Il
refrain è molto orecchiabile bisogna dirlo, e già imperversa
soprattutto tra i cauti, o almeno, quella puntina di prudenza gira nel
solco di un disco che risuona sul piatto dell’ovvio, ricorda un po’ le
canzoni di successo di Umberto Tozzi, ripetuto più volte, “piedi per
terra” è il ritornello più gettonato nel jukebox della società e
dell’ala più riflessiva della tifoseria. Una hit che vorrei rendere un
po’ più hot con la foto di copertina che rispetta la parte più
orecchiabile del pezzo, e va bene quindi “piedi per terra”, ma intanto
vorrei arrangiare questo tipo di atteggiamento almeno con un paio di
tacchi che slanciano un po’ la figura pur non snaturando l’originale
assetto ponderato, e poi le calze che hanno la funzione di donare una
parte sexy a quella che invece è un’esortazione alla prudenza, quindi al
raffreddamento dei bollenti spiriti, poi la calza ha da sempre anche la
funzione di mascherare i lineamenti del volto, pensiamo per esempio
alle rapine, e nel nostro caso il significato sarebbe quello di
procedere a fari spenti, con i piedi per terra appunto, senza essere
riconosciuti. In questo caso anche l’inquadratura di schiena ha lo
stesso scopo di conferire alla squadra poca riconoscibilità nella
fatidica lotta, con un accenno al volto di tre quarti che lascia intuire
ma non svela, così da concentrare le pressioni che di domenica in
domenica crescono su altre piazze. E’ bene precisare che parlando del
ruolo che il ritornello ricopre nel successo di un brano, cioè di frase
musicale più orecchiabile, è importante non confondere gli strumenti
musicali con quelli tipo la tessera del tifoso e appunto il tornello,
che con il ritornello non c’entrano niente, per non ritrovarsi in coda, e
quindi oltre ai piedi per terra, anche con molta gente che te li pesta.
Ho scelto poi un’acconciatura un po’ datata che non togliesse fascino
ma allo stesso tempo ricordasse la parrucca da pagliaccio utilizzata
nella mini contestazione di Moena, perché i maggiori studiosi della
comunicazione in casa Viola ritengono oggi quello lo strumento più
efficace che mai abbia toccato la coscienza del Presidente fino a fargli
invertire la rotta e avviare la rivoluzione che tutti conosciamo e
amiamo. Visto poi come sono stato costretto a canticchiare il refrain
mio malgrado, anche se riadattato in chiave più appetitosa in una sorta
di jam session estemporanea per togliere un po’ quella patina del
preordinato, improvvisando cioè su griglie di accordi e temi a noi cari e
conosciuti, così facendo anche salvando molti animali che di solito
sono i primi candidati delle griglie o grigliate, devo per forza però
anche inserire un lato B al pezzo che va per la maggiore, con la
speranza come spesso accade che il secondo brano alla fine abbia più
successo del primo, e quindi la foto B ha un ritmo decisamente più rock,
per accontentare anche l’orecchio di tutti coloro che invece non
riescono a mantenere i piedi per terra quando il ritmo del bel gioco e
dei punti si fa così incalzante, in modo che alla fine quando i piedi
non potranno stare più per terra perché galopperemo veloci verso il
traguardo, potremo addirittura usare il frustino con il giusto ritmo
sincopato per cercare di risvegliare in tempo per festeggiare tutti
coloro che nel frattempo hanno avuto una perdita di conoscenza
improvvisa, si insomma, quella che a Firenze è stata denominata la
sincope della pontellizzazione.
La palestra nuova di zecca, costata un'ira di Dio, ai campini, viene disertata da Montella: sembrava che senza di quella, come diceva uno, non fosse possibile ottenere risultati. Ma Montella fa giocare a calcio, a calcio si gioca col pallone, sul campo, e la palestra è buona per il nepotizzato Isef e per Del Piero se accompagnata dalle pasticche. «Più sudore, meno spocchia», recitava uno striscione esposto da delinquenti minorati mentali a Moena, in piena filosofia baseballistico-dismissionofila: la spocchia non c'è mai stata, c'era in chi non ha mai assunto responsabilità in una sconfitta in tutta la sua carriera, in quanto al sudore va benissimo tutto quello che viene giocando, irridendo gli avversari di tacco e di punta, come i nostri ineguagliabilmente sanno fare.
RispondiEliminaLancio un referendum. Se la Fiorentina ha offerto per due anni uno spettacolo indecente e rischiato la B, di chi è stata la colpa? a) di Corvino e dei suoi acquisti indecenti; b) dei Della Valle che sono spariti dallo stadio ed hanno ridimensionato gli investimenti; c) della incapacità del tecnico d) dei giocatori pelandroni; e) di Montolivo; f) della occulta influenza di Prandelli; g) della nonna di Prandelli; h) del destino cinico e baro; i) delle macchie solari; l) non è stata colpa di nessuno: si tratta dell'avverarsi delle profezie di Savonarola.
