Uno straordinario Neto ci porta dritti in finale dopo un primo tempo che regala il gran gol di Pasqual e sofferenza a secchiate in mancanza della solita pioggia, con l’Udinese che dopo aver preso gol conquista il centrocampo e sfiora il gol a più riprese. Grandissimo Neto su un tiro rasoterra e ben indirizzato di Gabriel Silva, oltre alle due occasionissime di Di Natale di cui una sbatte sul palo a portiere battuto. E Di Natale che colpisce di testa da solo in mezzo all’area la dice lunga sulle difficoltà e la tensione che regnava nella squadra. Di contro solo un paio di ripartenze. Primo tempo quindi fortunato, grande sofferenza e risultato bugiardo. La ripresa vede un altro gol capolavoro di Cuadrado dopo una ripartenza devastante tipo Juve, ma la Fiorentina soffre ancora, e se possibile ancora di più una bella e mai doma Udinese, la salva solo un monumentale Neto che ieri sera ha vissuto finalmente la sua favola. Una Fiorentina molto diversa da quella che eravamo abituati a vedere, in grande difficoltà come dicevamo, finalmente fortunata, e voglio sperare che questa sofferenza si dovuta alla tensione per l’importanza della partita, e non invece a una sorta di braccino del tennista. Penso che la squadra abbia subito oltremodo la pressione dell’ambiente perché conscia delle aspettative che erano state riposte in questa partita dalla società e dei tifosi, teniamoci quindi il risultato che vale la prima finale dell’era Della Valle. Anche perché dobbiamo tenere conto che la squadra ha giocato senza Gomez, Rossi, Borja Valero, Tomovic, Ambrosini e Aquilani recuperato solo in extremis. Mi chiedo solo se un giocatore diffidato come Cuadrado non fosse stato da togliere nel finale, poi però penso che Montella è sempre molto attento e quindi opto più per l’ingenuità del giocatore. Dopo l’editoriale “E ora anche brutti se serve”, la partita ha dimostrato che la squadra segue il blog in maniera attenta, ancora più di certe marcature in area sui calci d’angolo, e visto che ci prende così in parola, mi aspetto adesso che al primo gol Gomez alzi la maglia e mostri la dedica al Bambi. Se vogliamo guardare il bicchiere mezzo pieno possiamo dire che la squadra ha dimostrato di saper soffrire mostrando un grande spirito di gruppo, e sperando che siano come di ce Montella, questi, dei chiari segnali di crescita. Voglio poi sottolineare la bellezza del gesto di Pasqual che dopo il gol è andato a festeggiare buttandosi sui tifosi, un sogno solo fino a qualche anno fa, reso possibile grazie all’abbattimento delle barriere, una caratteristica di cui sono molto orgoglioso e che regala al gesto un certo sapore di Premier. Possiamo dirgliele tutte a Pasqual sulla sua fase difensiva, ma è stato fino ad ora l'unico a pensare di andare a condividere la gioia del gol con i propri tifosi. Da vero capitano, come avremmo sperato lo potesse fare Montolivo a suo tempo infrangendosi sulle vetrate. Perché il festeggiamento del gol è il momento più bello del calcio, la gioia del gol è l’apoteosi della passione, che ci accomuna, che ci fa abbracciare senza conoscersi, e Pasqual è stato generoso protagonista, anello di congiunzione in un mondo quello fuori dallo stadio fatto soprattutto di liti condominiali e non certo di abbracci. Un mondo dove fuori da quell’orgasmo collettivo è più facile essere in lite con la vicina che annaffia continuamente le sue piante facendole gocciolare sul bucato appena messo ad asciugare. E noi ieri abbiamo asciugato proprio un gran bel bucato. Situazioni anche abbastanza comuni nei nostri condomini, e Pasqual ci ha tolto il bisogno di usare l’amministratore per redimere certe questioni come quelle della signora che esagera visto che riesce a far gocciolare le sue piante anche se abita al piano di sotto.
Nulla mi toglie dalla testa che Montella abbia fatto apposta a fare una partita guidoliniana per battere Guidolin.
RispondiEliminaTra l'altro, alla fine della partita come prima cosa ha fatto i complimenti all'Udinese (i complimenti all'avversario quando si vince anche se l'avversario gioca meglio sono un classico del tecnico friulano) e, quando il simpatico giornalista della Rai gli ha detto che la Fiorentina ha sofferto troppo e gli ha chiesto quando la Fiorentina avrebbe fatto il salto di qualità, lui ha risposto che forse il salto di qualità l'abbiamo già fatto, visto che non abbiamo subìto gol e abbiamo passato il turno con un 2-0.
Pollock, anche a me è piaciuto il gesto di Pasqual (dopo il suo gol à la Vargas) che si è buttato fra i tifosi. Il Capitano.
RispondiEliminaNelle due partite contro l'Udinese si è potuto misurare quanto sia vero che, ad arbitro ininfluente, il culo nel calcio si compensi. A Udine non meritavamo di perdere, e la squadra fu subissata di critiche eccessive e disfattiste, sdaiolo-prandelliche; ieri sera abbiamo vinto con uno scarto immeritato una partita dominata nel gioco dall'Udinese e dove essa ha costruito la bellezza di sei palle-gol cristalline (tre smarronate bufalinamente dai loro, due sventate da Neto, una sculata per loro oltre ogni dire), eppure si levano peana insidiosi in vista di recidive (che non troverebbero allora benevolenza dalla sorte, temo) di un tecnico (voto 5) che aveva sfavato modulo, formazione, approccio. Pasqual (5,5, e solo per via del gol) è stato la solita catastrofe in fase difensiva, in un assetto a quattro che per l'ennesima volta ha mostrato i suoi pesanti limiti dietro e di rinterzo davanti, per l'obbligo di fingere un tridente che ha ammazzato Cuadrado fino al momento della strepitosa invenzione del gol. Occorre dire che le condizioni fisiche di Rodri (su tre delle sei occasionissime dell'Udinese fuori posizione o uccellato: voto 5) e di Aquilani (febbrile e spaesato, uomo in meno a centrocampo: voto 5+) hanno peggiorato la situazione, ma tanto più Vincè doveva evitarci sofferenze che non hanno esitato in decesso delle nostre illusioni solo grazie, appunto, al culone di cui i friulani beneficiarono (in misura inferiore, bisogna confessare) all'andata. Ci hanno salvato: 1) Neto (voto 8), che dopo una sfarfallata iniziale in uscita ha salvato la qualificazione nel primo tempo con una parata bassa non tanto ostica per traiettoria ma per imprevedibilità e semi-copertura da parte del compagno, poi in zona Cesarini con un riflesso prodigioso, davvero zamoresco per quasi nonchalance in tanto coefficiente di difficoltà (né dimentico una coraggiosa uscita alta spazzapensieri, ben fuori di porta, nel finale, un unicum nella sua carriera finora); 2) la tenuta del Pek e di Mati (entrambi 7) in un reparto affogato per il resto dai friulani; 3) il sacrificio di Joaquin (voto 7), che pur alle pompe ha sopperito con un'intelligenza di spostamenti e di intuizioni che non derivano da sola esperienza ma che indicano in lui un profilo di futuro allenatore; 4) la prodezza di Cuadrado (voto 6,5), che è fattore di qualità di rosa e non di guida tecnica. Su Matri (voto 4,5) dovrei ripetere quanto già detto più volte: solo i gonzi potevano far labbro pendulo di fronte alla sua doppietta iniziale, è centravanti che non ha mai segnato il quantum, le sue motivazioni, in prestito secco, sono quel che sono, la sua coniglieria stranota in partite sanguigne, il peso di un attacco in falso tridente non può reggerlo. Contro l'Inter torna Borja, ed è già bella notizia, ma riproporre il 4-3-3 per giunta pasqualico (non credo, anche perché Joaquin è spremuto e non potrà giocare dal primo minuto) sarebbe tenter le diable, come dicono i Franzosi.
RispondiEliminaRientro brevemente per far notare, come dice anche Anto, che la rinuncia al possesso palla e al gioco solito è stata una scelta del tecnico, il cui scopo era impedire le ripartenze dell'Udinese. A Udine eravamo molto sbilanciati in avanti e siamo stati puniti. Ieri sera, una volta passati in vantaggio abbiamo giocato con la difesa schierata e l'Udinese non ha fatto un vero contropiede, perdendo così l'arma migliore del gioco di Guidolin, la ripartenza bruciante. Dunque capolavoro tattico di Montella, se mai la squadra non da giocare così e deve imparare a farlo meglio.
RispondiEliminaNon sa giocare così
RispondiEliminaNo, Lud, credo che non hai capito un cazzo per l'ennesima volta rientrando per prenderti di fava more solito e, del resto, quando concedi sei palle gol nitidissime (noi una mezza con Joaquin, oltre le due reti) non hai previsto un'emerita minchia, o se hai previsto lo hai fatto al peggio. Pessima prestazione di Montella: a Culovic però assegno un bel 9.
RispondiEliminaMah, io non capisco mai un cazzo, però poi le cose vanno come dico io. Pensa se ieri sera avessimo messo Ilicic come volevate voi e non Joaquin, avremmo perso l'uomo migliore in campo. Le palle goal l'avversario l'ha avute ma sempre con la nostra difesa schierata e non su ripartenza. La ripartenza buona è toccata a noi e li abbiamo fatti secchi con quel goal di Cuadrado, quello che non segna mai...
RispondiEliminaSei palle gol, se è andata come dicevi tu, imbecille infallibile e dunque ossimoro vivente, figuriamoci se tu avessi avuto torto... ahahahahahahah! Due delle sei occasioni erano su ripartenza inoltre, e le occasioni a difesa schierata non tolgono il difetto organico anzi lo espongono, come quelle da noi non create.
