.

.

lunedì 8 luglio 2019

L'evoluzione


Dopo anni senza trionfi abbiamo perso il sesto senso. Siamo qui ad aspettare un acquisto divorati dall'ansia. Siamo come quei cani che non abbaiano quando sentono i ladri, ma impazziscono se gli aprono una scatoletta. E se Darwin ha ragione prima o poi l’evoluzione dovrà dotarci di un centravanti. Forse mentre fanno la squadra mi ci scappa pure di creare un partito di centro destra tutto mio, altrimenti non ne usciamo più. E dopo aver sentito Pedullà sul mercato, quando ho bisogno di serietà mi metto a parlare coi bambini. Dimostrare che siamo dovuti maturare dopo 17 anni di coniglio in potacchio, maturati tanto da superare in farmacia l’espositore dei profilattici e proseguire verso gli antidolorifici per la schiena. Devo confessare la vera ragione che mi ha spinto ieri ad andare fino a Vallombrosa. E il fresco c’entra quanto il culo con le quarant’ore. Alla fine sono uscito solo a cercare una ragione per aver torto su Hagi. Sono contrario al cibo industriale, alle merendine, agli ovetti Kinder, ma quando sento certe valutazioni oltre i 6 milioni, penso che anche le pesche con il vino hanno fatto danni. Quanto è successo a quei tempi in giovane età è solo parte del problema circa la stima strampalata. Li immagino nel momento in cui escono a guardare il giardino e ci vedono un quadro di Renoir, per capire che il vino è buono. Tornando al mercato e a Rocco, è tutto vero che per lui i soldi non sono un problema, però non li butta via. Racconta sempre l’aneddoto che più di tutti lo ha formato; la prima volta che ha guidato. Era in un parcheggio con il padre, appena seduto accelerò senza marcia per far sentire il rombo. Il padre lo colpì con una "pacchina" sulla nuca dicendo: "partiamo già malissimo, non fare l’esagerato che la benzina costa".

Nessun commento:

Posta un commento