presidio Diladdarno Slow Tifood, lampredotto e Fiorentina
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mercoledì 19 settembre 2012
Sogno o son destro?
Ma
dov’è l’inculata? No, perché non vorremmo mai che dietro a questa
meravigliosa trasformazione ci fosse una bella fregatura, che so, un
mattone dentro al videoregistratore, quell’anima delli mortacci sua che
però dava un certo peso agli scambi commerciali prima ancora dell’area
euro, ma comunque sempre nell’area di servizio degli Autogrill dentro ai
ruggenti, raggiranti e ormai anche arrugginiti anni 80, insomma, come
un Montolivo dentro a un progetto in Autofinanziamento, con il mattone
che diventa superficie di cottura ideale per chi ha zampa sarcigna e
gialla ed è attratto dal quel progetto milanista che è roba da veri
Amadori, Francesco Amadori, a Milanello, là dove all’allenamento viene
sostituito l’allevamento a terra. E Non vorremmo mai che Montella,
quelle belle polacchine rosse le avesse comprate su Zalando senza
nemmeno pagare le spese di spedizione, e così dopo aver perso anche un
cliente come Marchionne, a chi cazzo le vende le scarpe Della Valle, con
il rischio serio della smobilitazione che i più svegli hanno da tempo
subodorato, insomma, sempre il solito interrogativo concettuale che ci
frulla nella testa, nasce prima l’uovo o la gallina? Nasce prima la
smobilitazione o il gruppo Tod’s? Una qualsiasi Cayenne zizzagante ci
farebbe ritornare in gola i cugini astemi, che bene o male un cugino e
un astemio uno ce l’ha sempre in famiglia, gente senza patente e dai
ribaltamenti facili che non sono quelli di gioco, mentre non c’è cosa
più divina che ribaltarsi la cugina. Oggi che non si masticano più gomme
ma calcio, che non si tirano pedate nel culo, ma si calcia il pallone
senza mai sbagliare un passaggio, oggi che vendiamo cara la pelle
difendendo la maglia, mentre prima c’era chi tirava a tarda notte
indossando la pelle nera dentro a festini sadomaso, fino al maso delle
pernici, di quelli dove girano i frustini e le pernici gonfiabili, e
dove c’è sempre uno stronzo che ti vuole offrire due frustini in cambio
del Dash. Allora ho chiamato la Bice per chiedergli di andare a fare un
servizio e verificare che non ci fosse nessuna fregatura, che so, una
pontellizzazione occultata nel doppio mento di Cecchi Gori, o magari che
la tifoseria non si fosse messa in testa di organizzare una coreografia
per la partita contro la Juve che riprendesse il tema dei nasi da pagliaccio che così
tanto successo di critica e di pubblico aveva già riscontrato a Moena,
insomma, questa è una settimana troppo importante per fare scherzi da
prete, e quindi senza neanche pensare per un attimo ai giubbottini
strinti di Phonzie, ho anche esplicitamente chiesto alla Bice di
verificare che Vargas così tanto entusiasta di riabbracciare Gilardino,
non trovandolo più non gli fosse venuta la bella pensata di venire a
ricercarlo qua. Mi ha rassicurato, sembra tutto tranquillo, con Aquilani
che continua il lavoro differenziato in previsione di un prossimo
rientro, con Jovetic straripante anche in allenamento, mentre un po’ ci
dispiace per El Hamdaoui che invece ritorna in gruppo ma sembra
difficile poterlo rivedere al centro dell’attacco a Parma, tra l’altro
la Bice mi ha assicurato che c’è un clima veramente positivo e sereno,
che non c’è profumo di fregature di sorta, che in sala stampa Montella
ha spiegato di usare le polacchine non tanto per un vezzo come si
vocifera a vanvera, ma solo perchè essendo napoletano, usare scarpe
allacciate significa non farsele inculare da qualche giornalista alla
canna del gas così come era successo con gli occhiali di Mihailovic.
Insomma, la squadra si prepara bene, il vento sembra veramente cambiato,
il Vuturo ha ricominciato a confrontarsi nuovamente solo con lo
specchio, mentre la Bice ha avuto un piccolo screzio con un piccolo
stronzo che prima gli ha toccato il culo e poi si è giustificato dicendo
di averlo fatto in buona fede, la stessa storia dei Della Valle prima
cancro da estirpare, oggi vezzo da mostrare come un neo civettuolo,
prima scaltri mandanti di spietati killer della passione e poi tornati
ad essere gente competente e in buona fede, ma la Bice non si fa ne
toccare e ne tantomeno prendere per il culo da nessuno, e così, da
pacifista qual’è, ha risposto con i fiori nei cannoni, sì, fior fior di
palletToni.