.

.

martedì 23 aprile 2019

Sotto pergolati di glicine



Nell’ultimo anno abbiamo visto Salvini fare il poliziotto, il carabiniere, il demolitore, il pastore, il tifoso, l’armaiolo, ma mai si è visto Simeone fare il centravanti. E chissà quanto sesso ci toccherà fare per smaltire questi pranzi di Pasqua. Mentre il vento di ieri ci ha portato via il Super Santos dopo appena 5 minuti di Pasquetta. E poi la frittata di piselli. Forse ho capito perché dopo le due partite con Montella c’è tutta questa ritrovata fiducia, probabilmente perché noi malinconici più siamo malinconici e più siamo felici. Andare a Bergamo con Pioli sarebbe stato come iniziare un barbecue senza una Moretti aperta, la griglia lo capisce subito e fa morire la brace. L’unico rammarico per le dimissioni di Pioli è che si era liberato un posto sulla croce. Ma se non servirà nemmeno Montella ci consoleremo riempiendo carrelli on-line. Il Bambi è già d’accordo con la sua compagna che piange sempre quando la Fiorentina esce da una coppa, così giovedì non dovrà mettersi un mascara che costi più di 15 euro. I portieri in uscita che sanno ancora ipnotizzare gli attaccanti, e gli attaccanti che sanno ancora scavalcarli con un tocco sotto, patrimonio dell’umanità. Una Pasquetta con gente che sotto pergolati di glicine ha perfino voglia di parlare del gol sbagliato da Dabo nel finale di partita contro la Juve. C’è chi giustifica Dabo per la stanchezza, come sono lontani i tempi in cui i gol sbagliati per stanchezza erano invece una colpa di Pioli per il suo modo di intendere il calcio. Meglio quindi sentire lamentarsi della vita chi non si ricorda quale pregio si porta dietro. Finisce.

Nessun commento:

Posta un commento