Perifraseggi
In
un mondo come quello del calcio dove l’uso della lingua italiana è più
ruvido di un intervento di Chiellini, per alcuni addirittura un optional
come la vernice metallizzata, tanto che molto spesso si sceglie di
andare in bianco con la grammatica pur di risparmiare, la Fiorentina si
dimostra la più democratica promotrice di linguaggi facili, scegliendo
di parlare la meravigliosa lingua universale del bel gioco, per cercare
di facilitarne a tutti la comprensione, con eccezioni come le perle da
pirla di Massimo Mauro che parla un lessico dislessico, e al quale hanno
affiancato non a caso quel gran pezzo di un tutor della D’Amico, visto
come l’opinionista di Sky pur di ottenere la libertà di pensiero
necessaria a dire stronzate, usi il condizionale come unica possibilità
per scontare la pena fuori dal Cepu che è il suo carcere naturale, e in
attesa dell’indulto che lo liberi dall’insulto di un uso convulso della
lingua italiana, e soprattutto con il terrore per il giorno in cui il
congiuntivo tornerà di moda. La modernità di linguaggio del suo gioco
mette invece la Fiorentina sotto i riflettori di una passerella
addirittura europea, e così chiunque oggi se ne può riempire la bocca e
gli occhi, ad alcuni concede addirittura quel giusto equilibrio fatto di
parrucche e nasi da pagliaccio che regala lo stesso glamour un po’
retrò di Mughini. Dall’associazione medici offensivisti viene definita
una squadra curativa, in alcuni casi persino termale, benefica per la
cura dei dolori del giovane Werther ma anche di chi aveva buttato una
passione non più giovane nel water, che riesce persino ad ingentilire
gli animi burberi di chi offendeva e che oggi invece riesce ad amare
persino un marchigiano come Andrea, mentre in un fuori onda la D’amico
consigliava a Mauro l’uso di frasi forti ma allo stesso tempo facili da
pronunciare, un po’ come hanno fatto domenica i tifosi Viola con Della
Valle, che è sempre meglio che avventurarsi alla ricerca di insidiose
gentilezze, o sempre come i tifosi Viola quando cercavano trame
nascoste, che diventano pericolose botole dialettiche per la diretta o
per la logica più stretta, come quelle frasi che vorrebbero promuovere
la sana abitudine di mangiare la frutta in una dieta più equilibrata di
un giudizio sulla Juve o sui marchigiani, ma anche insidiose come un
crampo da combattere con un concentrato di potassio, e che alla fine per
offrirne in segno di pace si rischia il fallo in mischia con frasi del
tipo “vuoi quei kiwi?” che fanno il pari con “pontellizzazione”. E la
Fiorentina che sa di essere la squadra che esprime il miglior linguaggio
calcistico ha già chiuso accordi di collaborazione con l’Accademia
della Crusca, commissionando la fornitura di striscioni di base da
esporre in uno stadio sempre meno sgrammaticato, con una frase
passepartout buona per tutte le stagioni, striscioni insomma che
facilitano la loro compilazione attraverso una formula semplice ma allo
stesso tempo efficace, in grado di esprimere emozioni e spirito di
appartenenza, una base neutra “Uno di noi” come fosse pasta frolla da
farcire a piacimento aggiungendo alla bisogna una volta Andrea, un’altra
Viviano, mai il Gat che ha esplicitamente chiesto e ottenuto
dall’Accademia della Crusca l’esclusione del suo acronimo in favore di
un’esclusiva concessa ai Savoia e al Vaticano, che così potranno esporre
lo striscione “Gat uno di noi” dalle finestre di qualche residenza
estiva e
di Piazza San Pietro. Noi intanto culliamo il nostro grande
sogno con la musicalità di fraseggi che se da una parte ricordano il
Barcellona, dall’altra ci riportano anche al più familiare Dante
Alighieri con lo schema di Gianni Vio denominato proprio “Vuolsi così
colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare” che esprime
perfettamente la velocità di esecuzione di certe soluzioni dialettiche e
diaboliche. E tutto quello che potrebbe sembrare impossibile, anche
quel sogno così impronunciabile, con questa squadra può diventare realtà
proprio grazie alla sua grande facilità di fare gioco, che rende il
linguaggio del calcio più facile e accessibile a tutti, anche per chi
non ci aveva visto affatto chiaro nel comportamento dei Della Valle fino
a ritenerla un’ incomprensibile pontellizzazione, più difficile da
digerire di un proverbio giapponese, che oggi invece gli è stato
finalmente svelato, tutto adesso è possibile
con questa grande squadra, e il finale è scritto nella seconda foto, il
sogno è ormai un libro aperto che ci sta già abbracciando.
In risposta a quanto osservato da Vitalogy faccio a mia volta notare che Aquilani ha già raggiunto il suo record di segnature in A: tre goal, come già in almeno un paio di annate con la Roma. Quattro goal li ha segnati soltanto in B mi pare con la Triestina. Stessa cosa si deve dire di Rodriguez. Insomma, diversi giocatori stanno rendendo al massimo, molto al di sopra dei loro livelli abituali. E' questo il senso di una intervista ad un esperto di mercato e giornalista sudamericano che ho letto sul sito capostipite.
RispondiEliminaAssai bello, il pezzo mattutino, Pollock. E adesso aspettiamo contributi dai nuovi arrivati, da Francis a Bruce74. Né si sdegnerebbe un ritorno di fiamma di Deep. Per quel che concerne Jordan, se Attila potesse darci notizie consolanti ne saremmo tutti lieti.
RispondiEliminaBlimpe, ma anche Orcio, Franco 48, Lared, Shivers, forza!!! Il Chiari intanto ha appaltato il rinfresco ad Antoine, e allora al primo che interviene saranno serviti dei noodles in una riduzione di tofu.
RispondiEliminahttp://video.repubblica.it/edizione/firenze/il-commento-di-ferrara-piedi-per-terra/111186/109577
RispondiEliminaBellissimo.
Visto che è stato richiamato, dal padrone di casa che vuol far bella figura a spese mie, il mio rinfresco ai nuovi arrivati, perchè non provino sensi di colpa mangiandosi la mezza porzione di trippa offerta dalla casa, ripropongo anche qui quanto ho scritto in risposta ad AntoineRouge:
RispondiEliminaNel mondo non ci sono solo animalisti e menefreghisti, perchè per uno che considera sacro un albero il menefreghista sei tu animalista che ti va bene farlo a fette per fartici i mobili. Dico solo che se tu consideri la vita degli animali sacra come quella degli uomini devi stare attentissimo a non calpestare le formiche, altrimenti ti contraddici solo perchè non hai il tempo e la voglia di farlo, motivo ben più risibile che uccidere un animale per alimentarsi. Gli uomini non sono stronzi quando mangiano carne, sono figli della loro storia naturale che li ha visti diventare tali, cioè carnivori, per sopravvivere. Ed ora sono tali. Antoine, visto che tutto quello che ci circonda è sacro, è sacro anche un filo d'erba, allora perchè non valutare i vari gradi di quella sacralità, i confini, e cosa significa il suo rispetto? Io rispetto l'erba, la adoro ma la calpesto, amo gli alberi e li tutelo, curo la loro riproduzione ma mi ci faccio anche i mobili, così come adoro gli animali, tutti, e voglio che non siano maltrattati e che ne sia garantita e salvaguardata la riproduzione, ma, rispettando tutto questo,con alcuni di essi mi ci alimento. La vita animale e vegetale va rispettata in tutte le sue manifestazioni in armonia con la natura, diventa intoccabile, quindi inaccettabile toglierla, dove c'è coscienza di sè, di essa in termini esistenziali e della morte, dove può essere consapevolmente vissuta in altrettanto consapevole e costruttiva armonia con l'ambiente.
Rispondo qui a Lele ad un post di ieri. Vedi Lele la querelle tra prandelliani e anti-prandelliani non finirà mai. Il "talebanesimo" con cui avete sempre accusato gli adoratori di Prandelli è esattamente uguale a quello vostro di denigratori di Prandelli quindi non può il bue dare del cornuto all'asino. Semplicemente si resta delle proprie opinioni e ci si gode l'attuale allenatore che mette tutti d'accordo. Mette tutti d'accordo Lele perchè,a differenza di quanto aveva fatto Sinisa, fa giocare bene le sue squadre. A me, come tifoso, questo basta e di tutto il resto me ne frego. Quanto all'accusare Prandelli (questo hai fatto) dandogli la responsabilità di quelle che poi sono state le malefatte del serbo dovreste cercare di mettervi d'accordo. Le cessioni di giocatori che erano patrimonio della Fiorentina, Lele, furono frutto del momento. Non puoi decontestualizzare il momento affermando che Prandelli ha avallato la cessione, che so, di Osvaldo. Devi rapportarti al momento e devi considerare la volontà del giocatore nel momento in cui fu ceduto (Gilardino era inotccabile in quel momento,p er tutti). Chiudo dicendo che non si può accusare Prandelli per le "cessioni" da un lato e dare il merito al ciccione per gli arrivi nello stesso periodo perchè vuol dire essere in malafede. O gli si danno colpe e meriti oppure, come più facilmente è accaduto, ha avuto lui come Corvino colpe E meriti in quella fantastica Firoentina che ci ha fatto godere per 4 anni e mezzo. Si perchè, caro Lele, se fra un anno, che so, Cerci dovesse divenire il nuovo Garrincha sappi che io NON darò la colpa a MOntella di aver avallato la cessione perchè era semplicemente giusto farlo nel momento in cui è stata fatta.