RispondiEliminaE credo proprio che il tuo non sarà un rientro breve come dicevi, pezzo d'idiota, perché, conoscendoti, adesso continuerai a godere della tua ottusità confutata. Si accendano quindi le micce, fava pietrasantina!
RispondiEliminaPer me sei troppo severo. Contro i friulani giochiamo sempre bene, buscandole. Non è stato un capolavoro di Montella? Vero. Come è vero che la squadra ha smesso di guardarsi allo specchio, come è vero che metto firma per continuare a vincere giocando così male. Male rispetto a cosa, però? Agli standard abituali della Maquina? Le gare perfette alcune volte hanno lasciato amaro in bocca. Il Napoli di Mazzarri ha vinto Coppa Italia giocando male, il Chelsea di Di Matteo idem...vincere, questo conta. Impariamo, da chi vince, il loro verbo. Vincere.
RispondiEliminaAvanti, scemo, sto aspettando la tua prossima cagata. Su!!!!
RispondiEliminaColonnello, Borja Valero è squalificato sabato se non ricordo male.
RispondiEliminaE allora, Pollock, son casini, perché Aquila ha dimostrato di non essere al top (ha anzi bruciao i tempi per rientrare), Mati e il Pek sono stanchi e quindi almeno uno dei due deve riposare. Ambrogio lo vedevo bene per l'Inter già da prima, ora diventa imperativo e Andow inevitabile, con uno fra il Pek e Mati a rilevarlo nella ripresa. Davanti, la spremitura di Joaquin obbliga al ritorno a Ilicic/Wolski vicino a Matri.
RispondiEliminaRipeto, più anima che culo. Quindi bene così. Può essere la svolta della stagione, nonostante tutto..
RispondiEliminaPerò, ragazzi, con tutto l'affetto di questo mondo, di calcio non ci capite una cippa. Ma come si fa a schierare un centrocampo così? Non ha senso, basta. Ho bestemmiato per 70 minuti e rischiato l'infarto. La prossima volta vado a teatro.
Colonnello, mi dispiace ma non sono per niente d'accordo con la tua disamina (a parte Neto, ma lì siamo tutti d'accordo, ci vuole poco)..
RispondiEliminaInnanzi tutto mi è parso che abbiamo giocato con la difesa a 3 (che diventava a 5 in fase di non possesso, quindi per quasi tutto il match) e non a 4.
Inoltre Pasqual, a parte il gol vargasico, ha fatto una partita buona anche in difesa, con alcuni begli anticipi, che non è Maldini lo sappiamo, che è abbastanza lento per cui lo superano in velocità anche, ma ieri ha tenuto.
Per quanto riguarda Aquilani, soprattutto nel primo tempo, ha giocato bene, più di quantità che di qualità, ma era acciaccato, e l'ho visto meglio di Mati, che era evidentemente affaticato.
Quanto a Matri, era spompato, per questo è stato sostituito: Montella due giorni fa ha detto chiaramente che, per le condizioni in cui è arrivato, lo stavamo sfruttando anche troppo (in Danimarca mi aspetto Matos titolare) e mi ha colpito vedere il giocatore, verso il ventesimo o trentesimo del secondo tempo, quindi abbastanza all'inizio, inquadrato in primo piano: era già esausto, sudato marcio, con la lingua penzoloni e la faccia di uno che sta giocando il secondo tempo supplementare di una partita tiratissima. Poi, che non sia un cuor di leone è vero, ma il fatto che ieri sia stato il peggiore in campo penso dipenda dalla stanchezza.
Infine, oggi per la prima volta nella storia, sono d'accordo con quello che ha scritto Lud, il quale, al solito, esagera e parla addirittura di "capolavoro tattico", che non è stato sicuramente: ma una partita furba e vincente è stata. Allo stesso modo, se ricordi, battemmo l'Udinese in Coppa Italia l'anno passato, mentre altre volte, giocando da Maquina, contro Guidolin ce le siamo prese (anche all'andata).
Anderson-Aquilani centrali, Vargas-Cuadrado esterni. Questo il centrocampo. Se il serbo tornasse, Tomovic a sinistra con Roncaglia a destra.
RispondiEliminaDa oggi in poi, segnatelo, i tre tenori solo con Valero e Gomez in forma.
Anto, hai facoltà a non esser d'accordo. Anch'io, su nulla di quel che hai scritto nell'ultimo post, per via di quel che avevo scritto prima.
RispondiEliminaStavolta il 4-4-2 sarebbe un'idea, Stefano, ma Andow non ha ancora novanta minuti e Aquila deve progredire in settimana nella condizione. Sono d'accordo sui tre tenori solo se in forma, Stefano: ieri non lo era Aquila, al rientro (bene il Pek e Mati), ma non era così chiaro finché non avesse messo piede in campo. Non è di ciò, quindi, che va accusato Montella.
RispondiEliminaAppunto, lo volevo scrivere che l'interpretazione farlocca di Zaller avrebbe fatto purtroppo proseliti. Fa comodo a molti credere che la Fiorentina ieri abbia volontariamente ceduto il controllo del centrocampo all'Udinese.
RispondiEliminaLa verità è che mi tocca correggere pure Pollock: l'Udinese non ha conquistato il centrocampo perchè non c'era niente da conquistare, c'era solo una prateria su cui scorrazzare liberamente.
Beh, se fossimo tutti d'accordo, non staremmo qui a discutere...
RispondiEliminaEsatto, su questo siamo d'accordo (ahahahahahah!).
RispondiEliminaVeramente l' "interpretazione farlocca" è mia, poi lo Zaller mi è venuto dietro (esagerando e parlando addirittura di "capolavoro tattico").
RispondiEliminaMontella alla Guidolin, contro Guidolin non poteva fare il suo solito gioco e farsi infilare. Ha lasciato all'avversario il pallino.
RispondiEliminaSenza Valero non puoi fare i tre tenori perché non solo mancano centimetri e muscoli, ma anche dinamismo. O metti Ambrosini (obtorto collo) oppure cambi modulo, o almeno provi altre soluzioni. Io con il 4-4-2 darei pure un pò di riposo a Matri, quindi Ilicic-Wolski davanti e poi magari Gomez.
RispondiEliminaLa sua è farlocca perchè esagerata e preconcetta. La tua è opinione rispettabile, ma che non condivido. E poi è meglio discutere quando s'è vinto, dai.
RispondiEliminaIo nei giorni scorsi avevo auspicato una gara alla Trapattoni...e così è stato...e siamo in finale.
RispondiEliminaAnto l'abbiamo scritta insieme, io su Fiorentina.it sin da stamattina presto, tu qui per primo.
RispondiEliminaAh, questo è sicuro, si discute molto serenamente. Quando si perde non mi viene neanche voglia di discutere, manderei affanculo il mondo e basta.
RispondiEliminaAh, se non ci fosse Zaller che ci fa ridere di prima mattina, grazie di esistere!
RispondiEliminaCentimetri e muscoli mancano anche con Valero, ma il dinamismo di Valero in fase di pressing riesce a ricreare un certo equilibrio, mai assoluto, ma che si bilancia con i vantaggi di avere tre costruttori di gioco in fase di possesso.
RispondiEliminaPoi ieri Aquilani tornava a tempi record da un infortunio, grande Alberto!
Inoltre bisogna considerare l'assenza di Savic! Insomma, per l'Inter direi: Neto, Diakitè, Rodri, Compper, Cuadrado, Ambrogio, Andow (Mati nella ripresa), Aquila (il Pek se dopo il primo tempo si vede che sta ancora come iersera), Vargas, Matri, Ilicic. Partita dificilissima perché: 1) il culo si paga; 2) l'Inter è in ripresa; 3) Hernanes ci fa quasi sempre la bua; 4) siamo stanchi e con molte assenze; 5) stiamo giocando oggettivamente male, più o meno a seconda dei casi, da dopo la partita col Catania.
RispondiEliminaPek ieri è stato il migliore sicuramente tra i centrocampisti e sul podio in assoluto, insieme a Neto e Joaquin. E nonostante fosse come un indiano solo nella prateria braccato dagli yankees. Mitico Pek!
RispondiEliminaPostilla al mio precedente post: nonostante ritenga non incongrua la proposta di Stefano di un 4-4-2, propendo ovviamente, e come facilmente si evince, per il 3-5-2. Su stasera: dopo tutto preferisco il Napoli. Capisco il romanticismo ruggente di Zemanviola, che vuole trionfare sulla Roma nella loro tana, ma l'Olimpico in una finale lo eviterei, molto poco romanticamente e senza ruggiti.
RispondiEliminaAnch'io preferisco il Napoli in finale, stasera tiferò per loro e, in particolare, tiferò per le ammonizioni di Higuain, Inler, Jorginho e Albiol, diffidati. Diffidati per la Roma sono Benatia e Florenzi.
RispondiEliminaUscito dallo stadio, senza voce, ancora adrenalinico e
RispondiEliminafelicissimo, mi dirigo a casa per accendere il pc e rivedermi il match e
leggere i commenti vari…e trovo come al solito pessimismo e negatività…ma
come??
Il tifoso viola non finirà mai di stupirmi…!!
