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domenica 3 dicembre 2017

Lello il Carrello


Il mio freddo dentro è scaturito dall’importanza di battere il Sassuolo, e ho cercato di superarlo con il riscaldamento della macchina che comincia a fare caldo quando finisci di parcheggiare. Tutto era cominciato con il terzo gol del Chievo nel campionato Primavera, inatteso e definitivo come l’ultimo verso che manda in rovina il poema intero. E’ calato il silenzio degli eloquenti (da qui il ritardo dell’editoriale). Se Tommaso fosse ancora piccolo gli comprerei “Lello il Carrello” della Chicco, fatto apposta per insegnarti fin da subito che la domenica è meglio andare all’Ikea che allo stadio. Regalatelo per questo Natale ai vostri figli piccoli. Salvateli. Per superare la paura di Berardi ci sono sempre i magnifici mercatini di Natale e soprattutto il vin brulè a prezzi di una Maratona Centrale. Andiamo a cercare la neve, per tirarci le palle, tutto bianco, le urla, le scivolate, le risate, la poltiglia, la macchina che allunga la frenata, il palo della luce. Era meglio un gol di Berardi, almeno rimontabile senza bisogno del carrozziere. Alla fine mi sono fatto persuaso che bisogna aiutarci da soli perché Dio ha gente. A Natale il tifoso Viola non ha mai vinto nemmeno a tombola. A questo punto mi auguro solo che la partita di oggi non presenti qualche asterisco piccolo sulle maglie del Sassuolo, perché spesso dietro ai più piccoli si nasconde un’inculata. Una partita nella quale ci vorrà la stessa costanza di quando apri il frigo la quinta volta per controllare meglio che ci sia qualcosa che ti era sfuggito. Come la vittoria da qualche settimana. Speriamo insomma che il portone di oggi, se mai si aprirà non sia un trompe-l’oeil. Io per non sbagliare intanto ho messo un Santo Spirito olio su tela 60 x 40 in salotto.

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