.

.

lunedì 5 agosto 2019

Il figliol di prodigo


Comunque Mameli aveva detto “siam pronti alla morte”, non “siam pronti al ritorno di Badelj e Borja Valero”, anche perché per Rocco i soldi non sono un problema. Se poi resta valido ancora che Pradè prima deve vendere tutti gli esuberi va a finire come quando bisogna svuotare il frigo prima di partire per le vacanze altrimenti la roba scade. Così ci ritroviamo per la cena della vigilia di campionato a mangiare yogurt e senape, e per colazione uova Kinder con maionese. Siccome il mio ruolo è un po’ quello di sdrammatizzare sto andando dal Bambi a dirgli che siamo passati da Radja a Badelj, passando per Boateng, e visto che questa volta non sarà un compito semplicissimo, mi porto con me una bottiglia sperando nel silenzio-assenzio. Lui che passa le ore a fissare il vuoto e il vuoto ricambia. Oppure la butto sulla filosofia ricordandogli le stragi negli USA dove è più facile morire per un colpo di arma da fuoco che non per vecchiaia. Mentre sono sempre più convinto che lo spray urticante viene prodotto con le scorie di queste operazioni di mercato. Per sorridere ormai c’è bisogno di un riflesso incondizionato. Sono oltremodo disposto a tenervi come utenti malgrado siate favorevoli al ritorno di Badelj, tanto non devo darvi da mangiare. Stamani ho scelto le scarpe allacciate per ricordarmi di fare il doppio nodo. Devo tenere ben presente che la base era già una squadra da Champions. Forse è vero che la felicità te la devi andare a cercare nelle piccole cose. Se non piccolissime. Anche fosse tutta racchiusa in un prestito con diritto di riscatto.

Nessun commento:

Posta un commento