Un
primo tempo sul quale sembrava pesare una settimana piena di grasso che
cola su nuove consapevolezze, con la vittoria di Genova che pareva
zavorra appagante, che dava la sensazione di aver pesato soprattutto
sulla testa, un ormeggio psicologico che ne frenava la manovra
solitamente fluida, ne sporcava la precisione del giropalla e ci faceva
soffrire il pressing alto, una rendita che stava per costare cara
davanti al bel Cagliari di Sau, ma poi la musica cambia, e allora carasau,
perché nel secondo tempo escono fuori nuovamente note di violino e quei
valori scritti a lettere cubitali sulla spartito della partita e sulla
carta, e allora sarà carta musica, col
rumore scrocchiante della goleada sotto i denti. Un secondo tempo che
ritrova i sapori conosciuti del bello e che affossa gli isolani come un
pecorino di fossa, li sfianca con Valero e Pizarro spostandoli sul campo
come tergicristalli, li stronca dopo che Cuadrado riaccende i motori, e
poi segna il territorio della vittoria con i gol di JoJo e Toni, una
bellissima Fiorentina sulla quale il Cagliari cade rovinosamente a corpo
morto, bevuta come un mirto
nel fine pasto di una settimana fatta di tre grasse vittorie che alzano
i valori di una classifica che adesso è a un passo dallo spasso. E
anche se non spesso i sogni si avverano. Le tre cannonate settimanali
che hanno ridisegnano la classifica, dopo aver bevuto il Cannonau, aprono la strada che ci porta verso Milano al cospetto di quel Vermentino di
Montolivo, e tutto questo dopo che Lazio e Napoli frenano mentre i loro
vantaggi in classifica franano. La sensazione che
questa squadra lascia sul campo dopo ogni partita è quella di avere ancora tanti margini di
miglioramento, che gioca divertendosi e che potrà andare a Milano nella
condizione psicologica ideale, di fronte ad una squadra che invece è in
affanno, costretta già a rincorrere e che sarà reduce da una partita di
Champion, e la Scala del calcio sarà luogo ideale per mettere in mostra i
nostri gioielli, a partire dalla linea difensiva che il Milan si sogna e
che è superiore alla loro in tutti i suoi elementi, un centrocampo che
affumica le idee agli avversari con il valore di Valero e la custodia
cautelare del pallone del Pek che sorprende mentre appende gli avversari
in mezzo a un possesso di palla che alla fine li stagiona come lo
speck. E là davanti sembriamo sempre più belli, e mentre prima si
dichiarava di non avere attaccanti, oggi ognuno rivendica la propria
coppia preferita, o recrimina per quelli che non giocano, mentre il
lavoro di Gianni Vio comincia a dare i suoi frutti, ed anche ieri la
Fiorentina si è dimostrata pericolosa anche sui calci da fermo. Un
alluvione di emozioni, di gol, di punti, di gioia in una settimana che
tracima in cima alla nostra passione e ai nostri ricordi, ieri che era
l’anniversario dell’alluvione, il quarantaseiesimo, lo stesso numero di
Valentino per dire come corre veloce il tempo. E un pensiero allora va
anche là, quando ancora abitavo in Via de’ Serragli, va agli angeli del
fango, con la considerazione amara che se succedesse oggi ci sarebbero
sicuramente anche i diavoli del fango, composti soprattutto dai clan dei
giocatori che minacciano di gettarlo invece di spalarlo, sulla società e
sui tifosi, ma che ancora non trovano le parole giuste, o forse non ce
l’hanno proprio, e poi le acque non sarebbero più così tanto furiose ma
soprattutto chete, che si porterebbero via quelle asticelle che poi vedremmo
galleggiare verso un mare di progetti migliori dei nostri, ma anche
pieni di nafta e zafferano.
Ho notato molte letture bipolari (Blimp ma anche Sopra) che tendono a distinguere nettamente tra primo e secondo tempo. Non concordo perché la partita è come l'opera d'arte, un tutto unico. Non possiamo fare i crociani Blimp. Per vincere ieri ci voleva pazienza, bisognava attendere che l'avversario sbagliasse o esaurisse le forze. Quando è accaduto, abbiamo dilagato. E dunque do' un voto buono sia alla prima che alla seconda metà.
RispondiEliminaLa partita di calcio in generale o la partita di ieri, Lud?
RispondiEliminaSui calci da fermo, come scrivevo nel commentone e come opportunamente sottolinea Pollock, paga il lavoro specifico in allenamento con équipe specializzata (qualcuno ne criticava l'assunzione, a capocchia, solo per trovare una cazzata da raccontare), ma paga anche l'intelligenza e la coordinazione del difensore, nel caso Rodri (non c'è bisogno di esser granatieri: quanti ne abbiamo avuti, inetti!), che ha avuto gesto tecnico straordinario, che non si vede quasi più (la schiacciata è mortifera per i portieri, i quali ne sono sempre sorpresi e, per traiettoria, non possono rimediare con l'istinto).
