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domenica 17 giugno 2012

Pan di Spagna


La Spagna, che del dolce calcio moderno è la base, è un pan di Spagna sul quale si fa architettura del passaggio corto e filtrante, un modernismo catalano che porta gaudio, di chi fa spugnoso possesso palla e gioco a terra, disegnando geometria finissima montata a neve, neanche fosse Gaudì, le furie rosse sono Art Nouveau, sono uniti come una Sagrada Familia, e sono rossi come i rossi d'uovo, farina del proprio sacco e albumi, così, tanto per entrare nell'albo delle grandi nazionali, e poi tanto zucchero per una calcio di pasticceria fine e di soffice supremazia. Gli ingredienti del pan di Spagna devono essere per forza di prima qualità, anche se a Firenze uno come Iniesta verrebbe subito fatto passare per un nuovo sponsor, dal solito capo tifoso dopo averlo scambiato per lo storico concessionario Volkswagen, mentre il Ciuffi, più saggio, si domanderebbe come mai visti Casillas, Ramos, Busquets, Fabregas, e Torres, l'unico stronzo che finisce per esse ce l'abbiamo proprio noi. Giocare a calcio, come anche preparare un buon pan di Spagna è ricetta facile, ma sono necessari accorgimenti per far si che si possa raggiungere il risultato desiderato, primo tra tutti ci vogliono tanti piedi buoni, come tante uova, perché imprescindibili per far lievitare un grande gioco. E' vero che con il pan di Spagna si prepara soprattutto la zuppa inglese, è vero anche che qualcuno ha paura di zupponi o tremendi biscotti, ma non sarà così, la Spagna gioca sempre per vincere e chi vede trame sotterrane, vede la pagliuzza e non la trave, anzi Calatrava che deve aver progettato la casa di Buffon, e fondamentalmente non ha capito un Picasso. Il calcio delle furie rosse va solo ammirato, o Mirò se qualcuno l'ha già fatto, ma adombrarne i contorni della sua efficacia inderogabile alla vittoria davanti alla pochezza croata, con la cultura del sospetto, dimostra quanto da una parte si sia riqualificata meravigliosamente una zona come la Barceloneta e dall'atra come invece siamo rimasti baccelli, come del resto si è dimostrato Prandelli a fare certe dichiarazioni, perché pur non entrando nel merito, sono inopportune anche per tempistica visto che a Firenze ci sono persone che stanno lavorando per ricostruire e che farebbero volentieri a meno di assistere all'ennesima puntata del risentimento di Cesare per un passato che non può essere più presente, e che l'unico effetto che produce è quello di rinfocolare i rancori di chi è contro i Della Valle, E domani il pensiero del Mister deve invece andare solo alla partita con l'Irlanda, che dovrà essere una vittoria, come quella di ieri dei Bianchi contro i Verdi nel Calcio Storico, come quella spagnola contro la Croazia, e poi il biscotto sa troppo di tè delle cinque che poco ci appartiene, siamo più abituati al cappuccino con la brioche, e rimanendo strettamente legati alla tradizione italiana fatta anche di belle donne e scaramanzia, facciamo le corna e i complimenti alla bellezza della Corna, e se proprio dobbiamo variare, prima del biscotto e per non sbagliare, meglio i corn flakes.  

60 commenti:

  1. Pittore,  del calcio spagnolo hai fatto uno stupendo affresco, che per le mie orecchie è anche musica. Son cazzi tuoi però quando si sveglia il Colonnello. Eh,eh,eh.

