.

.

martedì 5 dicembre 2017

Questione di imprinting



Nel giro di pochi giorni alcuni bambini sono stati trovati positivi alle droghe dei genitori, ora sono pronti ad accettare anche caramelle dagli sconosciuti con la sciarpa Viola. E se il 2017 è stato l’anno più a secco dal 1800 si capisce anche del perché lo sia rimasta anche la Fiorentina di Sousa. E poi Pioli almeno non promette sogni ma solide seghe mentali. Ridendo e scherzando intanto è già un anno che Renzi e la Boschi hanno lasciato la politica. Mica come i Della Valle. Secondo me i rincoglioniti dovrebbero sparpagliarsi, anzi dovrebbe essere proprio questo il motivo principale che oggi porta a pensare a stadi più vuoti. Io sono così sereno nei confronti della squadra di Pioli perché ho le idee chiare; da grande voglio fare il vecchio. Alcune fissazioni durano mesi, anni, poi di punto in bianco mi viene il rigetto e rinnego tutto, non ero io a dare del ceppicone a Pioli, mi dissocio, il caso è chiuso. Perché ho sempre amato la Fiorentina della metà classifica, ma non perché sono un umile appassionato che accetta il suo destino con rassegnazione, è stato solo questione di imprinting sfotunato, come succede ai cuccioli con le loro mamme maiale. Era il periodo della pubblicità “Un diamante è per sempre”, andando allora in curva Fiesole, dopo la lettura delle formazioni quando gettavamo carta a pezzetti per fare la coreografia capì che anche i coriandoli non scherzano. E così ancora mi tolgo pezzetti di carta qua e là da vecchi maglioni. Forse carta igienica. O forse sarà che vedo il mondo attraverso il mio vuoto interiore.

Nessun commento:

Posta un commento