Basta parole, gol e non Mogol
I
temi sono due, il probabile esordio di Savic al posto di Gonzalo,
oppure quello di Egazy o addirittura l’arretramento di Migliaccio,
comunque una soluzione che vada a riparare i danni procurati da
Giannoccaro, e l’altro, quello che più appassiona e allo stesso tempo
preoccupa, quale attacco schierare domenica. E inevitabilmente escono
fuori i 35 anni di Toni mentre a 39 Zanetti sfreccia ancora dal primo
minuto, l’inattività di El Ham prolungata ancora dall’infortunio, come
se non fosse stato inattivo abbastanza, e poi Ljajic e Mati, ormai
precari entrati nel mondo del ballottaggio. Due fantasisti ma non due
punte, e che per queste loro caratteristiche tecniche sono meno
decifrabili all’interno di un esigenza nuda e cruda come quella del gol,
che è una situazione tattica precisa, che non sente seghe o guarda in
faccia nessuno, e che anzi vuole proprio vedere il goleador in faccia.
Sgombriamo subito il campo dai dubbi e possibilmente anche dall’apatia
sotto porta, il mio preferito, sempre se fosse in condizione di giocare,
è senza se e senza ma El Hamdaoui, sicuramente quello con più
dimestichezza della materia, cattiveria, classe, sano egoismo e
motivazioni, Toni è si uomo di ruolo ma in questo momento sembra più
essere la torre dalla quale decidere chi buttare giù tra Ljajic e Mati.
Il cileno lo abbiamo solo intravisto dietro a una bellissima vetrata di
Murano, dove si soffiano dribbling preziosi per la superiorità numerica,
ma quanto poi quel soffiare sia sufficiente anche a gonfiare la rete
ancora non lo sappiamo. In mezzo a questo labirinto di possibili scelte,
Montella deve trovare la soluzione, la strada, la via d’uscita, che sia
l’uomo o la giusta posizione di uno invece che di un altro, in poche
parole deve trovare l’equilibrio che ci permetta di attaccare con più
efficacia senza compromettere però la fase di contenimento come è
successo per una mezzoretta a Milano, intanto ha già cominciato con il
suo staff a cercare quell’equilibrio durante la pausa caffè. In questo
scenario di soluzioni e delusioni ci sembra di respirare aria di
bocciatura per Ljajic, un peccato, perché il giocatore è cresciuto
molto, Montella ha dimostrato di crederci e di apprezzarlo visto il
continuo utilizzo, ma è il rapporto con il gol che sembra essere il
problema principe, mentre Ljajic solo un rospo, se poi si baceranno e il
serbo troverà come per incanto la via della rete senza perdersi come un
Pollicino qualsiasi nel bosco dei talenti, vorrà dire che Vincenzo avrà
trovato un punto di equilibrio tra caratteristiche tecniche e necessità
della
squadra di essere sensibilmente più cinica. In tutta questa
grande ricerca di soluzioni, l’unica certezza rimane Della Valle, sempre
e comunque orco mangia passione, e Montolivo un giocatore che alza
l’asticella mentre il gomito lo alza il tifoso milanista per colpirlo
poco al di sotto della passata, o asticella come la chiama lui. Strana
quindi la posizione di Adem che ha mostrato buone cose ma non quelle che
ci servono come il pane, le occasioni le ha avute e se andiamo a
guardare dalla finestra del suo rendimento sotto porta, come possiamo
vedere dalla seconda foto che abbiamo scattato proprio dal suo tabellino
dei marcatori, il conto è ampiamente in rosso.
El Ham, El Ham ,El Ham, El Ham, El Ham !
RispondiEliminaGuelfo non son nè ghibellin m'appello ma chi la mette 'n porta so' pe' quello.
RispondiEliminaHo gia scritto e lo ripeto che di Montolivo e Gilardino si e' venduta troppo in fretta la pelle dell'orso. Non sono finiti, non portano iella. Continueranno a fare la loro carriera altrove. Tifo ed equilibrio non sono parole che vanno d'acordo, me ne rendo conto. Ma farsi guidare sempre e comunque dall'emotività non mi pare un buon criterio. Scusate ma anche nel caso di Prandelli non è assolutamente emotivo l'approccio di chi, come me, ritiene quello di Prandelli uno dei migliori cicli viola. Vedo molta più emotività in chi ha maturato un odio verso Prandelli per ragioni meramente sentimentali e di tifo. O in chi si fa forza e con un enorme fantasia riesce persino a farsi piacere Mihajlovic che per chi ama il calcio è stato una autentica purga.
RispondiEliminaUno può giudicare come gli pare tecnici e giocatori, ma quando ce ne fa una fissazione in positivo (Prandelli) o in negativo (Mihajlovic) come te sì da rammentarli, o di riffa o di raffa, o l'uno o l'altro, o tutti e due, ad ogni post che fa, non è emotivo, è malato.
RispondiEliminaLudwig a me pare che tu stia, permettimi, un po' testardamente, mettendo le cose su un piano sbagliato o che tu stia gridando sotto l'albero sbagliato. Quella sulla iella io la interpreto come una battuta, che manco merita una discussione, nessuno invece ha mai detto che Montolivo sia finito, la discussione verte sul suo comportamento, come calciatore e come uomo, negli ultimi due anni e mezzo a Firenze e sul suo effettivo valore.Questi sono gli argomenti, fondatissimi, in discussione. Che il ciclo Prandelli sia stato uno dei migliori della storia viola mi sembra evidente, anche in questo caso non vedo chi lo neghi. La discussione che c'è stata, anche in questo caso, riguarda, sia dal punto di vista tecnico che del suo comportamento, gli ultimi suoi mesi a Firenze, i quali comunque non inficiano gli splendidi quattro anni e mezzo precedenti.
RispondiEliminaLud, Gila sta segnando (e vediamo come e se continua) in una squadra che lotta per non retrocedere e senza assillo di riserve dietro di lui: chi mai poteva negarne la possibilità? Nemmeno Preziosi, che l'ha sbolognato dopo sei mesi perché già il Genoa era per Gila troppo ansiogeno e impegnativo, figurarsi noi. Circa Montolivo: ma le sue prestazioni a Milano, i giudizi dei tifosi rossoneri, il suo ultimo biennio in viola non bastano a vendere la pelle dell'orsacchiotto senza peli? Manca solo che tu convochi al ricordo Segnamai e siamo al completo: non uno di questi vale quelli che abbiamo.
RispondiEliminaLudwig, mi sembra anche molto superficiale e distorcente il tuo giudizio sulla partita di Montolivo di ieri. Tu dici sul sitone, se non ho capito male, il Milan ha vinto, c'era Montolivo, quindi bene Montolivo. Secondo te la prestazione di Montolivo di ieri è stata convincente?
RispondiEliminaAppunto: El Ham, El Ham, El Ham !
RispondiEliminaNessuno dei due è da riprendere se non in futuro ora imprevedibile. Magari avremo un nuovo caso Toni, e un Monto di 35 anni tornerà a Firenze. Ma nell'immediato niente del genere è possibile o augurabile. Credo che faranno bene entrambi fuori da Firenze, Monto per un tempo più lungo perché è più giovane. La partita di ieri sera non mi interessa. Ho scritto queste cose tre ore prima che iniziasse il match con lo Zenit. Il tema è il rendimento di Monto nei tempi lunghi. Vedo che Allegri sta pensando a come farlo rendere. Se la testa gli funzionasse e amasse meno la birra anche Vargas sarebbe un giocatore al top nel suo ruolo. Un esterno che crossa e un centravanti che segna, come facevano Vargas e Gila possono sempre far comodo. È un po' l'essenza del calcio.
RispondiEliminaA me oggi Gilardino non farebbe affatto schifo e dubito forte che nel ruolo, oggi, abbiamo di meglio.
RispondiEliminaLa partita del Milan nemmeno l'ho vista per farvi capire quanto me ne frega di Montolivo, ma non avete proprio altro argomento di conversazione? Anche la vostra è paranoia, come quella di LZ per Prandelli e Sinisa.
RispondiEliminaManco io ho visto la partita del Milan... quanto a Montolivo, mi sta sulle scatole, e pure parecchio, per come ci ha preso per i fondelli con la sua vergognosa manfrina durata 2 anni. Ma non è che mi metto a guardare le partite del Milan perché c'è lui, per carità... è successo, in molte stagioni, che mi faceva piacere guardare le partite dei rossoneri per il bel gioco e per lo spettacolo che offrivano, ma quest'anno mi sembra che facciano pena, non mi attira guardarli.
RispondiEliminaDi Gilardino invece ho un ottimo ricordo, se fa bene e segna tanto a Bologna mi fa piacere (contro di noi, però, solo il gol della bandiera, eh...), come mi fa piacere se giocano bene Mutu, Santana, Gamberini, Osvaldo o altri ex viola.
Antognoni anche a me non è affatto piaciuto il comportamento del giocatore e del suo clan e l'ho detto e ridetto, questo non cambia il mio giudizio tecnico del giocatore, però è acqua passata, gioca in un'altra squadra, se gioca bene o male son cazzi suoi e dei suoi tifosi attuali, quello che non capisco è questa mania di vivisezionare ogni partita del Milan in chiave Montolivo per prender posizioni sempre estreme, quindi spesso sbagliate nei due sensi e seguitare a discutere all'infinito. Ma parlare di Fiorentina non è meglio?
RispondiEliminaIo, Jordan, sto meglio con El Ham e Gila in panca non ci vorrebbe stare e nemmeno in ballottaggio con El Ham: vuole la titolarità e questa la merita, al momento, a Bologna e va bene, ma noi siamo di un altro pianeta (ribadisco che anche il Genoa gli andava largo, come s'è visto).
RispondiEliminaA me pare invece una vera paranoia continuare ad elucubrare ed a fare gravissime illazioni, selezionando solo le fonti che fanno comodo, su Corvino, pretendendo persino che lui passi il tempo a smentire tutti si suoi calunniatori. Non è invece da paranoici guardarsi una partita di Champions League e commentare le prestazioni, a partire da quelle di giocatori che fanno discutere, che hanno lasciato recentemente e maldestramente la Fiorentina provocando il giusto risentimento di quasi tutti i tifosi viola. Così come mi pare giusto , normale e da tifoso viola seguire Prandelli, discuterne spesso e volentieri, ed ogni volta che si vuole, sia su quello che fa come su quello che ha fatto a Firenze, come , in questo caso, fa giustamente e "sacrosantemente" il buon Ludwig, ogni volta che vuole col diritto di non essere messo alla berlina per questo motivo.
RispondiEliminaEra un bel po' che volevo intervenire Jordan, perchè il tema stava assumendo un certo rilievo nel sito maggiore (in senso numerico). Il rispetto per i giocatori passati da Firenze mi pare d'obbligo. Ma certo l'addio di Montolivo è stato tormentato e non mi è piaciuto, mentre di Gila c'è poco da dire: grande campione dato troppo presto per finito. Un rimpianto a dire il vero ce l'ho: mi sarebbe piaciuto vedere il gruppo di Prandelli con un Montella in panchina, un allenatore giovane con idee tattiche precise capace di impostare un programma di rinnovamento graduale della rosa e del modulo di gioco.
RispondiEliminaBeh, Chiari, per Prandelli Lud ha il dito incantato sul tasto, qualcosa vien fatto di dirgli, se scherzosamente... Su Corvino aggiungi qualcosa che assolutamente condivido in generale ma che non applicherei per me: credo che molta gente passi sopra a calunnie anche di quel tenore (se lo sono, intendiamoci) per mero senso pratico, perché pensano che si rivarranno su altri piani, perché se non hanno fatto quella ne hanno fatte altre e preferiscono che non si scavi, perché pensano che nell'ambiente si sa come stanno le cose e quale sia la credibilità della controparte e allora la bega da assumersi è vana ecc. ecc.
RispondiEliminaCirca il rispetto per i giocatori passati da Firenze: se essi l'hanno portato a Firenze. Gila da noi ha giocato un anno e mezzo, come a Milano, a ottimi livelli: «grande campione» vuol dire altra cosa e sono pochi a potersi fregiare di quel titolo, non solo a Firenze.