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  2. E' quasi così, per Brera, caro Chiari, e tuttavia non è proprio così: i teoremi Brera li teneva nel cassetto, stantii, pronto a tirarli fuori compiaciuto se il risultato gli dava ragione, pronto a sviare e a parlar d'altro in caso contrario. Diciamo che ieri sera, per come è incredibilmente andata la partita (cioè, come l'ho descritta tempestivamente: la stanchezza della Russia non c'entra un cappero, hanno pompato a mille fino alla fine), il Gran Pavese avrebbe trionfato e, adesso, si sarebbe avvinghiato alla Grecia come all'unica, strenua esaltatrice del suo anti-calcio qualificata ai quarti (in caso di eliminazione avrebbe detto: perché tecnicamente sono dei poveracci! Aveva una controdeduzione per ogni smentita dal campo). Guarda, inoltre, che io non ho nulla contro la Spagna sul rettangolo verde, mentre fuori dal campo, non avendo come te da curare gravidi aspetti economico-diplomatici (oppure sì, ma così saltuariamente e di così poco momento che posso fregarmene nel complesso) mi è grato dire sull'inciviltà pentagonale, tronfia e desertica, quel che merita dopo una serie di aggressioni gratuite al mio paese d'appartenenza che se non è difeso dagli Italiani medesimi non si vede da chi. Brera scriveva che gli Spagnoli riuscivano ad essere, morfo-esteticamente, più laidi di noi, né errava (la bruttezza fisica di Iniesta o di Xavi tocca cime centroasiatiche), ma quel che non avrebbe mai immaginato, lui che conobbe le Spagne da nulla di tutto un secolo, che allo scadere di quello si sarebbe affacciata una squadra che la bellezza la metteva tutta nei piedi, e in ciò senza grande differenza fra i reparti.

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  3. Mi sono definito "unico al mondo" perchè non era facile trarre auspici positivi da uno 0-3 e volutamente ho esagerato con spirito polemico e gusto del paradosso scrivendo " si deve preoccupare Advoocat". Ma un senso il ragionamento ce l'aveva: guai a partire troppo forte! E non solo per ragioni di condizione fisica, ma anche psicologiche. Il Brasile di una volta, quello ingenuo tatticamente, era solito partire fortissimo. Incuteva terrore negli avversari vincendo le prime partite con quattro o cinque goal di scarto, poi naufragava. E se non non sbaglio anche la vecchia Russia del colonnello Lebanovski si rese protagonista di partenze eclatanti, per poi spegnersi strada facendo. Per quanto riguarda l'Italia è da prevedere un miglioramento della condizione fisica. E se Balotelli rientra in se' prima o poi tornerà a segnare. Quest'anno in Inghilterra ha avuto una media di un goal a partita, davvero sontuosa e migliore dei vari virgulti inglesi come Carroll che si sono già sbloccati. Dire che il biscotto non mi preoccupi sarebbe bugia. Ma l'Italia è imbattuta, e probabilmente, comunque vadano le cose, sarà ancora imbattuta domani sera. La pelle dell'orso Prandelli al momento non è in vendita e chi lo da' per morto potrebbe doversi ricredere.

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  4. Prima si identificava la Fiorentina con Prandelli,ora anche la Nazionale...qualcuno non cambierà mai....salvo poi dare la colpa a Diego o al biscotto !

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  5. Se ti riferisci a me Mancolicani sbagli. Proprio oggi ho scritto su questo stesso blog che: "quel ciclo (quello di Prandelli e Corvino) ora si è concluso, quindi non so se meriti continuare a parlarne. Abbiamo un nuovo ds e soprattutto un nuovo allenatore, che mi pare un ragazzo intelligente. Non è ancora il momento di giudicare l'operato della società. Ma sicuramente siamo alla vigilia di una nuova fase della storia viola. La squadra che uscirà da questo mercato avrà la stessa caratura e le stesse ambizioni della prima Fiorentina di Prandelli, quella dei Brocchi, dei Fiore e dei Luca Toni. E speriamo che parta altrettanto bene. 