RispondiElimina13 gennaio 2009. Della Valle ha capito che non gli faranno fare la Cittadella. Chiama i giornalisti e dice: se ciò accadrà dovremo prendere altre decisioni. Il 14 gennaio Pazzini passa alla Samp. Il 20 gennaio viene ceduto Osvaldo. Mi pare evidente che dietro le cessioni c'è una precisa volontà dei vertici sociali. Certo: i due giocavano poco, ma la soluzione scelta è la cessione secca, non il prestito o la comproprietà. Inoltre per la panchina non arriva un giocatore dignitoso ma Bonazzoli. Prandelli c'entra ben poco, direi nulla anzi.
RispondiEliminaVeneto, Cerci è partito in comproprietà e hai preso dei fenomeni per non farlo rimpiangere; Osvaldo o Kuz (per dire solo due dei tanti suoi errori di valutazione) sono andati via con soluzione definitiva in pieno impegno europeo, dopo aver dimostrato (il primo dei due ci aveva portato per la prima volta in Champions, con una prodezza inumana ed estemporanea a sette dal termine di una partita con squadra già retrocessa che il fenomeno aveva pure rischiato di perdere) e con danno economico e tecnico. Prandelli non ha mai saputo e voluto gestire turn-over pur in presenza di impegni che lo necessitavano e ha sempre sacrificato le teste matte (quelle che fanno il sale del calcio), per insicurezza cronica di capetto senza visione. Il Magic era ostaggio di Prandelli da quando, nel braccio di ferro su Mutu (già, un'altra mossa geniale di Prandelli anche quella), ebbe la peggio. Circa il linchetto: si tratta di colui che per due anni, in quanto vedovo di quello con cui s'era arruffianato e che gli faceva avere gli scivoli d'informazione e in quanto scheranuzzo del gruppo editoriale concorrente degli «scarpari», ha fatto una guerra insensata e volgare alla Fiorentina fin ventilandone la cessione. Adesso, cercando di smarcarsi dai delinquenti di Moena (che sobillava) ha ritrovato la sua vena migliore, come sul linchetto, la vena di buffone (da cena borgatara di matrimonio a ora tarda, quando si è già pieni di vino fino all'orlo) alla radio (di calcio non sa niente e si vantava di nulla sapere, illo nostro tempore, anzi di non esser mai entrato in uno stadio), da DJ con buone conoscenze musicali quale lo conobbi (faccia a culo in peggio anzi che no).
RispondiEliminaQuello che a te pare evidente, Ludwig, invece è del tutto arbitrario, sono solo tue parole, tue connessioni strampalate e ridicole, nel momento in cui stabiliscono un rapporto tra considerazioni ( "altre decisioni" ) strategiche e decisioni prese riguardanti il settore tecnico e dal settore tecnico tutto in armonia ( quindi Prandelli molto ben incluso) in quel particolare momento di mercato.
RispondiEliminaVedi Blimp quelli che tu ritieni errori (e che continui a decontestualizzare temporalmente commettendo un errore) e che metti a passivo dovrebbero andare conteggiati insieme a quelli che metti in attivo. Siperchè, alla fine, di tutti questi campioni che avrebbe, secondo voi, sbolognato Prandelli l'unico che forse si può rimpiangere è proprio Osvaldo. Degli altri, obiettivamente, mi sembra si siano venduti prendendo il giusto. Il magic "ostaggio" di Prandelli, Blimp, è una tua visione supportata da...nulla. Che ora tu neghi che Corvino faceva il bello e cattivo tempo vuol dire voler riscrivere la storia. Quanto a Mutu vorrei ricordarti cosa volle dire la mancata cessione di Mutu alla roma per la nostra qualificazione. Perchè le cose bisogna ricordarle tutte. Su Ferrara, obiettivamente, non ho pareri perchè non essendo di Firenze come voi molte cose non le so. Mi piaceva solo la scenetta.
RispondiEliminap.s. "hai preso dei fenomeni per sostituirlo". Perchè Keirrison e Bolatti furono precise richieste di Prandelli, Blimp? I fenomeni sono tali adesso perchè sono stati bravissimi Pradè (a prenderli a poco) e perchè è bravissimo Montella a metterli in campo.
RispondiEliminaHa sacrificato le teste matte? Ma cosa dici Blimp? Ti sembra che Mutu fosse "testa normale"?
Volle dire meno, Veneto, del male che portò, non solo in termini economici (oggi Pradè di farebbe una risata senza fine, lui che ha venduto Nasty in mezzo ai terrori artati dei moenesi). Nega la storia, Veneto (come chiunque adori acriticamente Prandelli, ancora a distanza di anni), chi nega che Corvino fu ostaggio di Prandelli dopo la sconfitta per l'affare Mutu e l'impronta di Prandelli sull'acquisto di giocatoracci, in seguito, è chiara, nota e confessa e da Deyna infinite volte scritta e riscritta. Del resto, l'errore della Società nel frangente-Mutu valse i furori, ben tardivi (di cocu che lo sappia dal vicinato), di DDV: da quel momento Prandelli spadroneggia, libero di far cazzate e, per giunta, nepotismi. Troppo tardi, a Bettega arrivato, venne chiusa la stalla.
RispondiElimina«ci farebbe», qua sotto.
RispondiEliminaMutu era stato a Parma, Veneto, bisognoso di recupero dopo l'affare-droga e Prandelli è uno che tiene le pantofole allo stesso posto davanti al letto da trent'anni. Bolatti fu approvato da lui, confessatamente. Keirrison no, ma, vedi, mi citi giusto quello che non c'entra nulla, mica Bonazzoli, mica Felipe, mica Comotto, tanto per dire.
RispondiEliminaBlimp perchè non citi i "fenomeni" venduti da Prandelli, quelli sbolognati (a due lire bada bene). E via Prandelli il povero "ostaggio" Corvino cosa fece? In due anni cosa combinò il il magic che tu adori tanto e quanto io possa fare per Prandelli. Vedi Blimp, il fatto che Deyna scriva una sua opinione su un fatto non la trasforma ai miei occhi in "verità storica", ne converrai. Vedo che nemmeno tu citi Gilardino o Frey. Le tue impressioni, caro Blimpo, valgono tanto quanto le mie. tu non c'eri e non sai, così come non c'ero io e non so. l'unica cosa che resta sono i risultati,c aro Blimp, che per quanto tu ti ostini a negare dicono che Prandelli a Firenze ha fatto, complessivamente, molto bene, toppando gravemento i suoi ultimi 4 mesi (post Bayern).
RispondiEliminaLa corsa al Pulitzer per chi tenta di pulire l'antidellavallismo pulllante da pulpiti improvvisati,GUBERNATOR,ti vede in corsa come Cuadrado che sfida Montolivo sui 200 metri;nonostante un Pil calcistico debordante,nonostante l'art.18 reciti "Sei partite vinte assicurano 18 punti e opportunità di lavoro per gli anti:casacca gialla e indicatori umani dei cessi allo stadio",nonostante l'art.9 reciti "L'Italia promuova cultura ed arte,bellezza attraverso la Fiorentina " eccoci ai perifraseggi perculeggianti e disprezzanti della lingua italiana di tale Massimo Mauro,calabroleso che non rende onore alla sua terra,patria di gente d'ingegno e lettere.Mauro in modo marchiano rompe le scatole ma Marchegiani loda il marchingegno creato grazie al marchigiano e allora basta con i peripatetici del giornalismo,i patetici della pontellizzazione,i periti della dismissione,con i patemi del passato,con le paternali sulle pernici alle pendici delle Alpi,con le vernici da cambiare ogni stagione pur senza vernissage e venendo da un biennio armato di vernacolo.Manca solo l'Ecce Homo per parlare di Aquilani,mentre chi l'ha importato dalla Terra d'Albione già non lo considerava una cineseria come quella che adornerà le sale milaniste,Milan che ha ottenuto a prezzo cinese il simbolo della rinascita.Nostra.
RispondiEliminaIo non lo adoro, Veneto, tant'è vero che alla fine del gennaio scorso ne chiesi l'immediato esonero (che invece tardò di due mesi circa) a causa dei gravi errori di condotta sul mercato invernale, laddove da te devo ancora leggere un'ammissione di qualsivoglia errore da parte di Prandelli. Gilardino venne a Firenze per merito di Prandelli, indubbiamente, e per merito di Prandelli non ebbe mai riserva degna del nome perché il Cavaliere Triste non la voleva e fu spompato fino a esaurimento e decadenza. Per me, da sempre (e sempre troverai che questo ho scritto), Veneto, Prandelli ha fatto da 9 i primi due anni, quando è stato ricostruttore straordinario dal degrado (è la cosa che gli riesce meglio, anzi quella che gli riesce davvero), da 7 il terzo (ritengo ancora che il grave lutto lo abbia destabilizzato e ne abbia accentuato il conservatorismo, come chiunque che, sotto pressione, si tenga ai suoi fondamentali e non voglia sapere altro), da 6 nel quarto, quando venne salvato dalla squalifica di Melo e dal disastro Mutu, che rilanciarono Jojo e Vargas, i salvastagione (con rosa che valeva il secondo posto), da 4 il quinto per motivi troppo noti.