RispondiEliminaIo non faccio nessuna illazione, riporto dichiarazioni, ufficiali di un addetto ai lavori, che, come tali, mi sembrani gravi e degne di replica da chi fosse ingiustamente accusato. Guardare una partita di Champions è piuttosto normale, meno normale, da alcuni mesi a questa parte, rompere le palle con attacchi canzonatori, ripetitivi su un argomento ormai obsoleto, e dar mostra quella partita di guardarla solo per avere spunti di dileggio. Si può fare, per carità, ma io lo posso giudicare paranoico? Come paranoico è non il giudizio su un allenatore, ma l'ossessivo ripeterlo da due anni a questa parte su ogni post. Si può dire: "o che palle, ma puoi parlare anche d'altro?"
RispondiEliminaSe siamo di un altro pianeta speriamo di dimostrarlo sul campo domenica. Che El Ham sia meglio di Gila è tutto, ampiamente, da dimostrare e come si faccia ad asserirlo avendolo visto giocare un paio di mezzore mi sfugge al comprendonio. Io, oggi, prendo Gila, se poi domani El Ham mi dimostra il contrario, son contento.
RispondiEliminaAfrica imbizzarrita e doppia...e,se
RispondiEliminaanche Prandelli fosse simpatico,e non lo e',te col tuo modo
ASSILLANTE,MANIACO di riproporcelo,lo fai stare sul culo che un se ne
puo'piu'.
Ma te un tu lo capisci mica,vero?O come si deve scivere?
O continua dai,forza,strucinaci le palle ancora con Prandelli! e abbozzala no???
Lele...aveva ragione Zemanviola,al 100%...Lele
Se Montella fosse arrivato due anni fa avrebbe fatto peggio di Sinisa anche perchè, oltre ad un ambiente marcio dentro e fuori, avrebbe anche trovato giocatori per niente adatti alle sue idee di gioco. Siccome quel che hanno fatto quest'anno due anni fa non eran disposti a farlo, avrebbe naufragato, se fosse venuto (cosa di cui peraltro dubito) peggio di Sinisa che, secondo me, da quel gruppo ed in quella situazione ambientale, ha tratto il risultato massimo.
RispondiEliminaTu lo fai scherzosamente, Colonnello, e l'ho fatto che io. Un po' meno altri che vogliono decidere gli argomenti, peraltro attualissimi, vivi e di generale interesse, da eliminare dalla discussione: Prandelli, Montolivo. Salvo rivangare un argomento, Corvino, in modo ben discutibile e paranoico, che non mi sembra sia all'ordine del giorno da alcuna parte.
RispondiEliminaIl mio primo che nella prima riga qua sotto sta per anche.
RispondiEliminaVedi te, Lele. Non avevo però parlato di Prandelli, ma della gestione del dopo Prandelli, che per me è stata cruciale. Tutti i giocatori importanti sono andati in crisi. E qui delle due l'una o non reggevano Corvino o non sopportavano Mihajlovic o tutte e due le cose. Montella allora era troppo giovane. Ma un altro italiano uscito da Coverciano, uno alla Montella, si poteva trovare. Avrebbe gestito meglio la transizione, aggiungendo nuovi elementi alla rosa ed eliminando quelli che erano arrivati al capolinea, aggiornato il modulo di gioco, ma non di colpo, e con qualche giovane avrebbe aperto un ciclo nuovo senza traumi e con due anni di anticipo.
RispondiEliminaTra le tante dichiarazioni che in quell'ambiente malsano si fanno, quelle che ritiene degne di replica lo deciderà Corvino, non tu, Jordan. Poi ci sono i paranoici faziosi che vanno a cercare solo quelle che fanno comodo. Tutti i tifosi viola sono portati a seguire, dopo la viola, gli ex, sia calciatori che allenatori in attività, è normale, con occhio positivo se si sono comportati bene con la viola, con occhio ostile se si sono comportati male. La partita Zenit-Milan si presentava come molto interessante, sia in sè che per le sorti del girone, nella competizione tra club di maggior interesse e valore mondiale. Io ho dato giudizi tecnici senza dileggi di sorta sulla partita ed in particolare su un calciatore che tutti i tifosi viola stanno seguendo col giusto risentimento e che fa già discutere e molto i suoi nuovi tifosi, non positivamente, con sommo gaudio dei tifosi viola.
RispondiEliminaTu, Jordan, l'hai visto un paio di mezz'ore, tu: hai dunque un comprendonio, sull'argomento, di un paio di mezz'ore. Sul «romper le palle a fini canzonatori»: ma a chi? Se a Montolivo tu che c'entri? E chi ti dice poi che uno guardi la partita per pesare Montolivo? E quand'anche, non vedo paranoia in chi goda delle sfortune di chi ci ha portato rogna e quasi soltanto quella. Su Sinisa: sono d'accordo, lo sai bene, sulla situazione proibitiva che, su tre fronti, si è trovato a gestire. Montella, tuttavia, ha una Weltanschauung e una duttilità per realizzarla che Sinisa non ha ancora mostrato di avere, non a questo livello. E bada che ho trovato da ridire più volte sulle decisioni di Montella in quest'inizio di stagione: ma si tratta di appunti a un allievo di eccezione e perché allievo di eccezione. Allievo non mio, intendiamoci, perché non saprei da dove cominciare ad allenare una squadra di calcio, e anche perché di pupil, sul sitollock, ne basta uno... ahahahahahahahah! Ma che frociata, a ripensarci, quella del «Pupil»! Per me, Deyna, quando lui sta a spompinare i suoi lucumoni etruschi nelle sue fantasie ci sei TU, SOLO TU... ahahahahahahahah! E quando viene infine inondato, biascica sillabe strozzate dal gorgoglio «Ca... si... mi..ro...»... ahahahahahahahah!
RispondiEliminaSu Gilardino, in senso strettamente tecnico è vero che molti di noi lo avevano dato per finito o quasi,ma anche considerando quanto di bene sta facendo ora, è stato giusto liberarsene sia perchè lo si è venduto bene, sia perchè la rosa andava rifondata totalmente, ed in questi casi a volte ci lasciano le penne, perchè coinvolti nello sfascio, anche quelli che professionalmente sono stati sempre irreprensibili, così come a Gilardino è stato riconosciuto quando fu ceduto. Detto questo, avrete capito, che io tra i due, oggi, mi tengo stretto El Ham Eh eh eh.
RispondiEliminaGilardino nelle prime due stagioni è stato ottimo, con un contributo realizzativo notevole.
RispondiEliminaNella prima stagione di Sinisa, con una squadra che giocava maluccio e che gli forniva pochissime palle giocabili, nonché con un ginocchio già ballerino, ha fatto 12 gol in campionato che non sono pochi.
L'anno scorso si è infortunato alla seconda giornata, è stato operato ed è tornato a giocare troppo presto, affrettando i tempi di recupero (l'ha detto ieri lui stesso), con ciò perdendo l'intera stagione. Adesso è tornato in forma e ricomincia a segnare.
Io continuo apensare che sia un grandissimo centravanti, che ha però un carattere non molto forte.
Promesse da marinai africaniLud,mi rimangio un giuramento e ritorno su questo noioso argomento:
RispondiElimina1)a
me di Sinisa e della sua carriera,m'importa una bella sega,(passatemi
il francesismo)ma sta simpatico e lo apprezzo come persona
2)Prandelli,mi sta un po'antipatico e lo apprezzo molto meno come persona
3)il
tuo modo giudicare il primo e' fazioso,e ti ho risposto che se davvero
vuoi paragonarlo con qualcuno,fallo con chi ha gli stessi anni di
carriera,e se davvero tu riuscissi a non essere di parte,(non ce la
farai mai)devi estrapolare i primi quattro anni di Prandelli(gli anni di
carriera di Sinisa)e vedi che ha due licenziamenti,come Sinisa,
peraltro in serie inferiori,quindi non c'e'nessuna riprova che il tuo
amato sia migliore.Se proprio vorrai fare un paragone(sai che
interessante...)per onesta'dovresti aspettare pari anni di carriera e a
pari condizioni tecniche.
QUESTI SON FATTI INDISCUTIBILI,che te ignori volutamente e vomiti ad ogni post,prese di culo su Sinisa e incensi Prandelli
Se non ti accorgi che lo hai fatto pure stamattina,allora la sindrome e'molto piu'grave.
Non
sono d'accordo col Chiari(raro)ma con Jordan,che parlare all'infinito
cosa avrebbe fatto Prandelli con questa squadra,o Montella con
l'altra,mi sembra che non porti a nulla,che tanto ognuno la pensa come
vuole e non ha riprove.Ma siccome non sono io che decido gli
argomenti,se ne volete parlare,fate pure,divertitevi.Mi incazzo,non
quando qualcuno non e' d'accordo con me,anzi,lo preferisco cosi'si
puo'scambiare opinioni,mi incazzo quando,caro Lud,con la tua
forma,provochi,inneschi volontariamente tutto questo come un
integralista,come uno che non ragiona,ed e'provato da tutti i tuoi
post,che te quando c'e'di mezzo Prandelli,non ascolti mai quello che un
altro ha da dire,(da qui il mio Caterpillar e non aver letto cosa ha
scritto di te ZV,ne e'la riprova)ma devi per forza esprimere la tua
convinzione e la risposta degli altri la ignori completamente.Permettimi
di dirti che questo non sarebbe il modo giusto di frequentare un
forum,che e'luogo di discussione ilare e seria,confronto corretto ed io
cerco di stare in questo ambito,il tuo e'un voler dare lezioni,abbellito
con belle parole e forma,ma la sostanza e'quella.Sappi che se c'e'da
discutere,con mente anche fallace ma rispettosa verso l'opinione
altrui,se non volutamente di parte,ci saro'sempre,ma di lezioni non ne
voglio avere,e se ne volessi,sono io che mi scelgo il maestro.
Spero che finalmente tu abbia capito,perche'davvero non ci ritorno sopra,a meno che tu continui a provocare apposta.
Lele
Promesse da marinai africaniLud,mi rimangio un giuramento e ritorno su questo noioso argomento:
RispondiElimina1)a
me di Sinisa e della sua carriera,m'importa una bella sega,(passatemi
il francesismo)ma sta simpatico e lo apprezzo come persona
2)Prandelli,mi sta un po'antipatico e lo apprezzo molto meno come persona
3)il
tuo modo giudicare il primo e' fazioso,e ti ho risposto che se davvero
vuoi paragonarlo con qualcuno,fallo con chi ha gli stessi anni di
carriera,e se davvero tu riuscissi a non essere di parte,(non ce la
farai mai)devi estrapolare i primi quattro anni di Prandelli(gli anni di
carriera di Sinisa)e vedi che ha due licenziamenti,come Sinisa,
peraltro in serie inferiori,quindi non c'e'nessuna riprova che il tuo
amato sia migliore.Se proprio vorrai fare un paragone(sai che
interessante...)per onesta'dovresti aspettare pari anni di carriera e a
pari condizioni tecniche.
QUESTI SON FATTI INDISCUTIBILI,che te ignori volutamente e vomiti ad ogni post,prese di culo su Sinisa e incensi Prandelli
Se non ti accorgi che lo hai fatto pure stamattina,allora la sindrome e'molto piu'grave.
Non
sono d'accordo col Chiari(raro)ma con Jordan,che parlare all'infinito
cosa avrebbe fatto Prandelli con questa squadra,o Montella con
l'altra,mi sembra che non porti a nulla,che tanto ognuno la pensa come
vuole e non ha riprove.Ma siccome non sono io che decido gli
argomenti,se ne volete parlare,fate pure,divertitevi.Mi incazzo,non
quando qualcuno non e' d'accordo con me,anzi,lo preferisco cosi'si
puo'scambiare opinioni,mi incazzo quando,caro Lud,con la tua
forma,provochi,inneschi volontariamente tutto questo come un
integralista,come uno che non ragiona,ed e'provato da tutti i tuoi
post,che te quando c'e'di mezzo Prandelli,non ascolti mai quello che un
altro ha da dire,(da qui il mio Caterpillar e non aver letto cosa ha
scritto di te ZV,ne e'la riprova)ma devi per forza esprimere la tua
convinzione e la risposta degli altri la ignori completamente.Permettimi
di dirti che questo non sarebbe il modo giusto di frequentare un
forum,che e'luogo di discussione ilare e seria,confronto corretto ed io
cerco di stare in questo ambito,il tuo e'un voler dare lezioni,abbellito
con belle parole e forma,ma la sostanza e'quella.Sappi che se c'e'da
discutere,con mente anche fallace ma rispettosa verso l'opinione
altrui,se non volutamente di parte,ci saro'sempre,ma di lezioni non ne
voglio avere,e se ne volessi,sono io che mi scelgo il maestro.