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  6. Di dubbi sulla Russia - espressi su post - ne avevo anch'io, a dire il vero, infatti mi ero chiesto se sarebbe durata. Devo però dire che tutto questo crollo atletico non l'ho visto, ieri, ché han continuato a spingere fino alla fine, raramente arrivando secondi sui palloni contesi. Poi magari sarebbero scoppiati in seguito, chi lo può dire ormai...Penso che ieri abbiano pagato piuttosto la sicumera, la certezza di vincere facile contro la modestissima Grecia, che nel 2004 dovrebbe invece avere insegnato qualcosa ai più nobili. Il Brasile di una volta i mondiali li vinceva, Lud. Nel dopo-Pelè, nel '74 e nel '78 è partito piano per crescere via via lungo il mondiale [nel primo caso è stato stroncato da Cruijff e Neeskens, ma ci sta], nell'82 è andata come dici te solo in parte, fino alla partita con l'italia la Seleçao aveva dominato il torneo, battendo anche l'Argentina con un secco 3-1. Contro gli azzurri di Bearzot non erano scoppiati, han pagato la troppa sicurezza. Ed anche in seguito, non ricordo di un Brasile rimasto senza benzina ai mondiali, semplicemente perché non ha mai fatto dell'atletismo la sua forza. Sono altri i casi da citare, semmai, tipo la Danimarca dell'86...Gli spagnoli attuali, Colonel, la bellezza l'han concentrata tutta nella testa, oltre che nei piedi...Ricordo ancora, però, due furie rosse che mi han terrorizzato per tutta l'infanzia: Asensi e Pirri.

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  7. In effetti, Mancoalicani (quello delle parti di Kurt), avesse portato i'Pazzo, ora un s'avrebbero problemi e domani si giocherebbe pe la Gloria, eh eh eh

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  8. No Louis,Pazzini non l'avrei portato.Avendo portato il blocco juventino avrei portato il suo terminale offensivo Matri.Ma se me l'offrissero in saldo, il Pazzo lo riporterei subito a Firenze,ci puoi scommettere eheheh Intanto domani si gioca con Cassano e Di Natale....

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  9. Ho fissato l'asticella all'altezza della prima Fiorentina di Prandelli, Manco, nel senso che mi pare che le risorse a disposizione non ci permettano di andare oltre. Quell'anno avevamo un buon centravanti e diversi giocatori interessanti in prestito. Auguro a Montella di poter disporre di una rosa all'altezza di quella e di forgiare una squadra interessante. L'obiettivo è l'Europa League. Non so, Deyna, se nel calo della Russia abbia contato di più l'elemento fisico o quello psicologico. Ma a quanto riferiscono le cronache nel primo tempo hanno provato ad amministrare senza forzare i ritmi, nel secondo, dopo il goal greco, hanno attaccato ma senza ordine, un po' come era già successo con la Polonia. Mancava la lucidità. Per me quindi resta vero che un avvicinamento più soft alla parte centrale della competizione sarebbe stato di giovamento. A conforto della mia tesi ripeto ancora che i grandi successi mondiali dell'Italia sono frutto di fasi a gironi anche troppo tranquille.

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  10.  Ah ah ah, grande Manco, a parte le idee e i gusti legittimi di ognuno di noi è sempre un piacere dialogare con te, eppoi se lo riprendiamo noi ho vinto la scommessa perchè a Milano ci rimane meno di due anni, come preventivato, eh eh eh

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  11. Dopo aver visto Gilardino e Amauri negli ultimi due anni,pago volentierissimamente ahah

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  12. Scambio in vista Pazzini (più altri e altro) - Jovetic. Harakiri in massa in provincia di Lucca, festeggiamenti cittadini a Parma.

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  13. A proposito delle dichiarazioni di Prandelli sul mercato gennaio 2010
    http://www.gonews.it/articolo_47481_Prandelli-accoglie-nuovo-arrivato-Bolatti.html
    a Guidolin hanno venduto Sanchez e Inler,oltre la sciagura Zapata,e lui che ha fatto?
    da quarto è arrivato terzo.Ora vogliamo dire che Guidolin è migliore di Prandelli?forse no
    Vogliamo dire che Prandelli fu allontanato per gli scarsi risultati?forse si...ricordando che una congiunzione astrale come quella di qualche anno fa,juve distrutta,Milan alle prese con il conflitto d'interessi di Berlusconi,non posso spendere 100 milioni e poi chiedere austerity agli italiani,Roma che fa il mercato con la carità dell'inter,Lazio Udinese e Napoli distanti al tempo anni luce,una congiunzione dicevo che forse rivedremo alla prossima Halley.Non so,ho sempre avuto il sospetto che Diego si sia sentito tradito più dalla semifinale coi Rangers,o la partita con l'Ajax,o da tutte le volte che siamo usciti dalla coppa Italia ai primi turni che dalle presunte,reali inventate,intercettate telefonate con Bettega

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  14. Mancoalicani vogliamo dire che Guidolin è migliore di Prandelli? io non lo escluderei apriori, anzi...