Comunque, io ho visto questo: una ottima e inaspettata
Udinese parte bene, e il 3-5-2 iniziale di Montella costringe Cuadrado ad un
enorme lavoro difensivo. Poi la viola si sveglia e trova il gran goal di
Pasqual, che ha avuto il merito di andare a festeggiarlo fra la gente…una cosa
da lacrime. Per il resto la sua prestazione difensiva è stata mediocre, ma il
goal è stato davvero alla Vargas. Dopo il gol la viola si sgonfia e lascia il
pallino all’Udinese che confeziona tre palle goal, con la notevolissima parata
di Neto sul rasoterra di non mi ricordo chi. Allora Montella passa alla difesa a quattro e
alza Cuadrado, per evitare di fargli fare il terzino. Si arriva soffrendo all’intervallo,
stupendosi di come la viola non sia la solita viola, e il pallino del gioco sia
in mano agli avversari (a proposito, Allan..che giocatore!!).
Nella ripresa meglio, anche se è ancora l’Udinese a fare la
partita (e per forza!!), però senza farci correre particolari rischi. Eccezion
fatta per l’attacco cardiaco al 93’…a proposito: qualcuno sa spiegarmi i 6
minuti di recupero?? Venendo ai singoli,
ottima prestazione di Joaquin e Aquilani. Si…Aquilani, proprio lui…ho letto
giudizi pessimi sulla sua prestazione, ma dal vivo mi ha fatto una grande
impressione..ha corso, lottato, impostato, non si è mai risparmiato. Buon
Pizarro, male invece Mati, volenteroso ma confusionario.
Matri si è impegnato
molto, diciamo che la sufficienza l’ha meritata, ma non di più. Male a mio
avviso Diakitè quando si trattava di impostare, ha sbagliato tre appoggi elementari
consecutivamente. Gonzalo in sofferenza fisica, si vedeva che non era al top.
Di Pasqual ho già detto. Mentre Savic è stato il migliore della difesa, secondo
me.
Comunque mi sono divertito, la partita ci ha tenuti vivi per
97 minuti, tensione, gioia e anche una lacrimuccia. Vero, stavolta la fortuna
ci ha baciati, ma io credo che alla fine nell’ottica dei 180 min la finale l’abbiamo
meritata.
Ps: mamma mia che pera Cuadrado!!!
Mi fanno sinceramente sorridere quelli che parlano di capolavoro tattico di Montella. La verità è che Montella ha completamente toppato la formazione che ha mandato in campo, perché tre tenori (senza Valero, quello migliore) abbastanza giù di voce non potevano garantire né possesso palla né gioco. Chi parla di una scelta tattica di Montella tesa a lasciare il pallino del gioco a Guidolin mente sapendo di mentire oppure non riesce a vedere il calcio nella maniera giusta. La forza della Fiorentina sta proprio nel controllo del gioco attraverso il possesso palla insistito. Non possiede centrocampisti di lotta, fatta eccezione per il vecchio Ambrosini, che ieri sera non era disponibile.
RispondiEliminaAndati in vantaggio dopo appena un quarto d'ora abbiamo subito il contrattacco dell'Udinese che sapeva occupare il campo meglio di noi, che non riuscivamo a portare il pressing con i tempi otttimali per riconquistare palla e ripartire. Quando riconquistavamo palla, le azioni si sviluppavano faticosamente, senza la sicurezza alla quale questa squadra ci ha abituato. La verità è che stiamo attraversando un momento delicato quanto alle condizioni di forma, speculare a quello di un anno fa nello stesso lasso di tempo. L'unica differenza è che quest'anno la squadra è complessivamente più forte ed ha saputo limitare i danni.
Esultiamo dunque per una qualificazione senz'altro meritata, ma ieri sera l'abbiamo vista brutta e ci siamo salvati grazie soprattutto a Neto, autore di parate veramente straordinarie, per cui Jordan, a partire da ieri sera, s'è conquistato il diritto-dovere di sputare nall'occhio a chi improvvidamente criticherà il brasiliano in futuro.
Adesso cerchiamo di recuperare in fretta una condizione decente, aspettiamo il prossimo rientro di Gomez e soprattutto Montella cerchi di adoperare più le risorse alternative che la rosa gli offre.
Cuadrado è stato sciocco, in occasione del giallo. Sarà un'assenza grave, in finale. L'analisi di McGuire, al solito serena e distesa, ovviamente mi trova consensuale.
RispondiEliminaScusate ragazzi ma a volte ragionate come se non aveste mai giocato a calcio, ed in particolare questo tipo di partite.
RispondiEliminaLa stessa Fiorentina di ieri avrebbe giocato un calcio stupendo contro la stessa Udinese di ieri, attaccando ininterrottamente per 90 minuti, se il gol invece che farlo nei primi minuti lo avesse fatto al 90°.
Io preferisco che sia andata così.
Grande Fiorentina!!!
Grandissimi gol!!!
Insuperabile portiere!!!
Splendidi e sempre indispensabili i tre tenori!!!
Magico Pizarro!!!
Grande e meritato risultato, dove non abbiamo rubato nulla!!!
n.b. Vedo che tutti dimenticate che abbiamo anche avuto altre clamorose occasioni e che anche il loro bel portiere ha fatto i suoi bei miracoli.
Dimenticavo: bicchiere non mezzo pineo, STRACOLMO!!!
RispondiEliminaIl mondo è bello perché è vario: leggete il commento di tal Giovanni sul sitone: "Sono convinto che finchè non si piglierà un portiere bono un si vincerà mai nulla anche ieri per il palo di Dinatale l'è rimasto imbambolato ha guardallo. "
RispondiEliminaIl che dimostra che la mamma degli scemi è sempre incinta.
RispondiElimina"perché tre tenori (senza Valero, quello migliore) abbastanza giù di voce non potevano garantire né possesso palla né gioco"
RispondiEliminaLo ripeto da una settimana. Valero non recupera palloni, ma ha nel suo DNA il dinamismo di un interditore e costringe gli avversari a movimenti più complessi. Aggiungo pure l'assenza di Gomez che si fa sentire in pressione sui difensori e da una mano a centrocampo. Con Valero e Gomez, il 3-5-2 con i tre tenori è la Maquina perfetta. Senza quei due, è un suicidio neanche tattico, ma fisico.
Chiari il tuo ragionamento è da tifoso duro e puro e, in questo senso, sono d'accordo con te. Ma se analizziamo la partita di ieri senza paraocchi, il gioco della Fiorentina ha lasciato abbastanza a desiderare. Obbiettivamente.
RispondiEliminaNon solo, dopo il nostro vantaggio loro hanno giocato la partita della disperazione salva-stagione, e noi non solo abbiamo retto, gliene abbiamo rifilato un altro.
RispondiEliminaMa che cazzo volete di più?
Il mio è un ragionamento di uno che qualche partita di questo tipo l'ha giocata. Il tifo non c'entra.
RispondiEliminaColonnello, Cuadrado non è stato "sciocco", è stato un grandissimo coglione.
RispondiEliminaVa da sé che io sono consensuale con le analisi di Pitino (che, a differenzamia, ha visto la partita dal vivo) e del Chiari.
Allan è bravo, infatti avevo sentito che Pradè si era informato per portarlo a Firenze. Un Ambrosini più giovane.
RispondiEliminaIl paraocchi ce l'ha chi giudica queste partite in astratto, senza capire di che partite si tratta.
RispondiEliminaL'Udinese ha ottimi sconosciuti giocatori...E allan mi ha davvero impressionato. Carisma, personalità, piedi buoni...davvero bravo.
RispondiEliminaChiari, abbiamo avuto mezza occasione con Joaquin e basta, le parate di Scuffet erano dovute e non minimamente comparabili con le due di Neto (grande la prima, fiabesca la seconda). Ripeto: sei palle-gol (6). Le partite vanno giudicate al di là del risultato contingente (vecchio vizio italico e droga del brerismo), nella prospettiva e nella serialità, altrimenti ci si acceca pericolosamente. Aggiungo che Fiorentinanews equamente sottolinea ciò che personalmente avevo rimosso, e cioè il fallo da rigore di Juanito su Silva sul 2 a 0: l'avessero fatto a noi, staremmo a parlare di complotto. Il trapattonismo alla lunga non paga, quindi intascata la vincita con l'unica giocata alla roulette del Trap che Montella abbia mai fatto (direi) usciamo in fretta dal casinò, in mezzo ai buttafuori che ci guardano male, e non ritentiamo più la sorte, perché la prossima volta il banco ci spenna. Tornare al gioco, ma non a quello d'azzardo!
RispondiEliminaAnch'io l'ho vista dal vivo, Anto, e tanto più mi sorprende il giudizio di Pitino sulle prove di Aquila e di Mati.
RispondiEliminaesatto chiari, soprattutto a inizio ripresa, tiro di joaquin da dentro l'area, deviato, e riflesso a mano aperta del giovanotto baffuto in porta...
RispondiEliminaNe sparo una delle mie. Matos, se fosse cresciuto in Brasile, l'avrebbero impostato terzino sinistro alla Roberto Carlos. Chiedo conferma a Jordan. In Italia invece se uno ha una tecnica sopra la media ed è veloce viene di solito cresciuto come attaccante -anche perchè gli allenatori della Primavera pensano troppo a vincere, infatti con Matos s'è vinto la Coppa Italia, a Roma contro la Roma!
RispondiEliminaUn esempio di giocatore che partì attaccante e finì -giustamente- terzino fu Alberto Di Chiara. Non mi ricordo chi lo spostò a fare il terzino, Radice?
Dopo la partita col Genoa avevamo avuto una lunga discussione sull'importanza del possesso di palla. Tu lo giudicavi imprescindibile, io un po' meno. Adesso mi dici che la partita di ieri sera era una partita di tipo particolare (dentro o fuori) e che non può essere giudicata in astratto. Vero, le partite non si giudicano mai in astratto. ma è altrettanto vero che la Fiorentina attuale non ha gli uomini adatti per interpretare le parite attendendo e ripartendo. Ieri sera abbiamo capitalizzato al massimo le occasioni avute. Ovvio che ne sono strafelice, anzi entusiasta, come tifoso. Ma se devo analizzare con obbiettività le cose, il mio giudizio cambia.