Spero che finalmente tu abbia capito,perche'davvero non ci ritorno sopra,a meno che tu continui a provocare apposta.
Lele
Sinisa, per adesso, ha allenato male a Bologna e bene a Catania. Poco per giudicarlo.
RispondiEliminaQuanto alla sua esperienza fiorentina, è ingiudicabile, sia nel bene che nel male, perché si è trovato in una situazione pessima, sia come spogliatoio sia come società, e lui in mezzo.
La sua Fiorentina ha giocato decisamente male, anzi non aveva gioco, si basava su difesa solida e speranza che uno di quelli in attacco (Mutu, Gilardino, Cerci, Vargas, Jovetic) si inventasse qualcosa. C'è da dire che, più o meno con la stessa squadra e la stessa situazione ambientale due che sappiamo essere ottimi allenatori (Prandelli negli ultimi suoi mesi e Rossi l'anno scorso) hanno fatto uguale se non peggio.
Ripeto, in quella condizione, gli allenatori sono stati i meno responsabili. Giudicare Sinisa dalla sua esperienza fiorentina è impossibile, può essere bravissimo o pessimo, lo vedremo nei prossimi anni.
Di Prandelli, come di altri che hanno fatto cose importanti nella storia viola, non si può fare a meno di discutere, caro Lele, nè ora nè mai. Si può discutere serenamente l'acriticità dell'approccio di Ludiwig, cosa che io ho fatto.La discussione mia con Jordan poi, riguardava l'opportunità, da parte dei tifosi viola, di seguire e continuare a discutere, criticamente, di Montolivo ieri e di Montolivo oggi, cioè di uno che se n'è appena andato dopo aver reso ben poco a Firenze per due anni e mezzo e con disprezzo della viola per "alzare l'asticella".
RispondiEliminaDi Prandelli, come di altri che hanno fatto cose importanti nella storia viola, non si può fare a meno di discutere, caro Lele, nè ora nè mai. Si può discutere serenamente l'acriticità dell'approccio di Ludiwig, cosa che io ho fatto.La discussione mia con Jordan poi, riguardava l'opportunità, da parte dei tifosi viola, di seguire e continuare a discutere, criticamente, di Montolivo ieri e di Montolivo oggi, cioè di uno che se n'è appena andato dopo aver reso ben poco a Firenze per due anni e mezzo e con disprezzo della viola per "alzare l'asticella".
RispondiEliminaIl mio " mi tengo stretto" riferito a El Ham era puramente metaforico , Colonnello, non te ne venire fuori quindi con le tue cazzo di latenze.
RispondiEliminaNon lo so, Lele. Mettiamo che io te si vada insieme al cinema o a teatro. Ad uno spettacolo ci si diverte un mondo, mentre l'altro è di una noia mortale. Se uscendo dicessi che il regista del secondo spettacolo non mi ha convinto, tu mi accuseresti di non averlo in simpatia per motivi personali? La risposta è no, nessun motivo personale, non mi piace il suo modo di mettere in campo la squadra ed ho perplessità anche sul piano della comunicazione. Chi si è chiesto se fossi il nuovo Barry, cioè uno scontento a vita che odia l'attuale proprietà e spera nella retrocessione come i Vuturiani, note creature di Star Trek, credo abbia avuto le sue risposte. A me Andrea della Valle sta molto simpatico, apprezzo la gestione dei Della Valle e persino il discorso del fair-play finanziario mi convince perchè in tempi di crisi lo stipendio di certi giocatori mi scandalizza e le società non debbono fare aperture di credito senza limiti. Le mie perplessità hanno riguardato gli ultimi due anni, e per la verità anche il primo anno di Mihajlovic la società aveva fatto un grosso sforzo economico per tenere la rosa precedente ed arricchirla con un D'agostino. La strada giusta è stata ora imboccata di nuovo. E mi fa piacere che Blimp sia sulla mia stessa lunghezza d'onda.
RispondiEliminaMa secondo voi in Inghilterra hanno mai giocato sull'assonanza tra El Ham (prosciutto in inglese) e El prosciutto?
RispondiEliminaDetto un po' male, scusate, ma spero che il senso sia chiaro.
RispondiEliminaTu evidentemente segui il campionato olandese ed hai buona memoria (perchè è un anno e mezzo che non gioca neppure lì), in maglia viola ha giocato un paio di mezzore, un po' poco per dire che è meglio di un centravanti italiano che ha segnato sotto tutte le bandiere in serie A. Montella e Sinisa son due allenatori con concezioni del calcio direi opposte, magari Montella è anche più bravo (i conti li faccio sempre alla fine), ma, nonostante tutta la Weltanschauung che gli puoi concedere lo ritengo ancora meno adatto di Sinisa a gestire un casino, dentro e fuori, come quello che ha trovato il serbo.
RispondiEliminaTu evidentemente segui il campionato olandese ed hai buona memoria (perchè è un anno e mezzo che non gioca neppure lì), in maglia viola ha giocato un paio di mezzore, un po' poco per dire che è meglio di un centravanti italiano che ha segnato sotto tutte le bandiere in serie A. Montella e Sinisa son due allenatori con concezioni del calcio direi opposte, magari Montella è anche più bravo (i conti li faccio sempre alla fine), ma, nonostante tutta la Weltanschauung che gli puoi concedere lo ritengo ancora meno adatto di Sinisa a gestire un casino, dentro e fuori, come quello che ha trovato il serbo.
RispondiEliminaTu evidentemente segui il campionato olandese ed hai buona memoria (perchè è un anno e mezzo che non gioca neppure lì), in maglia viola ha giocato un paio di mezzore, un po' poco per dire che è meglio di un centravanti italiano che ha segnato sotto tutte le bandiere in serie A. Montella e Sinisa son due allenatori con concezioni del calcio direi opposte, magari Montella è anche più bravo (i conti li faccio sempre alla fine), ma, nonostante tutta la Weltanschauung che gli puoi concedere lo ritengo ancora meno adatto di Sinisa a gestire un casino, dentro e fuori, come quello che ha trovato il serbo.
RispondiEliminaImmagini da brivido evocate stamane, a partire da quel Pupil vagheggiato: e che cazzo Colonnello, un po' di rispetto per le altrui digestioni mattutine! E che dire del Montolivo 35enne riportato in campo a Firenze, per una seconda giovinezza, anzi no, per la continuazione della sua prima, che è per postulato eterna? E con che lo spostano poi sul prato, con la Papamobile di Prandelli? E' bastato un pugno di gol di Gilardino per ergerlo a rimpianto, ma il giocatore degli ultimi due anni fiorentini era obiettivamente irritante: pressoché inutile alla manovra d'attacco - figurarsi oggi con Montella - e gravemente depotenziato come finalizzatore. Oltre che da tempo scontento della permanenza a Firenze, con prandelliani ammiccamenti ai gobbi, e polemichette continue. Che fosse finito così precocemente mi pareva strano e l'ho sempre scritto, anche se la storia della gestione di quel ginocchio non l'ho mai capita a pieno. Definirlo grande campione è senz'altro un eccesso, è stato, ai suoi massimi, un ottimo realizzatore d'area, col limite di una scarsa partecipazione al gioco, e quello ancora più grande di un carattere non così forte da sopportare concorrenza e pressioni. Tutto sommato giocare in tranquilla provincia gli conviene.
RispondiEliminaImmagini da brivido evocate stamane, a partire da quel Pupil vagheggiato: e che cazzo Colonnello, un po' di rispetto per le altrui digestioni mattutine! E che dire del Montolivo 35enne riportato in campo a Firenze, per una seconda giovinezza, anzi no, per la continuazione della sua prima, che è per postulato eterna? E con che lo spostano poi sul prato, con la Papamobile di Prandelli? E' bastato un pugno di gol di Gilardino per ergerlo a rimpianto, ma il giocatore degli ultimi due anni fiorentini era obiettivamente irritante: pressoché inutile alla manovra d'attacco - figurarsi oggi con Montella - e gravemente depotenziato come finalizzatore. Oltre che da tempo scontento della permanenza a Firenze, con prandelliani ammiccamenti ai gobbi, e polemichette continue. Che fosse finito così precocemente mi pareva strano e l'ho sempre scritto, anche se la storia della gestione di quel ginocchio non l'ho mai capita a pieno. Definirlo grande campione è senz'altro un eccesso, è stato, ai suoi massimi, un ottimo realizzatore d'area, col limite di una scarsa partecipazione al gioco, e quello ancora più grande di un carattere non così forte da sopportare concorrenza e pressioni. Tutto sommato giocare in tranquilla provincia gli conviene.
RispondiEliminaFoto di Diane Arbus, didascalia a piacere dell'utente.
RispondiEliminaFoto di Diane Arbus, didascalia a piacere dell'utente.
RispondiEliminaFoto di Diane Arbus, didascalia a piacere dell'utente.
RispondiEliminaE no Deyna, le tue didascalie sono un must. Non ce ne privare.
RispondiEliminaScusate, sembrava non partisse il post
RispondiEliminaAncora, didascalia a piacere, ahaha
RispondiEliminaOra i post partono a raffica. deve essere un'invenzione del poeta per far schiattare di rabbia quelli del sitone ed il Guetta.
RispondiEliminachi l'è? un tu' amiho? vaia vaia buchi!
RispondiEliminaLud, magari in Inghilterra visti i problemi che hanno avuto ci pensano due volte, prima di chiamare un musulmano praticante con il nome di un taglio di maiale, ahahah
RispondiEliminaPerchè, per ora, noi abbiamo una manovra d'attacco?
RispondiEliminae buchi e son buchi, a destra, a sinistra o ni' mezzo. Però, siccome a destra e un li trattan miha tanto bene, e c'è caso che ce ne sia meno che a sinistra 'ndo e ci nidifihano (cioè ci nidiculano).
RispondiEliminaGià, magari e s'incazza anche con noi perchè e si chiama così! e gli avea a fassi mettere un cognome meno 'ncasinato El Hamdaoui, quando tu l'ha finio di dire e l'è belle finio i' primo tempo!
RispondiEliminaSta bono, non ti dico quanto mi c'è voluto a memorizzarlo! Alla fine ho usato un espediente alla Nuvola, del tipo "prosciutto sì sì!" [Ham + da + oui]
RispondiEliminaGià, a destra non li trattan bene a parole, ai fatti però lo pigliano 'n culo uguale e remunerano meglio. E' sicuro che El Ham l'ho visto più di due mezz'ore ed è sicuro che i difetti e la decadenza che hanno condotto il Gila a giocare per la B mi sono ostesi. La manovra d'attacco non ci sarebbe? Manca l'uomo da affiancare a Jojo, per via dell'indisponibilità proprio di El Ham, ma se non ha manovra d'attacco la Fiorentina chi ce l'ha? Se le polveri sono bagnate non sono meno polveri per questo. Sì, c'è un raddoppio dei post che deve far schiumare i' Dorfino e farlo gridare all'imbroglio. Sul gestire il casino non so, Jordan, infine: Montella non avrebbe preso il casino di petto, l'avrebbe aggirato col gioco, in tempi recenti è stata mossa più pagante in media. Lud, tu sei un tifoso viola, non c'è dubbio, e nessuno ti paragona a Gobbonds o al Matto o alla Madre di Tutte le Cordelie o al Multinick, per i quali Prandelli fu ed è un'arma contundente a fini puramente personali e che loro hanno giocato e giocano freddamente seppur follemente contro la Fiorentina: ma Miha tu l'atttaccasti dalla seconda partita di campionato (sconfitta a Lecce, con gol annullato a Kroldrup, regolarissimo) e qualunque sia il giudizio da dare su Miha (buon allenatore in formazione, certo meno talentuoso di Montella e meno rapido mentalmente, ma guarda cosa sta ottenendo dalla Serbia, una nazionale che era in sfascio pur vantando elementi di prim'ordine) non so cosa tu avessi già capito di definitivo dopo due partite. La verità è che tu eri ancora sotto choc per la perdita del Buonanima e qualunque allenatore, nel casino di cui parla Jordan, l'avresti messo o atteso sulla graticola. Circa Prandelli: è ovvio che i pareri possono variare, ma tu lo prendi come pietra di paragone universale, ogni tuo discorso ritonfa su Prandelli e ciò, se è eccessivo per un Mou o per un Guardiola, figùrati se non lo è per un Prandelli.
