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sabato 15 settembre 2012

Adamo ed Eva Henger

Tutto è cominciato con la donna e con la mela, e hai voglia a dire che una mela al giorno leva il medico di torno, quando l’uomo credulone abbindolato dai consigli salutisti di AntoineRouge, se l’è pure mangiata costringendo di fatto l’umanità a prenderlo nelle mele, questo per dire anche la mia sul tema che ieri ha acceso la discussione sul blog, una mela che per qualcuno è sembrata avvelenata come quella della strega di Biancaneve, mentre io penso che con le proprie mele ognuno possa fare quello che vuole, e mi preme, a proposito di sensibilità, dire soprattutto che gli uomini sensuali hanno molto spesso delle grandi qualità, che in ambito artistico si esaltano dimostrando talento da vendere, che non son proprio mele, e se a me preme sottolineare questo aspetto, mi aspetto, essendo un gran bell’uomo, che ci possa essere anche un buongustaio che me lo voglia premere da dietro, situazione che considero piacevole come un’avance femminile, se il man è un ’uomo come la Kidman. E se Della Valle è il nostro re o per qualcun’altro Renetta, a valle di tutti questi discorsi mi auguro sempre che una persona possa essere giudicata per quello che esprime e non certo per le sue attitudini sessuali, e per quella che è la mia esperienza sugli uomini sensuali, trovo che siano molto spesso persone brillanti e piacevoli, divertenti insomma come la Melevisione, e comunque, tra le mele, i Della Valle, e il fatto che le persone NON vadano giudicate guardando dentro la loro sfera sessuale, personalmente gli dedicherei tutta la Val di Non, paradiso delle mele, per passare così dalla sfera sessuale alla sfera che domani ricomincerà finalmente a rotolare. Abbandoniamo velocemente anche il mondo dei vegetariani, dei vegani e degli animalisti prima che Jordan chiuda la stagione estiva con un trionfale pinzimonio di finocchi, e prima che ritiri fuori la testa anche Don Diego della Vegan, che il Sopra con tutta quella sua grande iperattività nel salire e scendere dalle parole non faccia incazzare qualcuno, proprio perché è quando va sotto che la capra crepa, per non parlare di Deyna che è persona che in tutto quello che fa ci mette una tale passione da portarlo sempre in scena al Teatro Argentina. Adesso andiamo diritti verso la partita di domani sperando che a farci una carezza sia la dea bendata e non un bandito metrosexual, e qua un piccolo dubbio mi assale, perché cosa succederebbe se ad accarezzarci fosse appunto un deo bendato, per noi è normale farci toccare da una dea, mentre allora potrebbe risentirsi la parte femminile del tifo Viola irrigidendosi davanti alle attenzioni di una donna fortuna, mentre per noi è naturale augurarsele. Col Catania insomma bisognerà ripartire subito forte trovando il gioco di Napoli ma soprattutto la vittoria della partita d’esordio contro l’Udinese, spererei di rompergli le mele se non fosse che l’argomento fin qui trattato non mi inibisse la metafora, forse sarebbe meglio usare un espressione figurata diversa, che non si prestasse a facili doppi sensi, considerando magari le reni in sostituzione delle mele, se non fosse che qualcuno in dialisi potrebbe giustamente anche risentirsi, come del resto deve essere chiaro che se a me non piace etichettare una persona per le sue abitudini sessuali, perché lo ritengo un errore, alla stessa maniera anche l’errore di parallasse non può essere considerato moralmente meno deprecabile di quello di un paraculo. Dopo questo breve viaggio nella Val di Non, non posso chiudere senza fare outing, ebbene si domani mi mancherà molto El Hamdaoui, e voi pensatela un po’ come vi pare, perché ogni tifoso ha le sue, e mentre voi giudicherete le mie malinconie marocchine, io penserò invece a un tifoso di quelli sessualmente considerati nella norma, anzi, uno di quelli che non si fa mancare proprio niente, perché è uno che tocca le mele e che in più si chiama Tocca l’Albicocca, e a uno così che non glielo vuoi comprare almeno un giocatore macedone, macchè, pensa che frustrazione sessuale la sua. E a chi li definisce diversi rispondo con un pensiero di Benigni “Abbiamo una cosa in comune. Siamo tutti diversi.” Ma tutti insieme domani dovremo fare soprattutto grande attenzione al Catania, e non solo, perché comunque saremo sempre vigili, strenui difensori della nostra passione ma anche delle nostre caste virtù, e la seconda foto di copertina illustra proprio questo pensiero “giù le mani dalla Fiorentina” ma anche dalla nostra Val di Non.