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  15.  
    Il
    problema, Manco, è che, allontanato il male dei mali, si è lottato
    per non retrocedere due anni a fila. Il che mi induce a pensare che
    forse, e ribadisco forse, le beghe non fossero SOLO quelle. E allora,
    ti domando, non sarà che c'è, c'è stato, spero NON ci sarà,
    dell'altro? Ora vediamo che combinano, come ho scritto, Pradè mi
    piace, se non altro, a differenza dell'ultimo Corvino e del duo
    GigniMencucci, parla chiaro e tende a farsi capire (l'ho apprezzato
    molto da Bonan, in settimana). Su Roncaglia ti ricrederai, questo è
    un ottimo innesto considerando soprattutto che lo pagano 0.
    L'egiziano non lo conosco, certo che se poi mi riprendono il pippone
    allora risiamo subito alle porte coi sassi, eh eh eh...

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  16. Ma che doveva dire Prandelli in conferenza stampa, Manco, che Bolatti gli faceva schifo? Sul fatto che Prandelli abbia invece sempre difeso la rosa a disposizione e si sia opposto a cessioni illustri hai ragione. Giusto o sbagliato che fosse, Prandelli si è sempre detto contrario al ridimensionamento. D'altronde: Udine è Udine e Firenze è Firenze. A Udine non si andrebbe avanti a discutere sul destino di Jovetic. Lo si metterebbe in vendita, punto e basta. I Pozzo avrebbero da tempo aperto l'asta al miglior offerente e cercato il sostituto. 

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  17. Chi gli'è questa quassù che s'asciuga per benino?  La Corna?  Ma i' biscotto l'ha già assaggiato oppure no?  Sembrerebbe di si ma un si sa mai. Non ho velletà, sia chiaro, caso mai avverto i mi' figliolo.  Passiamo ad altro, icché si dice di Cassani?

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  18. Vai se arriva Pazzini ricomincia la guerra Cheyenne con Jordan.  Il mio cavallo pezzato scalpita...

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  19. Pazziniana affila le armi per il grande ritorno...

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  20. Ho capito Pollock, meglio lasciare Pazzini dov'è e bonanotte.  Pour l'amour de Dieu!!

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  21. Attila se la Corna la un n'ha ancora assaggiato i' biscotto io ho fatto più go' di Pelè! Comunque lasciamo stare e' figlioli di fronte a tal pezzo di bernarda potrebbe succedere i'miraholo o omo di poha fede! Poi che si leticava pe' Pazzini? io mi ricordo più che altro di Prandelli...

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  22. Guarda che sul destino di Jovetic ne discute soprattutto i'Rialti e tutta la banda de' pennivendoli arrapati. Non importa mettere 'n vendita nessuno. Tutti sono 'n vendita, anche Eto'o, anche Kakà, anche ibrahimovic, basta che ci sia chi paga.

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  23. E che tiene in mano la vecchia,un uccello di brontosauro?

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  24.  Quanto mi mancano le pianure e gli altopiani eheheh

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  25. Sul pippone non riesco a risponderti male Louis,sei troppo simpatico eheh
    Su Roncaglia spero tu abbia ragione,anche se con tre terzini destri in rosa,Lollo Cassani Romulo,o fanno un tre per uno,o non l'ho capita...

