Vince
Barack Obama mentre davanti alla locandina della Nazione in Piazza
Santo Spirito un vecchio fiaccheraio dava la colpa a quel barackone di
Corvino, un po’ perché rincoglionito e un po’ perché Pantaleo gli stava
sul culo a scoppio ritardato, e allora borbottava scatarrando per terra
gli interessi passivi maturati dal vizio del mezzo Toscano, facendo
polemica col vecchio DS dopo aver capito che avevamo comprato Ogbonna.
Gli Stati sono Uniti mentre Firenze non tanto, come sempre, tra chi
tifa contro i Della Valle e chi invece aveva puntato tutto su Romney
come nuovo attaccante da prelevare a gennaio, pensando si parlasse di
Rooney, quel Whaine che in città, per chi mastica giusto due parole
d’inglese tanto per cercare un approccio alla carlona con un turismo da
inculare il prima possibile, era parso wine, il fedele compagno del
panino col lampredotto, da preferire e per combattere proprio quel
turismo mordi e Fiuggi. Si perché Firenze è piena di “rintronahi”, che
pensano che quel tipo di turismo “veloce” sia inteso come quello di chi
mangia un panino con un bicchiere d’acqua, che è una bestemmia nella
patria dell vino “bono”, come chi ieri, prima s’è incazzato con i Della
Valle tanto per assolvere al dovere quotidiano, e poi s’è scagliato
contro la pubblicità. Ero a mangiare dal trippaio di Porta Romana e il
malumore già si tagliava come il centopelli, c’era uno che pur non
essendo assessore asseriva di essere in difficoltà a seguire un film su
Rete 4 proprio per via della pubblicità che lo spalmava in un tempo
infinito pari a quello concesso alla Lazio per pagare l’Irpef, e proprio
a proposito di tutta questa pubblicità che ti martella dalla mattina
alla sera, rimarcava il suo disgusto dopo che su tutte le locandine in
città, ma anche sui giornali e in radio, invece dei soliti titoli di
politica o di cronaca, ieri aveva trovato un così largo spazio la
pubblicità a caratteri cubitali della Cobrama, “tanto un vu’le vendehe
più a nessuno le macchine” era stato il suo commento pieno di sarcasmo
misto a salsa verde, scambiando di fatto il presidente degli USA per il
concessionario Volkswagen di Scandicci. Il mondo del tifo è molto
variegato, quello fiorentino in certe sue sfumature è sia variegato che
col variatore, come quando con il Ciao si pedalava per aiutarsi sulla
salita del San Gaggio, perché Firenze è molto popolare e allora arranca
nel suo provincialismo, specie nella sua popolazione meno giovane che
soffre l’ondata massiccia di tutti questi stranieri dai nomi
impronunciabili, e più ci si allontana dalla città e più soffre, e negli
ultimi due anni dove il bel gioco ha latitato, il vero spasso almeno io
l’ho trovato andando nelle campagne intorno a Firenze, a respirare
quell’ironia involontaria tipica di una popolazione più ruspante. Alla
casa del popolo di Montespertoli per esempio, rubizze figure uscite sane
e salve ma a fatica dal pranzo della domenica, appesantiti da indumenti
fradici di calorie, tra rutti in vernacolo, nomi storpiati, digestioni
lentissime con derive d’abbiocco quasi catatoniche, vivono troppo
lontano da fatti così importanti come le elezioni americane, vicinissimi
invece alle cose più materiali di tutti i giorni. Imbattibili nel far
tornare i conti. Gente capace di tirare fuori dalla terra il proprio
sostentamento, e in un annata triste come quella scorsa ho assistito al
modo più casereccio e allo stesso tempo geniale di ottimizzare le
risorse. Soprattutto in tempi di crisi. In una sala colma di passione e
di sofferenza, in maestosa solitudine, un eroe della pennichella
esultava come un bambino al replay del gol della Fiorentina di cinque
minuti prima, In piedi e a braccia alzate verso un surrealismo da far
accapponare la pelle anche a Dalì. Mi era sembrato davvero uno spregio
quello di sentire gente infamarlo sostenendo che era sempre lo stesso
gol e che quindi valeva solo uno, io invece avevo fatto finta che s’era
raddoppiato. Pezzo di merda! Intanto davanti al circolo Vie Nuove “ yes
we can” è già diventato Yepes e Ujcani.
Mai, Pollock, la bandiera americana sventolò più gloriosamente su un pennone! Questa qui, cui perdonerei anche il montolivettismo (non c'è pericolo, non è racchia, non ha bisogno di compensi), a occhio e croce è del Colorado e sta festeggiando la vittoria di Baracche per Ispanici al grido di «Yes, we cannabis!».