RispondiEliminaBlimp mi hai letto male. Poco sotto ho scritto testuale: "toppando gravemente i suoi ultimi 4 mesi" quindi non mi dire che non ammetto le colpe di Prandelli. Sui voti che dai sono quasi d'accordo. Cambierei il penultimo con un 7 almeno e l'ultimo con un 5 (media tra un 8 in Champions e un 2 in campionato).
RispondiEliminaIo ho fatto e faccio lo storico, Chiari. Quindi delle connessioni ho una certa cognizione. E questa mi pare assolutamente palmare. Se Mussolini dichiara la guerra e il giorno dopo un battaglione parte per il fronte non mi puoi venire a dire che è casuale.
RispondiEliminaNeverending story africana
RispondiEliminaCaro
Veneto,qui c'e'un equivoco di fondo.Non so se sai da dove nasce questa
neverending story che per me sarebbe ending,ma che in effetti non lo
e'.Auspico da tempo un condono tombale,figurati,ma teorie
artefatte,false,disoneste mi costringono a dire la mia.Le mie tesi sono
in risposta a tutte quelle,numerossissime ed in malafede,che vedono
Sinisa come il cancro assoluto,senza utilizzare l'onesta'di valutazione
del periodo storico che anche tu adduci,e l'altro come il santo
assoluto,infallibile.Della serie:non e' stato lui a voler
Felipe,Bolatti,Bonazzoli,o ad avvalorare la cessione dei vari tanti
nazionali ma il bruto Corvino.Non ha avuto affatto contatti con la rube
di Bettega,ma era il despota Diego Della Valle che voleva
protagonismo,che gli ha mentito sulla cittadella.Adoriamolo per tutto il
bene che ci ha fatto,e genuflettiamoci al suo incedere.Piuttosto
massacriamo Sinisa che ha fatto un campionato degno con della gente a
dir poco mediocre quando Jovetic si e'rotto,definiamolo Asinis
perche'non fa giocar bene quell'accozzaglia di giocatori,accusiamolo di
non saper trattare lo spogliatoio se riprende la testa calda di Cerci
durante un allenamento,definiamolo fascista perche'non rinnega le sue
origini e via di seguito.Ad una persona non prevenuta ed onesta
intellettualmente,verrebbe da dire che le colpe e meriti stan quasi
sempre nel mezzo ma per quelle adoranti prandelli,solo per loro,questo
e' impossibile.Gente che paragona i due:paragone improponibile e
scorretto!Ho sempre affermato che un paragone onesto lo si fa a
parita'di condizioni e nel solito periodo di lavoro,senno'e'solo
faziosita' ed e' quello che non mi va giu',perche'e'equivalente a
paragonare Montella a Capello.Se credi che prandelli sia meglio di
Sinisa,avresti dovuto rapportargli la sua Atalanta o il Lecce quando
retrocessero durante i suoi primi anni di allenatoe.Tutto qui.Ripeto per
l'ennesima volta che,pur stimando molto Sinisa uomo,come allenatore
deve ancora dimostrare di essere all'altezza ma,detto tra noi,a me della
sua carriera,e lo affermo in slang inglese,m'importa una sega.Ma
differenza di altri,non sono cieco e sono iconoclasta,caratteristiche
che mi permettono di vedere nei comportamenti e parole del santo,tanta
ipocrisia,irriconoscenza. ed equilibrismi.Devo non dirlo senno'gli
adoratori mi danno dell'eretico?Altra risposta in slang
inglese,m'importa una sega.Mi garba che emerga la verita',non
l'artefazione della verita',edulcorata a comando.Detto questo,e chiudo
veramente,rifiuto la definizione antriprandelliana e l'etichetta di
fazioso,quella riservala per qualcun'altro.Il prandelli lo definisco un
buon tecnico che ha fatto bene qui,come ha fatto cazzate e quando ha
fatto giocar bene l'Italia,soprattutto la prima Italia Spagna,sono stato
il primo qui dentro a celebrarlo,come quando mise Felipe su Robben
scrissi in anticipo che era una cagata colossale e tante altre,ma non
adorero'mai nessuno a prescindere,cerco sempre di essere obiettivo.Come
vedi,quanto scritto sopra e'l'esatto contrario di essere di parte.Ciao.
Lele
Ti chiedo scusa, Veneto, perché avevo saltato la lettura del «toppato». AntoineRouge, hai scritto un bellissimo pezzo e ti assicuro, come scrissi tempo fa però scherzosamente, che mi stai mettendo in crisi. Trovo peraltro interessante che tu, che sei uomo di giure, avanzi una teoria veterosofistica o paranicciana (per quanto «pettinata») del diritto (sono comunque d'accordo). Ma sul problema della sovrappopolazione animale e del dissesto ecologico che causerebbe un'improvvisa e totale «redenzione» dell'uomo nei termini che auspichi, cosa mi dici? Sai che è un argomento portato avanti non solo dai cacciatori.
RispondiEliminaFarai lo storico, Ludwig, ma di decisioni aziendali e di significato delle parole in quell'ambito, in relazione all'argomento trattato, ed alla sede in cui vengono pronunciate, dimostri di capirci molto poco, anzi direi punto. Si parlava di altre decisioni strategiche necessarie, palesemente riguardanti aspetti strutturali, dovute all'impossibilità di realizzare la Cittadella, e non di campagna acquisti e cessioni, di cui Della Valle ha sempre dichiarato di non volersi interessare e che era pertinenza di chi di dovere.Infatti altre decisioni strategiche sugli aspetti strutturali si imposero all'orine del giorno, che aprirono una fase nuova ed alla luce del sole, senza sottintesi, nei rapporti con l'Amministrazione Comunale, a volte tesa, con alti e bassi, ma che ha portato al punto in cui siamo oggi col progetto Mercafir.
RispondiEliminaGrazie Colonnello. Sai che il problema semplicemente non esiste? Gli animali ammazzati e divorati sono fatti nascere dall'uomo; quindi, in un mondo redento, essi non esisterebbero. Se il problema, invece, sono i cinghiali o chi per essi, esistono tecniche meno cruente della caccia per evitare la sovrappopolazione, come la sterilizzazione parziale. Ad ogni modo, credo che la sovrappopolazione che meriti di essere discussa sia quella umana.
RispondiEliminaBeh, Lele tu ci vai pesante, cosa che io non mi permetto di fare. Definire le mie "teorie" artefatte, false e disoneste" si commenterebbe da solo. Potrei definire allo stesse modo le tue teorie ma non lo faccio in quanto le reputo tue opinioni e basta. Quello che non trovo corretto sono i due pesi e le due misure come descrivevo qui sotto. Io non voglio farvi cambiare idea sull'uomo Prandelli o sul tecnico Prandelli. Ognuno ha la sua e se la tiene. Ti faccio però un esempio. Tu ritieni Prandelli un buon allenatore ma poi dici che ha lasciato a Sinisa una accozzaglia di giocatori. Se era una accozzaglia allora lo era anche con Prandelli ergo, come tecnico Prandelli fece miracoli (e che fece bene lo dimostra il fatto che nessuno di quella squadra, via da Firenze, abbia fatto sfracelli). Io chiedo solo che si valutino i fatti per quel che sono. Se l'accozzaglia era un alibi per Sinisa allora perchè non per l'ultimo anno di Prandelli? Io rimango convinto che Montella, ad esempio, con la stessa accozzaglia avrebbe fatto meglio di Sinisa ma, ovviamente, non vi è riprova. Ma se non si vuole fare un confronto, caro lele, allora non si deve fare MAI perchè le condizioni cambiano sempre, giorno per giorno per tutti noi. E' un semplice esercizio con punta validità scientifica, appunto, opinioni. Finisco con il dirti che la tua disamina ha la stessa patente di onestà della mia. Non sentirti superiore come fai, rifiutando l'etichetta di fazioso. Lo sei anche tu, come tutti, quando difende una sua opinione.