RispondiEliminaUn paio di chiarimenti. Jordan risponde ad un post pubblicato sul sito, ma è un po' difficile controbattere se il reperto d'accusa è altrove. Ho visto El Ham quelle due volte e: ebbene si, non mi ha convinto. Ho anche aggiunto però che è giusto che abbia un'occasione e che spero torni a segnare ai livelli olandesi. Mi pare chiaro che la mia non era una bocciatura anticipata. Non so chi sia il centravanti con cui lo paragonerei. Forse Gilardino? Non penso di aver fatto paragoni con altri, ho solo detto che El Ham non mi aveva "innamorato". Deyna pensa che io vorrei a Firenze un Montolivo di 35 anni. Anche qui il post è altrove. Ma il senso era leggermente diverso: ciò che intendevo è che anche un ritorno di Toni appariva impossibile quando se n'è andato da Firenze. Dunque niente si può escludere, basterà che gli interessi del giocatore e della società tornino a convergere. Ma non si tratta ne' di un auspicio ne' di una ipotesi concreta.
RispondiEliminaIl giocatore del passato che più mi ricorda El Ham è Channon, se è possibile paragone tanto lusinghiero, poiché Mick è stato uno dei più grandi nel ruolo che io abbia visto e certamente il migliore inglese. A Channon però è soprattutto inferiore nel colpo di testa (si dirà: e quanti ce n'erano più forti di Mick di testa?): la maniera di coprire la palla con l'interno del piede, con scarti improvvisi, l'apparente assopimento prima di penetrare improvvisamente al centro, però, mi richiamano il fare di quel grande, che ci punì in una partita che vide, fra i nostri, sugli scudi Antoniosuperstar, divinizzato per l'occasione dalla stampa inglese. E' giusto aspettare di vederlo in campionato italiano, come diffida Jordan, ma io ho buone speranze e mi è piaciuto in tutte e due le partite disputate, nei 20+60 iniziali.
RispondiEliminaStamane occorre bromuro per tutti ma io aggiungerei idrocarburo,come quando da piccini con saliva e barattolo partivano i botti....Si nota che s'avvicina il giorno dei latitanti,meglio conosciuti worldwide come "goals".I bigotti si affrettano ad andare a messa a pregare San Qualcosa,dopo che San Siro s'è fatto i fatti suoi,i pagani invocano uno come Messi,ma quel che occorre sarebbero messe di gol,altrimenti la massa brontola.LUD ti ho risposto stamane sul siton de sitoni:Prandelli,Montolivo e anche Gila sono stati addii gestiti male sia sul piano della comunicazio e sia sul piano delle responsabilità,termine che in Italia non ha accoliti.Poi singolarmente nessun nega il buon calcio di Prandelli,la sua comunicazione ma anche l'incapacità della gestione della rosa e della sua dipartita;Montolivo è peggiorato perchè in
RispondiEliminamezzo ai ronzini era quello con la criniera al vento ma che metteva il morso alla squadra,ora in mezzo a buoni giocatori è nel mare magno come pesceilota senza squalo potente al quale affidarsi;Gilardino chapeau,bomber,bella persona ma senza personalità...anche per lui sbagliata la exit-strategy.COLONEL finalmente spiega bene la differenza tra un buon,ottimo calciatore ed un campione,negli ultimi 2/3 anni di campioni io non ho visto,poi se il vostro standard medio é così basso,nulla si può fare.MONTELLA ha più polso di quel che la gente immagina,la conditio sine qua non per andare a Roma era far fuori Lamela,cosa che la dirigenza non poteva esaudire,anche perchè 20 milioni di euro per il sosia di Meggiorini che fai,li getti?(CHIARI,non c'è controparte,come nella querelle Spalletti coaching per Montella,ma fidati).JORDAN,stavolta non ti capisco:non vedi manovra d'attacco!Forse non vedi la finalizzazione che si ferma all'intenzione,perchè sino ai 15/16 metri siamo paradisiaci.Attenzione a non farsi tirar i giù come in sabbie mobili da proclami di supporter di Sendero Luminoso,attenzione ai professori che rigurgitan nostalgie e tengono sempre la pastiglia per suicidarsi tra i denti,la pasticca si chiama "Multinick",a loro Yo El Sup,a noi El Ham.Al dotto bolognese neanche occorrerà l'avanzamento di grado nella gerarchia di COLONEL BLIMP,che per anzianità di argomenti lo proporrà al rango di ordigno chimico,dopo flatulenze inglesi che prendevano l'ascensore per uscire dalla bocca.Vi avviso che sia per bellezza fotografica,sia per gli scritti storici quotidiani che lasciamo,tra poco arriveranno i giapponesi a fotografare noi ed il blog.Stay tuned!
Lo avrebbe aggirato col gioco...O Colonnello non mistificare, facile con Pizarro, Borja, Aquilani, Mati etc...un po' più complicato col cesto di carciofi che dettero a Sinisa, compreso quello che odiate tanto
RispondiEliminaMa perché misitificherei, Jordan? Ma quante squadre non hai visto, Jordan, che con materilai da lotta per non retrocedere arrivavano a centroclassifica e materiale da centroclassifica arrivavavno a rideosso delle strisciate, grazie al gioco?
RispondiEliminaEl Ham in quel poco che ha giocato a Firenze ha fatto vedere di essere pienamente recuperato dalla lunga assenza, mi ricorda Trevor Francis, con persino maggiore attitudine al gol. E' un centravanti modernissimo , di manovra senza perdere nello sfondamento, particolarmente adatto quindi alle esigenze ed al gioco di Montella, molto manovrato anche in attacco, ma finora limitato nello sfondamento.
RispondiEliminaNon seguo molto il campionato olandese, ma nel periodo in cui El Ham giocava con Suarez [punta che adoravo] ho visto diverse partite sue. Che dire, campione a intermittenza, ma luci accecanti e giocate geniali, secondo me anche con Jojo El Supremo© potrebbe costituire grande dupla. Più che le condizioni fisiche, temo la sua testa, però.
RispondiEliminaChannon lo ricordo molto poco, dovrei rivederlo, me lo ricordavo più come un bisonte fortissimo di testa, ma piuttosto elementare con i piedi...Ma temo di avere fatto un mix mnemonico con qualcun altro, forse Toshack
RispondiEliminaSì, ma di certo non se si mettono in testa di giocare come il Barça. La manovra d'attacco la Fiorentina non ce l'ha, almeno per ora, ha un buon possesso palla, quando non si distrae anche dei buoni meccanismi difensivi, na davanti è vicino a zero, vive delle improvvisazioni di Jovetic e poco più (tipo il goal di testa di Romulo) non verticalizza nei quindici metri, non ha giocatori che si propongono per concludere e quando lo fanno s'impappinano perchè non sono abituati a concludere. Il discorso su Montella in viola due anni fa è tutto campato in aria, intanto non era il Montella attuale ma un allenatore degli allievi della Roma che doveva mettere a posto staff e metodologie di lavoro,fatto in questi due anni. Ma supponiamo, tanto si fa per chiaccherare, che fosse pure quello di adesso, cui si dà un gruppo vincolo e sparpagliato, fatto di camarille, in un ambiente esterno di contestazione perenne, tra vedove (che se la sarebbero presa con lui come se la presero con Sinisa) e rompiballe a prescindere più o meno prezzolati. Supponiamo che gli venisse in mente di fare questo gioco, con i vari Comotto, Donadel, Montolivo rossonero, Santana, Bolatti e compagnia cantante e immaginati dove si andava a finire. Siccome è intelligente credo si sarebbe fermato subito ed avrebbe messo la squadra più o meno alla Sinisa, con i boticoni che avrebbero cominciato a contestare per il non gioco e a rimpiangere l'altro. Ovvio che ognuno la può pensare come gli pare, ma io credo che difficilmente ne avrebbe tirato fuori le gambe meglio di Sinisa.
RispondiEliminaNon ho ancora elementi sufficienti per giudicare El Ham. Ma credo che sia davvero arrivato il momento di vederlo in campo in modo da poterlo valutare. Se poi come dite è genio e sregolatezza, un misto tra il Kean di Gasman e il Carmelo Bene dell'Amleto, lo ammirerò volentieri. A inizio campionato mi è sembrato un po' lento. Ma nessun preclusione. Anzi direi proprio che va fatto giocare.
RispondiEliminaSopra, per me la manovra d'attacco comincia ai 15 metri, è lì che si fa goal non a centro campo.
RispondiEliminaDi El Ham ne parlavo col colonnello e con Chiari che ne sono gli sponsor principali, non mi ricordo nessuna querelle con te sull'argomento.
RispondiEliminaSu Montella in luogo di Sinisa e sul gioco offensivo sono pienamente d'accordo con Jordan. Passata la trequarti tutta la macchina da giuoco perde colpi, i movimenti latitano, si diventa prevedibili e sterili. E' vero che non ci sono [ancora] gli interpreti adatti, per certe giocate, ma almeno i movimenti si dovrebbero vedere...Del resto Zeman non è considerato un maestro per nulla, inventare e consolidare schemi su schemi offensivi è la cosa più difficile. Su alcuni giocatori al tiro però ho anche l'impressione che arrivino alla botta ormai provati da tanta corsa, l'esempio più chiaro è Borja Valero, che se dovesse correr meno probabilmente farebbe meglio al tiro, perché non è certo un numero estraneo al suo repertorio.
RispondiEliminaSe era Trevor Francis l'Ajax lo regalava a te. Comunque spero abbiate ragione, nè vi dico che avete torto, dico solo che poco lo conosco per spenzolarmi come fate voi.
RispondiEliminaCi sta che Corvino possa aver fatto qualcosa di poco chiaro, su Eder o qualcun altro; al riguardo il Colonnello è stato molto esauriente. Sul perchè non quereli, mi verrebbe da pensare (è solo una mia ipotesi, ovvero ciò che credo farei io al suo posto) che avendo 65 anni, pesando 150 kg, portando 5 by-pass, reduce da una cacciata a furor di popolo, avendo rendita abbondante per campare benissimo senza più lavorare, persa di recente la madre, avendo moglie e nipotini, forse forse preferisce (o forse gliel'ha consigliato il medico) non aver più nulla a che fare col calcio -incluse snervanti polemiche e tribunali- e starsene in relax bucolico nel suo caldo Salento, in mezzo ai suoi cari e ai suoi ulivi.
Ciò che invece è elementare è la sua storia con Firenze. Come DS, a tanti piacque fin da subito, a tanti non piacque mai, a torto o a ragione. Come persona, invece, fu dileggiato da alcuni (e qui a torto e basta, poichè fin dal primo giorno), "capopolati" da un gruppetto di giornalisti tra cui spiccavano: l'arrogante giornalista TV omonimo di un'attrice lanciata da Brass, il raccomandatissimo ex DJ, e una signora che non nominerò per rispetto in quanto nel frattempo è scomparsa.
Per costoro, la Fiorentina era -fin dal 2005- una squadra fatta da giocatori di merda comprati da un DS di merda che non azzeccava un acquisto, per conto di due fratelli marchigiani braccini di merda che non volevano pagare più di 1.5 mln annui ai calciatori... insomma, un dramma totale nel quale solo il Mahatma de Noattri, col suo genio tattico magistrale, con la sua leadership inequiparabile, con il suo carisma inimitabile, aveva inventato la Fiorentina ed aveva addirittura insegnato la non-violenza a Firenze. Corvino, invece, fin dal primo giorno era (nonostante Prandelli l'avesse scelto lui, facendo rimangiare ai DV la parola data a Guidolin) il male, colui che invidiava Prandelli e voleva mettergli il bastone tra le ruote, il terrone ciccione che non sapeva neanche l'italiano, e durante il loro salottino-TV domenicale era tutto un lanciargli frecciate e sghignazzi in allegra compagnia, ovviamente in sua assenza.