RispondiEliminaSecondo me la tua lettura della partita è aulica ma col calcio c'entra poco Ludwig. Nel primo tempo ci hanno messo in difficoltà loro, non c'era nulla di calcolato. C'è stato semplicemente un possesso palla nostro più difficoltoso ed uno Jovetic più sterile dovuti all'aggressività del Cagliari al suo bel gioco ( veniva da quattro vittorie), ma che anche ci capitano di più quando davanti c'è Toni e non Ljajic. Poi un paio di episodi a nostro favore ad inizio secondo tempo hanno cambiato le sorti della partita,mettendo le ali a noi e tagliando le gambe al Cagliari.Questo è il calcio.
RispondiEliminaCi sono partite che sono come incontri di pugilato. Chi ha l'età ricorda il grande pugilato. I giovani no, perchè questo sport è ormai sparito dalla tv, e forse è giusto che sia stato messo da parte. Un match come quello famosissimo di Clay contro Frazer non può essere scisso in varie parti, perchè il colpo finale è la conclusione di un complesso lavoro precedente. In altri casi la vittoria è fortuita. Ma non mi pare il caso della Fiorentina di ieri. Se mai se si deve trovare un attenuante al Cagliari e un qualcosa che sminuisce sia pure minimamente la nostra partita è l'incredibile loro disattenzione sui calci piazzati. Se è vero che abbiamo un allenatore solo per le palle inattive, beh ieri questo tale si è guadagnato lo stipendio.
RispondiElimina"C'è stato", in fondo alla seconda riga, sta per "Ci sono stati". Questo anche per far aumentare i commenti e l'infelicità dell'infelice (s)mascherato del sitone. Ahahahahahaha!!
RispondiEliminaA me pare Chiari che dominare dall'inizio alla fine sia impossibile e che trovare la chiave della partita sia indispensabile se davanti hai una buona squadra, ben messa in campo. Quel che ha detto Montella, e l'ho scritto anch'io, che la squadra ha velocizzato molto il gioco nel secondo tempo, dimostrando una capacità di dar via la palla ed affondare che in altri casi non era emersa. In futuro ci saranno partite da tener sotto controllo con il gioco per novanta minuti, ma molte altre andranno vinte con la velocità e le ripartenze. Sin dalla prossima domenica la strategia dovrà essere una alternanza di momenti di dominio e pressione e momenti in cui si lascia agli altri l'iniziativa per poi infilarli.
RispondiEliminaSemplicemente, Ludwig, non è mai il caso, salvo nel senso metaforico, di paragonare il calcio al pugilato. Due robe completamente diverse. Nel calcio come in pochi sport gli episodi sono determinanti, non solo tecnicamente ma anche psicologicamente.Poi va detto che chi attacca di solito costruisce più episodi a proprio favore, persino nel pugilato, non dimenticare la battuta incoraggiante del "un te preoccupa'! , fallo sfoga'!'" che di solito si fa ad uno che lo stanno massacrando di botte.
RispondiEliminaIl calcio spagnolo è dominare sempre , Ludwig, è tenere il pallino per novanta minuti, punto e basta. Mi sembra che Montella voglia seguire quella strada. A volte riuscendoci a volte meno. Il Barcellona ci riesce sempre, la Fiorentina non sempre, anche se c'è riuscita in circostanze importanti, ad esempio contro la Juventus, contro il Napoli a Napoli, scusami se è poco. Dimenticavo, con la versione più barcellonesca della sua Italia, Prandelli stesso ce l'ha fatta, contro l'Inghilterra e contro la Germania agli europei, scrivendo due pagine storiche del calcio della nazionale azzurra.
RispondiEliminaVermentino e diavolo (ma vestito da angelo, aggiungo io) del fango. Questi due appellativi, o metafore che dir si voglia, riferiti a Montolivo, sono quanto di più indovinato, pertinente ed esaustivo, da tutti i punti di vista, sia mai stato detto nei suoi riguardi. Sopravvissuto, sveglia perchè questo è in fuga sullo Stelvio, non lo becchi più.
RispondiEliminaMa nel momento in cui potremo cambiare volto e colpire anche di rimessa, oltre che praticare il dominio, potremmo diventare davvero difficili da battere. Credo che Montella ci stia lavorando. E credo che anche che il Barcellona sappia diversificare in tal guisa la propria strategia.
RispondiEliminaNon confondere un'atteggiamento obbligato dalle circostanze, dalla, pur temporanea, superiorità dell'avversario, con una scelta tattica, Ludwig. Il Barcellona non sceglie mai, e sottolineo mai, di lasciare l'iniziativa all'avversario per giocare di rimessa, e secondo me neppure la Fiorentina di Montella lo fa. Poi c'è sempre la battuta dell' "un te preoccupa'! fallo sfoga'!", come ti ho detto prima.