RispondiEliminaIo ho parlato di sacralità della vita, Antoine, in senso assolutamente laico, per quanto i termini possano sembrare contrapposti. Io sono in discussione con me stesso, sul mio essere carnivoro, dal punto di vista della sua compatibilità con la mia salute e con la massima lunghezza possibile della mia vita, ma non lo sono, nella maniera più assoluta, dal punto di vista filosofico, etico e giuridico, così come la mia, e non solo mia, filosofia (che ho riassunto nel mio post precedente sull'argomento) e l'etica e la legge nei paesi democratici, evoluti, civili, dettano. Freud non fu un filosofo inventò la psicoanalisi, e parla dell'argomento in quell'ambito specifico, che è un altra cosa rispetto al rapporto uomo/regno animale che io, e non solo io, anche la stragrande maggioranza delle persone civili, vediamo nei termini in cui ti ho scritto. Tu parli di abusi, di torture, di maltrattamenti di animali e di orrore nei confronti di queste pratiche, orrore che è anche mio e che deve essere di tutti non solo di Singer, di Kundera, di Adorno. La consapevolezza della vita e della sua durata e il consapevole rapporto di essa con l'ambiente esistono,in misura diversa, nel regno animale, solo in certe specie, e per questo tutelate, che è vietato sopprimere così come gli essere umani. In altre specie non esistono. In tutte le specie animali esiste il dolore ed è per questo che i maltrattamenti sono da eliminare. Il dolore non esiste in vegetazione ed è per questo che puoi torturare una carota che non merita lo stesso tipo tutela che va garantita agli animali. Per un animalista uccidere per disattenzione, per fretta, una formica camminando, deve essere considerato molto più grave e spregevole che uccidere una gallina allevata nell'orto da parte di una persona carnivora perchè la storia della natura l'ha fatta diventare tale.Il paragone con l'Olocausto lo trovo farneticante, per le motivazioni che lo causarono che sono ben più spregevoli ed inaccettabili, anche per un animalista, di quelle che stanno alla base della sistematica soppressione di animali a fini alimentari.
RispondiEliminaE qui ti sbagli, Chiari, perchè, senza volere scadere nel biografico, io sono anche un imprenditore e decisioni ne ho prese e ne prendo.
RispondiEliminaSul piano aziendale ho già detto altre volte il mio pensiero. Siccome la Fiorentina era arrivata tra le prime otto in Europa bisognava mantenere un certo livello di investimenti e di attenzione al "prodotto" in modo da non determinare un calo verticale dei risultati sportivi e conseguentemente dei profitti. In altre parole per non investire venti milioni di euro, Della Valle si è trovato in una situazione per cui la società non usufruiva più degli introiti delle coppe e aveva visto dimezzare il suo valore sul mercato da 100 a 50 milioni. Caso estremo che dimostra quali strane dinamiche possano innescarsi in una società calcistica.
RispondiEliminaSarai anche un imprenditore, Ludwig, ma non infallibile nel capire le scelte aziendali altrui, ed in questo caso lo dimostri nel leggere in modo strampalato, arbitrario, distorto, scorretto e totalmente sbagliato, una dichiarazione che aveva tutt'altro significato, tutt'altre motivazioni, tutt'altri contenuti, tutt'altre finalità, ed ha avuto conseguenze travagliate ed ora positive ma a tutt'altro riguardo. Detto questo tieniti pure la tua opinione che, guarda caso motiverebbe l'addio di Prandelli, con le stesse sue false e pretestuose motivazioni. Io mi tengo la mia e chiudiamola lì. Ok?
RispondiEliminaMoltissimi l'hanno letta come l'ho letta io. Ad esempio tutti i giornalisti sportivi che si interessano di Fiorentina da Benedetto Ferrara a Calamai. Quindi deduco che siamo tutti pazzi. Anche ammettendo che la mia lettura non sia corretta, non la si può certo definire strampalata, distorta e scorretta. Strampalata no di certo, distorta nemmeno perchè vengono citate fonti giornalistiche inoppugnabili. Scorretta non vedo perchè, a meno che tu non trovi una motivazione del mio dolo.
RispondiEliminaRipeto e confermo, Ludwig, per me, la tua lettura di quelle dichiarazioni è strampalata,infondata, scorretta, totalmente distorta per altri evidenti motivi, la motivazione del tuo dolo c'è, e te l'ho scritta. Fonti giornalistiche inoppugnabili? Ahahahahahahahahahahahahah!! Ahahahahahahahhhahhahhahhahhhahah!! Ahahahahahhhah! Esperte in materia ? ahahahahahahahahahahahah! Ahahahahahah!! Attendibili? Ahahahahahahahah!! Ahahahahahahahahah!! Quelle sarebbero le tue fonti, il tuo supporto informativo di storico e di imprenditore? Mi auguro proprio di no, perchè se fosse così ci sarebbe veramente poco da ridere. Chiudiamola lì, Ludwig, che è meglio.
RispondiEliminaStasera posso fare il tifo sfegatato per l'Anderlecht? C'è per caso qualche cazzo di controindicazione? Ditemelo prima per cortesia, perchè quando vedo le strisciate in campo non ragiono, voglio che perdano.
RispondiEliminaLudwig, sono molto più inoppugnabili le dichiarazioni di Pazzini, di Osvaldo e di Kuzmanovic, che affermarono testualmente di aver chiesto la cessione per colpa dell'allenatore, e la stessa cosa l'avevano fatta altre valide riserve cedute prima del niet alla Cittadella, come Balzaretti e Maggio.
RispondiEliminaAmmetti questa "defaillance" di gestione della rosa, poi si può parlare delle conseguenze del niet alla Cittadella.
Posso sbagliare, ma io mi ricordo che Pazzini chiese lui la cessione perche' voleva giocare, in particolare chiese la cessione alla Samp perche' voleva giocare con accanto Cassano (mica scemo). Mi ricordo che titolarissimo era Gilardino e che in una sola occasione Prandelli fece turnover mettendo il Pazzo titolare, in una partita casalinga contro la Reggina. In quel frangente Pazzini fece gol su rigore, poi venne sostituito nel secondo tempo da Gilardino, il quale, in pantofole, vestaglia e sorbendo una taza di te', fece una doppietta. In qul caso immagino che a Pazzini sia venuto l'esaurimento nervoso, e posso anche capirlo, per cui comincio' in lui a maturare la volonta' di andare altrove.
RispondiEliminatazza, non taza, ovviamente
RispondiEliminaQuanto ad Osvaldo, giocava ancora meno di Pazzini ed era ancora piu' nervoso, come dimostro' nell' ultima partita giocata con noi, in casa contro il Lecce, quando si fece espellere lasciandoci in dieci (perdemmo in casa 2-1, fu la prima volta in assoluto che con Prandelli non vincevamo in casa contro una squadra piu' debole, un campanellod'allarme). Di fatto ci costrinse alla cessione, anche perche' lui e Pazzini, scontenti, portavano scompiglio nello spogliatoio, mentre il buon Bonazzoli di certo non faceva casino se stava in panchina. Tra l'altro, Bonazzoli venne richiesto espressamente da Prandelli.
RispondiEliminaLudwig, Gianni Brera è considerato, in assoluto, il più grande giornalista calcistico italiano di sempre. Io, dal punto di vista della sua competenza in materia calcistica e del mondo del calcio in generale, della attendibilità delle sue opinioni al riguardo, lo considero una nullità totale. Anzi, peggio, ha fatto dei danni enormi, non tanto per le innumerevoli e gigantesche cazzate che ha sostenuto che non hanno avuto per fortuna alcuna influenza nel calcio, ma per i tanti imitatori che ha generato che ancora oggi ammorbano il giornalismo calcistico italiano.
RispondiEliminaChiari sono d'accordissimo con te su Brera. In merito all'Anderlecht anche io faccio fatica a tifare le strisciate in Europa (per una di queste è addirittura impossibile) però, a medio lungo, le sconfitte delle italiane in Europa troppo presto portano alla perdita di ranking Uefa e quindi alla diminuzione dei posti per gli italiani. Personalmente spero sempre non vincano nulla ma che vadano pure abbastanza avanti anche per la stanchezza (anche se non è il caso del Milan che per adesso in campionato non è un problema per noi).
RispondiEliminaIl tuo commento Chiari dimostra poca serietà e non aggiungo altro. L'argomento della risata altrimenti detto:ah ah ah è l'ultima risorsa di chi non ha nulla di rilevante da dire. Risus abundat ecc. Vitalogy ho già scritto che le gerarchie erano definite, ovvie e rese più chiare dall'arrivo di Jovetic. Ma se la società avesse voluto certi giocatori potevano andare in prestito o comproprietà. Solo che bisognava rientrare degli investimenti fatti e si rientrò di 15 milioni con le sole cessioni di Pazzini e Osvaldo, cui seguirono Melo (25 milioni) e Kuzmanovic (8). In sei mesi Corvino recuperò 48 milioni di euro che andarono a pareggiare i 50 spesi nella campagna precedente.
RispondiEliminaNon offendere sul piano personale Ludwig, oltretutto calunniando, perchè mi si può criticare per essere a volte troppo serio, ma non certo ridanciano, e poi è proprio quando si passa all'offesa, come hai fatto tu ora, che si dimostra di non avere più argomenti. Questa volta ho riso, come capita a tutti, ma ci sono molta serietà, molta severità , molte attendibili motivazioni in queste mie risate, motivazioni che hai rimosso per ridurre tutto alle risate. Ludwig, ti ripeto, mi auguro davvero per te che non siano quelle le tue fonti di imprenditore e di studioso, saresti messo molto ma molto male.