A ciò Corvino reagì (effettivamente non essendo un genio nella comunicazione, e non lo era neanche la società che avrebbe dovuto farlo comunicare meno) facendosi un autogoal in sala stampa, quando disse "la squadra va bene in classifica, i budget sono rispettati, eppure ci sono alcuni giornalisti che la mattina si alzano solo per criticare", e di 5-6 di loro fece nome e cognome. Al che, tanti giornalisti tacquero perchè in effetti la situazione era rosea, ma quell'uscita se la legarno al dito in attesa di momenti negativi, per rinfacciargiela con gli interessi. Il momento giusto arrivò quando la squadra iniziò ad andar male e il Mahatma de Noattri non c'era più.
E oggi, nonostante il cambio di gestione, continua ancora il gioco a gettar ombre sulla persona, andando a cercare gente da cui cercare forzatamente di estrarre della merda da gettargli addosso. Come ad esempio fa uno dei più violenti critici di Corvino, ovvero quel berciador radiofonico di cui nell'ultimo mese ho casulamente ascoltato 2 volte la trasmissione serale. Una volta aveva ospite Carobbi (allenatore nelle giovanili viola ai tempi di Corvino), e la prima "non-domanda" che gli ha rivolto, sghignazzando, è stata una frase tipo "ah, quindi hai dovuto sopportare Corvino"; l'interlocutore è letteralmente caduto dalle nuvole e gli ha risposto con fermezza "guarda che c'è sempre stato un rapporto di stima e rispetto". L'altra volta aveva al telefono Pradè, sempre sghignazzando ha iniziato ad alludere a gestioni precedenti disastrose, ma Pradè aveva mangiato la foglia e l'ha zittito rispondendogli "veramente mi sono trovato un fuoriclasse come Jovetic e due plusvalenze come Nastasic e Behrami, che mi hanno permesso di fare il mercato e di tenermi il fuoriclasse", pensiero tra l'altro simile a quello espresso in estate da me e da qualche altro utente.
Io vedo e noto efficenza,sicuramente non efficacia.Il Torino domenica ha fatto 5 tiri,5 gol,uno su rigore,uno di testa con calciatore solingo eppure i giornali e i cronisti hanno scritto di "...un ottimo attacco ed ottime manovre...".Io non le go viste.Punti di vista.
RispondiEliminaSecondo me il limite maggiore, sia di Sinisa che di Rossi, fu quello di non riuscire ad imporsi con le proprie idee nello spogliatoio, ridefinendone le gerarchie. Non sono d'accordo con chi dice che in quella situazione meglio di così non si potesse fare. Certamente Montella ha avuto un compito più facile perchè lo spogliatoio è stato rifatto, ma anche io la penso come il Colonnello, dà l'impressione di avere più autorevolezza tecnica e più personalità nella sostanza. In ossequio alle proprie idee tecniche, tattiche e contingenti sembra saper lasciare in panchina senza ripercussioni giocatori sulla carta più considerati di altri che vanno in campo.Intanto è stato capace contro ogni previsione e persino contro l'ambiente esterno, di prendere due maltrattati dagli allenatori di prima, al punto tale che tutti gli osservatori li davano in uscita sicura, come Ljajic e Romulo, e di recuperarli. Certo sta a loro adesso affermarsi ad alto livello. Sul piano disciplinare senza tanti proclami e senza tante ovvietà dette alla stampa, sembra essere riuscito ad imporre una situazione ottimale.
RispondiEliminaAfrica in BarcaL'altra
RispondiEliminasera mi son visto il Barca ,perche'volevo osservare con piu'attenzione
come vanno a rete e fare un paragone(se si puo'senza offenderli)
con
la nostra manovra vista finora.Messi torna a prendersi palla indietro,e
fa in pratica quello che faceva Ibra al Milan,il play avanzato.
Attorno
a lui,girano tutti,si passano la palla centinaia di volte,e un po'ci
s'addormenta,ma e' solo per aspettare che si crei il corridoio,dove uno
entra,e l'attimo per fare il passaggio in verticale,che sia il taglio
verso l'area,o verso l'esterno,da cui e'scaturito il primo gol di
Sanchez.Infatti per far arrivare fino sul fondo gli esterni,devono
partire da dietro per diventare ali pure,che se aspetti davanti diventi
prevedibile.Questo quando non parte Messi che allora va dentro da solo,e
spessissimo crea superiorita' e fa assist o tira(quello che dovrebbe
fare Jove).Noi facciamo salire la squadra benissimo fino al limite,poi i
meccanismi o schemi,si inceppano.Ci si attorciglia in triangolazioni al
limite,di difficilissima esecuzione,rare verticalizzazionie e sul fondo
a crossare ci s'arriva poco.A me piace tenere la palla,piace dettare il
gioco,ma bisogna che a turno ci sia sempre chi parte e detti il
passaggio,crei soluzioni,che dare la palla a Jove e sperare e' pochino e
si sbatte contro il muro.El Ham,da quello che ho visto,potra'migliorare
la situazione ma non risolverla magicamente se non c'e' chi detta,chi
si smarca,chi va negli spazi.Ieri scrissi che un Jovetic
largo,puo'decentrare le guardie che immancabilmente gli mettono
addosso,e prendera'piu'valore se ci sara'uno come El Ham di punta.
Lele
Rimane un altro "buco" secondo me, la fascia sinistra che soprattutto Pasqual, con tutto il rispetto, non copre come si deve, in particolare nella fase offensiva.
RispondiEliminaCynafricaaggiungo
RispondiEliminache per giocare in venti metri,serve anche,proprio come fa il Barca,che
gli esterni corrano quasi sulla linea,per rendere larga una squadra
corta,non ammassarsi sul mezzo e creare un caos di piazza tipo...Ernesto
Calindri(pochi se lo ricordano qui...)
Lele
Ieri ho visto anche il finale della partita del City. Lì sì che s'è visto un grande calciatore italiano: Balotelli. Entrato pochi minuti prima ha dovuto battere all'ultimo minuto un rigore delicatissimo. Distratto e provocato in modo irridente dal portiere avversario ha pensato bene di vendicarsi nei fatti, umiliandolo tecnicamente persino di più che se avesse fatto il cucchiaio. Ha rallentato la rincorsa sul finale al limite del regolamento per spiazzarlo meglio, cosa che ha fatto con uno stile ed una efficacia spettacolari. Non contento lo ha poi meritatamente e simpaticamente irriso, in tutta risposta, anche a gesti.Fenomenale e mitico super Mario. Penso che in Inghilterra, e non solo, la sua popolarità sia al top.
RispondiEliminaIo mi ricordo Ernesto Calisti, terzino che giocò (disastrosamente) qualche partita in viola
RispondiEliminaAppunto, Lele, per questo ho scritto quelle due righe qua sotto sulla nostra fascia sinistra e sui limiti di Pasqual.
RispondiEliminaCi mandano Orsacchio di Schio, arbitro che le prime volte con noi fu piuttosto equo, da un certo punto in poi ha iniziato a combinarcene una e via, a partire da un Inter-Fiorentina 2-0 che ricordo come fosse ieri:
RispondiElimina-Inter in vantaggio con un gol non annullato nonostante un triplice fallo di Ibra (in fuorigioco al centro dell'area, entra a gamba tesa sul volto di Frey e stoppa di mano per poi segnare);
-Al 90° (siamo ancora sotto 1-0, ma spingiamo all'attacco e l'Inter ci soffre), Santon ferma Comotto sulla fascia rifilandogli una plateale scarpata nelle costole; Orsacchio invece del sacrosanto rosso gli dà il giallo;
-Ciononostante il furbo Mourinho si mette a protestare per il giallo a Santon, inscenando una plateale discussione con l'arbitro che lo espelle solo dopo che la discussione aveva occupato quasi tutti i 4 minuti del recupero;
-finita la discussione, punizione inesistente concessa all'Inter, Ibra fa 2-0 e tutti a casa.
anzi, Orsacchio di schifo
RispondiEliminaBah, da quel poco che ho visto, El Hamdaoui mi ricorda un pochino Vucinic.
RispondiEliminaE' ovvio che Montella due anni fa era impensabile, ma anche che quello del Barça non è il solo gioco da contrapporre: con gli uomini che aveva a disposizione Miha si poteva fare altro che il catenaccio (pur di qualità non infame), non so con quali risultati ma non era nemmeno una rosa da Mondo, da mestieranti, e l'Udinese è andata in Champions con una rosa da settimo-ottavo posto, esempligrazia. Deyna, su Channon prendi cantonata, ma grossa: il centravanti più tecnico mai visto al di là della Manica. Chiari, anche tu pensi a un inglese d'agilità, e credo che sia questo il profilo, al di là dei nomi, di El Ham. Con la logica del «lo danno a te», Jordan, un sacco di giocatori forti o molto forti arrivati coi Della Valle dovevano essere sfiduciati in partenza: l'avesse detto Gobbonds mi sarei sorpreso meno. Io sulla manovra d'attacco latitante non concordo: se devi usare Ljajic o Toni (ma Mati avrebbe dato di più, questa è una delle cosette che a Montella rimprovero) e se Jojo s'intorta in personalismi da galletto che c'entra Montella? Ricamo dev'essere, fino alla fine e, con El Ham e se Jojo rinsavisce, al fin della licenza tocchiamo, tocchiamo, tranquilli... Ma cosa volete, in fin di tiki-taka? Il lancio di Suarez da quaranta metri per Jair sferragliante sulla destra? Mi sembra che immaginiate ircocervi. Concordo con Chiari (di nuovo) su Montella conducator più carismatico e ascoltato: d'altronde se stai fuori con gioco all'italiana t'incazzi e bubi, se stai fuori con lo scintillio ti fai una ragione e sai anche, come Montella fino a Milano aveva provato, che ce n'è per tutti, perché lo show è partecipativo, è il fortino che è gretto.
RispondiEliminaEh t'ho detto Colonnello, Channon me lo ricordo pochissimo, faccio confusione con altri centravanti anglosassoni dell'epoca. Del resto avevo tanto in uggia il calcio inglese, che ricordo distintamente solo il portiere Clemence, Keegan e un po' Brooking. Ma con tutti i brasiliani che ci son stati, proprio a un inglese mi dovete paragonare El Hamdaoui?
RispondiEliminaSono ospite di amici che mi hanno permesso di utilizzare il loro pc x scrivere che sono anche ostaggio di Telecom e Fastweb ormai da diversi giorni, accidenti a loro.
RispondiEliminaIo in El Hamdaoui vedo molto Mutu!
RispondiEliminaMa sì, perché dopo tutto El Ham non si muove come un brasiliano, ma come uno stangone del nord che abbia agilità (ma molto pratica, non flessuosamente autoreferente pur nell'Armonia) meridionale.
RispondiEliminaVitalogy, il Berciador è solo un rancoroso, ancora ce l'ha con Antoniosuperstar da quando l'amico Sconcerti ci entrò in polemica nel post-Terim e Antonio, per una volta, gli fece un'intemerata grandiosa, che lo smerdò davanti a tutta Firenze.
RispondiEliminaC'entra forse poco, ma penso che uno degli attaccanti più sottovalutati degli ultimi 30 anni, almeno qui in italia, sia stato Van Nistelrooy. Per me immenso, almeno quanto sfortunato. Allego un ricordo di Massimo Fini, pieno di inesattezze ed autentici scherzi della memoria [perché snobisticamente non usa internet per controllare], ma fedele al valore del giocatore, e con uno spassoso finale che dedichiamo volentieri a tutte le cordelie di questo mondo.
RispondiEliminahttp://www.massimofini.it/articoli/van-nistelrooy-coppi-e-jack-london
Forse ricordo anche quella, lo accusò di difendere lo zafferanato perchè voleva diventare l'addetto stampa?
RispondiEliminaDeyna, credo che più che "in Italia", RVN potrebbe esser sottovalutato giusto da qualche emiliano o para-emiliano [cit. Colonnello, l'ha scritta qualche giorno fa ma mi fa ridere ancora] che ti direbbe che Pazzini non ha nulla da invidiargli... o al massimo da chi non l'ha mai visto giocare.