RispondiEliminaDirei, Lud, che come tutto, nel calcio, anche il biennio maledetto ha avuto cause plurifattoriali, in buon parte da te elencate, con esclusione della b), della g), della i) e della l).
RispondiEliminaA mio modesto avviso vedere degli
RispondiEliminaalti e dei bassi nell’interesse e nell’impegno dei DV nei confronti della
Fiorentina da quando è di loro proprietà vuol dire non capire veramente un
cazzo di aziende, di imprenditoria, e più in generale di gestione aziendale, vuol
dire non avere la più pallida idea di come funzionino le cose in campo
imprenditoriale. Vedere poi gli alti di
interesse quando la squadra va bene ed i bassi quando va male denota una clamorosa
incompetenza gestionale in campo societario, ancora più preoccupante se si è
imprenditori. Non basta essere imprenditori per essere, anche solo minimamente,
affidabili in campo imprenditoriale, soprattutto in Italia dove anche in campo
imprenditoriale pullulano i parolai e dove ad un successo corrispondono altre cento situazioni fallimentari, per non
dire di peggio. Un imprenditore serio e capace è più attento ed impegnato quando le cose vanno
male piuttosto che quando vanno bene. Aggiustare le cose, apportare i necessari
cambiamenti, vuol dire dover conoscere più da vicino la situazione nei vari
ambiti societari, fare scelte coraggiose che costano in tempo e denaro ed in
generale da tutti i punti di vista e che impongono quindi verifiche più ravvicinate,
attente e costanti, vuol dire dover vivere in modo più continuativo e
stressante i problemi dell’azienda, con un impegno di carattere straordinario,
magari offrendosi di meno, in quei momenti, per comprensibili motivi, alla
visibilità mediatica, rispetto a quando le cose funzionano e l’azienda è ben
strutturata ed efficiente e si può limitare il proprio apporto personale all’ordinario richiesto dal proprio ruolo,
magari spostandolo più sugli aspetti formali e di rappresentanza esterna e mediatica. Per questo portare a supporto di
questa totalmente sprovveduta visione dell’apporto imprenditoriale, che se non vogliamo definire delirante la si
deve, nel migliore dei casi, definire bambinesca appunto perché legata ai risultati sportivi della a squadra,
fonti giornalistiche e quel che è peggio di giornalismo calcistico, è totalmente
distorcente e sommamente ridicolo al
punto tale da non poter non provocare, nelle persone dotate di un minimo di
ragionevolezza, risate così grasse da
rotolarsi letteralmente per terra.
Rispondo al referendum di Lud:
RispondiEliminaSe la Fiorentina ha offerto per due anni uno spettacolo indecente e rischiato la B, di chi è stata la colpa?
a) di Corvino e dei suoi acquisti indecenti;
d) dei giocatori pelandroni;
e) di Montolivo;
La risposta e) rientra comunque nella d), mi pare.
Il tutto peraltro è semplificato, la situazione è stata più complessa, aggiungerei comunque un:
m) dei Della Valle che hanno delegato troppo a Corvino.
Comunque, a livello di mercato, si può dire col senno di poi che gli errori degli anni scorsi sono stati causati non dalla cessione dei migliori giocatori (che non c'è stata) ma dalla mancata cessione dei migliori giocatori. Gli acquisti sono stati consequenziali, è chiaro che con i soldi delle eventuali cessioni di Gila, Monto e Vargas (quando valevano qualcosa) si sarebbero comprati giocatori più forti.
RispondiEliminaPoi c'è stato soprattutto un problema di spogliatoio: diversi giocatori hanno reso meno di quanto valevano anche perché sono capitati in una situazione ambientale pessima (cui hanno contribuito in piccola parte anche i tifosi, questo va detto).
La Fiorentina ha chiuso in attivo il suo mercato, invernale o estivo, solo in due casi: nell'estate del 2009 e in quella scorsa, per il resto sempre rosso, talora profondo, a testimonianza di investimenti da cornucopia mitica. Nell'estate del 2009 furono sbagliate peraltro le figure di cessione, indicate da Prandelli. Indubbio fu, nella campagna estiva del 2009, l'impatto della questione-Cittadella, unitamente ai problemi giudiziari, agli inizi della grande crisi economica e all'ingratitudine della tifoseria, ma l'evento rimase isolato fino a quest'anno, in cui di nuovo abbiamo operato rientro economico e riduzione degli ingaggi, con gli effetti nefasti che tutti abbiamo sotto gli occhi.
