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sabato 9 dicembre 2017

Riflessioni senza internet


Purtroppo ieri non funzionava internet e così non so nemmeno se ha piovuto o se c’è stato il sole, in compenso stando rintanato in casa ho avuto modo di risentire con più calma Zumkeller che a Strafactor ha cantato “Ho perso il mio nome in una forte epistassi”. Un talento, tutti ne abbiamo uno e il mio spero di scoprirlo prima di morire. Poi ho ho avuto modo di riflettere sulle migliori proposte gastronomiche in città, così oggi posso consigliare la pizza napoletana di Santarpia perché costa davvero un patrimonio dell’umanità. Per chi ama l’arte in cucina il consiglio è invece olio su pastella. Cosa ci ho guadagnato a non uscire di casa? Ho fatto l’albero senza ripercussioni, quando lo faccio fuori c’è sempre il rischio che qualche cane mi pisci sugli stinchi. Ho ripensato anche a quando ero giovane e fare l’albero significava toccargli il culo mentre metteva le palle. Riflessione più riflessione meno, le caramelle dagli sconosciuti ma anche le tisane dai parenti. E poi sono sempre più convinto che siano stati i servizi segreti russi tramite i loro hackers ad aggiungere le Z nei miei editoriali. Keith Jarrett, un buon bourbon e un Montecristo, che vita! Peccato che non ho mai bevuto whiskey e ho smesso di fumare da troppo tempo per ricominciare. Ah si, anche l’acqua della doccia che quando la senti da fuori è calda, poi entri e diventa fredda, come metafora della vita del tifoso Viola. C’è del buono però anche nell’acqua tiepida, in Pioli, e nelle donne con le poppe piccole ma con dei bellissimi occhi.

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