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  26. Sono d'accordo con Jordan,la Corna ai giovani rischia di fargli venire un bel complesso d'inferiorità,meglio non rischiare e sacrificarci noi...ahahah

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  27. Lasciamo perdere Jovetic, tanto il tormentone durerà ancora a lungo, temo sino alla fine, perché chi ha grano aspetta di vedere, a corsa lunga, chi rimane al tavolo e chi bluffa. Non si può, come strategia, impostare il mercato interamente sull'eventuale introito derivante dalla cessione del montenegrino, sennò si scazza ancor prima di partire. Andiamo pure in low cost o in high risk, però muoviamoci per tempo su elementi anche poco conosciuti ma di prospettiva elevata, sennò ci toccano scarti o gente che cerca il last minute per andare a svernare e son proprio gli ultimi che ci servono. Roncaglia mi pare ottimo come inizio, il ds mi è piaciuto molto da Bonan, l'altra sera, chiaro, fermo, deciso. Quello che auspicavo, e quando una cosa mi torna (come nell'esatto contrario), lo dico senza problemi. Rammentiamoci il patrimonio che abbiamo in giro (Lepiller, Carraro, Iemmello, Piccini, Masi, Di Carmine) e facciamone tesoro, è importante quanto scovare nuovi talenti.

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  28. Bello il tentativo di "biscottone mascherato"della Germania che con l'1-1 si garantiva il primo posto,eliminava l'Olanda e se gli Orange avessero vinto facevano fuori anche il Portogallo .Gli fosse riuscito era il delitto perfetto...Il gol di CR7 ha rovinato i piani,anzi un gol danese li mandava a casa,allora 10 minuti di buon calcio e pratica ri-chiusa

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  29. Naturalmente, Deyna, naturalmente, il cervello (calcistico) non può non esser sopraffino: tra i piedi mirifici e quello, però, il puro nulla, il che non impedisce a quei due di essere, con Pirlo, i migliori centrocampisti d'Europa da diversi anni ad oggi. Di memorabile bruttezza, tra le furie rosse, furono Del Sol, un pizzicagnolo di Trastevere redolente cacio ciociaro, Camacho, uno spermone coi calzettoni a cacaiola e du' gambe da vinaio sormontate da una cassettina delle lettere, Del Bosque, il Torso del Belvedere avvitato a un culo alla Nino Taranto («Ciccio Formaggio») e due gambette che andavano a spasso incoerenti col sopra. E questi erano buoni giocatori: ma lo stesso sommo Luisito teneva in corsa il braccio destro dispiegato orrendamente, come per salutare col fazzoletto la morosa alla stazione e come ho visto fare solo a Maselli dipoi, mentre Gento-Vento era da fermo un Barney bitorzoluto che ti allibiva per la velocità palla al piede e la stoccata all'ultimo passo in anticipo, al modo stesso in cui non credevi che Mennea, uscito allo sbando dalle peggiori curve della storia dei duecento metri (a volte gli fu davvero longanimamente graziata l'invasione di corsia esterna), in rettilineo potesse fuoriuscire, di sé inorridito, dalla propria laidezza e imitare una Yamaha a Imola (Berruti, che curvava come un arcangelo e aveva assetto fino ai 180 che Tommie Smith gni avrebbe fatto 'na sega, non si è mai ripreso dallo stupore e ne ha conservato, come per ingiustizia, malanimo mai sopito)..

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  30. Io spero che il tormentone Jovetic duri al massimo fino al ritiro. Spero proprio non si vada oltre (in un senso o nell'altro) con una storia che destabilizzerebbe giocatore, rosa e tutto l'ambiente.

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  31. Il pan genovese è però preparato a caldo mentre il pan di Spagna a freddo.

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  32. A più tardi per discussioni sull'estetica del gioco...Per intanto, lancio una campagna anti-metrosexual a-la CR7: aridatece i magnaccioni anni '70!!!

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  33. Ma no, ma no, la pellicciona era il tratto distintivo del magnaccione! E poi lo Zigo girava sempre con cappello e colt, vuoi mettere?