RispondiEliminaBlimp, mercati attivi sono stati anche quelli di gennaio 2009 e gennaio 2012.
RispondiEliminaPer precisione Chiari Diego Della Valle non avrebbe chiuso in parte i rubinetti e diminuito il suo impegno perchè deluso dai risultati sportivi, che fra l'altro erano ottimi nel momento in cui ha preso questa decisione. Ma se mai perchè era stato bocciato un suo importantissimo progetto che doveva rafforzare la presenza del gruppo a Firenze e contemporaneamente garantire alla squadra i finanziamenti necessari a rimanere in alto in Italia e in Europa. A questo vanno aggiunti gli esiti di un processo sportivo e penale in cui doveva difendersi da gravi accuse, in parte ingiuste perchè i Della Valle furono costretti a cercare l'appoggio di Moggi e compagnia solo dopo che per una serie infinita di torti la squadra era finita sull'orlo della b. Dunque non erano ricattatori, ma se mai gente sotto ricatto.
RispondiEliminaa) c) d) e) senza polemica, tanto non si esce da quei fattori.
RispondiEliminaSegnalo anche che secondo Tuttosport la Fiorentina è cresciuta quando ha scoperto di avere una alternativa tattica: non soltanto possesso palla, ma anche ripartenza e contropiede. Questa evoluzione tattica è stata fondamentale perchè a inizio campionato si dominava per lunghi tratti ma in modo sterile. L'avevo notato a mia volta da tanto tempo e mi fa quindi piacere che anche la stampa specializzata lo sottolinei. Montella vede Lajc come giocatore da trasferta. Dopo la partita con il Cagliari ad esempio avevo scritto: " la partita di oggi è stata importante perchè ha svelato la nostra vocazione al contropiede. Vocazione che ci sarà utilissima già contro il Milan quando la partita sarà presumibilmente molto aperta. Se dosiamo possesso di palla e capacità di ripartire possiamo diventare assolutamente micidiali".
RispondiEliminahttp://www.violanews.com/stampa/il-doppio-gioco-di-montella-20121123/
La frase "Montella vede Ljac come giocatore da contropiede" è da considerarsi refuso da copia e incolla!
RispondiEliminaMi astengo dall'esercizio con velate finalità sofistiche di LUD,apprezzo molto e auguro di raggiungere un quorum ma sondaggi così hanno già trovato casa su tutti i siti.Mi soffermerei sul concetto di "calza" esposto dal GUBERNATOR,altro elemento-la calza-che ha qualcosa di velato ma che in realtà si svela prima alla mente(noto molti cerebrali sitollockiani,bona!)e poi agli occhi:la calza non appartiene alla viola quest'anno,la Fiorentina ha deciso di indossare meno sobri calzari,ereditati da Marte e messi in soffitta poiché per due anni non c'erano degni eredi,anzi guardando il tocco di palla di Gamberini o Beharami qualcuno sospettava forme di focomelia,alluci proteiformi o addirittura si invocava l'intervento di Mario Spezi per trovare il colpevole di tale stillicidio di acquisti così incapaci(forse ho risposto al sondaggio....Ah!L'inconscio....).Comunque qui il karma è:calzari si,cazzatari no!Eppoi sia lato A sia lato B....le suoniamo a tutti,o quasi!CHIARI,concordo e aggiungo,come più volte scritto sul sitone,che non si è tenuto conto,nella gestione,di fattori esterni,macroeconomici e non,che hanno provocato situazioni contingenti-all'epoca del biennio-abbastanza strane,di difficile gestione e poi uno dei postulati dell'imprenditoria e che anche stando fermi,a volte,si fa un investimento;diciamo che si evita che qualcuno ne approfitti,si evita di peggiorare situazioni economiche e poi se uno è veramente imprenditore bada in primis al bilancio,il resto è poesia.Il compito di un imprenditore e del suo(o suoi)manager è prendere la filofosia,trasformarla in materia per le risorse,i quali devono riconsegnare la filosofia trasformata in numeri all'imprenditore.Così deve fare Montella col campo....credo l'esempio sia chiaro;nel biennio(e anche poco poco prima) chi doveva trasformare la filosofia ha fallito(ho di nuovo risposto al sondaggio(inconscio canaglia!Ti faccio marcare da Roncaglia,così non ti muovi!).
RispondiEliminaChissà perchè le mie domande avrebbero finalità sofistiche, Sopra. Ognuno può rispondere come vuole. Naturalmente alcune ipotesi sono ironiche. Ma se faccio ironia spero si comprenda, visto che se non la faccio qualcuno mi da' del serioso. Del che do' la più fiera smentita.
