presidio Diladdarno Slow Tifood, lampredotto e Fiorentina
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martedì 25 settembre 2012
Test e ovest della passione
Si,
è ormai diventata quasi un sorta di tendenza chic quella di voler
definire la partita contro la Juve una sfida qualsiasi, segnale o
risonanza magnetica che arriva anche dall’interno, da quello che per
molti non e semplicemente un Cognigni ma una spia juventina, e che per
la biopsia è addirittura di quelli maligni, o forse sarà solo un
atteggiamento un po’ bislacco per cercare di sdoganare un certo cliché
di provincialismo da una tifoseria ritenuta troppo becera, e che invece
in questo periodo è attraversata da grande passione, accecata da
violente emozioni, dalla sana rivalità che sfocia nella rabbia
agonistica, fino addirittura a vederci doppio, proprio come un
provincialissimo toro andaluso davanti al drappo rosso. E allora mi sono
documentato e ho ritenuto importante mettere a disposizione
gratuitamente, e lo preciso non tanto per rinfacciarlo quanto per
tranquillizzare il Chiarificatore, insomma, il blog oggi offre un esame
della passione iterattivo, sarà sufficiente guardare la foto di
copertina, un semplice test che mi ha suggerito un medico delle
emozioni, lo stesso che aveva curato con successo quella violenta di
Montolivo nel vedere Nocerino giocare a Barcellona, emozione devastante
che una volta superata brillantemente gli aveva procurato una poderosa
reazione d’orgoglio che era servita a distruggere il Novara, e così,
ognuno oggi potrà capire se è un tifoso provinciale oppure no, basterà
guardare la foto, un test semplice ma efficace, se vede doppio vorrà
dire che è tifoso dal sangue denso, diciamo un triplo concentrato di
passione da spremere sulla partita di stasera, se invece vedrà una sola
testa sarà abulico gestore delle emozioni, chef di cotture al vapore,
che stasera al massimo si potrà concedere uno stravizio fatto di patate
lesse e acqua filtrata con la Brita, e per lui potrà essere davvero una
partita come tutte le altre. Ci sarebbe anche una terza ipotesi che è
quella di chi ci vede doppio dalla fame ma per quella è sufficiente una
Fiesta, mentre per la festa di Firenze ci vorrà ben altro, una squadra
tosta, motivata, micidiale, cinica per fare fuori chi non conosce il
sapore della sconfitta da ben quarantatre partite. Concentrazione
altissima e tifo dal triplo concentrato di passione a fare da supporto,
mentre il tifo di conserva potrà limarsi le unghie tra un capovolgimento
di fronte e chi, al fronte, urlerà invece la propria passione fino
nelle retrovie, e poi i soliti retropensieri a seconda del risultato, o
le solite ritrosie a mostrare i propri pensieri quando il risultato è
favorevole, e bulimia a go go nell’esporli quando c’è amarezza
nell’aria. Oggi che è giornata importante anche per il blog, che si è
avvalso per la prima volta della collaborazione del medico delle
emozioni di Montolivo per testare la passione dei tifosi, attraverso
test specifici dalla valenza scientifica, il blog vuole chiudere con un
altro grande regalo reso possibile proprio dalla disponibilità e
dall’alta professionalità di chi ci ha fornito questo secondo test
assolutamente innovativo, il più avanzato tra quelli mai studiati per
capire le cause che scatenano lo sdoppiamento della vista del tifoso, in
questo caso l’innovazone alla quale tutta la scienza sta guardando con
il fiato sospeso, sta nel fatto di applicare per la prima volta il
risultato di un test al risultato di una partita. Guardate pure la
seconda foto di copertina, chi vedrà una sola ragazza vorrà dire che è
gobbo e buhaccio, chi invece ne vedrà dieci, con la quarta da sinistra
ammiccante e con la mano della quinta sul culo della quarta, deve sapere
che quella ragazza che lo sta guardando maliziosa si chiama Vittoria.