RispondiEliminaBlimp, è giusto non farsi condizionare dal risultato nelle pagelle ai singoli, ma mi sembra che tu sia stato parecchio ingeneroso, ieri: in una partita vinta 4-1, mi sembrano troppe quattro insufficienze. Viviano dà sicurezza e si piazza sempre bene, Toni ha fatto il suo (compreso il gol ammazzapartita), almeno un 6 potevi conceder loro!
RispondiEliminaE comunque, anche accettando la tua metafora del pugilato, Ludwig, non dimenticare che il vero Clay non fu quello, obbligato dal tempo che passa, visto contro Frazer, ma quello barcellonesco di prima del carcere.
RispondiEliminaInvece dovremo imparare a farlo ed anche le squadre spagnole lo fanno, Chiari. Pensa alla finale degli Europei tra Italia e Spagna. La superiorità va dosata.
RispondiEliminaLudwig, la superiorità non si dosa, si esercita sempre, quando la si ha, chiedilo alle squadre vincenti. Il calcio spagnolo ha un dogma, non lasciare mai e poi mai, volontariamente, l'iniziativa all'avversario, e così mi risulta che pretenda, persino ossessivamente, Montella. Meno male che non alleni tu e che allena Montella, eh eh eh.
RispondiEliminaParole testuali di Montella, "Ne avrei dovuti cambiare tanti alla fine del primo tempo, e allora ho preferito vedere come reagivano…", dalle quali si deduce che quello che è successo nel primo tempo era tutto tranne che calcolato.
RispondiElimina"Pensa alla finale degli Europei tra Italia e Spagna. La superiorità va dosata": finalmente ho capito la geniale strategia di Prandelli in quella finale. "Ragazzi, ordinati, e non cercate di fare gol subito, la partita è lunga, dosate le energie. Siamo una squadra importante, con dei valori importanti. Un ve preoccupate! Fateli sfogà!". Se invece ho capito male e ti riferivi agli spagnoli di Del Bosque, che dire: meno male che han dosato la superiorità, altrimenti finiva 9-0!
RispondiEliminaLa posizione del Chiari è sempre, come da nick, limpida, e spesso, come in questo caso, disarmante. Il calcio, Lud, non è opera di autore unico, è frutto di infinite variabili (pensate al numero di giocatori, anche subentranti, pensate all'arbitro, anzi agli arbitri, pensate alla tifoseria, pensate al vissuto della settimana da parte di tutto l'ambiente, pensate alla meteo ecc. ecc. ecc. e pensate che dismission: impossible!!!!! Ahahahahahahahahahahah!). Alla fine, il miglior materiale col miglior allenatore di solito prevale, questo possiamo dirlo. La Fiorentina ieri era in turn-over, viziata dal gol iniziale, davanti a un avversario contro il quale chi aveva competenze di calcio aveva previsto la puntuale goleada, si è deconcentrata, ha avuto qualche prestazione individuale di per sé non positiva, ha messo del tempo a metabolizzare Romulo e Llama insieme di bel nuovo e il ritorno al tonismo dopo due serbismi riusciti. Siccome però noi siamo la Fiorentina, e cioè il Wunderteam, e davanti avevamo solo una squadra artatamente sopravvalutata dai pontellizzatori coglioni speranzosi di uno stop, abbiamo vinto ripigliandoci nell'intervallo. Anto, mica sono infallibile! Ma ci ho ripensato e, in coerenza con quanto sopra, non riuscirei a ravvedermi. Deyna, ieri scateni la setta sbavante in maschera, adesso ci vuoi scatenare lo Zaller, sei una pietra di scandalo permanente e non mitigata più dal Patriarca, per il quale mi struggo i giorni e le notti.
RispondiEliminaSe non erro, seconda partita consecutiva cui manca la saggia pagella del Jordan. Come ebbe a dire John Wayne: "Una pagella senza Jordan è come un giorno senza sole". Basta fare il Tupac Amauri a capo dei ribelli nella selva, torna tra noi! Anche perché: ,:: This Mission? Impossible! ::.