RispondiEliminaChe Montolivo tirasse con Prandelli più che con Miha ancora non l'hai provato, Lud, in tanti post che hai scritto sull'argomento. Montolivo nasce trequartista nell'Atalanta, più disponibile al tiro che nel ruolo che gli costruirà poi Prandelli, non impara a tirare con Prandelli, è una risorsa che ha di base e che non realizza a pieno a causa della lentezza e della scolasticità del suo approccio, come descrisse in un post memorabile quel grande intenditore di Drago che aspettiamo qua sul sitollock da sempre.
RispondiEliminaNon ho provato che tirasse di meno, ma è pacifico che con Sinisa, anche per altre ragioni ben note, il giocatore abbia subito una involuzione tattica e tecnica. Se anche questo non lo ritieni vero allora mi arrendo.
RispondiEliminaStesse a me ( "e meno male che non sta a te!", direte voi, soliti cazzoni) in assenza di Jovetic metterei là davanti Ljajic e El Ham, convinto che si integrerebbero alla perfezione. Invece Montella farà come vuole lui e c'avrà anche ragione, eh eh eh.
RispondiEliminaL'attuale miglioramento di Montolivo può essere spiegato con il fatto che al Milan si impegna di più, ma fa giustizia sulla vecchia idea che sia un giocatore lento ed inutile. Come previsto (almeno da me) si è inserito, gioca bene ed è sempre tra i migliori. Non ho alcun dubbio sul fatto che a Firenze sia stato ben sostituito: da giocatori come Valero che non lo fanno assolutamente rimpiangere e che gli sono probabilmente superiori. C'è chi dice che il centrocampo della Fiorentina sarebbe ancora più forte se ci fosse anche Montolivo, ma francamente trovo questo discorso pretestuoso ed inutile.
RispondiEliminaChe tu ti arrenda non lo credo neppure se lo vedo, Lud.
RispondiEliminaE' un diesel!
RispondiEliminaS'è spostata da sola (da Firenze).
RispondiEliminaFaresti bene, Lud: a Firenze il giocatore era in vacanza da quando non rinnovò il contratto e si accordò col Milan, subito dopo i Mondiali.
RispondiEliminaL'ultimo sacrosanto post del Colonnello mette una pietra tombale sull'attendibilità di qualsiasi considerazione tecnica su Montolivo che si basi sui suoi ultimi due anni a Firenze. L'ho scritto qui sotto, era un auto posteggiata da spostare. Un diesel!
RispondiEliminaChiari, la maggior parte degli strilloni (per dirla col Sopra) opta per la tua soluzione (che condivido), una minoranza delira di Mati+Ljajic, una minoritaria pensa a Toni+Ljajic, pochissimi a Mati+Toni, nessuno (mi pare) per Toni+El Ham. Ma l'uomo vede e Montella provvede.
RispondiEliminaE' il faro di una squadra depauperata di stelle, in crisi e con allenatore licenziando, ha segnato due autogol (come dice Deyna) ma noi dovremmo incensarlo. Ma de che?????? Giocatore da squadra di centro-classifica, come Segnamai.
RispondiEliminaDicci piuttosto, Lud, di questo Hajrovic, ventunenne centrocampista del Grasshoppers sotto contratto fino al giugno 2015, per il quale ci sarebbe un'asta fra noi e la Lazio.
RispondiEliminaQueste le parole di Estiarte, braccio destro di Guardiola: «In Italia non si gioca più il miglior calcio europeo, anche se c'è una
RispondiEliminasquadra che mi piace da pazzi: la Fiorentina di Montella. Come gioca
bene! Contestano che non segna molto? Intanto il pallone ce l'hanno
loro, andatelo a recuperare!». Senza commento!
Anch'io voto per Ljajic+El Hamdaoui (il primo ha giocato a Genova una delle sue migliori partite in viola e il secondo ha lasciato intravedere indizi di doti mirabolanti), anche se Mati è una risorsa che merita di essere recuperata. Ha quasi tutto per emergere. Il "quasi" è dettato dall'incapacità, sino ad ora manifestata, di dialogare proficuamente con i compagni e di trovare la corretta posizione in campo.
RispondiEliminaATTENZIONE : Sono riuscito a mettermi in contatto con Jordan. Lui sta bene ma ha qualche preoccupazione per suo figlio che sembra avere qualche problemino di salute, che però deve ancora essere valutato. Può anche darsi che non sia niente di serio. Tuttavia Jordan in questo momento non se la sente di discutere di calcio. Quindi lo aspettiamo, fiduciosi che i suoi pensieri scompariranno e che tutto si risolva per il meglio. Mi ha chiesto di salutare tutti a suo nome, cosa che faccio volentieri. Rinnovo a lui i miei sinceri auguri affinché tutte le sue preoccupazioni vengano presto dissipate.
