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domenica 10 febbraio 2019

Devo imbiancare


Hanno richiamato l’ambasciatore, ma per fortuna ci hanno lasciato Lafont e Veretout. E così malgrado alla fine fossimo decimati, Staffelli è partito comunque per presentarsi col tapiro a casa di Pioli per dirgli, “Eh signor Pioli questo è l’ennesimo P A R E G G I O”. Giovane la Fiorentina che non muore nemmeno dopo aver visto il Napoli, giovane il podio di Sanremo, anche se Mahmoud vince e non pareggia. Premio della critica a Lafont, miglior canzone che inizia per C alla Fiorentina, con “Coraggio”. Se la cantano e se la suonano, ma non è il Festival di Sanremo. Sono quelli di Hagi alla Roma. Diciamo che c’è nostalgia di Sousa e di Pino Mango. Non a caso ho tifato Ghemon, per la sua “rose viola”, un irpino che fa una canzone sul monte ingaggi della Fiorentina, e per il suo nome con la finale in consonante che mi ricorda Montiel. Mentre il PD dopo la partita di ieri si è scusato anche coi francesi della Fiorentina; Martina ha dichiarato “Veretout semmai è grasso che cola”. E io per festeggiare la parata di Lafont su Zielinski mi sono fatto un panino con il lampredot. Questa partita non ci ha detto solo che abbiamo una squadra molto giovane ma con gli attributi, ci ha detto anche che ha ragione chi critica Pioli, è da ceppiconi vantarsi di non aver perso, mentre i veri eroi si vergognano di essere invincibili. Il Bambi però non ne può più di tutti ‘sti pareggi, vuole vincere qualcosa, è passato troppo tempo dall’ultima gioia, io invece sarà perché è domenica, o forse sarà perché ieri era sabato, ho deciso che me ne fregherò della fretta del Bambi, sarò lentissimo e imperturbabile proprio come il suo cancello automatico. Mentre aspetto che il vetro si spanni penso che devo imbiancare le distanze. Quelle che separano un pareggio da una vittoria e da una sconfitta.

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