RispondiEliminaVorrei capire che c'entra Brera con quello che ho scritto. Io ho citato Benedetto Ferrara e Luca Calamai due onesti cronisti che non hanno ne' la vena ne' l'originalità di Brera. Ma non sono pazzi ed hanno occhi per vedere e testa per giudicare.
RispondiEliminaLudwig, Ferrara e Calamai, sono due cronisti sportivi che in relazione a quanto stiamo discutendo non hanno alcuna, e sottolineo alcuna, attendibilità, alcuna competenza, e tu, che ti dichiari studioso ed imprenditore, me li hai portati a supporto della tua interpretazione! Portami una fonte diretta, o almeno un vero esperto di cose aziendali, e possibilmente distaccato rispetto a quelle vicende. Quanto a Brera c'entra eccome, nell'aver insegnato a tutti questi giornalisti la presunzione, il grossolano, fazioso e strumentale arguire, lo straparlare di cose di cui non sanno un cazzo.
RispondiEliminaE' vero Ludwig, potevano essere prestati, ma la formula della cessione è una fase successiva che non riguarda Prandelli, responsabile invece del fatto di non aver saputo tenere motivate le riserve più valide, e tu sai bene che per competere su più fronti bisogna gestire una ventina di giocatori, non una dozzina.
RispondiEliminaPoi scusa tanto, ma se vanno via Pazzini e Osvaldo per questioni di rigide gerarchie, come pretendi che un altro attaccante buono accetti Firenze sapendo già in anticipo di essere riserva della riserva?
Lud, ho fatto fatica a tornare al tuo post e a leggervi il nome, finalmente ben collocato, di Calamai, poiché dopo aver letto il nome che lo precedeva ero stato colto da una crisi di convulsioni risaiole quale ebbi, l'ultima volta, alla scena dell'assalto al postino in «Totò Diabolicus», quando lo vidi per la prima volta, -anta anni fa.
RispondiEliminaQuanto al giornalismo, Ludwig, se leggo su Focus-Storia un tuo articolo che approfondisce un aspetto di Napoleone, il fatto che tu sia uno storico mi porta a dare per scontato che tu ne sappia più di me, perciò io posso solo fidarmi e pendere dai tuoi scritti, a meno che tu non scriva sfondoni talmente grossolani (tipo collocarmelo nel '600) da risultare opinabili anche da uno con la mia preparazione. Ma se ti affidano le cronache delle partite della Fiorentina, posso leggerti giusto per sapere la tua opinione a titolo di curiosità, ma, francamente, non capisco perchè dovrei pendere dai tuoi scritti, dal momento che le partite le vedo anch'io e che quello sport l'ho praticato anch'io. Posso apprezzare un tuo stile espositivo migliore del mio, ma quanto alla sostanza, la mia testa per pensare autonomamente ce l'ho, e il calcio presumo di conoscerlo almeno quanto te. Posso ritenere "maestro" chi ha giocato a più alti livelli di me, ma l'opinione di un Ferrara (o di un Traversi, che grottescamente si autodefinisce "intenditore", solo perchè munito di una tessera che si ottiene per altri criteri) che non ha mai dato un calcio ad un pallone, cosa mi rappresenta? Nulla più di un'opinione tra le tante, ad esempio tra la mia, tra la tua e tra quelle di tutti coloro che popolano questo blog.
RispondiEliminaSul fatto che almeno uno fra Pazzini e Osvaldo andasse dato in prestito e non ceduto a titolo definitivo, Lud, hai perfettamente ragione. Il fatto è, però, che al gennaio 2009, si pensava che Prandelli sarebbe stato allenatore della Fiorentina ancora per tantissimo tempo, per cui non si poteva pensare di far rientrare dal prestito un giocatore che aveva litigato con l'allenatore (o comunque che non aveva un buon rapporto con lui).
RispondiEliminaKuzmanovic volle essere ceduto sia perché giocava poco, sia perché lui si riteneva un centrocampista da 4-3-3 (come da Fiorentina 2006-07 e 2007-08), mentre nel 4-4-2 del 2008-09 veniva utilizzato come esterno, e a lui non piaceva.
Queto per dire che le cessioni di cui parli sono state volute dai giocatori, quindi si può discutere se per colpa dei giocatori stessi o di Prandelli, ma non si può dire che sono state cessioni volute dalla società per smobilitare (all'epoca erano tre riserve, ti ricordo).
Ah, un'ultima precisazione: all'inizio del 2008-09 Jovetic non era la terza punta, ma la quinta, perché partiva, nelle gerarchie, non solo dopo Mutu e Gilardino (ovvio), ma anche dopo Pazzini e Osvaldo. E' stato solo nel girone di ritorno, dopo le cessioni del Pazzo e dell'Argentino e dopo qualhe assenza di Mutu, che Jovetic ha comimciato a giocare con una certa continuità.
RispondiEliminaChiarificatore, trovo la tua risposta poco
centrata, approssimativa e generica, come se non avessi letto quello che ho
scritto. Concluderò con questo post, quindi, le mie argomentazioni sul tema in
questione, anche perché quel che mi preme è salvare animali, non dimostrare di avere
ragione e le tue risposte dimostrano che, da questo punto di vista, in te non c’è
alcun terreno fertile su cui lavorare. Dunque: 1) il termine “sacro” in una
dissertazione laica è fuori luogo; 2) prendo atto che sei un ecologista e un
salutista problematico; 3) il fatto che tu non avverta l’immoralità del tuo
agire non ha alcun peso nella discussione, che è di carattere
giuridico-filosofico, né, ovviamente, lo ha la circostanza che la maggioranza
delle persone la veda come te; ragionando in questo modo, la schiavitù avrebbe
dovuto considerarsi accettabile moralmente fino a quando è esistita; 4) Freud è
stato da me citato in un contesto specifico, che probabilmente non hai colto:
se avessi voluto citare filosofi antispecisti avrei avuto l’imbarazzo della
scelta (Teofrasto, tra i molti, nell’età classica e, in epoca recente, oltre ad
Adorno, ti bastino Jeremy Bentham, Peter Singer e Tom Regan); 5) l’etologia ha
da tempo smentito la visione antropocentrica (per non dire cartesiana) da te
propugnata del mondo animale, francamente pure piuttosto presuntuosa nell’assumere
che in molte specie non esisterebbero consapevolezza della vita, della sua
durata e del suo consapevole rapporto con l’ambiente; 6) è comunque
incontestabilmente falso che gli individui appartenenti a specie ritenute titolari
di dette caratteristiche siano tutelati: non esiste infatti alcuna specie,
oltre a quella umana, che goda del diritto alla vita e ad un trattamento
etologicamente compatibile (né animali antropomorfi, usati nella sperimentazione
[a tal proposito, Colonnello, ti è mai capitato di vedere “Primate” di Wiseman?
E’ annichilente], né cani, né suini, né felini, né altri mammiferi); 7) fosse
anche vero quanto da te affermato (ossia che molte specie non avrebbero
consapevolezza della vita), dovresti spiegare il motivo per il quale esseri
umani, manifestamente non consapevoli,
siano nondimeno titolari dei diritti morali fondamentali, come lo sono i
bambini nel primo anno di vita e i minorati psichici, molti dei quali con
capacità intellettive chiaramente inferiori a quelle di molti individui non
umani. Di conseguenza, il concetto da te espresso non serve per comprendere
perché tutta un’ampia parte di umani possegga i diritti di cui trattasi; 8) non
mi ritengo un animalista, bensì un antispecista razionalista, come dovremmo
essere tutti, ma ripeto, per la terza volta, che sono d’accordo con te nel
sostenere che si debba porre attenzione a non arrecare, anche colposamente,
danno agli animali. Quel che però è inaccettabile (come il mio esempio
chiarisce) è paragonare una morte accidentale e non voluta, causata per colpa
(negligenza, imprudenza, imperizia) ad un atto dolosamente preordinato ad
ammazzare un animale: non esiste ordinamento giuridico che porrebbe sullo
stesso piano detti differenti elementi psicologici; 9) al pollo ruspante nell’orto
della storia della natura (umana) non gliene frega un cazzo; 10) le motivazioni
che causarono l’olocausto sono, riassumendole, quelle dettate da motivi
razziali, le medesime che hanno consentito la nascita delle moderne aziende di
smontaggio animali. Trovi farneticante il paragone perché lo specismo di cui
sei permeato non ti permette di vedere le stringenti analogie. Diversamente
hanno ragionato, oltre ai due nobel citati, a Kundera e ad Adorno, anche molti
sopravvissuti all’Olocausto, dei quali Un’Eterna Treblinka offre strazianti
testimonianze.