RispondiEliminaLUD,certo che colgo l'ironia,come sono certo che tu cogli,sempre la mia,che non vuole essere ne derisione ne un appunto;mi esercito con la tua seria(seriosa)ricerca della verità assoluta,da buon profeta pragmatico,didattico nelle spiegazioni,epicureo quando hai ragione,un po' gamberiniano quando hai torto(spazzi via e così sia).Tu sei inconsciamente l'equilibratore dei cerebrali del sittolock,lo direbbe qualsiasi osservatore esterno....(se come esercizio stilistico scarto le ipotesi ridanciane o impossibili,nel tuo "referendum",arrivo a dare colpe 1)Società,2)Prandelli/Miha.3)Corvino e così ricarico il tuo io per ripartire alla ricerca del blasfemo che sputa sul santino,delle cause dello sputo sul santino,delle reazioni,etc etc.).Il punto è che non condivido il Referendum in quanto tale,se eleggo un uomo(e 'ndo stanno?Direbbe Sora Lella)che coniuga pensieri,speranze,progetti,etc devo io riandare alle urne quando ho già in parte delegato qualcuno che dovrebbe prendere decisioni?Scusate la digressione politica...ma quale Res pubblica?Res...sa da condominio,ecco cos'è la politica italiana.Forza Viola,al Berta come al Franchi!
RispondiEliminaPosso capire che il referendum non ti coinvolga Sopra. L'accusa di sofismo però non la comprendo a mia volta. Se mai la mia è maieutica socratica.
RispondiEliminaMa a cosa serve indagare sulle colpe del passato? La cosa è importante è che la società abbia imparato a non ripetere gli errori commessi. Cosa non affatto facile perché ho visto decine e decine di imprenditori non imparare nulla dai loro sbagli. Vuoi per presunzione, o per conservatorismo, o anche per mera cocciutaggine. Diciamo piuttosto che gli errori fanno parte della normalità quando si opera a livelli altamente competitivi come accade nel calcio, dove l'elemento di rottura è spesso dietro l'angolo e non esattamente prevedibile. A volte basta che salti un solo tassello e tutta la baracca diventa instabile. In questi anni molti, come me, hanno incitato a non abbandonare questa società che malgrado le difficoltà incontrate continuava a mostrare ottimi fondamentali e per ovvie ragioni non risultava essere sostituibile come altri invece sostenevano anche con arroganza, fino a sconfinare nella violenza verbale e nel turpiloquio. Alla fine qualcuno ha avuto ragione ed altri no, ma vedo che si continua a razzolare nel torbido presagendo chissà quali sciagure se i punti a,b,c,d,e,f,g fino alla zeta non saranno risolti ora e subito. In questo caso si può parlare di manicheismo o forzatura della realtà per affermare le proprie personali convinzioni spesso improntate a prese di posizione soggettive, dove l'ego prevale su qualunque elemento divergente, anche davanti ad una realtà ovvia ed incontrovertibile. Mi sembra persino ridondante affermare ora che la società ha cambiato strada ed abbiamo davanti una storia del tutto nuova che sarà possibile giudicare solo nel suo addivenire. Per fortuna le sofferenze patite sono ormai alle spalle.
RispondiEliminaQuel culetto sbarazzino che fa capolino da una tenuta così seriosa e tradizionale è qualcosa di straordinario. Meno stimolante la figura in alto che sembra nascere da un blocco di pietra senza vita.
RispondiEliminaConcordo con Attila al 100%. Sul culetto, naturalmente, il resto lo leggo più tardi, ahah
RispondiEliminaAssodato che la Società ha continuato a spendere e a spandere, tirando il freno quest'estate (ed è stato un reculer pour mieux sauter), è chiaro che non possono essere disconosciute ingenuità ai DV: nel non capire per tempo l'ingente quota prandelliana di danno interno (tutto cominciò subendo il veto alla cessione di Mutu); nel tenersi attaccati a senatori bolliti, vuoi per candido e irresponsabile affetto padronale vuoi per timore di eccitare una piazza sobillata già da mestatori e/o vedovi (e dissi sempre che fu una cantonata, machiavellianamente: le guerre si differiscono solo a proprio svantaggio); nel non calcolare la portata della recessione d'investimenti nell'estate 2009 dovendo affrontare la Champions e affidando a Prandelli la lista dei cedibili e degli acquistabili. Questi sono errori chiari, appetto però a meriti straordinari. Quel che non si capisce invece è il perché dell'attardarsi sul passato, e sempre in nesso prandelliano (si potrebbe parlare di VCG, del Conte, di Baglini: anche quello è passato): credo che sia, da parte degli sconfitti del partito dismissorio-tutunciano, una maniera di sentirsi meno bruciante il mezzo metro di cazzo che si ritrovano in culo, ogni domenica stantuffato con potenza di mandingo, mentre da parte dei mistici innocui e trasognati alla Lud è un modo di consolarsi di non poter cogliere le rose del presente (belle e profumatissime) con Lui.