RispondiEliminaL'altra cosa che ho da dire in giornate di felicità assoluta e dunque monotone come il paradiso, è che non voglio minimamente tirare stoccate al Chiari, che è insensibile anche agli appelli materni quando si tratta di portafoglio, ma anche sulla questione Ljajic e' c'ha ragionissima, l'avarone! Sulla cloaca si assiste, contro il serbotto, alla moltiplicazione del Matto, fra nick Pseudesenese (quello dall'analiticità vuota, quello delle pizze illeggibili su cui cfr. Vitalogy) e di ballerino di mambo (lì sfoga la psicopatologia villana, il bisogno paranoico di insultare in post inarticolati, senza pensiero come col nick pseudosenese ma almeno senza la pretesa di averne). Il Matto, in fondo come Yo el supremo, col quale condivide la sindrome megalomane, è incapace di visione d'insieme, costruisce le sue diarree su tre o quattro fisse: nel tempo sono state Frey, Gila, Cerci, adesso Toni. Sta sempre dalla parte di chi non ha capito un cazzo, è ovvio (vuole trattenere il francese imbovito, il Ragazzo Triste senza gol ecc. ecc. ecc. e... dismission: impossible!!!! Ahahahahahahah!!!), come quando ci scassava le palle sulla pontellizzazione, dismissione e ridicolezze da nano della riflessione quale è. I bersagli sono meccanicamente dipendenti dalle fisse e, alla fin della fiera, riconducibili all'adorazione primaria, quella per il Pranda, da cui quella per Frey e Gila, ad esempio, e l'odio per Boruc che succede a Frey e la supervalutazione di Viviano che succede al nemico Boruc, come l'odio per Ljajic viene dall'accantonamento, a suo tempo, da parte di Prandelli e dall'averlo troppo a lungo definito un bidone, da cui l'imbarazzo recente e la supervalutazione di Toni. Insomma, tutto un gioco di bilancino per giustificare la cazzata sparata nel post precedente, una cosa sfibrante che può appassionare gli amanti del genere ma non la gente normale, non chi si sbellica davanti a post di Matto come questo: «Mi fa schiantare dal ridere
RispondiEliminaleggere che criticare questa società è un pregiudizio! Micidiale. Non basta non
aver vinto nulla in 10 anni??? Non basta aver depauperato milioni e milioni?
Aver fatto naufragare una bella realtà quando bastava un altro piccolo sforzo,
solo per lo stupido orgoglio, o peggio, per ricatto? Chi critica la società
poteva essere tacciato di avere pregiudizi 3 anni fa. Adesso purtroppo gente
come California appare come un profeta! E non avete idea di quanto mi roda. Ecco.
Questa è la dimostrazione che le mie critiche non sono viziate da pregiudizio,
ma sono colme del rammarico di un sogno svanito. Non ho nessuna fiducia per
quel che ci attende. E la cosa terribile è che a me e a moltissimi altri amici
che conosco, ormai ce ne frega pure poco». Davanti alla voga dei deliri mambeschi il Chiari taglia il nodo di Gordio esclamando: «O lasciate fare a Vincenziello, che non sbaglia mai, e godetevi la risulta!». Se si presenta alle primarie del PD lo voto anche da riformista del kaiser che è.
Ragazzi, vi ricorda qualcuno questo modo di esprimersi di tale Ittennico?
RispondiElimina"...Buster, il cuore in gola, la nebbia negli occhi, il fiato del difensore sul collo, lo spettro del portiere che ti viene addosso e son pane quotidiano per uno che fa l'attaccante. Solo che quello che CI HA il goal nel Dna non se ne lascia sopraffare e fa goal, quello che non ce l'ha tira come ha tirato Ljaic ieri..."
"...Chi definisce banale il goal di ieri non ha seguito l'azione, CI E' andato, chiedendo palla dove è arrivata e prendendola d'anticipo su portiere e difensore. Sembra facile..."
Ha un "non so che" che mi ricorda... spero sia lui
Vita, è il Matto, in nuova performance. Dismission: impossible!!!!!
RispondiEliminaOvviamente, quando dici Kaiser pensi a Renzi, Colonnello, eh eh eh.
RispondiEliminaDeyna spero in una battuta, ma ad ogni buon conto preciso che si trattava di un discorso riguardante la nazionale spagnola, la quale ha fatto una partita molto simile alla nostra di ieri contro il Cagliari, utilizzando in certi momenti della gara la superiorità in altri momenti le ripartenze. E mi riferisco in particolare ai due goal finali. In altre parole non si attacca a testa bassa per novanta minuti, ma quando si hanno uno o due goal di vantaggio si aspettano gli altri e si riparte. La Fiorentina era solita mostrare in po' di impaccio nel calarsi nel ruolo della squadra che aspetta e colpisce. Ieri invece le ripartenze ci sono state ed hanno tagliato le gambe all'avversario.
RispondiEliminaVitalogy, ne ricorda vagamente lo stile...ma non credo sia Jordan. Non è tipo da simili giochini. Piuttosto, ma possibile che nessuno riesca ad avere sue notizie?!
RispondiEliminaNon importa che non scriva. Vorremmo solo sapere che sta bene.
Colonnello, dici? Io invece credo -ma soprattutto spero- sia un segno di vita del Patriarca
RispondiEliminaFranco, il fatto che abbiamo pensato alla stessa persona senza che io l'avessi nominato mi rende un po' più speranzoso...
RispondiEliminaNon si parla di attaccare a testa bassa, Ludwig, non iniziare ad inventarti cose che nessuno sostiene, si tratta di avere l'iniziativa e, guarda caso, nonostante quello che tu continui a sostenere, il miglior possesso palla, persino esaltante, la Fiorentina lo ha fatto nel secondo tempo, una volta passata in vantaggio, altro che "aspettare gli altri"!
RispondiEliminaOra non esageriamo col Patriarca, o finite per fare preoccupare anche me! Sarà semplicemente in qualche parte del mondo con la momentanea impossibilità di accedere ad internet...
