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sabato 20 aprile 2019

L'insegnamento di Cognigni


Prima lo sognavamo per aumentare i fatturati ed accedere così a quella benedetta dimensione nella quale si lotta per qualcosa. Nel frattempo però sono passati gli anni, e tra un po’, da anziani, sogneremo il nuovo stadio in quanto cantiere. Tempo che è trascorso invano non solo perché non abbiamo vinto niente, ma anche perché non è servito a capire se c’è veramente qualcuno a cui piacciono le colombe. Mentre l’uovo serve al Bambi per capire di chi fidarsi, di solito fa scegliere tra quello al cioccolato fondente e quello al latte, e a chi sceglie quello fondente da del vigliacco ipocrita e gobbo. Del resto anche il mio pesce ha provato a fare il grande salto, anche se la sua dimensione non è la Champion ma il mare aperto, con tutti i rischi del caso. Quelli che più volte ci ha spiegato invano Cognigni. E non intendo il venerdì che bene o male è sempre santo. Anche se il ragioniere di Civitanova Marche non è del tutto affidabile visto che ha finito per la seconda volta “Il maestro e Margherita” e non gli è piaciuto nessuna delle due. Comunque sempre meglio del Bambi quando andava a Pamplona a fare lo sgambetto a quelli che corrono e irridono i tori. O si era messo a sviluppare un algoritmo per appaiare i calzini. Da dove veniamo e chi siamo bene o male ormai lo dovremmo aver capito, adesso rimane aperto l’interrogativo su dove andiamo per Pasquetta. E a proposito di partita con la Juve il Bambi è più incazzato con Greta Thunmberg che con Simeone, l’avrete ascoltata quando dice “Ci avete rubato il futuro”; cara Greta a noi ci hanno rubato anche lo scudetto del ‘82. E poi a prescindere da come andrà a finire oggi, all’Europa League diciamo che non vogliamo uscire dall’Euro anche quest’anno, ma che comunque facciano come se non ci fossimo.

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