RispondiEliminaStorici venite a me, che ho bisogno di una delucidazione: di chi è la colpa se un giorno ci ritrovammo i tedeschi per le nostre case?
RispondiEliminaa) del dittatore tedesco; b) del dittatore italiano; c) delle truppe tedesche; d) del popolo italiano; e) di Pio XI; f) dei Gentile, dei D'annunzio, ecc.; g) dei Savoia; h) di Grandi e Badoglio; i) del destino cinico e baro; l) di Mihajlovic, di Corvino e di DDV.
Ahahahahahahahahahah... Vitalogy! L'ambiziosetto pone la sua candidatura alle primarie, Pollock e Sopra nello sconcerto, lo accusano di fare il gioco dei tutunciani fomentando divisioni interne con candidatura dell'ultimo momento, Jordan-D'Alema sembra fuori gioco ma è il grande vecchio nell'ombra che col gioco delle tessere e delle clientele deciderà il vincitore.
RispondiEliminaGran bel culetto, non c'è che dire, senz'altro superiore alle mie forze attuali, se ben intendo (e non credo di sbagliarmi) la golosità del soggetto. Ancora dieci anni fa e avrei salvato onorevolmente l'uccello dalla contesa, adesso finisco prima che lei abbia finito le fantasie.
RispondiEliminaColonnello, un sano egoismo a volte è necessario, e ci si può sempre salvare con i preamboli. Finché ha lingua e dito l'uomo non è finito.
RispondiEliminaLudwig, prima lanci un referendum sulle cause di questi ultimi due anni di crisi, in cui proponi tra esse il presunto disimpegno dei DV, ipotesi che tutti hanno bellamente ignorato e quindi negato, e che io considero idiota, allora, messo alle corde, fai finta di non aver capito e tiri il disimpegno del solo DDV per le vicende di Calciopoli. Ma non ti vergogni di cambiare in questo modo le carte in tavola? Sarebbe questa la tua serietà di studioso? Inoltre, Ludwig, mi vuoi spiegare che gusto ci provi a continuare a menarla con questa tua litania sul passato, dove secondo te la crisi di questi due anni passati sarebbe dovuta ai Della Valle che avrebbero chiuso i rubinetti ed avrebbero diminuito il loro impegno? Tutti te l'abbiano bocciata questa ipotesi ed io, che sono il più cattivo, la considero addirittura segno inequivocabile di totale incompetenza in campo imprenditoriale e delirante. Tientela pure questa tua, per me allucinante, tesi, nessuno pretende di togliertela ed andiamo avanti ok? Anche perchè di tesi deliranti ne produci a raffica, come quella della vocazione ( anche) contropiedista del gioco di Montella, e come quella di propinarci quel giornalaccio locale che si chiama Tuttosporc come stampa specializzata quindi attendibile in campo calcistico. Io rido di questi tue pazzesche teorie, Ludwig, rido a crepapelle e ogni giorno di più mi sto convincendo, e per certi aspetti mi auguro per te, che si tratti solo del fatto che vuoi prendere il posto del GAT come provocatore. Ci stai riuscendo alla grande, complimenti.
RispondiEliminaAlla fine della terza riga qua sotto dopo "tiri"va messo "fuori".
RispondiEliminaChiari continui ad usare un linguaggio volgare, credo tu debba assolutamente cambiare tono. Anche l'espressione "idiota" è offensiva e non merita risposta.
RispondiEliminaTu, Ludwig, hai proposto a referendum varie possibili cause della crisi biennale viola, una di queste possibili cause io la considero idiota o un'idiozia che dir si voglia. Cosa c'è di volgare? E non si tratta neppure di tono, ma del preciso contenuto del mio giudizio su una tesi. Stessa cosa penso della presunta vocazione contropiedista del gioco di Montella, stessa cosa penso in generale di Tuttosporc o Ruttosporc, che dir si voglia.
RispondiEliminaIdiota non è un argomento, Chiari, ma una via di fuga per non argomentare.
RispondiEliminaLudwig, idiota o idiozia riferito ad una tesi non è una via di fuga e tanto meno un'offesa.
RispondiEliminaE' un termine molto preciso, chiaro ed impegnativo, e ti prego semmai un altra volta di non dire bugie, quelle sì offensive nei miei riguardi, perchè io ho argomentato eccome, e per esteso, e decine di volte con te su questo argomento, in ultimo oggi, qui sotto, e l'ho fatto, secondo me e secondo altri che si sono dichiarati d'accordo con me, in modo convincente. Da questa tua ultima risposta dimostri purtroppo ancora una volta di non averli neppure letti i miei argomenti o di non averli presi in considerazione. Questo tuo atteggiamento, che in molti ti abbiamo fatto notare, sì che è veramente offensivo per chi discute con te, caro Ludwig. Sarebbe molto meno offensivo da parte tua se invece dimostrassi di averli letti e provassi a controbatterli nei dettagli, come faccio io e fanno molti altri con i tuoi scritti e le tue tesi anche quando le riproponi ossessivamente.