RispondiElimina...o magari ha seguito il consiglio di BB, ha mandato in culo la Fiorentina, e si è fatto un mini-harem in Brasile con 7/8 18enni sculettanti, ahahah
RispondiEliminaNo, Vita, è utente registrato, fasullamente, da operaio come quello friulano leggendario (già, quello di origini romane e che si lasciava scappare battute in fiorentino... ahahahahahahah! Non lo si vede più, da qualche tempo, starà lavorando sul cursus velox... ahahahahahahah!). Jordan non marca mai vacuamente con la maiuscola alcune parole del testo, né userebbe l'enfasi sul nulla del polisindeto iniziale, tipicamente cazzona mambesca. Attualmente si sta facendo complimenti schwarziani. Inoltre, Vita, ho scritto qualche tempo fa che sei mesi circa di canali da un bonificatore fallito ed esulato della cloaca mi confermarono alcuni sospetti di sovrapposizioni e mi fornirono nuove realtà, stupefacenti in qualche caso: diciamo che sono in cinque a sovrappopolare il luogo, il Multinick con largo vantaggio sui quattro che arrancano dietro. Dismission: impossible!!!!!!
RispondiEliminaDeyna, occorrerà mettere il dubbioso del cazzo di fronte a un trivio (e si ritorna all'argomento principale, ma senza foto gnude... ahahahahahahah!) e cioè fargli decidere se tu sei più: 1) «pseudointellettuale spocchioso e incompetente»; 2) «esilarante«; 3) «patetico». Come sai, è da sempre il teorizzatore di una critica neutra, anglosassone, garbata... ahahahahahahahah! Il Dogma Vivente che si sostiene a offese... ahahahahahahah! Anche a lui il nostro dismission: impossible!!!!!!!!
RispondiEliminaComunque, siccome su Jordan Pollock non scioglie la riserva io mi preoccupo davvero e non da adesso. Vi assicuro che, come riappare, parte una caterva di affanculo da ansia sfogata che provocherà sua nuova fuoriuscita, per la gioia d'i' Dorfino.
RispondiEliminaChiari vedrai che ho ragione, la squadra non può fare possesso palla continuativo. Montella deve lavorare sulle ripartenze ma siccome non dorme credo si sia posto il problema e stia incominciando a risolvere. Un pressing alto con palle smistate sugli esterni può fare al caso. Il terzo goal vede addirittura Jovetic calarsi nei panni dell'esterno e centrare per Toni. Il quarto nasce da un pressing altissimo di Cuadrado mentre il Cagliari stava riavviando l'azione.
RispondiEliminaLud, il terzo gol nasce da contropiede fulminante, a difesa mal schierata del Cagliari, dopo fallimento del pareggio: Tom salva sulla linea, Llama prende rischio in disimpegno in area per Romulo, che lancia splendidamente sulla fascia, dove Jojo si trova casualmente, di ritorno dall'azione d'attacco sulla quale si era imbastito il contropiede, a sua volta, cagliaritano, in compagnia di Cuadrado, i due calamitano la sguarnita difesa ed è un gioco per Toni inserirsi al centro. Il gol di Cuadrado nasce da cappella sarda, coi nostri e i loro fermi e ormai stanchi o sazi: il gran colombiano legge con la sua prodigiosa sveltezza mentale e ruba palla morta, il resto lo fa il suo piede delicatissimo.
RispondiEliminaLudiwig tu dovresti fare politica da come ti rigiri le cose, per darti ragione da solo. Io non la vedo, nè ora nè la potrò vedere poi, questa tua molto presunta ragione, al massimo puoi riuscire a farmi girare la testa da come ti attorcigli. Il pressing è una cosa, alto e basso ( così come nel calcio totale è previsto), e non antitetico rispetto al possesso palla, anzi è in funzione di esso, informati. La chicca esilarante poi è tutta nella tua prima frase: "la squadra non può fare possesso palla continuativo". Ti chiedo: non lo può fare perchè non vuole o perchè ci sono gli avversari che ogni tanto gliela la tolgono? Ludwig, consentimi una domanda impertinente, ma tu hai mai dato un calcio ad un pallone in vita tua? Secondo te il possesso palla stanca di più di chi la palla la deve conquistare? Ti informo, visto che mostri di non aver mai dato un calcio ad un pallone, che il possesso palla continuativo è il sogno di chi ama il calcio, e che il Barcellona è sulla buona strada per trasformarlo in realtà.
RispondiEliminaAspetta, Colonnello mio Colonnello, aspetta con fiducia. Certo che quando torna un bel 'buhaiolo le paste si son freddate!' un glielo leva nessuno.
RispondiEliminaPer correttezza e per chi soffre per i troppi commenti: qui sotto c'è un "la" di troppo.
