presidio Diladdarno Slow Tifood, lampredotto e Fiorentina
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venerdì 21 settembre 2012
A suggello ti surgelo l'uccello
Per
evitare che una doccia fredda ci restringa l’entusiasmo insieme al
pipino, e proprio adesso che è terminata la bonifica dello sversamento
dei liquami fognari sulla società, adesso che abbiamo finalmente
recuperato la passione dalla discarica dove era stata gettata, vorremmo
proprio evitare il ringrinzimento dell’apparato tifo, perché qua si
fanno i conti senza l’oste e soprattutto si fanno i conti alla rovescia,
e per di più alla cazzo di cane, come se si dovesse partire per una
missione nello spazio, e siccome ci piace parecchio la fi..sica, allora
teniamo presente che nella struttura quadridimensionale dell’universo
esiste lo spaziotempo, oltre quindi ad agognare lo spazio per il quale
vorremmo partire pendendo da labbra e Nasa aquilani di chi ci scandisce
giorni, ore e sceondi, esiste anche quella quarta dimensione che si
chiama tempo, e che rappresenta il palcoscenico dei fenomeni fisici, e
in scena si va prima con il Parma. Sarebbe appunto da coglioni
dimenticarsi le battute della prossima partita per studiare il copione
di quella che viene dopo, perché la doccia fredda ce li raggrinzirebbe, e
presentarsi all’appuntamento con la nemica storica cercando d’incularla
con l’apparato sottodimensionato da ipotermia non consente certo di
accedere alla prestazione soddisfacente. Non solo ci siamo fatti
prendere dalla corsa allo spazio, che potrebbe anche essere tipico della
guerra fredda tra i due blocchi, ma ci abbiamo aggiunto la letterina al
Savonarola scritta dal Pucci, innescando problematiche di natura
logistica che ci smuovono la libido come un passaggio laterale di
Montolivo, ma che cazzo ce ne frega dove si siede Conte, e non è finita
qui, perché in allegato con la lettera di Benigni e Troisi, esce anche
il primo fascicolo del tormentone sulla presenza di Diego o meno in
tribuna. E in tutta questa sciagurata gestione del calendario da parte
dei media brancolanti nel buio pesto dell’intelligenza, buio pesto con
il quale ci condiscono le trenette, visto che ormai hanno perso anche
l’ultimo dei trenetti del buonsenso, insomma, in tutto questo jet lag
professionale, Montella dovrà essere abile idraulico a regolare il
vecchio boiler del nostro gruppo, magari con il top boyler, in modo da
far uscire acqua calda o almeno tiepida a Parma. E poi vorremmo
suggerire ai nostri cronisti cittadini sempre perfettamente allineati
alla notizia, gente sincronizzata sui fatti, nel senso che evidentemente
si son fatti raccomandare, a questi geni della tempistica chiediamo se
non fosse il caso di anteporre alla partita di domani anche un dei
grandi dubbi amletici che rimbalzano da sempre nelle piazze più popolari
di Firenze, come quello se il panino col lampredotto è meglio bagnarlo
nel suo brodo di cottura oppure no, e al limite, prima di parlare della
partita con il Parma è sempre meglio ricordare che Lady Radio ha
cambiato la frequenza. Noi confidiamo comunque nelle capacità idrauliche
di Montella, nell’aver saputo isolare bene i tubi della squadra da
questo slittamento dello spaziotempo, confidiamo nell’entusiasmo e nel
piacere che la squadra stessa ha dimostrato nel giocare, in modo da
tenere il mirino bello fermo sulla pianura padana, e poi siccome il
prosciutto lo fanno buono, potremo vincere anche con l’over in modo che
se ne tagliano un po’ di più come spesso accade e ci chiedono “che
faccio lascio?” sarebbe proprio da pidocchi non farseli lasciare quei tre punti in più. Capisco anche
però che ci possa essere qualcuno che ama le docce fredde perché con
quelle riesce a scuotersi dal rincoglionimento del rilancio, di quelli
che la vendetta va servita fredda ai Della Valle, gente che spesso si
confronta con la tristezza che solo il riso freddo riesce pienamente ad
esprimere, umanità brinata che condisce con l’olio di semifreddo, per
loro il preparatissimo Gianni Vio ha studiato una specifica situazione
da fermo, la vediamo bene nella seconda foto, un corpo bello fermo e
irrigidito in ambiente climatizzato a dovere, là dove dopo essere stati
in bagno si tira la catena del freddo, aree di rigore climatico tipiche
da bomber freddi e spietati sotto porta e sotto zero, luoghi di tormenta
del cuore di quelli che se riesci a raggiungere una qualche forma di
erezione nel godere dopo una sconfitta, quando l’entusiasmo precipita
appunto sotto lo zero termico e i tacchi, beh, il surgelamento ti offre i
soliti innegabili vantaggi per conservare l’erezione più a lungo nello
spaziotempo.