Io non faccio il giornalista, Vitalogy. Non si discuteva di calcio ma di un catene di causa ed effetto. E per valutare quelle forse qualche credenziale ce l'ho. Dico solo che se il 13 gennaio il padrone della società fa una sfuriata perchè gli hanno bocciato il progetto, ed annuncia cambiamenti radicali ed il giorno dopo viene ceduto un giocatore con relativa plusvalenza forse un nesso c'è. Ah, non scrivo su Focusstoria ma su riviste classificate Anvur in fascia A o B (chiedere lumi a Blimp). Anto, mi sembra molto più ragionevole il tuo argomentare. Sicuramente quelle cessioni hanno visto incrociarsi molti interessi diversi: dei giocatori, della società, in parte, ma solo in parte anche del tecnico. Credo però che all'origine di tutto ci siano scelte finanziarie della famiglia Della Valle. Pare che Prandelli abbia consigliato di tenere Osvaldo e di cedere Pazzini in comproprietà. Jovetic era il quinto per modo di dire. Tutti sapevano che era un campione, la gente lo voleva in campo e Prandelli li accontentava. Nello spogliatoio poi le gerarchie saranno state anche più chiare.
RispondiEliminaNon volevo sminuirti con quell'esempio, Ludwig, volevo solo far capire che se leggo un articolo di una persona più preparata di me in materia è un conto, se invece leggo un articolo di Ferrara sul calcio è un altro paio di maniche, lui non è nessuno per sapere di calcio più degli altri, e come lui il 99% dei giornalisti sportivi.
RispondiEliminaTornando alle questioni di Osvaldo e Pazzini, io non ho messo in dubbio che la formula della vendita a titolo definitivo si conciliasse con voleri della proprietà sul bilancio. Non sto parlando del lato economico, ma del lato tecnico: tu passi sopra alle dichiarazioni di tanti giocatori che sono andati via da Firenze, affermando di aver avuto problemi con l'allenatore. E passi sopra al fatto che l'allenatore ha sempre dichiarato, esplicitamente, in italiano, in prima persona, di voler lavorare con rose corte. Lo stesso Pasqual che ti piace tanto, nel 2010, affermò che se fosse rimasto Prandelli sarebbe andato via lui.
Pizzini africani
RispondiEliminaAbbi
pazienza,Veneto,o mi sono spiegato male oppure non so.Io non mai
qualificato le tue teorie come false artefatte e disoneste,non mi
permetterei mai.Purtroppo questa querelle ha un inizio con nome e
cognome che sono per la precisione Ludwig Zaller,ed e'alle sue
teorie,che alludevo.E'ai suoi scritti che mi riferivo,e'lui che cambia
la realta',la mistifica a piacimento,sempre a favore del santino e
demonizzando Sinisa cercando sempre la polemica.Ma questo non sarebbe un
limite,se poi,in un dibattito avesse la correttezza di leggerti e
rispettare la tua idea.E'vero che gliene faccio passare veramente
pochine da quando ha affermato concetti falsi pure su di me,una
volta anche ironizzando sull'Africa,dove era ovvio il riferimento.Ma
ogni suo post e'portato a far polemica,metterci prandelli di mezzo e
giu'con gli osanna.Ma non te ne avere se dico che le caratteristiche dei
prandelliani sono quelle citate nel precedente post,che vedono in lui
l'unico e infallibile fattore dei bei risultati della viola,e tutto il
contorno una specie di zavorra.Mi tocca invece ripetermi,che per quanto
mi riguarda,non sono antiprandelli e speravo di essere stato chiaro,ma
mi pare di no.Mi spiace molto per l'equivoco e chiedo scusa per non
esser stato esplicativo prima.In te non ho visto nessuna faziosita',ma
solo rispettabili opinioni.,come quelle di tutti gli altri.Se mi vedi di
parte,dopo quello che ho scritto stamani,allora ti dico,con molto
rispetto,che dovevi leggermi meglio.Per finire,non mi sento per nulla
superiore,per il semplicissimo fatto che non lo sono,anzi,rispetto le
opinioni di tutti,a parte quelle,che reputo tendenziose,ma come detto e'
un caso a se'.Sinceramente,a me piace piu'chiaccherare di tattiche e
gesti tecnici che di ste'puttanate da Novella 2000,e poi il passato e'
passato e chi se ne strafrega.Ho l'handicap che non riesco a
risolvere,di non poter attuare un botta e risposta con voi,il che mi
obbliga a scrivere lettere che devono necessariamente passare dalla
posta di Pollock,(che ha grande pazienza) invece di pizzini come vorrei e
questo forse impedisce una migliore lettura.
Ciao
Lele
Ti faccio un esempio: per un laico come me, come per quasi tutti, la libertà individuale è sacra, ma non in senso etimologico, Antoine, cerca di capirmi, è un modo di dire, altrimenti devo pensare che sei tu a non aver letto me. Io ti ho letto benissimo, solo che non condivido alcune tue opinioni sugli animali e sul fatto che l'uomo non avrebbe mai il diritto di sopprimerli per fini alimentari, alle quali ho contrapposto le mie che non sto a riportare, tanto più che sono poi quelle della stragrande maggioranza delle persone civili che tu chiami stronzi. Sono problematico in tutto. Sono contro le ideologie, comprese quelle ecologista, animalista e salutista. Invece sostengo l'ecologia, i diritti degli animali, il diritto alla salute.Non far finta di non capire , Antoine, non si tratta di semplice maggioranza indistinta di persone che la pensa come me, cosa che non sarebbe sufficiente a confortarmi, ma, come ti ho detto e tu fai finta di essertelo dimenticato, della maggioranza delle persone CIVILI e di tutti gli ORDINAMENTI dei paesi più evoluti scientificamente e culturalmente, e democratici politicamente, il che, se mi consenti, è molto ma molto confortante a supporto della mia opinione e della moralità del mio agire. Di conforto molto attendibile alla mia opinione sto parlando quindi, e non di ragione a tutti i costi, perchè non pretendo e non vado a cercare la ragione a tutti i costi, vado a cercare la conoscenza, e la ragione continuo ad usarla per avvicinarmi ad essa, per approfondire ogni argomento attraverso il dialogo e lo studio. Nessuna presunzione quindi , il conoscere più evoluto e che ha ispirato gli ordinamenti più evoluti, sostiene quello che ti ho detto sul mondo animale. Poi ci sono anche certi studiosi che sostengono che gli alberi soffrono e sentono dolore, non bisogna più tagliarli allora? Che gli animali in generale vadano più tutelati di quanto lo siano siamo d'accordo. I bambini nel primo anno di vita sono uomini in potenza, i minorati psichici sono appunto minorati ma non privi di psiche e di coscienza di sè, e comunque devono godere degli stessi diritti del genere al quale appartengono. Le formiche non si uccidono se stai attento a dove metti i piedi, se non ci stai attento volutamente perchè per te è più importante il tuo tempo della loro vita, da animalista commetti un crimine volontario e non accidentale.
RispondiEliminaAnche alla gazzella divorata da un leone non gliene frega un cazzo della legge della natura spietata truculenta del leone, eppure tu il leone lo hai scusato e non lo fermi ( a proposito, come lo sfami il leone? e con lui tutti gli animali carnivori?) , e che dire del gatto che tortura il topo e ci si diverte prima di ammazzarlo?
Potrebbe averlo fatto anche Gesù Cristo quel paragone con l'Olocausto ( avvenuto all'interno della stessa specie! ), lo giudicherei sempre farneticante.Semmai il paragone che si potrebbe fare è proprio l'opposto, cioè dell'Olocausto con quello che succede naturalmente nel modo delle belve che tu giudichi con tanta comprensione.
Quand'è che avrei ironizzato sull'Africa? Mi pare strano perchè sono sempre estremamente rispettoso degli altri. La critica è un'altra cosa. Non vedo perchè dovrei risparmiare le mie critiche a chi le merita. D'altronde usare la parola "santino" per definire Prandelli la dice lunga sulla tua oggettività Lele. Ho cominciato a frequentare i blog viola qualche anno fa. Allora andava di moda prendersela con Pazzini, definendolo moscio, incapace, Forrest Giamp. Il goal di Siena era un evento di dimensioni bibliche, come la caduta delle mura di Gerico. A me il giocatore piaceva e piace. Ma gli stessi che definiscono Pazzini Forrest Giamp sono poi quelli che rimproverano a Prandelli di averlo ceduto. Se è coerenza questa.
RispondiEliminaVolevo segnalare che Jordan ha ripreso ad aggiornare le sue rubriche sul Brivido. Suppongo (e spero) che questo significhi che i problemini familiari sono in via di risoluzione e che presto possa/voglia tornare sul blog a condividere con noi la passione per la viola.
RispondiEliminaTrovo che il dibattito, su questo sito di saltimbanchi (così, il Cretino dei Neretti, che di calcio capisce un po' più del DJ ma è umanamente molto più deteriore), sia diventato di un'altezza everestica. Lud, non apriamo con l'Anvur un nuovo fronte: io ti considero degno di tripla A, se vuoi, ma quelle fasce sono state determinate, in diversi settori, da gente che scientificamente ne capisce quanto Yo el supremo o il DJ ne capiscono di gioco del calcio. Nella tua macro-area, poi, litigiosa e vendicativa come poche (e, all'interno d'essa, i contemporaneisti danno il loro peggio in tal senso), le distorsioni sono talora vergognose, comunque tali da rendere l'impianto viziato, insostenibile. Ma non vorrei parlare di queste cose qui, Prandelli basta e avanza, anzi Prandelli è un genio, nel suo campo, rispetto a tuoi colleghi storici che segano un ricercatorello confermando perché di destra o di sinistra, perché scrive di foibe o, all'opposto, perché si occupa di questione palestinese.