RispondiEliminaIl pressing non è alternativo al possesso palla barcellonesco, ma il pressing asfissiante sì, perché disloca le posizioni e reimposta la verticale pura, come che venga. Sint ut sunt aut non sint: tutto non si può avere, quel che abbiamo basta al mio orgasmo. Peraltro, il possesso con Romulo che cerca ostinatamente la profondità in azione personale, con Toni che non restituisce correttamente boccia e con Llama deludente di ieri non può raggiungere i vertici di altre partite. Lo abbiamo ritrovato a partita assestata e, attorno al trentesimo del secondo tempo, ci sono stati cinque minuti ininterrotti di palla torellata a tutto campo che hanno trascinato l'entusiasmo dei fiorentini, i quali talora si ricordano di aver dato nascita, per la modernità, alla Bellezza.
RispondiEliminaMa l'utente registrato col solito nick può essere una casualità, Colonnello (per esempio, c'è registrato anche un marchigiano che evidentemente condivide con me feticismo verso il medesimo disco, e che la Magda scambiò per me, come si vede da un messaggio che gli lasciò nella sua pagina), quei "ci ha" e "ci è" li ho volutamente modificati io in maiuscolo, copiandoli di qua, per evidenziare la sottigliezza: è tipico del Patriarca non elidere mai il "ci", anche quando si esprime scrivendo in fiorentino.
RispondiEliminaSu Schwarz, invece, non so se ha "qualcosa a che fare" con senesi e multinick, ma io lo conosco personalmente (sulla sua pagina, fino a poco tempo fa, c'erano anche foto vere della sua persona, adesso è rimasto solo il suo vero nome), è un mio compaesano, frequentava il mio stesso liceo un paio di classi sotto di me, e abbiamo anche diversi amici in comune; fuori dal sifone tra l'altro è una vera sagoma, lì ha il difetto di addentrarsi in questioni tattiche quando invece, a parte la passione per la Fiorentina, è uno che -posso garantire- non sa neanche se il pallone sia rotondo o quadrato.
Allora, riprendo di qua il post lasciato a mezzo ieri sera sulla pagina precedente... Lamela è un bel gingillino, bravo Deyna... strano che un anarchico come lui stia facendo il botto proprio con Zeman... A dirla tutta sull'Osvaldo nuovamente in viola, la soffiatONA che mi è giunta prevede anche un altro nome, molto più grosso, e proveniente sempre dalla stessa squadra, trattasi di De Rossi, proprio oggi ufficialmente messo sul mercato da Baldini...
RispondiEliminaOh, prendetela come tale, una soffiata forse, anzi probabilmente mooooolto esagerata, però, intanto, i nomi girano...
Diteni a Osvaldo però che smetta di buttarla dentro, o ci tocca a pagallo un botto....
Che Ittennico non sia quello registrato non è possibile tecnicamente, Vita, con te il sottotitolo faceva la differenza e nessuno qui protesta: ti ribadisco che stilisticamente quello non è Jordan, il quale peraltro non ha peraltro mai indulto a questi giochetti e non s'inserirebbe in una discussione d'emblée su un dettaglio. Jordan ha un nick (anzi due, ma quell'altro lo si conosce bene ed è autodenunciato) e non si presta alla mosca cieca dei vili. Su Schwarz accolgo l'informazione, quantunque l'ultimo rigo del tuo post sia, in tal senso, perfettamente inutile al riguardo oppure oltraggioso nei confronti della nostra intelligenza.
RispondiEliminaDe Rossi costa troppo, di cartellino e d'ingaggio e toccherebbe un reparto che sta funzionando e attende Aquilani a pieno regime: spero, Louis, che la soffiata non te l'abbiano fatta alla cipolla. Su Lamela conservo dubbi: carinuccio ma ai margini, sta cominciando a incidere nella realizzazioni ma in contesto non vincente. Attendo la fine di questo campionato per definire la sua maturazione.
RispondiEliminaNiente cipolla, ve l'ho detto, prendetela con le molle, ma, intanto, prendetela...-:)))
RispondiEliminaChiari io provo ancora a riformularlo. Ciò che sostengo è solo che in determinate fasi della partita anche la squadra più votata al possesso palla può cambiare passo e provare a prendere l'avversario in velocità lanciando un contropiede. Saperlo fare può rivelarsi un'arma molto importante. Disgraziatamente per il momento la Fiorentina non ci era mai riuscita, anche quando, come a Genova, era in vantaggio. Ieri finalmente ce l'abbiamo fatta. Il nostro arsenale risulta più completo se a seconda delle fasi della partita cambiamo pelle.
RispondiEliminaConsiglio di osservare attentamente il Barcellona non solo quando gioca la palla, ma anche in fase di non possesso, in quei momenti il suo pressing è asfissiante, in ogni zona del campo, con uno, o preferibilmente due, o tre, o persino quattro uomini che aggrediscono il portatore di palla avversario, altro che "aspettare"! Nel calcio totale, soprattutto quello del Barcellona, il verbo "aspettare" può, qualche volta , essere considerato nei momenti di possesso, nei momenti di non possesso è una bestemmia. E,da quanto vedo, Montella è su quella falsariga.
