non ho capito una sega. Così a naso comunque non sembravano complimenti. San Frediano regna!!
RispondiEliminaCena, caro Lecter: quinoa rossa con zucca e aglio; polpette di azuki verdi, scalogno e germe di grano; zucchine gratinate; da bere: infuso di melograno.
RispondiEliminaConfermo, escludendo la pretesa noia, pur preferendo i seni minuti.
RispondiEliminaGrazie caro Chiari,
RispondiEliminama sto partendo per il weekendone, visto il tempo splendido.
Bentornato Antoine. Me lo dovevi anche se sono una fava. Mentre quella merda di Deyna neanche una parola sulla foto di Ardiles e ...Blimpe organizza il comitato di bentornato.
RispondiEliminaNon erano complimenti, ma per l'eroe di Palermo.
RispondiEliminaCaro Lele, d'altra parte l'indegno comportamento in campo di Montolivo negli ultimi due anni a Firenze, che tu giustamente stigmatizzi, è stato la logica conseguenza della sua scelta, anticipata di due anni, di andarsene a parametro zero. L'unico rischio che corre un atleta quando fa una scelta del genere è un infortunio, che deve evitare a tutti i costi, pena trovarsi senza contratto infortunato. Quindi per due anni non ci ha mai messo la gamba, come si usa dire, a Firenze, e lo si vedeva lontano un miglio. Ciò ne fa il principale responsabile dei nostri rovesci in campo, in quei due anni. Mi permetterai,però , di dire che qualche colpa ce l'hanno anche i due tecnici che non hanno mai avuto il coraggio di lasciarlo in panchina, se non in tribuna?
RispondiEliminaPerò dava l'anima in campo, il Capitano! Però senza i suoi gol col Novara finivamo in B! Però scendeva in campo con una zampa sola come la gru di Chichibio (Patriarca: se non si fa vivo adesso, vai col coccodrillo Deyna!)! Però... però... mi pare le pere del perù!
RispondiEliminaLele, appoggio in pieno l'iniziativa della berlina in piazza, inserirei però un apposito spazio per la Minetti, in altra gabbia - visto che c'è chi la vuole così umiliata, nel sitone, con palla al piede - ma aperta al pubblico, a turno. Never Mind The Pollocks: apprezzatissima la foto dello scontro epico Ardiles-Neeskens, nell'altrettanto epica finale del Mondiale di Argentina '78. Ossie era mezzo infortunato però, se non ricordo male, infatti uscì anzitempo. Antoine, deliziosa cena, gli azuki non li assaggio da una vita. E melograno, asai, bacche goji e simili non mi azzardo a sfiorarli nemmeno col pensiero, tanto son cari...
RispondiEliminaMontolivo ha giocato bene anche gli Europei, si vedeva che con la Nazionale metteva in campo quell'impegno che con noi negli ultimi due anni mai non ha mai messo (tranne che col povero Novara, chissà perché...forse gli staranno sulle palle Novara e i Novaresi).
RispondiEliminaSe Jordan si facesse vivo, gli potrei chiedere coa ne pensa di Barcos del Palmeiras, attaccante classe 1994 che secondo Fiorentinanews stiamo seguendo.
RispondiEliminaChe Montolivo si sia comportato malissimo è pacifico, ma non addurrei tutto al mancato impegno, in genere. Finora ha giocato malissimo anche col Milan, tranne la partita di ieri in cui pare si sia riscattato nella ripresa [ultima spiaggia per Allegri, come per noi col Novara: la famosa leggenda metropolitana della donnetta 70enne che solleva l'automobile, per estrarre il figlio a rischio di vita sotto le lamiere, nella sua ennesima versione], in nazionale ne gioca bene una ogni cinque, insomma, le mancanze sono ben altre.
RispondiEliminaVi auguro la buona serata con questo video.
RispondiEliminaGuardate il gol di Bertoni perché è uno dei più belli mai visti.
http://www.youtube.com/watch?v=6lYTk6kRc-Q
Gran gol, Antoine, l'avevo visto oggi, e mi ha riportato bei ricordi. El Pirata Barcos "purtroppo" è un '84, che dire...E' un buon centravanti, difende bene la palla, tira con entrambi i piedi, vede la porta, è forte di testa...Unica cosa non so se ha sufficiente rapidità per giocare in italia, in spazi più compressi. Ma credo se la caverebbe bene anche qua
RispondiEliminaMolto in sintonia con le classifiche del Sopra, di Antognoniforever e di Deyna, anche se vedo che loro rispetto a me sono aperti anche ad altro, mentre io invece più invecchio e più mi radicalizzo nei suoni più duri, contrariamente a come si solito capita agli altri.