RispondiEliminaSu Mati che dire...a me piace, io adoro i giocatori tecnici. Ma Mati ieri ha sbagliato molto, ha fatto molta "confusione". Diaciamo che è uno di quei giocatori bravi fino a 9...Aquilani invece ha corso tanto, ha lottato tanto, era ovunque. Forse dalla tv non si è percepito, non so che dire. Ma dal vivo ho visto una gran partita del romano. Oh, poi sia chiaro, è solo la mia opinione e vale per uno...
RispondiEliminaInfatti
RispondiEliminaSì, Stefano, ma la medaglia ha anche il suo rovescio: in Brasile vedi schierati terzini-terzini dei giocatori che coi piedi fanno mirabilie e che marcano però l'uomo come fa Pasqual.
RispondiEliminaMi sembra Sebastiao Lazaroni.
RispondiEliminaVedi, Pitino, io l'ho vista inversa: un Aquila spaesato, confusionario lui sì e molto misser; un Mati completo, dalla sua metà campo all'altra, pieno di lucide idee e recuperante molti palloni.
RispondiEliminaMc, ieri la partita è stata determinata dalla sua specificità e dalle circostanze, tutti gli altri discorsi di carattere generale che abbiamo fatto qui e che mantengono la loro validità, rispetto a questa specifica partita straordinaria da tutti i punti di vista, ed al suo svolgimento, lasciano il tempo che trovano.
RispondiEliminaNel primo tempo l'Udinese mi ha spaventato, ha avuto un 5-10 minuti di forcing in cui ha creato quattro palle-gol, ma nel secondo tempo, a parte l'occasione di Mureil al 95' non mi ha mai impensierito, il secondo gol di Cuadrado li ha distrutti, ma anche prima non avevano creato quasi niente.
RispondiEliminaSulla gestione dei falli da parte di quel cazzo di imperiese, ci sarebbe da discutere, poi...
Beh, son punti di vista...non escludo tu possa aver ragione, soprattutto sul romano. Siete in molti a giudicare negativa la sua prova, stampa compresa, quindi è probabile che abbia preso un abbaglio. Mati ha sbagliato molto, non ha inciso e soprattutto non ha mai aiutato Pasqual sulla sx. Infatti i pericoli maggiori sono venuti da li.
RispondiEliminaCerto, Roberto Carlos infatti è stata un'eccezione, poi c'è il caso Maicon che però, visto il fisico, l'avrebbero impostato difensore anche in Italia. Mi sembra che pure Leonardo iniziò come terzino. Detto questo, Matos ha testa, buone doti, non so però se come attaccante può avere un futuro in una grande squadra, manca quel quid, il guizzo. Wolski, per dire, ce l'ha. Magari mi sbaglio, ma io su Matos proverei a trasformarlo in qualcos'altro, magari esterno di centrocampo, bisogna vedere se ne è convinto in primis il giocatore.
RispondiEliminaComunque dopo l'Inter torna presumibilmente titolare Gomez e tante cose cambiano: fra lui e Matri come fra me e Bergoglio. Anto, nel secondo tempo dimentichi la clamorosa occasione per Widmer buttata quasi in fallo laterale, pochi secondi dopo la ripresa del gioco dopo il gol di Cuadrado (inutile dire chi c'era su di lui... ahahahahahahahah!).
RispondiEliminaUn mio mito, e non per le interviste che erano uno spasso! Restò poco, per colpa del Grullo se non sbaglio.
RispondiEliminaPenso che Colonel intenda dire che era chiaramente fuori condizione, anzi onore ad Alberto, che ha stretto i denti fino alla fine. Eroico!
RispondiEliminaChiari, ma noi siamo qui a discutere non per stabilire verità assolute, ma perché ci piace parlare di calcio, sennò per quale altra ragione staremmo qui? Per sventolare sciarpe e striscioni c'è lo stadio o, al limite il sitone. Ieri era un partita ad eliminazione diretta (detto tra parentesi, quelle che a me sono semprepiaciute di più e che giocavo più volentieri) ed è vero che hanno una dinamica diversa da quelle di campionato. ma tu veramente pensi che Montella l'abbia voluta giocare in quella maniera e non vi sia stato costretto dalle circostanze? Pensi che una Fiorentina al completo ed in perfetta forma avrebbe ceduto il possesso palla all'Udinese?
RispondiEliminaNo, non trovo che Mati abbia sbagliato quel che dici e trovo che sia stato il più sagacemente dinamico del nostro centrocampo (ferma restando la bella regia del Pek), tra l'altro andando spesso al tiro. Non so perché da lui ci si attenda sempre la soluzione magica alla Maradona sennò si dice che ha giocato male. E' un centrocampista, va valutato come tale.
RispondiEliminaMc, appunto perché mancavano molti giocatori e altri erano in forma scarsa è stato meglio giocare così. Ieri l'Udinese era molto più in forma di noi, il fatto di averla superata è un'impresa da non sottovalutare.
RispondiEliminaSì lo penso. Le circostanze e lo svolgimento, più di ogni altra cosa, hanno determinato il comportamento delle squadre in campo.
RispondiEliminaPiù ancora eroico Joaquin, che era veramente stremato ma a un certo punto faceva funzionare il cervello al posto delle gambe.
RispondiEliminaGli striscioni da stadio non c'entrano un cazzo col mio ragionamento, Mc. Ripeto, tu non pensi che se avessimo segnato alla fine invece che all'inizio avremmo attaccato tutta la partita?
RispondiEliminano no, non intendo dire che mi aspetto mirabilie, anche se la tecnica l'avrebbe. E nemmeno dico che non sia stato dinamico. Ho solo affermato che non mi è piaciuta la sua partita, non è stato incisivo come mi sarei aspettato. E valutandolo come centrocampista, non mi è piaciuto in fase di ripiego. Ecco tutto. Ma ripeto, è questione di punti di vista differenti.
RispondiEliminaChiunque entri contro l'Inter sarà un'altra partita, completamente diversa da quella di ieri.
RispondiEliminaHo paura che non saremmo riusciti a farlo. Non eravamo messi bene in campo e i tre tenori erano balbuzienti. Fortuna ha voluto che azzeccassimo quella splendida combinazione Pizarro-Joaquin con legnata al volo di Pasqual. Andare in vantaggio in partite del genere è di capitale importanza. Si fosse andati per le lunghe nel segnare il primo gol, ci saremmo inevitabilmente esposti alle ripartenze dell'Udinese e, con ogni probabilità, avremmo assistito più o meno ad una ripetizione della gara di andata.
RispondiEliminaPefettamente d'accordo con te, anche perché l'Udinese è molto più forte dell'Inter.
RispondiEliminaSoprattutto perché è una partita diversa , no da dentro o fuori.
RispondiEliminaCerto saremmo stati esposti alle ripartenze dell'Udinese, ma ciò non toglie che avremmo attaccato sempre, fino al gol.
RispondiEliminaSicuramente ci avremmo provato. Con quali risultati non so.
RispondiEliminaMi rifiuto di pensare che Montella abbia lasciato volutamente il gioco in mano all'Udinese, lo sa benissimo che non sappiamo chiuderci e se ci prendono il centrocampo subiamo come sette ciuchi, come è avvenuto ieri sera seppur con esito fortunosamente indolore.
RispondiEliminaIl punto è che arrivavamo secondi su ogni pallone in qualsivoglia zona del campo e che non azzeccavamo un passaggio. E poichè neanche l'allenatore più catenacciaro al mondo darebbe tali dettami, le cause le ricercherei tra: braccino, scarsa condizione fisica, poca lucidità, deficit di coesione tattica (per cause di forza maggiore cambiamo spesso formazione, modulo e punti di riferimento), formazione scazzata, rosa scarsa. Io mi sento di escludere solo l'ultima tra queste possibili cause.
Colonnello tutti quei limiti che dici tu sarebbero scomparsi come d'incanto se invece che segnare subito avessimo dovuto cercare il gol per tutta la partita.
RispondiEliminaSono d'accordo con te, Vita. L'importante era passare il turno e ci siamo riusciti, nonostante si sia giocato una brutta partita per le ragioni da te elencate. Le grandi squadre passano anche da vittorie di questo genere, tanto più gradite perché sofferte ed ottenute oltre i meriti mostrati sul campo.
RispondiEliminaMa infatti non l'ha fatto. E poi l'ha detto pure lo Zaller, figuriamoci.
RispondiEliminaE perchè Chiari, scusa? Forse i centrocampisti dell'Udinese si sarebbero rimpiccioliti di 10 centimetri o perso 10 chili di muscoli o sarebbero diventati meno reattivi?
RispondiEliminaPerchè non ammettiamo semplicemente che i tre tenori, tra infortuni (Gomez e Rossi), squalifiche (Valero) e condizione non ottimale (Aquilani) non sono sempre la miglior soluzione?
Se Pavarotti avesse avuto mal di gola e Carreras fosse rimasto bloccato da una tormenta di neve, il concerto lo annullavano. Dai che in 24 ore s'è arrivati in finale e Matteo diventa premier, il bicchiere straborda.
Joaquin monumentale, ma Aquilani era non solo stremato, era proprio fuori condizione poverino.
RispondiEliminaPerché in queste partite la forza della disperazione, legata al dentro o fuori, ed il loro svolgimento determinano, sopra ogni altra cosa, l'atteggiamento delle squadre in campo. Molto semplice.