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  34. Dimenticavo questi due superbi esemplari. Tra parentesi, forse difetto di memoria, ma a tutt'oggi non capisco come Paolo Conti possa essere arrivato a fare il secondo di Zoff in nazionale, di lui ricordo rarissime prestazioni significative...Qui mi potrebbe aiutare Jordan

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  35. Io di Paolo Conti ricordo per lo più papere insigni, però era un mio beniamino perché come Antonio tirava da fuori, con lui in porta, il gol era sicuro... ahahahahahahahah! Cuccu era un cesso di nulla, vai! Uno che senza la Juve non avrebbe visto altro che i tratturi della Sardegna. Quando aveva palla tra i piedi la guardava fisso, come una sconosciuta e, dopo aver pinzata fra i due zamponi come fosse qualcosa di bollente o una merda secca, la cedeva al compagno due metri a destra schiacciandola a terra di piatto (percentuale di un passaggio su due, in quell'invero rischioso modo, in fallo laterale). Che sia passato per Firenze, è vergogna incancellabile per i Pontello.

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  36. Ecco, allora Paolo Conti lo ricordavo bene, ahaha. Bordon era il terzo, in Argentina [Galli giovanissimo venne messo nel listone dei 40, Castellini veniva da un'annata disastrosa in cui perse il posto per Terraneo, ed Albertosi in forma strepitosa non fu portato per non metterlo in concorrenza con Zoff], anche lui incline alla papera, ma almeno nelle giornate di grazia faceva il paratutto, ed anche con un certo stile...Cuccureddu era sì molto rudimentale, ma aveva una sua efficacia, e soprattutto sganciava dei missili terrificanti da fuori. A Firenze me lo ricordo però bell'e cotto, vuoi per l'età, vuoi per infortuni ripetuti...

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  37. Bordon non era minimamente comparabile a Conti: ebbe una giovinezza sfarfallona (si consideri che esordì imberbe nell'Inter di poco post-herreriana) e gli rimase incollata un'immagine negativa, ma era portiere affidabile nelle uscite e tra i pali solo talora discutibile nella tecnica sui rasoterra. Cuccu era efficace col gregge, sui pianori o alle pendici del Gennargentu.

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  38. Sì, per questo non ho mai capito come mai la prima riserva di Zoff per un certo periodo sia stato Paolo Conti, e non Bordon. Che però anche in piena maturità non era del tutto indenne da sfarfallate. Comunque lo ricordo appunto come un buon portiere, nel complesso...Non esser così sarcastico col Cuccu, altrimenti si incapronisce [neologismo?] e col piffero che rilascia Cassani...

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  39. Su Paolo Conti e Liedholm te ne potrei raccontare di carine narrate dallo stesso presente in persona, ma poi ti distruggerei un totem, lasciamo perdere. Il baffuto portiere comunque era della compagnia del Bigallo, meglio perdilo che troallo.

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  40. Zoff e Albertosi erano di altro pianeta rispetto a quelli che citate. Tutti portieri modesti di un tempo che fu, della serie Tancredi e Agnolin. Eppure a quei tempi eran tra i meglio.

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  41. Anzolin, non Agnolin, Jordan: Barry, accorri, è tramortito dalla calura, è adesso o mai che lo puoi matare... ahahahahahahah!

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  42. Anzolin l'ho visto troppo poco, Tancredi era sì modesto, oltre che di bassa statura già per l'epoca. Zoff e Albertosi erano ovviamente di tutt'altra caratura, e anche Giaguaro Castellini, in forma, non era da buttar via...Ma ormai ho capito che a Jordan piacciono i corazzieri, eheh.

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  43. Anzolin era un brocco, Tancredi buono solo fra i pali e in uscita bassa, ma anche lì faceva talora i suoi svarioni: da paragonarsi a Paolo Conti, non a Bordon, che era una degna riserva (certo a cospicuo intervallo) di Zoff. Castellini era piccolo, ma ardito ed elasticissimo, di buona longevità anche se scaduto nel Napoli (già l'ultimo anno al Toro non era più lui).