RispondiEliminaMontolivo, a prescindere dal fatto di ritenerlo forte o meno, si sta sicuramente impegnando di più rispetto agli ultimi 2 anni di Firenze, il che conferma la sua indifendibilità... comunque non mi entusiasma neanche ora che combatte un po' di più.
L'italo-egizio invece mi colpisce molto, ma mi soprende poco dato che l'avevo visto più volte nelle giovanili del Genoa, e mi rattrista pensare che lui e Verratti sono dei '92 come il nostro Carraro, che metteva in panchina entrambi nelle nazionali giovanili (Verratti prima era più offensivo, si è "pirlizzato" in seguito); non vorrei che il nostro avesse qualche lacuna nell'umiltà, fenomeno che purtroppo ho constatato essere molto diffuso tra le nostre "pianticelle": ho guardato per curiosità 2-3 puntate del reality di MTV, in onda attualmente ma girato la scorsa stagione al seguito degli allora Allievi Nazionali viola. Tanti di loro si sentono fenomeni già da quella categoria, sono strafottenti oltre che disobbedienti con "tutor" che li seguono nell'alloggio per toglier loro qualsiasi dito dal culo... è sconcertante vedere poi come molti di loro schifino la scuola sentendosi già "diventati" calciatori, sebbene dell'umiltà e della dedizione che servono per diventare calciatori non abbiano la minima idea... la cosa che mi meraviglia di più è che quasi tutti loro sono stati promossi in Primavera, ma allo stesso tempo forse spiega come mai così tanti nostri talenti siano stati finora dissipati. Ovviamente non sono tutti così, se ne vede anche qualcuno molto serio, educato e volenteroso con gli insegnanti e verso lo staff tecnico, e in mezzo a quelli che tra un tempo e l'altro si risistemano i capelli allo specchio con tanto di smorfiettine alla Fonzi, per fortuna ce n'è ancora qualcuno che invece batte vecchio il pugno al tavolo perchè vuole fare di più, ma mi pare proprio che siano una minoranza.
Ero a Marassi quel giorno, Anto, nel settore distinti, di fronte alla tribuna, insieme ad amici sampdoriani. Ricordo un fatto divertentissimo al quale assistemmo uscendo dallo stadio. Camminavamo in mezzo alla fiumana dei tifosi usciti dalla gradinata nord, ad un certo punto una vecchietta, che evidentemente conosceva bene il risultato, dal balcone del terzo o quarto piano di un casa sulla destra, si mise ad agitare una sciarpa blucerchiata,appesa come ad asciugare, si rivolse ai passanti, che lei sapeva benissimo essere quasi tutti genoani, gridando : " figeux ve sei demueee?" ,che in italiano significa : "ragazzi vi siete divertitiiii?". Da morire dal ridere.
RispondiEliminaIl ritorno di Anto, gli interrogativi sulla sorte di Jordan, che se in Malesia potrebbe essere stato vittima dei cacciatori di teste del Borneo, tanto più che lui è la nostra testa d'uovo e che cacciare invece teste di cazzo del sitone li ha stancati, la musica moderna, uno strascico inevitabile di prandellismo perenne, e si veleggia ormai con una media che stronca le gambe al Guetta. San Frediano se lo tiene in mano.
RispondiEliminaIl fegato l'ho gustato con un buon bianco.....(Lecter,prequel).