Suo patrimonio storico, artistico e monumentale a parte, mi vergogno di essere cittadino di un paese che ha la città di Roma come capitale. E quanto di vergognoso vi è successo in questi giorni è solo la ragione principale ma non unica di quanto sopra.
RispondiEliminaAd ogni modo Chiari ti prego di riservare il termine idiota d'ora in poi ai tuoi amici, parenti e conoscenti. Nei blog bisogna saper dosare espressioni e linguaggio come in qualsiasi luogo della vita associata.
RispondiEliminaMi dispiace davvero Ludwig vedere questa tua gravissima e davvero offensiva maleducazione , io mi sono riferito ad argomenti, a tesi messe in referendum, non a persone, tu addirittura tiri in ballo, ed in maniera subdola e codarda, i miei familiari. Mi sembra veramente squallido e penoso.
RispondiEliminaD'accordo Chiari, Roma è diventata la vergogna d'Italia. E le responsabilità sono da addebitare agli amministratori ed uomini pubblici che hanno sottaciuto e tollerato, addirittura minimizzandole, le malefatte di una tifoseria da far west. E' chiaro che i dirigenti hanno una paura fottuta di affrontare il problema come dovrebbero. Speriamo che ora sia l'Europa a muovere passi decisivi per iniziare a colpire questi imbecilli. Ci sono anche responsabilità politiche di gente che dovrebbe essere scardinata. Ma questi sanno come nascondersi e con poche parole di circostanza continueranno a prenderci per il culo.
RispondiEliminaIn verità più che imbecilli sono delinquenti+imbecilli.
RispondiEliminaTu non puoi immaginare, Attila, che perverso intreccio si è creato in questa città, di malaffare, di malcostume, di degrado etico, politico e culturale, che parte dal mondo politico ed amministrativo, per arrivare persino all'uso delle squadre di calcio cittadine e delle sue tifoserie, non solo mai educate, ma utilizzate e strumentalizzate proprio nei loro peggiori difetti, a squallidi fini. Quelli di questi giorni sono i frutti più vomitevoli ed eclatanti di quanto è stato irresponsabilmente seminato.
RispondiEliminaOltre che idiota Chiari hai usato anche delirante, allucinante, incompetente, provocatore. Tutto un campionario di offese assolutamente pleonastiche che, ti ripeto, puoi tranquillamente riservare a chi conosci personalmente, se ti pare il caso, ma non a me.
RispondiEliminaNon ci provare, Ludwig, non mi sono mai riferito a te con quegli apprezzamenti, l'unico termine che ho riferito a te è provocatore, e ti assicuro che l'ho fatto amichevolmente e simpaticamente paragonandoti al GAT, al quale peraltro gliel'ho scritto direttamente sul sitone, augurandomi che torni in quella veste a scrivere nel sitone e magari anche qui da noi. Tutti gli altri, che scrivi, erano apprezzamenti, con tanto di motivazione, riferiti a tesi, non certamente alla tua persona. Comunque anche nel caso di tue tesi che considero sbagliate da ora in avanti scriverò "errore sesquipedale", ovviamente dal mio punto di vista. Ok?
RispondiEliminaState boni,distinguete un epiteto riferito ad un concetto da un epiteto riferito alla persona.La tastiera,il virtuale si presta ad interpretazione che tengono conto di un'espressione del viso,di un'intenzione scherzosa,del modo di celiare o argomentare seriamente....state boni.Se ci prendiamo troppo troppo troppo sul serio o troppo sul personale è la fine.Sulle tifoserie romane:puncicatori si,impuniti si,xenofobi si,razzisti si,ricattatori si,impegnati(troppo)politicamente si,da condannare si,celati dai mass media i misfatti si,undulgente(troppo)il palazzo si,approfittatori si,raggiratori della tessera del tifoso si,luogo ancora di bagarinaggio si,espongono striscioni orrendi e offensivi si,cori da squalifica si.Potremmo continuare.....cui prodest?In Olanda per atti come quelli del pub romano era puniti con sanzioni pecuniarie,partita persa a tavolino o partite a porte chiuse,poiché vi è certezza della pena,in Italia,come in tutti gli ambiti ognuno alla fine la scampa.Diabolik e Yuri,2 capi storici ultras(della Lazio)10 anni fa beccati a mazzolare dei neri,puniti con daspo e con 3 anni di domiciliari hanno condotto trasmissioni radiofoniche,hanno presediuto forum e convegni di ultras....così...alla luce del sole.Occorre il carcere.Punto.