RispondiEliminaOttimo resconto comunque, anche se forse qualche inesattezza potrebbe esser dovuta, più che al fatto di non usare Internet, all'estrema venerazione verso il feticcio, come ad esempio l'attribuirgli l'invenzione dell'esultanza col gesto della culla: era molto usata già da tanti anni, e la prima volta che la notai io la fece Bebeto (o Romario? Uno dei due comununque) in un mondiale, non ricordo se Italia '90 o USA '94.
A parte ciò, la descrizione del valore del giocatore non l'ha per niente pompata.
E' un bel pezzo, Deyna. Mi sono letto anche quello su Sallusti, che condivido pienamente. Fini è un uomo di destra vera, non tattica, non salvaportafoglio, non cattopportunista: ce ne sono sempre meno ed è un peccato, perché sono i soli stimabili della loro parte, i soli con un'idea di società, i soli umanisti. Vita, è proprio così, per il Berciador! Ed era Bebeto il cullante, USA '94.
RispondiEliminaPezzo splendido quello di Fini, Deyna, di un grande giornalista e scrittore, che senza darsela da intenditore con la sua passione e la sua sensibilità letteraria fa un ritratto di grande valenza non solo umana ma anche e soprattutto tecnica. Sempre stimolante, Fini, nelle sue posizioni politiche e culturali anche le più provocatorie e reazionarie. Un intellettuale a tutto tondo, un pensatore , tutto sommato di destra anche se non “organico”, veramente libero.
RispondiEliminaSì, stimo molto Fini [Massimo], sempre stimolante ed anche divertente. E soprattutto integro. Esatto, una delle inesattezze è la paternità del gesto della culla, come anche quella del Neeskens col braccio al collo nella finale mondiale del '78 [deve avere fatto un calderone mentale infernale tra il Beckenbauer del '70 e il Renè Van de Kerkhoff col gesso morbido di quella stessa partita], ma gli perdoniamo tutto. Van Nistelrooy è stato un centravanti eccezionale, solo un po' meno bello a vedersi di Van Basten [e parlo di eleganza nei movimenti, più che di tecnica], ma ugualmente efficace in zona gol, se non di più.
RispondiEliminaRisalendo indietro di parecchi post Jordan lascia intendere che io due anni fa avrei ingaggiato Montella. Non ho detto questo. Ho scritto, molto tempo fa, che per il dopo Prandelli avrei voluto un allenatore giovane, italiano, uscito da Coverciano o esperienze analoghe, capace di riprendere e migliorare il lavoro di Prandelli senza stravolgerlo. Sulla mancanza di gioco sulle fasce e di schemi di attacco sono invece d'accordo. Chissa' perche' il 4-4-2 e' diventato eresia a Firenze. Eppure si tratta del l'unico modulo che consente di creare una grande mole di gioco sulle corsie esterne.
RispondiEliminaNeanch'io ho detto quello che mi fai dire. Non ho detto che tu avresti ingaggiato Montella, hai fatto solo il solito paragone dispregiativo per Mihajlovic ed allora io ho detto che, se due anni fa avessimo ingaggiato Montella, anche il Montella attuale (non quello di due anni fa) difficilmente ne sarebbe uscito meglio di Sinisa, anzi io credo che ne sarebbe uscito peggio per tutti i motivi che ho già detto e che non ripeto, legati a quella situazione, e tra i qauli non c'è il fatto che uno sia meglio dell'altro.
RispondiEliminaRicordi africaniMike
RispondiEliminaChannon io lo ricordo ed era davvero bravo,anche se devo dire che tra i
pochi inglesi che stimavo,davanti a lui ci metto Beardlsey,attaccante
di classe pura.
Lele
Il Montella attuale avrebbe fatto meglio di Mihajlovic, questo è almeno il mio parere. Prima di tutto perché anziché infliggere un centrocampo con Munari avrebbe fatto convivere D'Agostino e Montolivo e con ogni probabilità avrebbe chiesto altri centrocampisti tecnici. Non si sarebbe affidato inoltre a Cerci per l'out destro ma avrebbe preferito un giocatore migliore in copertura. Già questi due accorgimenti avrebbero dato un altro piglio alla squadra. Mi pare che Montella sia anche molto migliore nella gestione del gruppo. I panni sporchi li lava in casa, non attacca la squadra (follia!) e non permette che trapelino lamentele. In sala stampa non infligge esternazioni alla Cossiga.
RispondiEliminaSarei pienamente d'accordo con te Ludwig se non concentrassi le tue critiche solo su Sinisa, risparmiando chi ne merita anche di più, come Rossi. Infatti, caro Lud, a proposito di centrocampisti tecnici, di cui tu giustamente parli, e tanto per farti un esempio, perchè non aggiungi che Montella si sarebbe risparmiato anche tante frasi fatte di Delio Rossi in sala stampa, le sue ipocrite dichiarazioni quando diceva che a lui non interessavano le situazioni contrattuali ma nello stesso tempo non ebbe mai il coraggio di prendere in considerazione Romizi, che pure gli era stato messo a disposizione nella rosa, anzi se lo lasciò sfilare da sotto il naso, senza aprir bocca?
RispondiEliminaCaro Lele, Beardsley era, per fondamentali e dribbling, semplicemente immenso, segnatamente il dribbling gli avrebbe consentito di giocare in qualsiasi squadra brasiliana o argentina senza che se ne potesse avvertire il trapianto e non ho mai visto scartini (inebrianti!) del portiere, in tempi moderni, come i suoi. Il problema, caro Lele, è che in campo internazionale si disfaceva come neve al sole: nella sua nazionale lo convocavano perché non era possibile fare altrimenti ma non segnava, era spesso opaco, non trovava i compagni, e così anche in alcune partite di coppe europee del Liverpool che gli ricordo; sarebbe da studiare, la cosa, ma avrei bisogno di più elementi, magari un inglese potrebbe meglio di me. In fondo, credo che, uscito dalla sua Newcastle, non sia mai restato a quella grandezza. Ho l'impressione che fosse un affettivo, un umorale, uno che aveva bisogno d'essere al centro delle coccole, e al Liverpool e in nazionale c'erano altri da coccolare quanto lui o non troppo meno di lui. Boh! Di sicuro, nelle sue giornate, uno dei più grandi di tutti i tempi, comodamente nella top ten dei centravanti. Nelle sue giornate, però.
RispondiEliminaRossi è stata una delusione, ma avendo trovato una squadra creata da Sinisa le sue responsabilità sono minori. Inoltre anche lui come Montella ha avuto il problema del l'attaccante. Con rose diverse e diverse filosofie di gioco, Rossi e Montella propongono lo stesso modulo e anche certe soluzioni tattiche come la coppia d'attacco Jovetic Llajic. Gilardino purtroppo è stato una grande vittima di un certo modo di tifare che si avvicina più al danneggiare la propria squadra che a sostenerla. Secondo alcuni come il mitico Eduardo il colpevole delle difficoltà viola era proprio Gila, i cui goal ci avrebbero fatto comodo nella seconda metà della stagione.
RispondiEliminaPenso pure, Lele, che in coppia con Edmundo (tanto per divertirsi in fantascienza) sarebbe uscito un manicomio per metà del tempo e per l'altra metà avrebbero battuto da soli il Grande Real con l'arbitro a favore.
RispondiEliminaLudwig, come ti ha già detto il Chiari, per quasi tutto lo scorso campionato abbiamo avuto un allenatore con 20 anni di esperienza che si presentò le prime volte in sala stampa facendo continue allusioni a presunti metodi di allenamento sbagliati di chi l'ha preceduto, ma poi in quasi un anno ha fatto meno punti di lui, ci ha fatto vedere un gioco ancora più schifoso, ci ha fatto prendere valanghe di gol nonostante il catenaccio che tu vedi solo nel serbo (che almeno di gol ce ne faceva prender pochi, a differenza del catenacciaro con le cingomme), è stato mandato via per un gesto che ormai non c'è neanche bisogno di sottolineare, e tutt'oggi continua a rilasciare interviste in cui vuol aggrapparsi agli specchi e cercare giustificazione patetiche. Ma perchè non ti ossessioni anche un po' per lui?
RispondiEliminaAh beh, e quello che disse Delio prima che Gila se ne andasse l'hai dimenticato?
RispondiEliminaLud, il Pugile ha fatto peggio di Sinisa e non so come tu faccia a compararlo a Montella. E' certo che è stata un'enorme delusione, che il suo pedigree era diverso, ma ha avuto quasi un intero campionato per far vedere qualcosa. Nello spogliatoio, poi, raramente abbiamo avuto un allenatore più inefficiente, più isterico perché debole, più cieco alle dinamiche interne. La sqaudra si è ritrovata magicamente in tre partite senza Montolivo, per il resto la notte.
RispondiEliminaCatenaccio alle cingomme... ahahahahahahahahah! Ti sei svegliato in forma, Vita! In quanto ai gol del Gila nella seconda metà della stagione, abbiamo dovuto putroppo solo assistere alla caterva che lui ha fatto col Genoa.
RispondiEliminaMa non avete ancora risposto al quesito chiave e ricorrente: chi costruì quella squadra? Chi disse " "mi rispecchia e andremo in Champion"? Chi cacciò gli attaccanti senza sostituirli? Gli indizi portano tutti alla coppia Corvino-Sinisa, che anche nel giudizio della società non deve aver fatto benissimo se uno è in Serbia l'altro al suo paese. Delio comunque grande delusione, l'ho scritto. Mi aspettavo anch'io di più perché le sue squadre giocano un ottimo calcio e su altre piazze è amatissimo.
RispondiEliminaDelio Rossi ha avuto il merito di parlare chiaro alla piazza: a dicembre aveva chiesto dei rinforzi. A campagna invernale chiusa senza acquisti ma con numerose cessioni di attaccanti, eccetto Amauri (a differenza di Gila giocatore finito), Rossi disse: ci sarà da soffrire e fu così. Corvino ebbe il coraggio di vantarsi perché la campagna invernale si era chiusa con una plusvalenza di otto milioni di euro, che tra poco ci costa la B, con relativa, gigantesca, minusvalenza.
RispondiEliminaLud, Gila è andato via con Delio (o, per usar parole tue, è stato cacciato da lui) che ha avuto parole nettissime alla sua partenza, come Vitalogy ti ricorda. Essere allenatori della Serbia non è mica un disonore, poi, soprattutto se in girone di qualificazione hai fatto meglio, finora, dell'inarrivabile Pranda.
RispondiEliminaOltre a ciò che stanno dicendo persuasivamente Vitalogy e il Colonnello, io aggiungo , Ludwig, che se vogliamo parlare di attenuanti, ne ha avuto molte più Sinisa, che s'è trovato un ambiente interno ed esterno ferito dall'andata via di Prandelli e molto scettico per non dire ostile nei suoi confronti, con la missione non di rifondare ma di ri-motivare l'esistente, e con il migliore, Jovetic, fuori causa per un anno intero. Rossi invece fu accolto da tutti, a partire dai tifosi, con entusiasmo, con Jovetic a disposizione, e con l'evidente necessità e la conseguente possibilità di cominciare a rivoluzionare le gerarchie piuttosto che semplicemente ri-motivarle. Fu un flop su tutto il fronte e, sebbene messo in condizioni di fare meglio, fece peggio di Sinisa. A triste suggello di tutto ciò il fatto che le uniche tre partite in cui la squadra si ritrovò, che ricorda il Colonnello, non videro solo l'assenza d Montolivo ma anche l'esautorazione di fatto, di Rossi, da parte di tutto lo spogliatoio.
RispondiEliminaCome consta, prima del disastro con la Juve, negli spogliatoi, gli tremava la mano che reggeva il foglietto della formazione e tremava altresì la sua voce mentre leggeva i nomi: di lui sghignazzavano tutti, tutti lo pigliavano per il culo e lui, come un poveraccio, sfogò la frustrazione sul cucciolo più inerme della portata, su un ragazzino. E' forse la parentesi allenatoriale più ontosa della storia della Fiorentina.