RispondiEliminaLouis, io la prendo sempre, se è bona.
RispondiEliminaDiciamo superfluo semmai, Colonnello, figurati se sottovaluto le vostre intelligenze, sul mio compaesano rimarcavo solo una testimonianza vista in prima persona, eheheh.
RispondiEliminaComunque ero lungi dal voler tacciare il Patriarca di giochetti subdoli, avevo solo notato delle analogie che mi avevano fatto sperare fosse lui.
Louis, su Osvaldo ti avevo risposto ieri sera, ho anch'io un collegamento non gossipparo, ma risaliva a diversi goals fa, immagino che ora la Roma non sia così ben disposta (forse neanche il suo allenatore)... a meno che i DV non siano decidi a cahar forte il lesso...
Io, piuttosto che rinunciare al Patriarca, gli permetterei anche i giochetti subdoli, eh eh eh.
RispondiElimina«Jooooooordan voglio Jooooooordan...» (da cantarsi sull'aria di «Anna» di Battisti).
RispondiEliminaLatitanza anche del Farting, ma meno preoccupante: è solo che ogni vittoria ci allontana sempre più da Tontolivo e questo non può tollerarlo. Jooooooordan voglio Joooooooordan!
RispondiEliminaSeconda miglior difesa, sesto miglior attacco: come l'attacco raggiunge il quarto posto, siamo in Champions. Jooooooordan voglio Jooooooordan!
RispondiEliminaCalamai, l'ottimo dei giornalisti fiorentini, annuncia per Milano il ritorno di Pasqual (visto Llama, si capisce), l'ingresso da titolare di Aquilani, il ritorno di Ljajic dal primo minuto. A Milano per torellarli!!!!! Joooooooordan voglio Jooooooooordan!
RispondiEliminaMazzarri, che già dopo la gara a Bergamo non era stato bene, ha avvertito un malore, presumibilmente cardiaco, ed è ricoverato. Un grande augurone a questo bravissimo tecnico toscano! Jooooooordan voglio Joooooooordan!
RispondiEliminaDe Rossi mi sembra francamente fantascienza, per livello [più alla memoria che altro, da un bel po' di tempo a questa parte] e ingaggio. L'unica speranziella me la danno il rapporto con Pradè, ma soprattutto la sua stima, dichiarata anche brutalmente stante Zeman, nei confronti di Montella. Ma non scherziamo, ci fosse la possibilità non ci sarebbe da pensarci un attimo, anche perché Aquilani fisicamente è tutt'altro che una garanzia, e uno come lui nel nostro centrocampo ci starebbe come il ca[l]cio sui maccheroni, portando la sua bella dose di sostanza. Un centrocampo con Pizarro, De Rossi, Borja Valero e Aquilani [non sempre tutti insieme, ovvio] sarebbe da vertici europei. Osvaldo purtroppo continua a segnare e a far lievitare il prezzo, oltre a causare sicuramente riflessioni in Zeman e società, ma quantomeno denota la serietà del ragazzo, che potrà pure essere scontento, ma non fa il Cannavaro interista della situazione, che smette di giocare per andare altrove.
RispondiEliminaLouis,quella di De Rossi l'è grossa,un po' come quando il Conte Pontello arringò quattro ragazzotti in partenza per genova sponda samp,tra cui me medesimo,in P.zza Beccaria,
RispondiEliminafacendoci credere dell'imminente arrivo di Gary Lineker,se la memoria non m'inganna.
Insomma una bischerata,divertente ma una bischerata...sono ancora qui che aspetto...
O Tocca, io a Lineker ci avevo creduto, e anch'io son 23 anni che lo aspetto.
RispondiEliminaBeh, ragazzi, adesso può arrivare come DS al massimo... ahahahahahahah! Comunque converrete che le sapeva impastocchiare bene, il Conte! «Finito il ciclo Juve, adesso comincia il nostro!», «Antognoni? Un uomo in meno in campo!», «Berti? E' rotto!», «Battistini? Vuol far il furbo, si è già accordato con l'Inter!», «Massaro? Non s'è ancora capito in che ruolo gioca!», «Diaz? Guai a farlo giocare nelle partite che c'è vento!» e vi risparmio le menate su Baggio. Però, fatto salvo l'atto finale, bevevano tutti, tutti, tutti! Eccetto Giordano Goggioli, devo dargliene atto. I DV non le sanno raccontare, invece, perché sono dei ghiozzi onesti ed è quello che insospettisce quei filibustieri dei fiorentini, che quando si vedono davanti gente perbene si chiedono sùbito cosa covi sotto.
RispondiEliminaJovetic fuori due settimane.
RispondiEliminaChiari non speculare sui dettagli, o su singole parole. Ho spiegato e rispiegato che ciò cui alludo è la scarsa capacità a ripartire prendendo in velocità gli avversari e sfruttandone gli errori. Nelle partite di inizio stagione non l'ho vista. Ieri si.