RispondiEliminaGrazie, Franco48! Ciò mi solleva non poco! Credo che possa giocare, dopo la paura avuta, un rimorso inconscio per aver sacrificato parte del suo tempo su blog a danno della famiglia, come se ci fosse stata nemesi, e/o, in connessione, lui avesse pertanto fatto voto di rinuncia. Se mi legge, gli rinnovo il mio grande affetto, la mia grande stima, la mia grande simpatia.
RispondiEliminaAvrei voluto evitare una replica, ma non posso tacere di fronte ad una petizione di principio di questo livello: "i minorati
RispondiEliminapsichici sono appunto minorati ma non privi di psiche e di coscienza di
sè, e comunque devono godere degli stessi diritti del genere (intendevi specie) al quale
appartengono". Come dire: gli umani, anche se con capacità intellettive inferiori a quelle di altri individui non umani (la casistica è infinita), debbono essere tutelati, perché umani, gli altri individui no, perché non umani. Ciò, da un punto di vista logico, prima che filosofico, non ha alcun senso. Quanto al fatto che i bamini nel primo anno di vita siano uomini in potenza: grazie, lo sono anche gli embrioni, che a me non interessa tutelare. Come gli embrioni, anche gli infanti umani non possono che essere valutati nell'attuale e non nel divenire, perché il divenire è per sua natura aleatorio. Oltretutto, se il principio che deve valere è quello dell'equità, esso non può che riferirsi all'equità del caso singolo e, quindi, detto caso singolo va esaminato in concreto, alla luce delle vincende che lo hanno caratterizzato e che lo caratterizzano nel momento in cui viene effettuato l'esame. Giustifico il leone e non lo fermo? Quanto a giustificarlo, lo tratto come paziente morale quale è, al pari di un infante umano. Quanto a non fermarlo... vedi tu. Intanto il gatto del vicino è pressoché veganizzato. Come spiegava il mio professore di filosofia del diritto, vegan (tra l'altro da qualche anno trasferitosi da Milano a Firenze per vicende note), per l'uomo "noblesse oblige", non esime. In altri termini: più si sale, più aumentano i doveri e gli obblighi nei confronti degli altri, umani e non umani. Ora chiudo davvero.
Io per individuo non intendo tutto quello che intendi tu, Antoine. Intendo un umano quindi anche un minorato psichico. l' animale non è un umano, con questo l'animale ha i suoi diritti, indicati dai più civili ed evoluti ordinamenti a loro tutela.
RispondiEliminaIo non sono d'accordo nel mettere sullo stesso piano un embrione ed un bambino nel primo anno di vita. Altri possono pensarla diversamente."Più si sale" l'hai detto anche tu, finalmente. Sei antropocentrico? Eh eh eh.
"Noblesse oblige" l'ha detto anche il tuo professore. Quindi antropocentrico anche lui? Eh eh eh.
C'è differenza quindi.
L'uomo è l' unica specie vivente che ha la capacità e la possibilità di tutelarle tutte, e come vanno diversamente tutelate.
Anche se troppo spesso non vuole e non sa usarle.
Credo che chiamare Prandelli "santino" non sancisca mancanza di oggettività, e credo che il mondo viola non si divida solo in prandelliani e antiprandelliani.
RispondiEliminaIo l'ho sempre ritenuto un ottimo allenatore e lo ritengo tale tuttora. Ho anche sempre nutrito grossa stima della persona, ma ciò ho cominciato a smettere di pensarlo nella primavera del 2010, quando a seguito del suo diverbio con DDV, ascoltate le parole di entrambi e visti i seguenti rispettivi comportamenti, ho trovato nettamente più attendibile la versione del patron. Dopodichè, le sue dichiarazioni postume, il suo voler mandare "messaggini" a mezzo stampa, il suo voler cercare giustificazioni a distanza di un anno, è tutta roba che ho trovato degna di un paraculo poco corretto. E per uno che predicava tutto ciò che predicava lui, il soprannome "santino" mi pare anche troppo generoso. E tutto ciò nonostante fino alla primavera 2010 trovassi Prandelli più simpatico di DVV: pensate un po' quanto sono prevenuto, Ludwig e Venetoviola.
Tornando alla questione tecnica, dicevo che lo trovo un ottimo allenatore (anche se il coraggio di Montella mi sta facendo ridimensionare l'idea della bravura di Prandelli, e di tutti gli altri tecnici italiani). Ciò non significa che lui da solo abbia potuto "Creare" una Fiorentina da Champions in una società di zavorre (come dice Lele), bensì trovo che i meriti dei suoi risultati debba condividerli con Corvino e con i DV, esattamente come i demeriti per il suo ultimo disastroso campionato. E ciò non significa che lui non abbia dei limiti tecnici: quello della gestione della rosa ampia l'ha ammesso lui stesso, e lo hanno confermato le parole di tanti giocatori che chiesero la cessione: Ludwig, pochi giorni fa te ne ho anche allegate alcune, col metodo che ti piace tanto, le hai lette o hai preferito non farlo?
Io non credo nell'infallibilità di nessuno, non vedo perchè dovrei credere in quella di un allenatore, specie quando ci sono dei fatti che parlano chiaro. La difesa a oltranza, in tutto e per tutto, anche davanti all'evidenza, è una cosa di cui non capisco il senso. Ammettere di aver sopravvalutato un allenatore e soprattutto una persona, nel mio caso, lo trovo molto più intelligente che continuare a pensare cose inesatte che anni fa pensavo anch'io. Trovo molto più dignitoso ammettere un errore che perseverare come farebbero un gat o una nicolaclaudia.
Varie cose. Per Pollock: perchè ogni tanto non riesco a vedere i commenti e non posso rispondere? Il falg DISQUS non compare e non posso entrare nei commenti. Chiedo perchè tecnicamente sono un caprone e non so che fare. Per Lele: OK, capito, non ti riferivi a me, avevo inteso male. Mi piacerebbe che tutti (Ludwig incluso) of course, si lasciassero alle spalle il periodo Prandelli, il periodo Sinisa e ci concentrassimo tutti sulla nostra nuova Viola, A questo proposito apro un quesito a tutti. Circa una settimana fa o poco più, lessi una intervista al nuovo Direttore Commerciale viola, tal Badiani o nome simile, nella quale disse (non cito testualmente ma credo l'intervista si possa ritrovare da qualche parte) che le cose andavano bene da quando Andrea si era riavvicinato alla Fiorentina. Mi colpì molto quel riavvicinato perchè presuppone che se ne fosse allontanato. Ho visto solo io quel passaggio? Come lo giudicate? Per BLIMP: scusa l'ignoranza ma chi sarebbe quello dei neretti? non l'ho mica capito. Per DEYNA: conosci quel brasiliano di cui si parla per gennaio, Barloc, Berloc o qualcosa del genere. Io non l'ho mai sentito ma tu che segui ci sai dire qualcosa?
RispondiEliminaSpero le tue siano battute. La scala evolutiva non è in discussione, ma è irrilevante nel presente contesto. Hai poi letto male ancora una volta: non ho messo sullo stesso piano embrione e bambino nel primo anno di vita. Vorrei poter chiudere, se me lo permetti (trovo che questa discussione non serva a nulla) evitando di addebitarmi affermazioni che non sono mai uscite dalla mia tastiera.
RispondiEliminaSono andato a letto con sette o otto articoli di fascia A e mi sono svegliato che ne avevo uno solo Blimp. Ho citato l'Anvur perché come sai è l'argomento del giorno, altro che Gonzalo e Valero. Le distorsioni sono state immense, hai ragione.
RispondiEliminaNel linguaggio corrente si dice indifferentemente specie umana o genere umano, no?
RispondiEliminaBarcos, Veneto, è un argentino giramondo che al momento gioca in Brasile. E' un buon centravanti, ben piazzato, mobile, scaltro, sa prendere posizione al difensore a tirare bene a rete, è forte di testa. Ho qualche dubbio solo sulla velocità di base, per l'italia. A poi, molto interessante il tema lanciato, anzi ribadito, da Antoine.
RispondiEliminaNon sono battute, Antoine, perchè quando dici "più si sale" intendi una gerarchia naturale DI CONSAPEVOLEZZA E DI RESPONSABILITA' che ti porta a pretendere di più dall'uomo rispetto a quello che pretendi dagli animali, quindi è una forma inconscia di antropocentrismo la tua, che io condivido i quei termini, però consciamente. Così come si nasconde la stessa forma inconscia di antropocentrismo nella battuta (noblesse oblige) del tuo professore. Poi, Antoine, non ti innervosire, ma io mi riferivo a questo che è uscito testualmente dalla tua tastiera: "Quanto al fatto che i bambini nel primo anno di vita siano uomini in potenza: grazie, lo sono anche gli embrioni, che a me non interessa tutelare. Come gli embrioni, anche gli infanti umani non possono che essere valutati nell'attuale e non nel divenire, perché il divenire è per sua natura aleatorio". Non è questo metterli sullo stesso piano ovviamente in relazione a quanto stiamo discutendo ( diritti, tutele) ? ma se lo scrivi esplicitamente!
