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venerdì 9 agosto 2019

L'universo parallelo


Considerazioni della vigilia parlando di operazioni minori, di taglieri di salumi, prima che possibilità illimitate ci portino pietanze pregiate; bene Lirola e Purgar, mentre Boa e Badelj, e Purgar insieme a Badelj, è come dire che l’ideale di vacanza è prendere la moto e partire senza meta, senza programmazione e nessuno che ti rompa le palle. Per ritrovarsi a casa dei suoceri, a Montemignaio, a rispondere alla mail di lavoro. Con Purgar hanno comunque recuperato la quota di tatuaggi svanita con Nainggolan. E non voglio prendere in considerazione i nomi fatti dai giornalisti, perché sono come Francé, Giusè, Marì, Lucià, insomma l’elenco dei nomi che fa mia mamma prima di chiamarmi. Il Bambi sul discorso delle trattative fallite, e quindi degli acquisti del piano B, sostiene che è come quando ci ricordiamo del colore degli occhi solo perché hanno le poppe piccole. Ed è arrivata anche la crisi di Governo prima del 10. Si, qualcosa si è rotto. Tra Salvini e Di Maio, nel ginocchio di Pedro, e speriamo niente a Badelj e Boateng, sui quali spero di potermi ricredere come ho fatto quando pensavo che quella di andare a correre all’ora di cena fosse solo una scusa per andare dall’amante, poi invece c’è gente che corre davvero. Tranne loro due. Il 10 per fortuna è già domani, e si riderà degli scherzi che ci hanno fatto facendoci credere che Boateng e Badelj erano stati grandi acquisti. Addirittura titolari, e giù grasse risate. Compreranno anche scarpe speciali per recuperare sensibilità a certi piedi di legno arrivati prima del 10. Sarà l'ora dei campioni. Intanto in un universo parallelo sono i treni a perderci, le riserve non vengono considerate titolari, e il 10 va a Bo Derek.

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