RispondiEliminaAfrica 1
RispondiEliminaEh
si Chiari,soprattutto da Sinisa mi aspettavo prese di posizioni piu'
ferme.Fosse dipeso da me lo avrei messo in tribuna fisso,e non solo per
rivendicare una qualche dignita'societaria(alla quale si deve pur dare
qualche ovvia seppur minore responsabilita')ma anche perche'un giocatore
che scende in campo col freno a mano tirato,e'meno efficace di uno
inferiore che da'tutto.Infatti un "normale" Kharja a Milano e Roma
gioco'alla grande.Comunque il padrino galliani lo avrebbe ingaggiato
anche zoppo,di fatto il contratto era stato fatto,e lui ha palesemente
operato,oltre che un danno volontario a chi gli bonificava 100.000 €
mese,una presa di culo a 360°a chi pagava per andare a vederlo e
sostenerlo.Personalmente se sbagliava passaggi e tiri,m'importava
relativamente,dato che do'sempre precedenza all'impegno professionale
senza nessun risparmio al netto delle capacita',ma dopo aver visto la
grinta che e'mancata negli ultimi anni,quando abbiamo rischiato e
molto,riversarla tutta al bilan,lo reputo un comportamento atto a
delinquere.Ho aspettato riprove,anche se avevo dubbi,prima di affermarlo
senza remore.Considerazioni finali e duclis in fundo,personale,che e'il
seguente:
1)Nessuno nella storia della viola,ha cosi'tanto disonorato la nostra maglia.
2)Meno
male che e' via,altrimento la sua presenza voleva
dire tensioni,clan,e avrebbe allontanato la meravigliosa banda di
mezzali che abbiamo.
3)Il
punto 1 e'aggravato da comportamenti fuori dal campo vergognosi.Senza
dei "mi hanno detto"io stesso ho visto piu volte il tizio uscire da
locali in condizioni pietose,retto da amici,gote rosse,sorriso
ebete,briaho fradicio,insomma il tipico modus vivendi dell'era
prandelli.
4)Per
tutte le considerazioni di cui sopra e di tutte quelle che
dimentico,ribadisco che e'bene stia lontano,che oltre a portar
male,puzza.Ora il nostro spogliatoio sa di fiori di rosa,fiori di
pesco...
LeleAfrica 2Anto,m'ha fatto tornare indietro nel tempo.E che dire della voce di Giorgio Bubba?
Comunque anch'io e' una vita che non mangio gli azuki,ma nel vero senso della parola!Vabbe',stasera c'ho la rosticciana...
Lele
E se Ljajic si fosse sbloccato definitvamente?
RispondiEliminaBLIMP,a Verona lo striscione "S.FREDIANO" campeggiava nella Curva Nord,ed io vigilavo.DEYNA nel Borneo sembra infiaschiarsene del torneo,magari avrà scambiato Tremail Naik per Cuadrado e tenta di cavalcare la tigre...hi hi hi hi...Una domanda,seria,COLONEL:quando scrive "Dismission impossible",dov'e hai preso questa frase?Io ho scritto,e leggo da sempre,"Record Collector"(magazine di collezionismo musicale)e una delle sue rubriche è "Trasmission?Impossible".....non credo tu sia mutuato da quelle pagine....VITALOGY,sei l'Attardi del blog.Dal "leggero" vai verso suoni più duri?Ugo Attardi(Forma1,Il pro e il contro)e stato uno dei rarissimi esempi di artista che dall'informale è approdato al figurativo;famose le sue donne eritree(Angela,una di esse)di una fisicità estrema ma non provocante,sensuali ma non volgari.Esplorati Annihilator,DBC(Dead Brain Cells),Armored Saints,Paul D'Ianno(ex former degli Iron Maiden),Krokus(svizzeri ma tosti),Flootsam&Jetsam?Converrai che Diamond Head e Led Zeppelin sono stati
RispondiEliminasaccheggiati da tutti.....
Al 3o rigo è "scrivi" e poi "dove",e non "dov'è".
RispondiEliminaSarà il caso di chiarire che AntoineRouge (cfr. Crimes of the Future) e Anto non sono la stessa persona?
RispondiEliminaQuanto al punto 3, Lele, me ne informarono anni fa amici molto fidati e credibili. E me ne parlavano come di un comportamento abituale, quando usciva per locali. Nel dopo Prandelli molto meno o nulla, vuoi perché si è accompagnato, vuoi soprattutto perché aveva ormai gli occhi addosso di tutta la città, dopo l'indegna farsa [cfr. Cognigni]. Una volta ne parlai nel sitone, ormai spazientito da chi difendeva il "bravo ragazzo" e lo poneva a modello, e fui attaccato un po' da tutte le parti. Era prima del 2010. Dopo non ho più nemmeno accennato all'argomento, perché non era più di attualità, e perché avrebbe provocato la comparsa alla mia porta, entro 30', delle montolivette "vestite" come Charlotte Rampling ne "Il portiere di notte", decise alle più spietate torture.