RispondiEliminaColonnello scusami ma secondo me, così come in politica, anche in questa partita non ci hai capito un cazzo.
RispondiEliminaChiari, anche questo è un fattore, non lo nego. Ma ti prego non passare per un talebano del modulo, non ne vale la pena.
RispondiEliminaChe cazzo c'entra il modulo, Colonnello, chi ne ha parlato?
RispondiEliminaIo non sposo alcun modulo, non dire cazzate Colonnello.
RispondiEliminaNon è "un" fattore" è "il" fattore preponderante.
RispondiEliminaEro io a dirlo, ti ho consigliato di non farlo, non ho detto che lo stai facendo.
RispondiEliminaPerché mi consigli non non fare una cosa che non sto facendo, che non ho mai fatto e che non mi sogno di fare?
RispondiEliminaSe arrivi secondo in ogni pallone (e poi non era nemmeno vero, non esageriamo), se l'avversario preme, perchè perde e se perde è fottuto, non è che ha la domenica dopo per rimediare, hai voglia di dire che voglio imporre il mio gioco. L'erba voglio non nasce nemmeno nel giardino del re, accorci e subisci cercando scampo nella densità. Non è il nostro gioco? grazie al cazzo, con le vostre fissazioni della maquina e del Barcellona non abbiamo elementi e mentalità per contenere e ripartire, questo è il più grosso limite di questa squadra. Non li abbiamo soprattutto nel mezzo, dove o si fraseggia palla a terra ed il gioco si fa noi o si soffre come le bestie, soprattutto quando la condizione atletica non è al top o quando manca il migliore. Pizarro ha fatto due lanci di prima, senza cincischiare o pesticciar terreni come gli piace tanto, e sono stati due gol. Studiare, organizzare e migliorare queste fasi di gioco è quanto deve fare la Fiorentina e sta cominciando a farlo. Lo sapete che col vostro gioco barcellonesco si son presi 15 gol in casa e 9 in trasferta, quando un po' più abbottonati si sta? Si deve saper giocare all'attacco e in difesa, perchè non esiste squadra che può prendere a pallate chiunque e sempre.
RispondiEliminaStefano, Matteo premier senza il mandato popolare sarebbe un rischio enorme per lui, anche se purtroppo per il paese in questo momento potrebbe non esserci alternativa. Renzi nel caso, che io non mi auguro, dovrebbe però garantirsi una maggioranza certa su un programma chiaro nei tempi e nei modi.
RispondiEliminaSì, gli fece la squadra come voleva e poi dopo cinque partite iniziali di un calendario quasi impossibile lo buttò fuori per chiamare Radice che con quell'organico non c'entrava un cazzo.
RispondiEliminaMenomale...comiciavo a credermi un visionario...
RispondiEliminaMcGuire ma chi tu avresti messo in campo invece dei tre tenori? Dovevi fare un goal quindi pensare ad una partita di contenimento dall'inizip era fuori dal mondo. Poi lo dici anche tu che non abbiamo elementi per farle, io direi che non abbiamo anche la mentalità per farle, ed è un limite. E allora, in vantaggio dopo un quarto d'ora (grazie a Dio, a Eupalla o a chi vi pare) cosa avresti fatto per resistere alla spinta dell'avversario? Chi avresti messo in campo? Dovevamo uscirne fuori e ne siamo usciti, con un po' di culo, con la bravura del portiere (che però è stipendiato dai DV, cioè, è dei nostri, degli undici) e mi meravigliano un po' tutte queste critiche ad una squadra che, decimata dei suoi migliori, con altri giocatori fondamentali acciaccati o convalescenti, vince e va in finale, perchè non lo fa annichilendo anche l'avversario sul piano del gioco. Ma credete davvero che sia il Barcellona?
RispondiEliminaLe condizioni di Renzi sono che entri SEL e che Alfano si defili in cambio di uno spostamento in là delle elezioni e di modifiche alla legge elettorale. Ci potrebbe anche essere un appoggio esterno di Tosi, che è in buoni rapporti con Renzi. A me, come sai, fa più paura la minoranza PD, gente come Marini e D'Alema se la sono legata al dito, si inventeranno qualcosa.
RispondiEliminaUna su due, ci posso stare. Tanto siamo in finale.
RispondiEliminaE chi ci mettevi? Vargas? ma per piacere, ci hanno mangiato con tre centrocampisti figuriamoci con due!
RispondiEliminaEsatto. Anche per questo parlavo di alto rischio. Ma potrebbe diventare inevitabile correrlo.
RispondiEliminaGrande Stefano!
RispondiEliminaPer me farebbe una cazzata clamorosa verso la quale lo sta pilotando baffino
RispondiEliminaContinuerò a criticarlo ma gli voglio un sacco di bene. E per una volta porterò il Pigato a gratis.
RispondiEliminaIl rischio è enorme, Jordan, e baffino c'entra poco, il punto è: quale alternativa?
RispondiEliminaRiforma elettorale e voto, poi va al governo
RispondiEliminaChe fosse l'Udinese quella chiamata a rincorrere e sentire il clima da ultima spiaggia è stato sicuramente un fattore che ha inciso, ma trovo sia stato solo uno dei vari fattori, perciò concordo solo parzialmente con le tesi del Chiari e di Jordan (al quale ricordo che io non sono un integralista della paella e della sangria, ne sono solo un grande ammiratore come è impossibile non esserlo quando si dà spettacolo, ma ho anche sempre fatto presente che centravanti e mediani in rosa bisogna averne, perchè quando la maquina non gira mi sento più rassicurato -figuriamoci- dal buon vecchio calcio tradizionale), perchè nei friulani ci ho visto uno spron più battuto del nostro fin dal fischio iniziale, quando i qualificati erano ancora virtualmente loro.
RispondiEliminaQuella in effetti non l'ho proprio vista, al gol di Cuadrado ho gridato come un pazzo, con la conseguenza che ho svegliato i bambini che stavano dormendo, per cui poi sono dovuto andare da loro. Sono tornato a vedere la partita dopo l'azione che descrivi.
RispondiEliminaAlfano, che non stimo particolarmente, sembra uno che crede in quello che fa. Relativamente s'intende. Deve abbandonare la morsa del cavaliere una volta per sempre e provarci, altrimenti non ha futuro. Certo è lui quello che rischia di più se appoggia un governo con SEL, anche se entrambi, sia SEL sia Alfano, sarebbero in posizione defilata. Nota personale: mi capitò di conoscere la Lorenzin una decina d'anni fa, era già una giovane berlusconiana, ma ne uscii con una buona impressione nonostante difendesse, con non troppo convinzione, Berlusconi. Poi, non l'ho seguita più, ma non mi sorpresi quando la vidi seguire Alfano. In un certo senso, siamo di fronte ad un cambio generazionale prima che ad una trasformazione radicale -a cui non ho mai creduto e che non mi auguro. La democrazia rappresentativa non è perfetta, è in crisi evidente, ma le alternative sono peggiori.
RispondiEliminaStrano che il Colonnello non abbia ancora portato dal notaio queste tue dichiarazioni e come del resto anche quelle di Lele.
RispondiEliminaE non fate battutacce, all'epoca era la compagna di uno dei miei migliori amici, per giunta grande tifoso viola.
RispondiEliminaCerto, ma chi fa la Riforma Elettorale?
RispondiEliminaStefano che sono in una fase atletica migliore della nostra si era visto anche a Udine, d'altra parte han fatto flanella per due mesi e sono a diciotto punti in classifica. Che ci vogliano anche altri tipi di giocatori in organico, ma, soprattutto che si debba curare la fase difensiva e le ripartenze in maniera più approfondita lo dico da sempre. Però oggi c'è solo Ambrosini e le ripartenze non le curiamo(quante occasioni di contropiedi che ammazzano le partite buttate al vento per non buttarsi negli spazi e pesticciare col pallone tra i piedi!) non è che puoi cambiare in un fiat (absit iniuria verbis), ieri abbiam lottato e c'era da far poco di più sic stantibus rebus.
RispondiEliminaVita, l'Udinese è una delle squadre attualmente più in forma, come negli ultimi anni Guidolin l'ha impostata per fare un grande finale di stagione (secondo me riuscirà alla fine ad arrivare tra le prime sei), ieri aveva una condizione fisica molto migliore della nostra. Nonostante questo, siamo riusciti a vincere 2-0, stringendo i denti e grazie allo spirito di sacrificio di alcuni che erano evidentemente fuori forma e spompati.
RispondiEliminaE poi se Pollock mette quelle foto, quasi quasi mi commuovo. Ma quante glien'ho dette a Pasqual! A proposito, ho pensato a te ieri, se faceva doppietta, rompevo l'esilio e ti venivo a cercare.
RispondiEliminaIl punto è che in questo tipo di partite quello non è un fattore tra gli altri, ma il fattore d prevalente.
RispondiEliminaO un l'hanno quasi belle fatta? la votino e mandino tutti in culo, chi un ci sta se lo ciuccia. Devono stare ancora a titillarsi la minchia per il 37 o il 38 e il 4 o il 4,5?
RispondiEliminaI migliori dei nostri, ieri sera, secondo me: 1) Neto 2) Pizarro 3) Joaquin
RispondiEliminaInfatti lo avevo appena scritto che se segnava avrei goduto come un riccio ed avrei portato il Pigato.
RispondiEliminaL'accordo c'è ma per ora sta nella palude.
RispondiEliminaJordan, leggi sotto, cerco di spiegare perché può essere una mossa vincente. Per il paese prima.
RispondiEliminaSono d'accordo, mettendo però Joaquin davanti a Pizarro.