RispondiEliminaPer fare meglio di Prandelli in nazionale Sinisa deve arrivare in finale all'Europeo, la vedo dura, Blimp. Per quanto riguarda il primo anno di Sinisa l'esclusione di D'Agostino e l'incapacità di far convivere Montolivo e D'ago già dice dei limiti di questo tecnico. Aggiungo la posizione sbagliata di Cerci e Vargas e la spaccatura tra allenatore e squadra con l'allenatore che alla seconda di campionato non dice "noi abbiamo perso" ma "loro hanno perso", come se lui non fosse il capo e il vero responsabile del gruppo. Loro hanno perso e li prendo a calci nel sedere.
RispondiEliminaNo, non deve arrivare in finale, perché hai detto che la Serbia è una nazionale del kaiser e io, del resto, avevo scritto «in girone di qualificazione [...] finora». Quelli che citi non sono «attaccanti», Vargas va per i cazzi sua con chiunque e non vedo quali demeriti Miha abbia avuto rispetto alla gestione del Loco, Cerci con Miha ha trovato valorizzazione (continua a ritenerlo, come da recenti dichiarazioni, uno dei migliori del ruolo in Italia atque ita ego), mentre sulla convivenza di Dago e Montolivo hai ragione da vendere di massima, ma Dago è stato tormentato da guai fisici, Monto ha fatto fronda e flanella.
RispondiEliminaA me pare che all'inizio del suo primo anno Sinisa abbia stravolto il 4-4-2 di Prandelli. Non è una colpa, Blimp, anzi in ogni campo, compresa la ricerca, mi sembra importante che ognuno sia autonomo e provi a dare una propria impronta. Ma Vargas era troppo avanzato rispetto all'anno precedente e il cambio Cerci-Marchionni offriva di più in zona goal, ma meno in copertura. E alla fine non valeva la candela. La squadra era morta, incapace di movimenti coordinati e per lunghi tratti di partita, certo lo ricordi, andava alla deriva, riprendendosi solo quando era sotto di un goal o due. Allora provava a rimontare, ma più di istinto che con il gioco. In trasferta si giocava per il pari. Più tardi Sinisa manifestò ancora più esplicitamente la sua propensione per giocatori muscolari e di interdizione e chiese e ottenne il peraltro ottimo Berhami. Ma il gioco continuava a latitare e vedere le partite della Fiorentina era molto triste. Avrei digerito senz'altro i difetti caratteriali di Sinisa, che pure ci sono, in presenza di gioco e risultati. E se avessimo vinto giocando di rimessa come sperava lui, ma in modo micidiale o alla Mourinho, che era allora il tecnico in voga, credo che sarei stato tra i sostenitorii. Ci tengo a sottolineare che sia i miei giudizi su Prandelli che quelli su Mihajlovic, Rossi e Montella sono giudizi tecnici, non manifestazioni di antipatia o simpatia. E nascono da quanto mi diverto a vedere giocare la Fiorentina. Come molti tifosi mi divertivo tanto con Prandelli, ora sono tornato a divertirmi. Di Rossi ho già detto che mi aspettavo molto di più da lui. Brutte anche le tute e il masticare gomma era insopportabile. Strano però che sia tanto amato su altre piazze, si vede che sa far di meglio di quanto visto a Firenze.
RispondiEliminaVargas non aveva cambiato modo, è solo entrato in cortocircuito col proprio cervello. Marchionni non giocava che raramente. Su Delio siamo d'accordo che è stata una smentita di tutto quel che aveva fatto di buono nel passato (tanto più cocente la delusione), ma i fatti sono là.
RispondiEliminaNon so se sono disponibili dei filmati e mi dispiace, ma Vargas con Mihajlovic giocava molto più avanzato, mentre come ho detto Cerci offriva di più dell'accantonato Marchionni come pericolosità in zona goal, ma non copriva ne' rientrava. Mi piacerebbe che qualcuno si ricordasse poi i black-out di venti o trenta minuti in cui la squadra vagava senza idee per il campo tra i fischi e la perplessità degli spettatori.
RispondiElimina"Per far meglio di Prandelli, Sinisa dovrebbe andare in finale all'europeo" Sì infatti il calcio è sport individuale come il tennis, dove chi va in campo al massimo conta come le racchette e fa tutto l'allenatore! ma come si fa a dire corbellerie simili, eppure sei uno che, quando non nomini Prandelli e Sinisa, l'acqua santa e il
RispondiEliminadiavolo, ragioni anche. E se Prandelli non si qualificasse per i mondiali e la povera Serbia sì, allora cosa diresti? Che Sinisa è meglio di Prandelli?
Beardsley, quando era in giornata, dava lampi di classe immensa. A me piaceva anche il suo compagno d'attacco John Barnes (il Liverpool acquistò il tridente d'attacco Barnes - Beardsley - Aldridge con i soldi ricevuti dalla juve per Ian Rush, salvo poi riprendersi pure l'insopportabile gallese dai gobbi un anno dopo a due lire, ahahahaha), attaccante - trequartista dal gran fisico e dall'ottima tecnica.
RispondiEliminaCome attaccante inglese, era molto forte anche Tony Woodcock, compagno d'attacco di Trevor Francis nel Nottingham Forest dei miracoli di fine Anni '70, e poi per anni bomber dell'Arsenal.
Erano essenzialmente i finali di gara, nei quali abbiamo subìto rimonte inopinate: la squadra si rinchiudeva, di colpo impaurita, si sfilacciava e al Franchi il pubblico ostile la fischiava invece di sostenerla, come per cercare la prova del nove (il taglio dei cosiddetti per far dispiacere alla moglie), Miha perdeva la trebisonda nei cambi.
RispondiEliminaWoodcock nell'Arsenal era la fine del mondo ma, insomma, uno di quei tipici flagelli da campionato.
RispondiEliminaHo il ricordo di crisi epocali della Fiorentina di Mihajlovic, Blimp, anche intorno al ventesimo del primo tempo. Di solito partivamo molto bene, poi venivamo messi sotto, sul piano tattico, anche da squadre molto modeste ma meglio allenate. Non fatemi passare per un emotivo perchè non lo sono. Vi assicuro che anche allo stadio o davanti Sky difficilmente perdo la testa (testimoni in miei compagni di fede viola, molti dei quali rischiano continuamente l'infarto).
RispondiEliminaUna chiosa ulteriore, Blimp. Hai scritto che prima di Fiorentina-Juventus, nel dare la formazione, a Delio Rossi tremava la voce. A me pare che questo sia un segno della capacità e consapevolezza di un tecnico che ha analizzato la partita, visti i limiti dei suoi e la forza dell'avversario, unita all'importanza della partita per i fiorentini, e che deve aver pensato: stasera se ne prende cinque, ovvero come si dice da queste parti "un ballino". Ed infatti è andata proprio così. Non preveggenza, ma appunto consapevolezza e capacità di leggere in anticipo la gara.
RispondiEliminaAfrica timorosa verso i PM svizzeriCaro
RispondiEliminaColonnello,anche io mi chiedevo dei flop di Beardsley in nazionale,ma
li'ad onor del vero si scioglievano in tanti.,a fronte delle tante
CCampioni vinte in serie dalle squadre di club.Succede lo stesso pure
adesso,anche se con l'attenuante dei tanti stranieri in squadre di
club,cosa che non succedeva allora.Comunque col Newcastle,la coppia con
Keegan,era sublime,e si puo'tranquillamente dire che era lui che faceva
grande il King,e non viceversa.Era uno dei rari casi di classe e tecnica
oltre manica,e se si mettevano con Edmundo,si portavano il pallone a
casa...ah ah.
Lud,per essere chiari,con quello che
scritto,semplicemente cambi la realta'dei fatti e affermi il falso.Te
l'ho detto,con te come PM ci sarebbe da avere paura.Per il bene della
comunita',italiana o svizzera,spero tu faccia un altro mestiere
Lele
Non sei emotivo, sei fissato, maniacale, che con l'emotivo c'entra poco
RispondiEliminaCi si deve mettere d'accordo sulle parole. A parte che Sinisa i proclami di Champions li fece al primo anno e non al secondo, far passare per oro colato un'intervista a una rivista francese è una bella forzatura. Si sa che gli allenatori raramente sbugiardano l'operato della società, e che doveva dire, che non gli avevan preso i giocatori che voleva? Ne abbiamo già parlato diverse volte, ma si può pensare sul serio che Sinisa abbia richiesto a Corvino Lazzari, Kharja e Muntari per costruire la sua squadra dei sogni? Se poi vogliamo prendere per verità assoluta ogni dichiarazione alla stampa degli allenatori, ecco che la questione Prandelli è chiusa, perché fu lui stesso a dire che voleva allenare squadre con una rosa corta. D'Agostino giocò poco nella prima stagione un po' perché arrivò rotto o si ruppe in ritiro, e ci mise mesi per recuperare, un po' perché il clan Pallavicino-Montolivo fece le bizze al suo arrivo, per mascherare altro, ed evidentemente schierare accanto due centrocampisti che non si possono vedere non sarebbe stata una buona idea. Marchionni? Non scherziamo. Era già crollato a picco nel famoso incubo terminale prandelliano, e quando Miha lo metteva in campo era regolarmente da 4 in pagella, impensabile farlo giocare oltre. In una delle sue ultime partite fu quasi menato da Boruc ed altri...Qui si ragiona come se Sinisa avesse per le mani una squadra normale, ma con quella banda alla deriva era impensabile costruire qualcosa, non a caso anche uno stimato professionista ci ha sbattuto - e peggio - il naso, fino a quasi distruggersi la carriera, e sempre non a caso quest'estate si è finalmente fatta piazza pulita. Comunque io stimo molto Sinisa come persona, come allenatore è ancora da valutare bene, vedremo cosa farà con la Serbia [che per storia, tradizione calcistica e appoggi non si può certo paragonare all'italia, però], intanto constato che è partito bene alle prime partite da tre punti, con una squadra da ricostruire. Beardsley: lui lo ricordo eccome, grandissima punta, un brutto anatroccolo tozzo, goffo e sgraziato, che con la palla al piede si trasformava come per magia in cigno, facendosi beffe degli avversari disorientati dal suo genio calcistico! Che dribbling signori, e che bombe che esplodeva! Un mistero anche per me come non si sia imposto con l'Inghilterra, ai mondiali '86 pensavo sarebbe stato tra le stelle del torneo, e non ebbe l'occasione di imporsi nel '90.
RispondiEliminaInvece Montella Vargas l'ha impiegato bene. Quando uno è andato di cervello hai voglia di dar le colpe all'allenatore.
RispondiEliminaAllora vada al Luna Park a fare il veggente invece che far l'allenatore. Pur di scusare chi ti è simpatico gli getti tanta merda addosso che nemmeno te ne accorgi. Io non so se tremasse e chi gliel'abbia raccontato al colonnello, ma, se così fosse stato, calci in culo prima di cominciare. Un allenatore che trema!" ci manca solo che si metta ancha a piangere e si batta il cilicio al cristian petto.
RispondiEliminaHo letto anch'io da qualche parte che Delio Rossi prima della partita con la juve parlò ai giocatori evidentemente impaurito ed insicuro, addirittura tremolante, come dice il Colonnello. Qui non si tratta di far retorica sul duro condottiero, ma un allenatore che prima di una partita cruciale trasmette alla squadra tutta la sua paura non è in grado, in quel momento almeno, di far l'allenatore. Io penso davvero che il trovarsi alle prese con un caos di spogliatoio come quello che si è trovato a gestire a Firenze lo abbia mandato in tilt, è anche per questo che penso, come Jordan, che è difficile pensare che un qualsiasi altro allenatore avrebbe fatto meglio, come risultati, di Sinisa.