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  44. Per quel che ricordo, però, Castellini inizialmente a Napoli si riprese alla grande, tanto che se non sbaglio il Guerin Sportivo lo elesse miglior giocatore del campionato, o tra i primi tre. Ricordo di quei tempi anche un portierino che sembrava promettere bene, il saltinbanco Ottorino Piotti, dal ciuffo ingelatinato alla John Travolta. Passato al Milan, furon più le distrazioni che le prodezze. Si parlava molto bene anche del bolognese Zinetti, agli esordi, tanto che Bearzot lo portò al Mundialito in Uruguay, ma si perse ben presto. Poi venne Tacconi, che a me non ha mai esaltato, anche se devo ammettere che nelle giornate di grazia era difficilmente superabile.

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  45. Tacconi era funzionale ma baracconesco nel piazzamento: Jordan mi deve spiegare come gli andassero quasi tutte bene, per me è rimasto un mistero. Piotti, che era da natura il più dotato delle meteore che citi, mi fa pensare paronomasticamente a Piot, grande e completo portiere belga, svantaggiato dall'aver militato in nazionale minore (che tuttavia con lui attinse i risultati migliori) e non sufficientemente ricordato dagli amanti del più bel gioco del mondo.

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  46. Ho scritto Agnolin? sì son proprio rincoglionito ma non dalla calura, quella passa. Volevo ovviamente dire Anzolin che ho anche visto dal vivo, per tre anni, quando ero a Torino, con quel rompicoglioni gobbo del mio padron di casa.

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  47. Anche Terraneo non era male

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  48. Deyna, premesso che stiamo parlando di portieri e di calcio, perchè con te non si sa mai e a me gli omini e un mi piacciano nè arti, nè bassi, dimmi te, oggi, quanti portieri sotto l'1,85 e c'è in serie A o in qualsiasi squadra seria. A que' tempi, e c'era meno scelta, quelli lunghi non sapevano allenarsi ed eran deboli in genere sui palloni bassi e tendenti all'anchilosato (vedi Cudicini) e c'era quindi posto per i normotipi purchè vispi e guiizzanti. Ora non più, e te lo dico anche per quel ragazzino slovacco che ti piace tanto.

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  49. Tacconi aveva il carattere del portiere (come Alebrtosi) spaccone quasi istrionico ultrasicuro di sè, e delle ottime doti atletiche e poi giocava nella Juventus...

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  50. Caro Antognoniforever, Terraneo era un portiere all'inglese, freddo e attento, padrone di area piccola, ma non aveva doti trascendentali.

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  51. Già che si passano in rassegna tutti perchè non si ricorda anche William Negri, il portiere dello scudetto bolognese? ci feci un allenamento per caso durante un raduno azzurro (non che avessero convocato anche me, io ero tra i ragazzini viola aggiunti) e mi impressionò, tra i pali era un gatto, fargli goal era davvero difficile. Poi si ruppe un ginocchio a trent'anni e prattcamente finì lì.

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  52. Uno come Terraneo oggi sarebbe il secondo di Buffon.

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  53. Ci puoi giurare, Antognoniforever!

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  54. In nazionale, intendevo, eh

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  55. L'avevo capito, Antognoniforever.

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  56. Piot era veramente forte, e con lui Van Himst...Se non ricordo male segnò un rigore a Zoff in un italia-Belgio negli anni '70. Va detto che i belgi hanno una buona tradizione di portieri: Piot, il giullare Pfaff, Preud'Homme...

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  57. Ragazzi state parlando di portieri che io nato nel '77 conosco solo perchè nell'82 iniziai a fare le figurine Panini, ma fondamentalmente so'na'sega di come paravano. Me ne ricordo uno io da quelle figurine... Grudina del Pisa, qualcuno mi sa dire come parava?!

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  58. Beh Vitalogy, se la mettiamo sul
    piano delle figurine Panini il più quotato di tutti i tempi è Pizzaballa, non
    ci sono storie. eh,eh,eh.

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  59. In realtà Vitalogy, quell'episodio con William Negri mi pare fosse del '62, quindi tu eri ancora da venire, beato te.

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  60. Infatti William Negri non lo conosco neanche per sentito nominare... la fama della figurina di Pizzaballa invece sì, è arrivata anche a i tempi recenti!

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