RispondiEliminaE ora cena con nuovo sacrificio animale, ahimè: passato di zucca e carote con tocchetti di pane di farro, e cinghiale con rucola. Vino, sempre il rosso del convento, fino a esaurimento bottiglia [nei giorni, dico].
Caro Sopra, credevo che la frase propiziatoria ma soprattutto perculatoria (dell'infermo che gioca a baseball e che oggi ha giustificato la sua luuuuuunga assenza dai commenti al Wunderteam con occupazioni di fica, immagino materna e cioè tragicamente edipica: si dice uomo di numeri e concordo, li dà come nessuno, Deyna del resto l'ha demolito come lui sa fare, per eccellenza col Presidente Schreber e col dubitante dall'alto di postulati) fosse chiara a te più che ad altri. Si riferisce alla chimerica dismissione dellavalliana favoleggiata da qualche cesso alla turca e deforma il titolo del film di De Palma. Questa tua sorprendente tardità è punita con altri 10 anni di lavori forzati: ma potrai scrivere, potrai scrivere, e la mezz'ora d'aria non sospesa.
RispondiEliminaBeh Lele, per quanto Galliani possa aver "impegnato", Montolivo, con una sorta di pre-contratto riservato quando ancora era sotto contratto con noi, si sarà anche tutelato con delle clausole svincolanti a favore del Milan in caso di un suo infortunio in maglia viola. Non posso pensare che un volpone come Galliani si sia assunto il rischio della ripercussione futura di infortuni che Montolivo poteva avere nel lungo periodo in cui giocava ancora con noi. E' vero che ci sono anche le polizze assicurative, in caso di infortunio, ma la prestazioni le perdi. In ogni caso anche dal punto di vista di Montolivo: tutela contrattuale o meno che avesse già in tasca, sapendo che tra due anni e poi tra un anno sarebbe andato al Milan, di rischi se ne prese ben pochi.
RispondiEliminaIo ricordo che l'ultimo anno Toni a Firenze,quando già sapeva di andare a Monaco, rese molto poco, così come capitò a Melo negli ultimi mesi a Firenze, se non ricordo male.
Dopo aver visto il gol divorato da Lazzari e quello fallito da Cerci,capisco ancor meglio come eravamo messi male l'anno corso...(CHIARI,le mie talpe romane dicono che Burdisso va a mignotte con Castan;conoscendo le storie pruriginose dei brasiliani,in precedenza,a Roma,non mi meraviglia....).A Parma finirà o meno in maniera zemaniana ma non si può dal nulla giocare in linea con Piris-Castan-Marquinos-Dodò....gente che in Brasile non arrivava a 200 presenze complessive,anzi molte meno.....
RispondiEliminaPuò darsi benissimo,Sopra, ma tu sai meglio di me quanto sia diverso l'ambiente romano nell'assorbire questi comportamenti diffusi.
RispondiEliminaRisultati tutto gusto!!!!!! Roma in crisi, Lazio ancora frenante, Napoli che torna alle proporzioni che gli spettano. Il vertice rimane affare di Juve e Inter, come alla fine del mercato sentenziai, allorché anche previdi il Milan nel merdone. L'Atalanta, come dice Zemanviola, forse un po' alta d'asticella per il Tonto a gennaio. Vincere domani, vincere!!!!! Per la Champions, che meritiamo!!!! DV, Montella e Pradè, siete tutti noi!!! Dismission: impossible!!!!!
RispondiEliminaPosso confermare quello che si dice su Montolivo. A dire il vero un po' poco professionale lo fu tutta la squadra del periodo 2005-2012. Forse nei primi anni l'età media relativamente giovane permetteva di reggere la movida, e i risultati deviavano l'attenzione da tali abitudini. Agli stessi livelli di Montolivo c'erano Gamberini e (loro anche a livelli peggiori) Mutu, Vargas e Da Costa. Molto ma molto viveur lo erano anche Toni, Ujfalusi e Kuzmanovic, anche se con più ritegno. Ritegno che invece mancò in blocco al gruppo degli ultimi 2 anni.