RispondiEliminaSpiegami tu allora quello che hai voluto dire perchè quello che ho capito io non lo condivido proprio per niente. Oppure ti sei spiegato male.
Olivo africano
RispondiEliminaLud,mi
rimetto a parlare con te,con il ramoscello d'olivo.Io lo chiamo
santino come reazione a quelli che lo indicano l'unico e
infallibile,come te,fai ben peggio,chiamando l'altro Asinis.Ma a parte
questo, non so come tu faccia a non trovargli UN difetto UNO,ma solo
pregi,scelta sua se un giocatore riesce bene,non sua se fallisce,trovi
giustificazioni a tutte le sue mosse,e'Kuz che chiese di andar
via(ovvio,lo metteva terzino e riserva),oppure Osvaldo,che tu hai avuto
l'ardire di affermare che beneficio'della cura Prandelli che lo formò' e
migliorò',quando pure lui ha chiese la cessione dopo che un giocava
mai, quando per farlo,fu messo anche sulla fascia...Gilardino lo
acquista lui,Bonazzoli la societa' e potrei continuare,ma ci si
annoierebbe a trattare caso per caso.Mi chiedo,come
puoi,sinceramente,ragionare parocchiato(uso un termine ippico,non
spregiativo,anzi,avendo avuto cavalli da sempre)con lo sguardo verso
l'icona?Ma ti rendi conto che porti avanti una battaglia di religione in
nome di un uomo,non di una divinita'?Possibile che non gli trovi nessun
difetto(non dirmi che a volte persino lui si scaccola,o fa le
scureggine...)e incapace di far errori?Dai,a meno che non ti paghi e
bene,allora lo capirei.A te non e'garbato il gioco di
Sinisa...perche',c'e'uno solo a cui garbava?Ma avresti dovuto essere
onesto e rapportarti al periodo in cui era capitato,coi giocatori a
disposizione,con una carriera ancora corta.Poi hai tutti diritti di non
trovarlo tecnico valido,ma non senza trovargli attenuanti.No,te invece
me lo paragoni a quell'altro,che aveva una squadra cento volte
piu'forte,con dieci anni di esperienza in piu',e con la piazza a
favore.Ogni argomento da te trattato,ancorche'si parlasse di
astrologia,deve avere per centro di gravita'Prandelli,in maniera tale da
esaltarlo per raccogliere poi i plausi alle sue mirabili gesta.Lud,io
credo davvero che sei un tipo in gamba,ma permettimi di dirti che spesso
abusi di questo tuo sviscerato amore,e pieghi,come una sorta di Uri
Geller,le situazioni in maniera che alla fine si debba giungere alla
glorificazione dell'infallibilita'del tuo amico venerato e in questo
percorso,insisti senza sosta ne'fatica,fino a quando uno getta la
spugna.Se tu lo ritenessi quello che e',cioe'un buon allenatore(per
me)un grandissimo(per te)ma infine un essere umano,tutto sarebbe
piu'semplice,come sarebbe piu'semplice rapportarti con gli altri,se ti
prendessi la briga anche di leggere quello che hanno da dirti e quando
lo fai, non estrapolare delle parole dai loro concetti,per avvalorare la
tua tesi.
Per
riportarmi al personale,un accenno ironico alla Coppa d'Africa e chi ci
stava,lo facesti,ma ti concedo che forse l'ho interpretato in maniera
distante dalle tue intenzioni,come dici,d'altra parte sono tutt'altro
che infallibile,io...
Detto
tutto questo,Lud,il ramoscello d'olivo,anzi di wenge',e'qui accanto,ma
ti invito a porre attenzione a cio' che ho appena scritto.
Lele
Un embrione ha bisogno di tutela specifica, un bambino di un anno ha bisogno e diritto ad altra tutela specifica, un animale ha diritto ad un altra tutela specifica. Non lo dico io, lo dice la legge dei paesi più democratici, più evoluti, culturalmente, eticamente, scientificamente.
RispondiEliminaMi sembra un po' esagerato cullare sogni proibiti a questo punto del campionato, come leggo da più parti. Le probabilità di vittoria finale della Fiorentina sono più o meno pari al 10%, e non è affatto poco. Con il proseguo della Juventus nel torneo CL e delle altre in EL queste probabilità salgono forse al 15%. Per me, vedere la squadra giocare così è già un sogno e fare centro al primo colpo rientra piuttosto nella categoria dei sogni proibiti. In prospettiva, se sarà ulteriormente potenziata la squadra le nostre probabilità aumenteranno di parecchio, anche se perderemo l'elemento sorpresa.
RispondiEliminaAttila, visti certi arbitraggi di queto campionato, per esempio Catania - juve, mi sembra che lo scudetto sia già stato assegnato.
RispondiEliminaPossiamo ragionare sul fatto che probabilmente arriveremo tra le prime cinque.
Avevo scritto qualcosa sulla coppa d'Africa, in effetti, ma senza malizia. Il riferimento era ai successi di Dossena. Senz'altro il calcio africano è interessante, come si può constatare vedendo quanti campioni si formano da quelle parti e poi hanno successo in Europa.
RispondiEliminaAbbiamo giocato 1/3 di campionato. Un' idea un po' più precisa di quello che dovrà essere il nostro traguardo l'avrò, forse, valutando (e non senza aver tenuto conto di eventuali acquisti di gennaio nostri e/o delle altre) i distacchi tra 12 giornate, il 17 febbraio al termine della 6° di ritorno, quando avremo appena affrontato l'Inter dopo aver già affrontato i gobbi e il Napoli.
RispondiEliminaComunque, come quasi tutti, temo prima di tutto gli arbitri, perchè oggi siamo in formissima, ma non so se riusciremo sempre a esser più forti dei sabotaggi arbitrali, come quelli che hanno cercato di comminarci anche contro Milan e Atalanta.
Credo che le probabilità di vincere il campionato siano molto più alte del 10%, anche se non esattamente quantificabili. Nello sport talora il più forte vince, qualche altra volta no. Ci sono sport come il tennis in cui l'elemento aleatorio è quasi inesistente. E ciò spiega le serie di Borg. Stesso discorso per il ciclismo: non esiste arbitro che possa togliere un tour ad Indurain, a meno che il campione non sia drogato. Nel calcio l'elemento aleatorio è piuttosto alto. Ma i più forti hanno chiaramente ottime possibilità di vittoria. E siccome i più forti siamo noi, beh, dovrà pure contare qualcosa.
RispondiEliminahttps://www.facebook.com/photo.php?fbid=304934276286895&set=at.304731509640505.71884.304719789641677.100001206636843.1532316915.1009902314&type=1&theater
RispondiEliminaVedo che Brovarone è un simpatizzante dell'Argentina...
RispondiEliminaLa proiezioni finale dice 68 punti, champions sicura ma non scudetto. Prendendo a riferimento le ultime 5 giornate sarebbe titolo in carrozza ma siamo nel campo della fantascienza non del fattore aleatorio (102 punti). Una champions è molto di più di quanto sia lecito aspettarsi, alla luce degli ultimi due anni dove la retta via non era smarrita, non c'era proprio, e il pensiero del ridimensionamento era più che giustificato. Adesso hanno fatto bingo, è bastato prendere un DS capace, che lavora, e un allenatore emergente assunto nella fioritura della sua fisiologica consacrazione che avverrà quest'anno. Ci vuole anche culo per parlare di "progetto" e programmi ambiziosi, loro ce l'hanno, hanno trovato l'uno e l'altro. E penso che ci saranno anche il prossimo anno, di sicuro il DS ma anche l'allenatore, anche se dal prossimo inizierà il conto alla rovescia. Di fronte a certe offerte, arrivederci e grazie. Lo scudetto però scordiamocelo, non hanno tanto bisogno di penalizzare noi, favoriscono la juve, ogni Domenica, s'è visto. Non si possono permettere la Fiorentina campione d'Italia, dovremmo essere più forti non solo delle squadre che incontreremo, ma anche di tutto il contorno. Troppo, anche per questa società, questa squadra e questo allenatore.
RispondiEliminaCaro Colonnello, forse anche in quanto mio mentore tieni alle mie parole, e ciò mi fa piacere; ma tendo a crogiolarmi nell'afasia e mi diletto assai più nel leggervi che nel partecipare scrivendo. Poi, se si parla di calcio: non ne capisco una cippa, sul resto, nonostante le lauree e gli studi matti e disperatissimi, le discussioni raggiungono vette di pensiero talmente elevate da essere per me troppo spesso inarrivabili con contributi originali (quest'ultima sull'alimentazione l'ho apprezzata particolarmente: diciamo che sono d'accordo con Chiari su tutto). Dunque, preferisco tacere e tenere un comportamento assai vicino al parassitismo. Spero che non vi offenda troppo
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