RispondiElimina'Un sò voi, ma io ho belle cambiaho du' maus da quando c'è questo Blog. In giornahe come queste la rotellina la s'incazza e la dichiara sciopero generale. Sfruttamento del maus, dovrebbe intervenire Antoine, che latita. Ci vorrebbe anche un Vigile pe' dirige' questo traffiho intenso e disordinaho, ma anche lui, da buon dipendente homunale (e scherzo eh!) se l'è squagliaha, ahahah! Grandiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!
RispondiEliminaE' vero, Antoine che fine ha fatto? E Foco?
RispondiEliminaFoco sarà in galera e Antoine lo starà assistendo. Ho visto adesso che ha eliminato dal suo Blog un commento di 'Zemanviola', ammesso che sia dell'originale. Non ho fatto in tempo a leggerlo, ma deve essere stato triviale e la mano della giustizia è arrivata velocemente, da sempre quando si tratta di lavoratori dipendenti e anche comunisti, troppo tutto insieme, anche per Matteo, ahahah!
RispondiEliminaMontella in due anni ha fatto meglio dei due anni migliori di Prandelli, una finale e un terzo posto sfiorato sappiamo come. E Prandelli a culo non era messo male.
RispondiEliminaNon era triviale, era divertente e persino verosimile, ma evidentemente non autentico.
RispondiEliminaPeccato, l'ho perso! L'importante è che Foco sia libero.
RispondiEliminaLa Joma, sul suo profilo twitter, celebra la nostra qualificazione alla finale di Coppa Italia, mettendo però una foto del festeggiamento dei giocatori dopo il gol di Ilicic contro l'Atalanta, mah.
RispondiEliminahttp://www.violanews.com/news-viola/la-joma-celebra-limpresa-della-fiorentina-20140212/
Una cosa che ci tengo a chiarire è che non voglio fare processi per ieri sera: siamo in finale e sono contento, Merdolin l'ha preso nel baugigi e sono doppiamente contento. Mi incazzavo semmai se venivamo eliminati.
RispondiEliminaCredo d'altro canto che se giocassimo altre dieci volte come ieri le perderemmo di brutto tutte e dieci, contro chiunque.
Per molti è stata l'Udinese a farci giocare così. Io non nego la loro partita della vita, ma penso che siamo stati pure noi a permetter loro di creare tutto ciò che hanno creato (e, per nostra fortuna, buttato nel cesso), punto.
In ogni caso non ci tengo ad aver ragione, anzi spero proprio di aver torto e che mai la mia opinione sarà seguita da riprova sul campo, andandone dei risultati della Fiorentina. Cento di queste qualificazioni!
Pitino sei sicuramente un visionario, perché non so dove tu abbia letto critiche alle mie idee su Fiorentina.it. Qui la situazione è diversa ma forse ti sfuggono tutte le dinamiche. Il blog è un romanzo a puntate e tu te ne sei perse un sacco.
RispondiEliminaIo sono ottimista, non penso che rivedremo una Fiorentina così in futuro. Più che le contromosse di Montella che ha le sue idee e segue una logica comunque più che rispettabile, mi aspetto che finisca l'emergenza. Ieri, tra assenti e panchina, avremmo potuto schierare una seconda squadra.
RispondiEliminaIl risultato di ieri ci sorride a 32 denti e speravo si osservasse solo questo, perché se fossimo entrati in disamine tattiche, Montella sarebbe uscito con le ossa rotte. Il culo, i due gol bellissimi e Neto, ci permettono di ridere. La disamina tecnica, se fatta, deve esser al netto del risultato, quindi pieno accordo col Colonello, ma sono tifoso allora brindo pure col Chiari, eh eh...
RispondiEliminaVenendo all'Inter, troveremo il soliti Mazzarri ditino nel culo, alla formazione avremo modo di pensare più avanti, ad oggi vedo un Pek in forma, Andow senz'altro e non mi dispiacerebbe Ambro per un tempo.
Stefano, DiChiara terzino fluidificante fu impostato da Nevio Scala.
Lele
Matos terzino e poi sono io a proporre interpretazioni farlocche. Come se avesse il fisico alla Roberto Carlos o alla Vargas. E non è l'unica delle tue tante proposte bizzarre Stefano.
RispondiEliminaSei come Diego ha detto di Elkann, stai trattando argomenti a te ignoti.
RispondiEliminaLeggo ora la notizia sul "maestro" Roberto Freak Antoni. Bologna rimane con una mente sopraffina in meno. R.i.p.
RispondiEliminaNon è vero che l'avremmo persa altre volte. Neppure è vero che Montella l'abbia impostata sul contropiede. La partita è stata figlia delle situazioni che si sono create nel suo svolgimento e dell'adrenalina che produce il dentro salva stagione o fuori. Se l'Udinese avesse pareggiato l'avremmo dominata, con questa identica formazione. Meglio così.
RispondiEliminaL'esempio l'ho fatto con Di Chiara. Che, se non lo sai, giocava nella Fiorentina. Magari trovi qualche foto sul web.
RispondiEliminaMa perchè un tu ne stai dove un ti citican le idee (?) invece di veni' a rompere e coglioni qui?
RispondiEliminaFu esperimento riuscito. Lo vidi dal vivo un paio di volte quando ancora riuscivo a venire al Franchi un paio di volte l'anno.
RispondiEliminadi cosa stai parlando scusa? critiche alle tue idee su fi.it? scusa ma non ti seguo...
RispondiEliminaDi Chiara lo conosco a menadito, credo abbia fatto il percorso inverso però. Prima difensore poi attaccante. Io la Fiorentina la seguo da 40 anni. Però Stefano c'è una bella differenza tra questa ipotesi e la lettura che ho dato della partita di ieri, che moltissimi condividono.
RispondiEliminaLele qui credo abbia ragione Stefano, fu Lazaroni che impiegò per primo Di Chiara come terzino fluidificante alla brasiliana, nel campionato 1990-91. Poi passò al Parma dove Nevio Scala completò l'opera e dal Parma anchè andò in nazionale come terzino sinistro
RispondiEliminaPareri contrastanti, uno zibaldone di impressioni, di pareri, di giudizi contrastanti...alla faccia di chi ha avuto l'ardire (presunzione- ignoranza) di scrivere su fiorentina.it che sul Sitollock si scrive solo se sei di una parrocchia, solo se ragioni e scrivi "all'unisono". JORDAN, torniamo alle cose belle: qual'è la rosa dei 4 o 5 portieri brasiliani dalla quale usciranno i tre per il Mondiale? Indicami anche i club. Grazie.
RispondiEliminaBenvenuto nel club.
RispondiEliminaInsisti nella materia ignota, Di Chiara nasce ala e finisce terzino. E lo conosci a menadito....
RispondiEliminaSempre il solito troll.
Si va bè, Ludwig. Sei un caso disperato. Rinuncio. E nessuno condivide la tua lettura della partita, te dici che Montella l'ha fatto apposta a giocare così. Ma chi ti segue scusa? Chiari dice tutt'altra cosa, Anto forse, ma senza cadere nel ridicolo come fai tu. Ma lo fai apposta o ci sei?
RispondiEliminaCome tutte le cose che credi di conoscere a menadito non conosci un cazzo. Di Chiara arrivò alla Fiorentina come ala sinistra, attaccante, dal Lecce e c'è stato cinque dal 1986 al 1991. In questo ultimo anno, mai prima, Lazaroni lo reinventò esterno basso, ma in una specie di 3-5-2 ante litteram. A fine campionato passò al Parma dove Nevio Scala continuò su quella strada. Nasce quindi ala e nel ruolo ci gioca sei anni tra i professionisti, poi passa terzino sinistro.
RispondiEliminaIo lo chiedevo solo, qualcuno ha risposto Lazaroni che ricordo come un ottimo allenatore, bruciato dal Grullo.
RispondiEliminabeh...grazie...avevo capito che il personaggio è un po' particolare, ma io non ricordo neanche di averlo mai commentato...vabbè...me ne farò una ragione...
RispondiEliminaProva ad allargare il campo dei pareri anche fuori da qui esiste un mondo...
RispondiEliminaE sono limitato, che vuoi farci.
RispondiEliminaGiusto per intendersi ecco cosa ha detto Montella: Avevi paura delle ripartenze? "Sì, loro hanno velocità palla al piede con tutti i loro attaccanti e dovendo recuperare il gol temevo molto quest'aspetto. Ci siamo abbassati per questo ed abbiamo colpito con le loro stesse armi".
RispondiEliminaI primi requisiti di un esterno è fiato, corsa, recupero. Matos li possiede ma per ora li esprime da attaccante, il che vuol dire ripetuti scatti brevi, rispetto alla corsa perenne se impostato basso. Non credo sia un'idea folle, comunque, di fatto prende automaticamente valore se bocciata dal troll incompetente.
RispondiEliminaE stacci in quel mondo, lo capisci che rompi i coglioni a tutti?
RispondiEliminaFino al gol di Pasqual col cazzo che siamo stati bassi.
RispondiEliminaTu hai scritto una simpatica parodia delle parole di Montella: "capolavoro tattico di Montella, se mai la squadra non da giocare così e deve imparare a farlo meglio". Ma quale capolavoro tattico, dire alla squadra di stare più bassa? Non è che ci voleva un genio.
RispondiEliminaDevi considerare che Scolari è un conservatore del cazzo e la vedo dura per Neto essere considerato anche se parasse sempre come ieri. Lo conosce poco e lui va avanti con quelli che conosce bene, vedi che sta insistendo con Julio Cesar che ha 36 anni e son sei mesi che non gioca. In Brasile ci sono Victor dell'Atletico MG che ha vinto il campionato ed ha giocato l'ultima amichevole con l'Honduras, Diego Cavalieri del Fluminense che è stato anche al Liverpool ed in Italia ma che non mi piace per niente, Jefferson del Botafogo e non credo molti altri perchè non vedo un giovane nelle liste di Scolari. Fuori c'è solo Diego Alves del Valencia.