RispondiEliminaVenendo ai risultati di stasera, considerato che le 2 strisciate di testa sono a noi inarrivabili tra valori tecnici e arbitri becchi, direi che ci è tutto congeniale (sconfitte di Napoli e Roma e pareggi di Lazio e Milan), ovviamente sperando che noi finalmente si vinca fuori casa, altrimenti siam punto e a capo. Per domani confido molto nel nostro centrocampo con la ciliegina Aquilani e nel "risveglio" di Jojo, oltre a sperare che l'ultimo gol abbia ridato fiducia a Ljajic.Sopravvissuto, hai fatto bene a mettere "leggere" tra virgolette, perchè di cose leggere ne ho ascoltate proprio poche eheheh, a parte la musica che da bambino subivo passivamente dalle radio, ma solo i Queen mi appassionavano... poi quando avevo 13-14 uscì il "Black Album" che mi fu regalato per caso, e di lì mi appassionai al metal, al punk e tutti quei gruppi di Seattle che erano la moda rockettara del periodo (anche se 2-3 di quei gruppi, pompaggio delle major a parte, grandi lo erano davvero), e dopo i 20-25 anni iniziai ad andare alla scoperta di tutto l'hard anni 60-70, anche perchè i gruppi rock degni di nota degli anni 2000 si contano su poche dita. Quando dico che invecchiando mi appesantisco invece di addolcirmi, mi riferisco al fatto che mentre alcuni miei amici si aprono anche alla musica leggera, io invece mi appassiono ad esempio ai Pantera che prima ascoltavo solo di striscio, oppure agli Slayer, che a 18 anni mai avrei pensato di andare a vedere in concerto, e invece ci sono andato a 30 anni ahahahah. I gruppi che mi hai suggerito li conosco tutti, qualcuno di più qualcuno di meno. Concludo con i Led Zeppelin: sì, sono stati saccheggiati, ma non poteva essere altrimenti!
Da Costa me lo han dipinto come un autentico pazzoide, piuttosto fuor di capa. Peccato, perché il giocatore a me piaceva, in un giovane difensore non è comune trovare quella classe, quel gioco aereo, quel lancio lungo, quella forza ed elasticità, tutte insieme. La prima volta che lo vidi giocare fu nell'Under 21 portoghese, annullò dal campo l'allora lanciatissimo Pazzini [a posteriori vien detto: sai che impresa], comandava la difesa, lanciava gli attaccanti, si inseriva in attacco...Anche Mazzola, che commentava la partita, ne rimase entusiasta.
RispondiEliminaNo comunque davvero, aiutatemi, io sto a ruota con questo Erede, non ne posso più fare a meno, le sue cantilene mi mesmerizzano. Cioè a dire...ahhhr...buonanotte a tutti.
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=_NVCB1ebAm0
http://www.youtube.com/watch?v=JbUu7gaRCfo&feature=related
RispondiElimina9.45: alle primarie vota Montolivo!
Quel che non torna, Deyna, è la mistica del gruppo e della dedizione di esso al lavoro, il mito delle facce pulite, dei nice guys, dell'uno per tutti tutti per uno, che veniva accreditato. 'Na sega! Del portoghese scrissi sulla cloaca, per tempo, cosa diceva una amico di un mio figlio all'epoca (incessante casino notturno, proteste del quartiere ecc.). Anch'io lo ritenevo un ottimo prospetto: sotto la calotta nulla, purtroppo.
RispondiEliminaLapo, si presenta da solo, e insistentemente, nell' intervista emblematica qua sotto, quando dice: "io non creo reinterpreto, non ho uno stile." ( Si badi bene anche solo per reinterpretare ci vuole almeno uno stile).
RispondiEliminaPremessa: Parlava di moda
Constatazione: La moda è creare, la moda è stile.Conclusione logica: Lapo è il nulla che parla tanto.Considerazione amara: 20 anni di berlusconismo hanno prodotto molti che lo stimano e lo imitano nell'essere un nulla.
La parte più significativa, Deyna, è quando l'imitatore di Renzi ferma la ruota della fortuna sul suo nome. Una vera metafora del pensiero di Machiavelli, nella sua interpretazione più corretta e positiva. Molto premonitorio, eh eh eh.
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