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domenica 18 agosto 2019

Cibo pronto



Arrivati al 17 agosto con la virtù dei forti rafforzata anche dai ritmi blandi delle amichevoli estive, ho aperto un “Terre Alte” di Livio Felluga così ho salvato la serata. Un modo per reagire alla cedrata Tassoni, e con l’armonico assemblaggio di quelle uve ho dimenticato il borbottio del Bambi e riscoperto il debole per chi avrebbe tanto da ridire e invece se ne sta zitto. L’unico avvenimento che ha un po’ movimentato il sabato del villaggio la cui chiesa non è ancora al centro, è stato il nuovo arrivo in casa Bambi, che pur essendo una papera hanno voluto chiamare Drago. Al Bambi questa attesa condizionata dal FPF, questa lunga stagionatura degli acquisti ricorda le privazioni di quando era bambino, oggi, da adulto devoto agli americani, vorrebbe aprire un terzo tipo di biscotti senza per forza aver finito gli altri due. Ricordandosi del nonno che gli raccontava di come erano generosi quando dopo averci liberato ci regalavano la cioccolata. La tregua si dice che durerà fino a lunedì poi verrà calato il tris di acquisti dando finalmente spessore al mercato, e svelando le vere ambizioni. Anche se incombe il tris di sassi nella manica; Borja, Kalinic e Pasqual. Ci vuole cibo pronto con il Napoli che incombe, ma non bollito. Poi siamo tutti d’accordo che se Biraghi farà bene all’Inter non faremo come con Ilicic e Alonso, prima infamati e poi rimpianti, e non ce la rifaremo con Pradè perché avrà fatto un’altra bella plusvalenza dopo quella con Veretout. Noi che capiamo più di Conte e Mancini. Semmai ce la rifaremo con Benassi nel caso si confermi capocannoniere. Insomma, a chi non regge un’altra cessione nella settimana del debutto in campionato, invece di Laxalt meglio prendere Laxanax. Lo dico per arrivare più tranquilli al 10 agosto. O perché magari oggi con il Monza Vlahovic siederà ancora in panchina.

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