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mercoledì 22 novembre 2017

Simmetrici figli di meretrici


Sono convinto che quelli che oggi "è tutto sbagliato è tutto da rifare" te li ritrovi domani a fare “no no” con il ditino quando chiedi se stanno liberando il parcheggio. L’erba del vicino è sempre più verde? Viva Giampaolo, Lotito, Pradè e la paella, per scoprire tra un po’ che era un risotto alla pescatora. Ho conosciuto tifosi con la felpa Viola che ce l’avevano a morte con Alonso prima che diventasse sporca plusvalenza, e prima di andare allo stadio passavano interi quarti d’ora a cercare di dare la stessa lunghezza ai lacci del cappuccio. Simmetrici figli di meretrici. Poi magari vedono una pigna e non se la sentono di tirare ‘sto calcio di rigore. E se Milano perde l’EMA, l’agenzia europea del farmaco, qualcuno darà ancora la colpa a Montella. Secondo un prete tifosissimo di cui non faccio il nome appellandomi al segreto del confessionale, Pioli sbaglia tutte le formazioni, allo stesso tempo ha messo una divorziata a gestire il bar parrocchiale. C’è tanta ansia intorno alla squadra, troppa e negativa, perché dettata da egoismo più che da passione, un po’ come quando si è in ansia a sapere che la propria compagna deve fare tanti chilometri con la macchina per andare a lavoro. Ma solo perché la macchina è nostra. Anche io vorrei piangere per la conduzione tecnica di Pioli, piangere perché Corvino ha ceduto Gonzalo e Borja Valero, piangere perché i Della Valle sono diventati i nuovi Bata, piangere perché Cognigni non è di Bagno a Ripoli, piangere perché Biraghi è rimasto in panchina a Ferrara, piangere perché le polveri Sottil figlio si depositano sulla macchina, ma poi mi ricordo che ho speso 24 euro per una bottiglia di vino che mi ha deluso, e allora niente. Alla fine sono convinto che anche se qualcuno troverà mai il coraggio di affrontare Pioli a brutto muso, come erano le contestazioni una volta quando Desolati veniva rincorso in viale dei Mille, e riuscisse a dirgli in faccia “crepa”, lui guarderebbe sicuramente verso il muro. E’ solo un periodo no che poi passerà con i naturali avvicendamenti della vita, oggi i nostri destini sono intrecciati al suo. E a quello dei Della Valle, Corvino, Biraghi. Intrecciati come un Brezel.

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