RispondiEliminaPOLLOCK, la Prodan le sta tentando tutte per apparire su uno dei tuoi editoriali...Nella foto su Fiorentina.news s'è messa in pressione, a 4,5 atmosfere, per farsi notare da te...Pensaci!!
RispondiEliminaCon quelle poppe può dire quello che vuole
RispondiEliminaMontella ha battuto Guidolin con le sue stesse armi e lo spiega chiaramente. Non era scontato, in molti non avevano capito che la partita doveva essere anche e soprattutto difensiva e trapattoniana. Ma io tre giorni fa l'ho scritto con queste esatte parole: gara prudente con equilibrio tra fase offensiva e difensiva.
RispondiEliminaIn effetti per certi versi può essere, Sebastiao lo provò in qualche partita, poi lo lasciarono andare via, operazione oscura che fu preambolo alla separazione di Roggi dalla Fiorentina. Tuttavia quando si parla di impostazione, credo la si possa riferire a Scala, vista la completezza e successo della trasformazione.
RispondiEliminaAlmeno la ricordo cosi.
Certo una prudenza calcolata che ha fruttato 6 palle gol ai friulani. Perché non ti suicidi?
RispondiEliminaPerché non tifi Sampdoria e segui Mihajlovic?
RispondiEliminaSono immerso nella metameccanicità fino ai capelli e non ho avuto il tempo di leggervi tutti, ma più tardi studierò le vostre opininioni a fondo e vi dirò la mia...ancora non mi è passata...
RispondiEliminaFacciamo un po' di chiarezza: io (IO) non ho mai parlato di "capolavoro tattico", ho detto che secondo me Montella ha cercato - riuscendoci - di combattere Guidolin con le sue stesse armi.
RispondiEliminaSapendo di essere in stato di forma inferiore all'Udinese, mancando di diversi titolari, soprattutto di Borja Valero, consapevole che alcuni giocatori schierati in campo non erano al meglio, ha fatto una partita più attendista, dopo il gol segnato, anche considerando la pericolosità dell'Udinese in contropiede. E' un po' il discorso che ha fatto sul sitone anche Valtolin, il quale ha notato, come ho notato io, che Neto, quando gli passavano il pallone (evento successo più di rado che nelle altre partite, peraltro), lo rilanciava sempre lungo anziché passarlo al difensore per impostare l'azione. Ho notato anche che molto spesso i difensori la rinviavano via lontano (giustamente) anziché cercare di giocarla e che, in generale, difendevamo molto bassi (anche perché mancava il maestro del pressing, cioè Borja Valero)
Passiamo a Di Chiara: nel Lecce giocava ala sinistra e noi lo comprammo nel 1986 per sostituire Massaro. Eriksson lo utilizzava, ovviamente, esterno sinistro di centrocampo nel suo 4-4-2 a zona. Quando arrivò Lazaroni, che usava il 5-3-2 (o 3-5-2, come volete) già utilizzato nella Nazionale brasiliana che vinse la Coppa America, lo mise come esterno sinistro di una difesa a 5, ruolo che in seguito coprì per anni anche nel Parma di Scala, il quale utilizzava lo stesso schema. Sacchi in Nazionale lo utilizzò come esterno sinistro in una difesa a 4.
RispondiEliminaQuindi iniziò la carriera da ala e la terminò da terzino. Lud, tu seguirai anche la Fiorentina dal 1967,come ami ripetere, ma - more solito - hai una grandissima confusione in testa, sei molto impreciso e ricordi male.
Ho scritto anche un post su Di Chiara ma si è perso... non è che riesci a recuperarlo, Pollock?
RispondiEliminaScusate ma questo modo di leggere le partite come se tutto quello che vi succede fosse stato voluto prima dall'allenatore fa parte di certa stampa sportiva italiana parolaia.
RispondiEliminaMontella non s'è manco sognato di dire ai suoi di giocare in contropiede prima del gol di Pasqual.
Poi certo ha prevalso la forza della disperazione dell'Udinese e la nostra paura di prendere un gol che ne valeva due e che ci avrebbe tagliato le gambe.
Montella non s'è manco sognato di dire a Neto di fare i lanci lunghi e di rinunciare al possesso palla.
Anch'io ho scritto che ancora non siamo perfetti in questa tattica più prudente, oltre che per ragioni fisiche per non averla mai fatta. D'altronde questa tattica era giustificata solo dal risultato dell'andata che ci imponeva di non incassare neanche un goal, in quanto anche sul 2-0 non eravamo sicuri di averla vinta. Può darsi che in futuro nelle coppe ricapitino partite così in cui occorre un'anima difensiva e va tirata fuori. Ciò che è certo è che attaccando come di solito con l'ultimo centrocampista piazzato sulla linea di centrocampo e gli altri tutti avanti si rischiava molto seriamente di prendere dei goal ed uscire.
RispondiEliminaIntanto il risultato dell'andata ci imponeva di fare un gol.
RispondiEliminaCerto che no Chiari: fino al goal abbiamo giustamente attaccato. Dall'1-0 in poi siamo scalati indietro perché con quel risultato si passava noi e toccava a loro fare la partita.
RispondiEliminaEsatto, quindi dire che Montella l'ha impostata sul contropiede è una solenne cagata svizzera.
RispondiEliminaPrima si doveva passare in vantaggio poi ci si poteva difendere!!! È tanto difficile da capire? Difenderci sullo 0-0 risultato che permetteva all'Udinese di passare sarebbe stato singolare.
RispondiEliminaEsatto. Quindi non l'ha impostata sul contropiede.
RispondiEliminaOttime le poppe, un po' meno il naso
RispondiEliminaOk, c'è
RispondiEliminaIo, in fondo in fondo al barile-raschiando bene- vedo che LUDWIGZALLER un pochino ha ragione. Può aver descritto male alcune situazioni, può non aver "letto" passaggi specifici nelle schermaglie tattiche ma...un po' ha preso la troppo- vexata- questio.
RispondiEliminaForse no, ma di difendere più bassi, una volta passati in vantaggio, sì.
RispondiEliminaEra logico che la tattica difensiva scattasse dopo aver almeno fatto un goal, condizione minima per passare. Che la Fiorentina potesse segnare era prevedibile. Dopo avremmo potuto difendere il vantaggio visto che sull'1-0 si passava noi. Tipiche strategie variabili da partita di coppa.
RispondiEliminaAppunto, una volta passati in vantaggio. Ed anche a quel punto bisogna vedere quanto sia stata una scelta nostra o quanto una situazione imposta dall'avversario che si giocava la partita dell'anno.
RispondiEliminaBeh, un po' entrambe le cose, direi.
RispondiEliminaComunque nell'intervallo Montella deve averli strigliati ben bene, visto che nel secondo tempo l'Udinese ha fatto pochino.
E' tutto da verificare fino a che punto, dopo il gol di Pasqual, il nostro difensivismo sia stato dovuto ad una "strategia" nostra o ad una situazione imposta dall'avversario che si giocava disperatamente non solo la qualificazione ma anche la stagione.
RispondiEliminaAppunto.
RispondiEliminaNon sarebbe male che dicessi dove secondo te, e sottolineo secondo te, avrebbe ragione.
RispondiEliminaMontella prima di tutto dice di aver studiato questa soluzione. E poi basta vedere la posizione di Cuadrado per capire che si trattava di una ragnatela per ingabbiare l'avversario costringendolo a fare a meno delle ripartenze
RispondiEliminaInfatti hanno giocato i due fattori, dopo il gol di Pasqual.
RispondiEliminaSe la Fiorentina abbia abbassato il baricentro volontariamante o perchè costretta dalla spinta dell'udinese vogliosa di recupero penso sia questione di lana caprina che a poco porta. Credo che c'entrino tutte e due le cause, di fatto è successo. ma il probelma è un altro, ed è che, in queste situazioni non ci sappiamo molto giocare perchè poco ci siamo abituati, perchè forse non è nel DNA magari anche nelle caratteristiche tecniche di parecchi. Soprattutto non sappiamo ripartire e qui invece potremmo, Cuadrado, Ilicic, forse anche Matri, son attaccanti da contropiede, ma se non li lanci subito appena si buttano negli spazi quelli smettono anche di buttarcisi.Che ci si difena meglio in dieci nella nostra metà campo che in tre è abbastanza ovvio, eppure abbiam lasciato all'avversario 5-6 palle gol, il che dice che, oltre a non saper ripartire non sappiamo nemmeno molto bene neutralizzare. Detto questo c'erano alternative? No. Quindi c'è solo da ringraziare Eupalla e prepararsi meglio per i prossimi compiti.
