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giovedì 25 luglio 2019

Magari ho bisogno dello psicologo



Una telenovela così su Chiesa non si vedeva da ieri. Io in mancanza di nuovi acquisti, ma non di nuove sconfitte, mi sto consolando con le verdure, anche se essere diventato amante dei peperoni non significa che ancora facciamo sesso. Non a caso sono forse tra gli ultimi dei romantici, capace di innamorarmi senza trombare nessuna Benfica. Magari ho bisogno dello psicologo, ma allo stesso tempo se posso permettermelo vuol dire che non sono messo nemmeno così male. Mi fanno ridere quelle che vanno in yacht a Montecarlo e tornano innamorate, bella forza, s’innamorino come me di un gazpacho. In questi momenti di matrice così platonica, poi arriverà anche un acquisto, momenti lontani anche dai ricordi della Beatrice, guardate che nuova versione di tettone mi sono trovato. Meglio perdersi per mercati della Coldiretti che scrivere come ha fatto il Bambi alla madre che a settembre si sposa invece che si sposta, e adesso quella povera donna non vuole sentir ragioni. L’importante comunque la si pensi, se a favore della cessione di Chiesa o del braccio di ferro, è di non indignarsi nelle ore calde. Comunque a Mules si sta bene, almeno la sera. E quando la realtà supera la fantasia non è tanto la Fiorentina in Champions, quanto che in Blade Runner muore nel 2019. Non al novantatreesimo.

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