RispondiEliminaMi associo agli auguri di attila a Jordan.
RispondiEliminaLa salute di Jordan e famiglia innanzitutto. Mi associo agli auguri.
RispondiEliminaAuguri sentiti anche da parte mia a Jordan ed alla sua famiglia.
RispondiEliminaLUD,abbiamo provato a fare come il Gran Maestro La Vallette a Malta,lui strenuo difensore dell'isola ma tu sei stato più tenace degli Ottomani dell'epoca e su Montolivo hai vinto ai punti,quelli di sutura alle nostre teste che cozzavano contro le tue tesi.CHIARI,pur non essendo cliente della (banca)Coop io coopto tuo tandem d'attacco,contando sul fatto che i movimenti di El Ham sono poco conosciuti,per ora.Faccio notare l'ennesima rivoluzione,modifica ai campionati minori ma continuano ad ignorare i problema del grande calcio...,straordinario il titolo di Stadio,sembrava i gobbi avessero vinto la Champions!Bene per la solita vittoria delle banche negli Usa e AUGURONI di cuore a Jordan ed erede!
RispondiEliminaColgo l'opportunità di essere ospite in questo blog per rispondere all'interrogativo,proferito ieri sera,di Antonio Conte:"Sono stato io ad esultare al gol del Chelsea".Sicuramente leggerai questa risposta Antonio ma sappi che ingannevole,poiché tanti,più dell'immaginabile hanno esulato iersera.Ora ho un dubbio:mi leggerai?O non ti dedichi a letture colte?Sei un altro che non alza l'asticella bensì solo la voce?Dimenticavo,probabile ti abbiano bocciato anche all'asilo,quindi....ab agro,tu.
RispondiEliminaAl terzo rigo è "esultato",in luogo di esulato.
RispondiEliminaIl boato in sala stampa a Torino al gol di Moses in presenza del parrucchino che, dopo i capelli, perde anche la testa, non ha prezzo. Grande Torino!
RispondiEliminaAnche io mi associo.
RispondiEliminaLo sentivo che c'era qualcosa che lo impediva. Jordan, ti voglio bene, e sono convinto che non sarà nulla. Sono con te col mio cuore di padre.
RispondiEliminaE adesso, per far apprezzare pienamente il divario fra una grande persona (Jordan) e una testa di cazzo di levatura mondiale (il Giannelli), ecco a voi un sottoprodotto della merda in forma di post:
RispondiElimina«08/11/2012 10:49:37 i'giannelli, Fosse solo pato. I pericoli arriveranno da
tutte le parti come piovesse. Da destra bojan, a sinistra l'egiziano al
centro pato e pazzini. Da fuori montolivo. Ed i minuti sono 90. Solo un
miracolo potra' salvarci. Se finisse pari mi lascerebbe amaro. io a milano
vorrei vincere ma bisogna essere realisti. Non dovremo farli mai
avvicinare alla nostra porta».
Notate, o Amici, che secondo il Giannelli favissimo solo un miracolo può salvarci, però sarebbe amareggiato se pareggiassimo, siamo più forti ma bisogna essere realisti e cioè rassegnarsi a perdere coi più deboli. A questo punto la gogna non basta, si tratta di fargli passare una barra indandescente attraverso il Grande Canale, a questo deficiente senza pari.
RispondiEliminaAuguri a Jordan e al figlio anche da parte mia
RispondiEliminaForse sono eccessivamente dietrologo e complottista per mia natura, ma sospetto che i'giannelli e paolone siano due invenzioni della redazione per attirare un po' di commenti, dopo il fuggi-fuggi creato dall'abbassamento del livello delle conversazioni ad opera di vari isterici maleducati e multinick
RispondiEliminaIntanto il gat ha evitato di replicare a tutte le risposte schiaccianti che gli sono arrivate ieri: qualche giorno di silenzio, poi nella notte tra domenica e lunedì vergherà nuovamente il solito papiro su Montolivo, a prescindere da quelli che saranno stati il risultato della gara e la prestazione del giocatore.
RispondiEliminaFa come quello che prende la multa per non aver pagato il parcheggio mentre era a pagare una multa presa per non aver pagato il parcheggio mentre era a pagare una multa presa per non aver pagato il parcheggio...