RispondiElimina"Gli inquirenti sembrano ridimensionare la matrice antisemita nel pub romano":eccosi,CHIARI,a come "i palazzi" si muovono;alla fine sarà derubricato come scontro tra tifoserie....fanno solamente ridere!
RispondiEliminaAl primo rigo,alla fine è da intendersi "È così,Chiari..."
RispondiEliminaLa lista dei cedibili e degli acquistabili (almeno nelle caratteristiche) partono sempre dall'allenatore poi bisogna vedere chi gli compra il DS. Responsabilità in tal senso mi sembrano chiare. Anche quest'anno Montella ha dato un'input su quello che voleva realizzare ma a parte qualche nome, peraltro manco arrivato, ci hanno pensato Pradé e Macìa a realizzarlo. Con i risultati che ben vediamo. Non esiste nella storia del calcio che una squadra che cambia 18 pezzi lotti, l'anno successivo, negli ambienti alti della classifica. Siamo tornati a quella magia dei primi anni del duo Corvino/Prandelli, solo che questo sembra essere un solco addirittura migliore. Alla società si può imputare una sola grave colpa, quella dell'anno passato, ma hanno confermato un DS col mal di pancia e un allenatore, confermato anch'esso dal DS, che poco ha a che vedere con il calcio, in questo momento, in futuro chissà. Un ambiente così rovinato, anche e non solo nell'organico, non l'avrebbe risollevato neanche il Capello degli anni d'oro, a farne le spese è stato Delio Rossi che tutto è fuorché scarso ad allenare, di certo non peggio del suo predecessore. Ma è storia! Punto. Torno a ripetere di godersi queste vigilie alle partite, di stramazzare dalla gioia nel vederla giocare, nel gustarsi e rileggersi la classifica ogni minuto libero, nel seguire tutti gli umori e l'interviste (mai un tono sbagliato o un'inizio di polemica fuori posto) che si leggono sui quotidiani o si ascoltano alla tv. In questo momento non guardo con trepidazione neanche la data di Gennaio, chi se ne frega della punta, siamo terzi, la dove in molti manco ci consideravano e già ci vengono le paturnie da attaccante di razza perché vorremmo lottare fino in fondo per lo scudetto. A parte che fino a prova contraria siamo li ad un passo sebbene questa "lacuna" e niente mi vieta di pensare che ci smuoveranno male per toglierci, tutte quante le antagoniste. L'ho già scritto mi pare, con Cavani saremmo a 5-6 punti dalla ju....rda, in fuga.
RispondiEliminaNon solo, Sopra, il Prefetto di Roma ha qualificato le proteste della Comunità Ebraica Romana come provocazioni, vantandosi che nessuna polizia al mondo farebbe quello che fa quella romana per proteggere gli ebrei romani. Come se fosse un vanto e non una vergogna di Roma che a Roma gli ebrei debbano vivere sotto la protezione della polizia come in nessuna altra città, per stessa ammissione del Prefetto.Robe da non credere!
RispondiEliminaPremetto stanchezza e stravizi da steet food, oggi tornando da Tolentino ho ecceduto in porchetta, salame di fegato e ciauscolo, vino e caffè corretto a Varnelli, potrei quindi essere sopraffatto ancora dallo stato confusionale che ne è conseguito, quindi vi invito a leggere l'editoriale di Massimo Sandrelli perché per me c'è un errore pazzesco. O forse sono i chilometri.
RispondiEliminahttp://www.firenzeviola.it/?action=read&idnotizia=124530
Effettivamente, Pollock, Sandrelli porta a responsabile Falcao della sconfitta del suo Brasile nell''82, ma non era mica l'allenatore, era uno degli undici e giocò pure buona partita (con gol), quantunque non delle sue migliori.
RispondiEliminaSandrelli scrive
RispondiElimina"E se Zeman non avesse vinto il derby sarebbe già sulla graticola della contestazione."
Ma il derby chi l'ha vinto?
Il Derby lo ha vinto la Lazio! Saluti.
RispondiEliminaGonfia, allora non sono sonato! Però sono anche costretto a chiedermi come sia possibile scrivere uno sfondone così.
RispondiEliminaAbbiamo postato in simultanea. Comunque, da buon "libero", ero pronto ad intervenire, anche se in questo caso non ce n'è stato bisogno. Finché sbagliano gli altri a noi va bene, la nostra porta resta inviolata.
RispondiEliminaE' grossa anche quella del derby, cari Gonfia & Pollock, e mi era sfuggita, sordito com'ero dall'errorone iniziale nell'articolo.
RispondiElimina«Stordito»: per la sordità c'è ancora tempo.