RispondiEliminaNon ho capito perchè Lele continua ad insistere sul fatto che modifichi dei fatti. La mia è una precisa analisi tecnica articolata su molti punti concreti. Si può contestare, certo, ma non far passare il tutto per un delirio, o una passione irrazionale per Prandelli o chissà cosa altro. Un esempio solo, poi basta: nella Fiorentina di Prandelli Marchionni faceva l'esterno destro. In quel ruolo Marchionni aveva il compito di coprire alla metà campo e poi incunearsi in avanti verso l'area. Il fatto che coprisse era fondamentale per gli equilibri della squadra. Il ruolo fu affidato a Cerci con Mihajlovic, la fase di copertura non fu più effettuata ed il gioco viola ne risentì in modo evidente. Strano a dirsi, secondo gli altri esperti, Montella ha preferito in quel ruolo un giocatore che attacca e difende, Cuadrado. E le cose sono subito andate meglio, nel senso che in generale, e fatta salva la mezz'ora di Milano, la Fiorentina non soffre. Per l'ennesima volta chiarisco che le mie analisi non riguardano il singolo giocatore o allenatore, ma la filosofia di gioco. Dunque è irrilevante che Marchionni fosse già in crisi al primo anno di Miha. Marchionni non ti va bene? Prendi un giocatore che sappia fare lo stesso tipo di gioco, sicuramente Marchionni non è l'unico con queste caratteristiche. Pur essendo per carattere molto paziente debbo dire che comincio un po' a stufarmi di osservazioni che insinuano che sono un cretino appassionato a Cesare Prandelli come personaggio o magari a Montolivo. Prova ne sia che vado ripetendo da mesi che sono soddisfatto del lavoro fatto da Montella in questi mesi. Il parere positivo investe anche la società, Andrea della Valle e i direttori sportivi. Si è dunque aperto un capitolo nuovo. Prandelli sta bene alla nazionale e non tornerà alla Fiorentina ancora per diversi anni o forse mai. Stesse considerazioni valgono per Montolivo. Finchè ci sono allenatori e giocatori altrettanto o più capaci al loro posto non mi preoccupo.
RispondiEliminaPrandelli giocava spesso un 4-4-2 e Marchionni faceva il tornante, Miha giocava il 4-3-3 e Cerci faceva l'ala che son due ruoli diversi, Marchionni aveva 29-30 anni con Prandelli e 30-31 con Miha, il suo ruolo è abbastanza logorante e che avesse avuto un calo è abbastanza intuibile. Last but not least, Marchionni guadagnava 1,3 netti l'anno e Corvino voeva levarselo di torno, ergo i rapporti non erano buoni con la società, ergo c'erano precise indicazioni di usarlo solo da ultimo e per forza. Ti basta? Comunque tu fai un errore di base che magari non è un errore ma una volontà di dar la colpa al diavolo, che è quello di spiegare i problemi viola in chiave tecnica, questo o quel modulo, questo o quel giocatore. Non c'entra un cazzo, il problema era ambientale, di clima, di aria che si respirava, fetida, dentro e fuori dello spogliatoio. Un clima che giustifica ampiamente per me lo sfogo dei calci in culo, certo meglio così che mettersi a frignare e tremare.
RispondiEliminaMunari, non Muntari, Deyna, magari gli avesse preso Muntari
RispondiEliminaMontella non ha scelto "in quel ruolo" un altro tipo di giocatore come Cuadrado, Montella gioca con un atro modulo ancora, il 3-5-2 nel quale gli esterni sono gli unici padroni della fascia e perciò per postulato la devono coprire tutta. Cerci mai avrebbe potuto giocare in quel ruolo perchè è una punta. Quindi non fare casino, Cerci è tipico esterno alto da 4-3-3, dove lo faceva giocare Miha (ed infatti con Miha ha fatto il meglio in viola), Marchionni e Cuadrado sono altro e non certo uguali nemmeno tra loro.
RispondiEliminaPrandelli, Miha, Montolivo, Marchionni........e poi chi ?!
RispondiEliminaTra poco s'arriva a Julinho, ma lì son preparato
RispondiEliminaA dire la verità ho anche parlato di Montella, Macia, Pradè, Della Valle, Cuadrado.
RispondiEliminaAh, ecco. Mi ero perso qualcosa.
RispondiEliminaRipeto che MIha non è giudicabile per la sua esperienza a Firenze. I limiti tecnici della squadra da lui allenata sono ben evidenziati da Lud, ma ha ragione Jordan quando dice che i cattivi risultati sono stati causati non da motivi tecnici, bensì da uno spogliatoio spaccato e da un ambiente esplosivo. Voi vi chiedete cosa avrebbe fatto un altro allenatore al posto suo. Non so da dove vi vengano le vostre certezze (Lud la certezza che altri avrebbero fatto meglio, Jordan la certezza che nessuno avrebbe fatto meglio), visto che controprove non ce ne sono.
RispondiEliminaL'unico dubbio che ho è che, per gestire quel po' po' di spogliatoio, sarebbe forse stato meglio un allenatore più esperto: questo detto col senno di poi. Per assurdo, magari avrebbero fatto meglio gente tipo Ranieri o Reja, o magari Mondonico o persino Fascetti. Questo - ribadisco - col senno di poi, perché se nel 2010 avessimo preso uno di questi, avrei pensato che Corvinoe ADV erano impazziti.
L'unica cosa che ìmputo a Miha è aver cercato ostinatamente di andare avanti con quei giocatori: sempre col senno di poi, il guaio della campagna acquisti del 2011 non è stato tanto l'acquisto di giocatori mediocri , quanto la mancata cessione della maggior parte della rosa. Lì ci sarebbe voluto un allenatore che dicesse chiaramente alla dirigenza: "lo spogliatoio è un casino, io non riesco a gestirlo, voi non riuscite a gestirlo, nessuno o quasi ci riuscirebbe, o facciamo un repulisti e vendiamo l'80% dei giocatori che abbiamo oppure cercatevi un altro allenatore".
Di fatto l'unico lato positivo di Delio è stato quello di aver detto chiaramente ad Andrea e alla dirigenza che andavano cambiati quasi tutti i giocatori ("gatte morte" e simili), cosa che poi è stata fatta, se Dio vuole.
Credo Antognoni di aver spiegato i motivi per cui non si trattava solo e soltanto di problemi di spogliatoio. La posizione in campo di Cerci non poteva essere un problema di spogliatoio, a meno che non fosse lo spogliatoio ad imporre Cerci, l'esclusione di D'agostino neppure. I blackout della squadra per lunghi tratti della partita non dipendevano certo dallo spogliatoio. La gestione dello spogliatoio è solo una delle tante componenti dell'opera di un allenatore e non certo l'unico criterio di giudizio. Inoltre lo spogliatoio si ricompatta con i buoni risultati, mentre si dissolve con i cattivi risultati. Da questo punto di vista il gatto si morde la coda. Io non credo, in altre parole, che anche in presenza di un gruppo nuovo, Miha avrebbe fatto meglio perchè non ha una idea forte di calcio da proporre simile a quella di Montella o Prandelli.
RispondiEliminaCerci venne utilizzato inizialmente nel 4-4-2 con pessimi risultati, poi accantonato, poi rimesso in campo nel tridente in un 4-3-3 con risultati in certi casi buoni e in altri ottimi.
RispondiEliminaSul mancato utilizzo di D'Agostino non so da cosa sia stato determinato, se da un'idiosincrasia di Miha verso questo giocatore, da infortunio o da cattivi rapporti con altri giocatori.
A questo proposito, mi ricordo benissimo che nel 2009 Montolivo in un'intervista disse chiaramente che lui non era un regista e che si trovava a suo agio soprattutto come centrale di centrocampo nel 4-4-2 (verissimo, tra l'altro). Poi, l'anno successivo, dopo l'acquisto di D'Agostino fece le bizze perché era stato acquistato un altro regista. Ma se lui non lo era cosa gliene fregava? Anzi, lui aveva giocato bene anche come interno in un 4-3-3 accanto a Liverani (il terzo era Donadel o Kuz), per cui me lo sarei visto anche vicino a D'ago, che ha caratteristiche simili a Liverani (con in più la capacità di inserirsi in zona gol). Invece niente, non ci voleva giocare insieme e ha pure fatto la scena dell'offeso per il suo acquisto. E' stato messo lui regista con i bei risultati che abbiamo visto.
Ludwig, una puntualizzazione su Miha che proclama la Champions e sugli acquisti chiesti da Delio.
RispondiEliminaQuando Miha arrivò, la squadra era buona sulla carta, poichè erano rimasti tutti i reduci dalla qualificazione alla Champions, più gli innesti di D'Agostino, Cerci e Boruc.
Ma buona lo era, appunto, solo sulla carta, in quanto come qualcuno di noi diceva già 2 anni fa (io iniziai a dirlo quando Gila e Vargas rubarono i rigori a Jovetic) il gruppo si era sgretolato e andava rifatto da capo, con l'allenatore nuovo. La rivoluzione invece è stata fatta, tardivamente, solo quest'anno.
In tutto ciò, L'ERRORE INIZIALE DI SINISA (fatto in buona fede, sia perchè in quel momento serviva riportare entusiamo, sia perchè teoricamente i "nomi" c'erano davvero, anche se poi in realtà gli se ne infortunarono molti, Jovetic in primis) fu quello di aver sottovalutato la spaccatura che c'era nel gruppo, da qui il suo proclama.
L'ERRORE INIZIALE DI DELIO, invece, è stato pensarla come te, Ludwig: cioè che la Fiorentina andasse male per colpa di un Mihajlovic incapace. Perciò, alla sua presentazione a Firenze, te lo ritrovi in sala stampa, con una bella aria presuntuosella e saputella, che ti fa continue battutine sui metodi di allenamento del predecessore. Ti dice che gli serve un po' di tempo per riallenare la squadra da capo (come se Miha non l'avesse fatta allenare), poi i buchi li tapperà lui con le sue cingomme. Solo a a dicembre, accortosi che invece le cose non andavano come aveva previsto (anzi, il suo gioco e i suoi risultati erano peggiori di quelli di Miha), ti dice che servono nuovi acquisti: bella fiha sì... come si dice a Sesto.
Poi il confronto tra i "post-Fiorentina" dei due, Ludwig, è impietoso. Il serbo dopo l'esonero scrisse lettera una in cui diceva "mi scuso per non essere riuscito a fare quello che avevo promesso", senza attaccarsi a nessun tipo di scusa e di attenuante, e in seguito senza mai rilasciare interviste rancorose nei confronti della Fiorentina. Invece quello delle cingomme, nonostante una cazzottata vergognosa, cercò un sacco di giustificazioni, si inventò presunte offese ai suoi familiari smentite categoricamente da tutto lo staff presente in panchina, si inventò (questa forse è la più clamorosa e grottesca di tutte) che Ljajic gli avesse detto qualcosa in serbo ma che lui il serbo lo sa perchè aveva allenato qualche giocatore slavo (ahahahahahahahah!!!), e a distanza di mesi continua a cercare giustificazioni del suo gesto, arrivando anche ad affermare che la Fiorentina 2012-2013 è merito suo perchè lui aveva chiesto la rivoluzione (in realtà, tra una cingomma e l'altra, bastava che nel 2010 leggesse su fi.it i commenti di Vitalogy e di qualcun altro).
Ingiusta la ricostruzione del comportamento di Rossi: ricordo perfettamente che Delio chiarì che aveva bisogno di tempo e di acquisti, nuovi giocatori per colmare almeno in parte le carenze della rosa. Dopo Natale propose il suo 3-5-2, e mi parve una buona idea, ma la contemporanea rinunzia a Babacar, Gilardino e Silva, sostituiti dal solo Amauri, lo misero in una situazione oggettivamente molto difficile. A centrocampo non ci furono altri miglioramenti. L'intervista a So Foot che cito sempre, del settembre 2011, mostra che Mihajlovic era soddisfatto della campagna acquisti. Miha si spinse a dire che la squadra dell'anno prima non lo rispecchiava, mentre quella con Silva, Munari e Lazzari era stata costruita a sua immagine e su sua indicazione. Deyna sostiene che quell'intervista è un falso, non nel senso che si tratti di frasi inventate: Mihajlovic avrebbe tessuto l'elogio di quella squadra per piaggeria verso la società e Corvino. A me pare strano, francamente, che un allenatore faccia certe dichiarazioni se non corrispondono a verità e credo piuttosto che Deyna parli con il senno di poi: dopo che quella squadra ha fallito, infatti, è facile dire che Mihajlovic non poteva ritenerla forte. Ma torniamo a quel clima e a quei momenti: Silva, Munari e Lazzari ci erano stati presentati come giocatori molto forti. Il curriculum non corrispondeva alle qualità, ma si trattava, si diceva, di un caso. La sfortuna aveva voluto che un Munari ad esempio non fosse stato valorizzato. "Vi innamorerete di Munari", disse qualcuno e non vorrei che fosse stato proprio Mihajlovic.
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