Sono d'accordo, Vita, o loro o il baseballista che cerca sfogo e consolazione ai suoi dolori. Ad ogni modo, se credono di risollevare il livello con questi due pagliacci virtuali stanno freschi. Del resto, non vedo resipiscenza redazionale circa il multinickismo villano, hanno permesso al Dorfino imbecille ed eunuco, sotto le pagelle, uno show suicida e sùbito in rotta. Di sicuro, con questa coppia (in effetti, è un solo coglione sovradimensionato) alimentano di lazzi il nostro aureo sitollock e quindi continuino pure così.
RispondiEliminaAhahahahahahahahah... Vitalogy! Attendiamo allora la sua prossima, romeriana notte dei morti viventi... ahahahahahahahah!
RispondiEliminaIn bocca al lupo al grande Jordan, sperando si risolva presto e bene la situazione familiare. Quanto al complottismo, Paolone e i'Giannelli sono così caratterizzati nel loro disfattismo, da sembrare in effetti inventati. Voglio dire, il vero disfattista col culto della dismissione di questi tempi vincenti si eclissa, tornando sui fondali col suo brown submarine, in attesa di periodi migliori, ossia sconfitte della Fiorentina, o avvisi di garanzia per Della Valle [ma anche un mezzo gol di Montolivo, per i meno strenui e radicali, a volte può bastare a cagionare la riapparizione miracolosa].
RispondiEliminaForza Jordan, la famiglia e la sua salute prima di tutto. Ti sono vicino!
RispondiEliminaMi associo agli Auguri per Jordan e la sua famiglia.
RispondiEliminaahahah Colonnello in effetti un che di questo della foto ce l'ha l'autore dei pipponi notturni
RispondiEliminaAh, e chi non vuole che si parli ancora di Montolivo, se la rifaccia prima con Pallavicino per primo!
RispondiEliminaMette tristezza anche il flop del Bardazzi, col suo tentativo fazioso, nemmeno tanto recondito,di ridare un po' di fiato agli anti-viola e filo-montolivo del sitone. Oltretutto immediatamente ridimensionato l'espertone, quanto a competenza calcistica, dal deynone nostro.
RispondiEliminaIntanto il viscido Pallavicino, libero dalla presenza di Corvino, cerca di riconquistarsi le simpatie dell'ambiente viola, sperando in nuovi affari da concludere con una Fiorentina sempre più ambita dai giocatori.
RispondiEliminaI'Giannelli è ufficialmente bipolare.Urge modifica alla Legge Basaglia,non si possono ammassare tanti degenti sul sitone.Certo che se con Montolivo si fosse applicato il sistema applicato al ragazzino nuotatore,rasato a zero per la scarsa performance in Svizzera,il Milan avrebbe un calciatore totalmente glabro e pelato.
RispondiEliminaBardazzi deve aver battuto i'capo... se è vero che stando con lo zoppo si impara a zoppicare, mi sa che stando con Pallavicino si impara a cadere da cavallo
RispondiEliminaahahah ma guarda che senza passata non sentirebbe più stimoli per giocare a calcio
RispondiEliminaNon vedo bipolarità nel Giannelli, Sopra, solo una costante, profonda depressione unipolare, con punte di pessimismo cosmico.
RispondiEliminaGrandissimo, talentuosissimo, bellissimo, amatissimo River Phoenix.
RispondiEliminaFacundo Roncaglia si sta scaldando nel picadero, per domenica.
RispondiElimina
RispondiEliminaSi ceni! Per quanto comunicatomi, con gnocchi di fave alla menta; hummus di ceci con crostini di farro; pomodori grigliati. Vino: Nero di Troia.
Mi unisco agli auguri a Jordan, ti s'aspetta!
RispondiEliminaANTOINEROUGE....My own private Idaho.
RispondiEliminaEh ma non vale, hai pure il cuoco/a! Io invece farommi cous cous di farro con curcuma, burro chiarificato [in onore del Chiari], zenzero, cipolla ed erba cipollina, quindi solita caduta nell'abisso della sarcofagia con braciolina di maiale allevato all'aperto, con aglio e rucola. Vino: primitivo di Manduria.
RispondiEliminaBeh, se è stato allevato all'aperto non vedo cosa possa obiettare al coltello del macellaio. Mica vorrà anche vivere il porco! L'hummus l'ho preparato io, gli gnocchi sono una gentile concessione.
RispondiEliminaAfrica solidale
RispondiEliminaIn bocca al lupo,JORDAN.
Lele
Un augurio a Jordan e alla sua famiglia al quale mi associo anch'io.Sono a Milano e non ho potuto farlo prima.