RispondiEliminaBlimpe, su Falcao s'inventa una responsabilità per incastrarla in qualche modo con la visita del brasiliano a Firenze, diciamo una forzatura a essere buoni, ma nel caso del derby romano usa addirittura un risultato sbagliato per giustificare la permanenza di Zeman sulla panchina, risultato che nella realtà è invece l'esatto contrario di quanto affermato, in poche parole se lui sostiene che Zeman è ancora sulla panchina della Roma perché ha vinto il derby che invece ha perso ed è sempre su quella panchina, oltre a dire un'inesattezza clamorosa, rende strampalato tutto il suo assunto.
RispondiEliminaMeno male che nel mio immaginario calcistico il mitico Paulo Roberto prevale ancora, e penso immediatamente a lui, altrimenti quei titoli tipo: "Falcao arriva a Firenze" potevano causarmi un infarto, in vista di un Radamel di gennaio...
RispondiEliminaSandrelli.....ah ah ah ah ah ah.......Ales-Sandrelli......E qualcuno pensava "Sopravvissuto vuole togliere il tesserino ad alcuni giornalisti,è fuori come un balcone!".Sandrelli rischia di riabilitare gli sfondoni calcistici di Gat,al peggio non c'ê mai fine!E il correttore di bozze?Avrà la testa con gli bozzi,tra poco?Invocherà Baget Bozzo?Rimarrà nel suo bozzolo?Gli rimane sul gozzo,l'articolo?Ahahahahahahahah,aiutatemi,sto per mettere in commercio il "Gas esilarante Sandrelli".......che spiaccata!
RispondiEliminaQuel Falcao che dici tu, Deyna, credo che se lo sia già assicurato il Chelsea.
RispondiEliminaDelio Rossi non è un allenatore scarso, e neppure si può dire ad oggi che sia peggio di Sinisa, anzi. Quello che secondo me si può dire inequivocabilmente è che Rossi a Firenze, nelle condizioni date per entrambi, ha fatto non peggio ma molto peggio di Sinisa. Questo non solo e non tanto per i suoi cazzotti a Ljajic, ma per i diversi risultati ottenuti e per quello che era diventato il suo rapporto con i calciatori. Sinisa ha avuto delle incertezze e, secondo me, ha commesso errori di valutazione, nei confronti della rosa e dello spogliatoio, ma non ha mai perso la loro stima e la credibilità e l'autorità nei loro confronti, Rossi ad un certo punto sì, e questo è quanto di peggio possa capitare ad un allenatore. Prova ne è che, andando via, Sinisa ha trovato subito un altra chance Rossi no ed ha tutta l'aria di essere bruciato e, ripeto, secondo me non solo e non tanto per l'aggressione a Ljajic. Anche una volta via da Firenze il comportamento dei due è stato diverso, molto più corretto ed onesto quello di Sinisa.
RispondiEliminaChiari subentrare in corsa con lo sfascio totale in corso in quel momento non è facile per nessuno, a maggior ragione quando un DS ha smesso di lavorare da Agosto e non gli si da nemmeno quel poco di correttivi che richiede subentrando. Con questo non voglio dare attenuanti a Rossi e gettare solo concio su Sinisa. Il palmares se messo a confronto fra i due allenatori parla chiaro, ovvio che uno ha allenato molto più a lungo, aspettiamo lo stesso periodo per il serbo e vediamo dove arriva o cosa produce. Concordo sul fatto che il gesto di Rossi, di una gravità inaudita (mi spiace per lui ma, qualunque problema, non è quella la soluzione), gli è costato tutti i bonus accumulati in carriera e qualche anno di anonimato se non l'uscita dal giro dal calcio che conta (che conta relativamente alle sue capacità che non sono da top club comunque). Rimane un buon tecnico arrivato nel momento sbagliato, facendo scelte sbagliate e pagando per una situazione che di certo lui non aveva contribuito a creare. Se messo li ad Agosto, forse, la storia sarebbe stata differente. Onestamente di Sinisa e Rossi, adesso, me ne sbatto, augurando le migliori fortune ad entrambi, e mi godo il percorso ritrovato, con gli interpreti finalmente al posto giusto. Ve lo scriverò fino alla noia, concedetemi questa inutile tiritera di turno in turno, per me porta bene: con Cavani saremmo primi per manifesta superiorità eh eh eh eh eh
RispondiEliminaMa anche con il bulgaro idiota saremmo lì ad una spanna, o alla pari. Purtroppo, come si vede, che ci sia un guercio di mezzo, o una società di ridicoli alle spalle, i nemici sono sempre i soliti, ed è una bellezza affrontarli con mezzi infinitamente (economici) inferiori ai loro, riuscendo, a volte, a rompergli i coglioni come una grande.