.

.

martedì 1 gennaio 2019

Etichette più etiche



Malgrado la nostra dimensione, la secchezza vaginale sotto rete, e qualche dubbio che la Terra sia piatta davvero, ieri mi sono lasciato coccolare da ostriche e champagne, che fa così tanto provinciale. Come appunto la nostra dimensione. E come se non bastasse il ricordo di quello stacco di testa elegante ancora impresso nella mente, che cigno di Utrecht scansati, la Rita se l’è lavata con Chilly al tartufo. Ostriche e cruditè solo per iniziare. Dopo gli antipasti e i primi ha fatto la sua porca figura un parallelepipedo di Muriel rosso con granella di pistacchio salata, gelèe di cipolla bianca caramellata, quenelle di bruschetta liquida. Ma per la serie “volare basso”, come proposito per il nuovo anno questa volta mi accontento che lo stacco di testa sia elegante come il tacchino per il Ringraziamento ai Della Valle, che ci hanno portato un attaccante altrettanto ripieno. Il rimpianto del 2018 rimarrà quello di non aver ascoltato il discorso di Mattarella. Non ho sparato i botti per evitare il rischio di non poter più prendere il tè con il mignolo alzato. Dal ristorante si vedeva il “babbo” di Firenze, pur non avendolo praticamente mai avuto, è comunque sempre così familiare. A me il 2018 è piaciuto parecchio, sarà per questo che ho tenuto lo scontrino. Che il 2019 sia meno prodigo di etichette, magari viene un altro allenatore, qualcuno comincia a dargli del baccalà e si ricomincia. Quando invece il baccalà è buono fritto, mantecato, alla vicentina come Baggio. Ci si può fare anche la tartare. Il baccalà, insomma, non merita di essere accostato a certe persone. Il Bambi ha salutato l’anno in giro per Firenze, con la sciarpa Viola, determinato a uscire per cercare se stesso, con la promessa che nel caso si fosse trovato avrebbe fatto finta di non conoscersi. Avrei voluto dirvi che i soldi non sono tutto, se non fosse che poi ho dovuto pagare il conto. La Rita ha voluto fare una sorta di bilancio, e davanti  a una capasanta gratinata al brandy mi ha chiesto cosa mi fosse mancato di più nel 2018, non me la sono sentita di mentire e gli ho confessato; “una diagonale difensiva di Biraghi”. Ciao 2019, sei mio.

Nessun commento:

Posta un commento