Ti aspettiamo
Gianni
Deyna, sei stato colpito basso, non so se te ne sei accorto... La nostra cattiva coscienza e la nostra cattiva logica di carnivori ci rende i Paolone, i Giannelli, i Barry e i Mambo di AntoineRouge.
RispondiEliminaAhah ma mica volevo scaricare la coscienza, con quell'"allevato all'aperto", era solo per sottolinearne la qualità. In generale e per gli altri onnivori, naturalmente, ché Antoine non lo può vedere come alimento. Ad ogni modo la morte c'è stata, ma almeno la vita l'ha fatta buona...
RispondiEliminaDeyna, alimenti paolonescamente la polemica di AntoineRouge... Al quale confesso il mio imbarazzo di carnivoro-gobbo di educazione, d'ambiente e di cultura, il quale rimuove goffamente ogni volta che un vegano o come cazzo vi chiamate lo inchioda alla sua miseria. Comunque non escludo che con la tua martellante campagna tu riesca a farmi franare, un giorno o l'altro.
RispondiEliminaAnche io t'ho capito nel senso che poi hai spiegato, Deyna. Il fatto è che hai provocato AntoineRouge con la battuta sulla sarcofagia, ed a lui non è parso vero cogliere l'occasione per aumentare in te il senso di colpa che già era ben presente in quel diminutivo "braciolina", eh eh eh.
RispondiElimina.Oltre ad avere qualche amico vegano e qualcun altro vegetariano, ho un parente abbastanza stretto che è vegano, e ho avuto per qualche anno una fidanzata vegetariana: al di là dell'immensa difficoltà di conciliare pasti sia in casa che fuori, confesso che quando mi rinfacciano le mie abitudini alimentari non ho argomentazioni valide per replicare a loro (e difatti non replico, ma non riuscirei mai a convertirmi), a cui mi permetto di fare solo un'obiezione seria e una faceta: 1)faccio veramente fatica a comprendere il rifiuto di uova e latticini qualora provengano "dall'aia". 2)I dolci vegani, fatti usando ad esempio la banana come coagulante (si fa per dire) alternativo all'uovo, pur sforzandomi di mangiarli quando me li servono, li trovo disgustosi.
RispondiEliminaTi dirò, Colonnello, che fatico a definirmi vegano. Io sono vegetariano: sono quelli che così si definiscono che non lo sono, dato che uova, latte e derivati non crescono nell'orto.
RispondiEliminaQuanto alle obiezioni di Vitalogy: 1) non c'è modo di allevare animali per sfruttarne i derivati senza uccidere; 2) tutto sta alle capacità del pasticcere.
RispondiEliminaA "pasticcere" manca una "i".
RispondiEliminaLeggo ora di Jordan, al quale voglio dire che gli siamo vicini e a cui auguro che tutto si risolva per il meglio, sperando quindi di poterlo incontrare (virtualmente) al piu' presto.
RispondiEliminaLeggo anche che avete disquisito di Montolivo. L'altro giorno ho visto il secondo tempo di Milan - Malaga ed effettivamente il Monto e' stato uno dei migliori, dei suoi, anche se bisogna dire che e' un Milan dove spiccano anche Emanuelsson, il quale gli anni scorsi era sempre uno dei peggiori e quest'anno eccelle, e Bonera, per anni panchinaro milionario e oggi guida della difesa quasi fosse un Baresi o un Nesta.
RispondiEliminaIl Monto evidenzia pero' sempre la sua inquietante caratteristica, di cui ho gia' parlato, di essere discontinuo all'interno della stessa partita: gli ho visto fare un gran recupero sull'avversario e un lancio stupendo all'attaccante, poi subito dopo ha sbagliato di cinque metri un facile appoggio laterale e si e' fatto superare, direi quasi uccellare, da un avversario in maniera sconvolgente. Mi sembra che questo ragazzo stia dilapidando le sue capacita' tecniche ed atletiche, che non sono indifferenti, non solo per la cronica mancanza di personalita', ma anche evidentemente per scarsa concentrazione. Resta il fatto che sta giocando molto meglio che da noi negli ultimi due anni (ci vuol poco, direte), e' al livello delle sue migliori stagioni in viola e dell'Europeo di quest'anno.
Direi comunque che del Milan preoccupa l'attacco, con i ritrovati Pato e Robinho e con il Faraone savonese, non certo il centrocampo, desolante se si pensa al Milan degli ultimi 20-25 anni. Non parliamo della difesa, poi (a proposito, non so se nello staff del Milan c'e' anche un dietologo, ma, se ci fosse, andrebbe licenziato in tronco e radiato dall'Ordine, visto Mexes).