RispondiEliminaMontella non rinnega il suo credo per adattarsi alle altre squadre, figuriamoci se si deve adattare per avere la meglio sull'Udinese di Guidolin. La partita ha dinamiche sue, la componente fisica è importante, e noi non abbiamo al meglio parecchi giocatori, e la componente nervosa fa il resto; la paura di sbagliare partita ed essere eliminati gioca brutti scherzi, la pressione che esercita un patron a definirla partita dell'anno o quasi o che ci meritiamo una finale prima di giocare il ritorno della semifinale è un macigno enorme che grava sulla testa dei giocatori. Non è facile disputare una partita da dentro o fuori come quella di ieri sera con un avversario capace di correre e regimi superiori ai tuoi perché in stato di forma eccellente, e non facile doversi difendere senza sbavature quando sai che al primo errore ti possono castigare. Ed errori ne abbiamo compiuti a bizzeffe, occasioni per l'Udinese superiori alle nostre, idem possesso palla, perché ancora non siamo squadra di vertice nella testa, lo siamo nelle gambe, quando stiamo bene, lo siamo nella tecnica, tanti ottimi giocatori nel mezzo e davanti, buoni dietro, lo siamo nella tattica, fin quando uno o due elementi non combinano la giocata stupida (sovente, in minor misura, anche negli squadroni) ma non lo siamo ancora nella mentalità che ancora stiamo costruendo, e la stiamo costruendo dopo aver azzerato tutto l'anno passato con l'innesto di 19 giocatori nuovi di botto. A vedere i risultati di quest'anno e mezzo siamo su una buonissima strada, eccellente, ed è per questo che non si può criticare o mandare alle ortiche un risultato che ci premia pur non avendo brillato o giocato bene come al solito. Troppe componenti avverse in un momento delicato della stagione, il solito gennaio orribilis che paga chiunque sieda sulla nostra panchina, che si chiami Vincenzo, Cesare o Sinisa quello è il mese peggiore. Si è passato un'inizio Febbraio non buono quanto ad acciacchi e stato di forma ma lo si è fatto con l'accesso alla finale di CI e 3 punti in campionato. Anche a me piacerebbe vincerle con meno sofferenza e maggiore autorità e carattere certe partite ma se in condizioni, non dico di emergenza, ma sfavorevoli, teniamoci vaghi, si riesce ad ottenere risultati c'è solo da arridere in previsione futura, la costruzione di una squadra forte passa dai momenti difficili, dal fare punti e risultati quando non sei al top, non se stradomini quando il meccanismo è oliato a meraviglia. I mari calmi non forgiano buoni marinai, sempre stato vero il contrario.
RispondiEliminaNon raschio ma mollate, ogni tanto. LUD avrà sbagliato termini, lettura...non è un capolavoro tattico, sicuramente. Un brutto quadro di un bravo artista, come dicemmo in passato.
RispondiEliminaSe Montella avsse schierato la squadra come sempre, con baricentro altissimo e centrocampisti schierati sulla linea di metà campo e oltre, si sarebbe posto come vittima predestinata. Su di una palla persa di Aquilani o Pizarro potevamo essere infilati senza pietà. Non si trattava di una partita normale in cui vince chi segna un goal in più ma di una gara di coppa in cui i goal in trasferta valgono doppio. Anche sull'1-0 non eravamo tranquilli, persino sul 2-0 l'Udinese poteva riaprire la gara segnando un goal. La tattica era quindi giusta. L'esecuzione non è stata perfetta, perchė la Fiorentina non è abituata a difendersi. Poteva essere utile un Ambrosini, purtroppo indisponibile. Giocando in Uefa o in Champions può darsi che questo problema tattico si ripresenti. In finale, partita secca, certo la Fiorentina non si difenderà.
RispondiEliminaSono un estimatore di Montella e gli concedo spesso tutte le attenuanti ma io ieri ho visto una squadra sottomessa, fisicamente e tatticamente, che dava segnali sconfortanti già da prima del gol di Pasqual. Ho visto una squadra sconclusionata nel modulo, un ibrido che passava dalla difesa a quattro a quella a cinque perché non riusciva ad uscire e a sottrarsi dalla pressione del centrocampo udinese. Pasqual, gol a parte, è rimasto sempre sulla linea dei difensori, costringendo Mati ad allargarsi. Sulle fasce siamo stati devastati da Silva e Widmer, soli contro due, spesso. L'Udinese non ha fatto ripartenze in quanto in pieno possesso del pallino del gioco. Il gol di Cuadrado è figlio di una prodezza individuale giunta al termine di una ripartenza con movimenti sbagliati dagli attaccanti. L'Udinese ha avuto sempre la possibilità di distendersi perché il centrocampo rinculava all'indietro e nessuno alzava il pressing. I centrocampisti non hanno mai alzato il baricentro in fase di possesso nostro, lasciando soli davanti una punta e mezza contro tre centrali.
RispondiEliminaTutte le loro azioni e tutto il loro gioco non possono non essere effetti di una tattica sbagliata o male interpretata, c'è una differenza tecnica importante che non permette una simile sofferenza. La mia sensazione è che senza due prodezze non avremmo mai avuto la possibilità di far male e questa mancanza di pericolosità, aggiunta alla fragilità che abbiamo dimostrato, non possono che essere conseguenze di un atteggiamento tattico completamente sbagliato.
Che tu capisca il giusto di calcio lo dimostra il fatto che tu sia convinto che Montella l'abbia preparata così, rischiando l'impossibile in una partita da dentro o fuori. Figurati se rinuncia al possesso palla, o al fraseggio, o che si metta ad aspettare l'Udinese di Guidolin. In campo ci sono anche gli avversari, a fine partita cosa vuoi che dica, che l'aveva preparata in altra maniera ma che i ragazzi non sono stati in grado di farlo o di rispettare le consegne ?! Si è sviluppata su un piano che non è nelle nostre corde, che non è assolutamente nella nostra mentalità o nel nostro modo di stare in campo, come si è visto in questi mesi, solo che l'Udinese l'ha giocata alla morte contando anche su una condizione di forma, in questo momento, superiore alla nostra, come si è visto da Gennaio fino all'ultima partita con l'Atalanta. Credere che Montella sconfessi il suo credo per battere Guidolin dimostra quanto di calcio tu capisca. Niente.
RispondiEliminaCredo che la tua analisi della partita sia realistica. Il problema, secondo me, è che attraversiamo un momento di forma non buono, difficoltà cui si aggiungono le assenze di diversi giocatori che alzano, e non di poco, il valore intrinseco della squadra. Aver vinto in queste condizioni non è cosa da sottovalutare, ma non si può venir qui a dire che Montella ha volontariamente scelto quella tattica per battere Guidolin con le sue stesse armi, perché vuol dire prendere (o prendersi) per il culo. Non avessimo avuto Neto, che ha fatto il fenomeno, ci troveremmo di fronte a ben altri commenti, credetemi.
RispondiEliminaLUD non devo darti nessuna spiegazione sul mio tifo, tu invece si, dato che sei uno pseudotifoso viola, un troll provocatore, un viscido essere nato eunuco o cappone che dir si voglia, in quanto tale non avente coglioni per chiedere scusa a noi tutti per le parole a noi riservate sul sitone. Se non si evincesse che non sei tenero di età, ti si potrebbe compatire per il tuo essere bamboretto, come si dice da te. Sei una persona spregevole che credo tale anche nel reale di tutti i giorni, se invece, nella migliore delle ipotesi, sei solo un povero bamboretto cresciuto, dammi il tuo indirizzo che ti faccio recapitare un biglietto per il luna park piu vicino, Sarzana, Capezzano Pianore , Camaiore...basta che ti levi dalle palle.
RispondiEliminaVedi di andare a fanculo.
Sono d'accordo e preoccupato per quello che ho visto. Così male la Viola l'ho vista solo contro la Juve a Torino lo scorso anno e lì si parla di avversario di caratura enormemente differente. Quello che mi ha fatto più pensare è la totale incapacità di creare occasioni e di uscire dalla pressione, soprattutto nel primo tempo, perché nel secondo loro sono calati, pur mantenendo il pallino in mano. Sicuramente non siamo fisicamente in buone condizioni, ma credo che l'eccessiva paura delle loro ripartenze abbia portato a scelte tattiche che hanno di fatto consegnato il pallone a loro, che hanno anche dimostrato di saperlo gestire decisamenre bene.
RispondiEliminaMi sembra che esageriate, io tutte queste tragedie non le ho viste. Siamo andati in confusione nel finale credo per problemi di nervi, di fronte al risultato ormai a portata di mano e questo magari vi fa giudicare male tutto. Le partite di Coppa col risultato sempre in bliico si giocano molto sui nervi e di sicuro una certa paura a scoprirsi c'era a prescindere dalla spinta dell'Udinese. Però lo ripeto, che non siamo al top della condizione che ci mancano o sono convalescenti o recuperandi diversi elementi fondamentali, non uno o due, è noto. Quindi cosa ci si meravilgi se si vince 2-0 ma senza dominare come ci piacerebbe mi sfugge un po' dal comprendonio. Se non si fosse segnato presto avremmo visto un'altra partita, magari l'avremmo persa, però io preferisco di gran lunga così.
RispondiEliminaIl fatto è che Montella la vede come me, Lele. E come me la vedono moltissimi altri commentatori intelligenti. Aggiungo che in questo caso sei tu se mai a sposare una tesi provocatoria che esalta l'avversario, sminuisce il tecnico e fa sembrare casuale una vittoria preparata con intelligenza. Quanto alle occasioni contiamo quante ne abbiamo avute noi e quante ne ha avute l'Udinese e vediamo ai punti chi ha meritato di vincere.
RispondiEliminaHo dei report sulla preparazione estiva di Montella davvero preoccupanti, non è un caso che siamo spesso a corto di fiato, rispetto allo scorso anno, corriamo non omogeneamente, siamo lunghi e con pressing portato male. Il centrocampo in fase di non possesso è perforabile come il burro, non ci sono varianti per creare pericolosità senza possesso e senza invenzioni dei singoli. Anche qui non è un caso che siamo passati grazie a tre euro gol difficilmente ripetibili. La mia preoccupazione è quella di Foco, solo che la avevo notata da tempo, anche se nascosta da Rossi. Ieri si è avuto più culo che anima, culo ovviamente ben accetto, e per questo avevo evitato il commento crudo, stamattina, volendomi gustare l'approdo alla finale.
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