RispondiEliminaL'avete un po' chiamata questa a Jovetic, eh...Ora si vedrà se si può far bene a meno di lui o no. Da come aveva reagito nell'immediato effettivamente mi pareva strano non fosse nulla...Andremo a Milano con Toni e Ljajic davanti, presumibilmente, poi entrerà El Hamdaoui. Speriamo bene.
RispondiEliminaDisastro ma se non ci sono turni infrasettimanali forse salta solo una gara peraltro molto importante. Chi voleva vedere Lajc è accontentato.
RispondiEliminaBeh, Pollock, avevo motivatamente assegnato 7 e non 8 a Montella, nel commentone, perché avevo trovato rischioso non far partire Jojo dalla panchina. Questo è fragile e ogni volta che gioca tre volte alla settimana qualcosa gli succede. Era meglio averlo a Milano, che ieri. Toni-Ljajic non è così male assortita, però, come coppia, mi fa pensare a Skuhravy-Aguilera: e poi la partita si decide a centrocampo, un gol a quei beduini che hanno in difesa lo marchiamo comunque.
RispondiEliminaNo, Lud, non c'è turno infrasettimanale, ma la domenica successiva l'Atalanta non è un cliente dei più comodi, è altra roba che Genoa e Cagliari.
RispondiEliminaLudwig, io speculare sui dettagli? Scherzi o provochi come fai spesso vero? Sei tu che hai parlato di partita studiata così, di un tutt'uno, di primo tempo volutamente attendista (smentito dalle parole di Montella), di non fare sempre possesso palla, di saper anche aspettare il gioco degli altri, di giocare in contropiede. Ora me li chiami dettagli? Sono cose che snaturano il calcio di Montella, punto e basta, e che Montella non predicherà mai. Te l'ho fatto notare io, te l'ha fatto notare Deyna, te l'ha fatto notare il Colonnello.
RispondiEliminaBrutta tegola, l'infortunio a JoJo proprio prima della partita di Milano. Adesso si vedrà veramente di che pasta è fatta Nutellino nostro, io andrei con la coppia di attacco Ljajic - ElHamdaoui (coì Lud sarà costretto ad imparare a scrivere i nomi di entrambi ehehehe).
RispondiEliminaPrima del crampo Jovetic aveva già capito che c'era qualcosa che non andava ed infatti ha cercato di farsi ammonire con un intervento da dietro su una ripartenza,così facendo avrebbe scontato la squalifica da infortunato.
RispondiEliminaChiaramente,dopo averci ammonito chiunque sempre e comunque anche per una scoreggia,stavolta non ce l'hanno ammonito..siamo proprio "gigliati",in tutti i sensi...
Quanto ai cambiamenti di gioco, seppure molto relativi, il Barcellona fino a 2 anni fa faceva un pressing mostruoso per recuperare immediatamente il possesso palla. Oggi, complice anche l'invecchiamento di alcuni giocatori, si son parecchio calmati, come anche in parte negli incroci verticali con la palla in loro possesso nei pressi dell'area avversaria. E' diventato un possesso palla più riflessivo, anche perché in qualche misura gli avversari hanno trovato delle contromosse. Ma la filosofia è ancora quella, mantenere la palla il più a lungo possibile durante l'arco della partita, per non far attaccare gli altri, per stancarli, e per farli disconcentrare per poi punirli appena lasciano scoperto uno spazio. Piuttosto, parlando di Fiorentina: dato il nostro gioco, come vorreste fosse la famosa punta da prendere? Un piccoletto tutto tecnica e rapidità come dice Lud, un ariete centrale, o una ragionevole via di mezzo tipo Osvaldo, che unisce tecnica e movimento a potenza e una certa efficacia nel gioco aereo? Io sono per quest'ultimo tipo, ma non è che ce ne siano poi molti validi...
RispondiEliminaSecondo me il miglior El Hamdaoui sarebbe l'ideale.
RispondiEliminaAnch'io sono per la ragionevole via di mezzo, mi vengono in mente Osvaldo o Lisandro Lopez o Pinilla.
RispondiEliminaIl Barcellona interpreta a modo proprio il modulo di gioco che ha creato. Ritengo comunque che una squadra che pratica il possesso di palla e mira a controllare il gioco non debba farsi sfuggire l'opportunità se capita di cambiare pelle e di affondare rapidamente i propri colpi con veloci ripartenze che sfruttino come ad esempio è avvenuto ieri incertezze od errori dei centrocampisti e difensori avversari. All'incedere regale di taluni momenti fa così riscontro il ritmo corsaro di altri. Si ha così a disposizione una varietà di soluzioni tattiche da dosare ed utilizzare nel corso della partita. La Fiorentina del futuro secondo me sarà così. Non vuol dire che rinuncerà alla sua normale strategia o che si snaturerà, ma che avrà a disposizione una gamma molto più ampia di soluzioni da adattare all'avversario di turno.
RispondiEliminaJovetic no, borja puttana... siamo nelle mani di Vincenzo (che comunque non è poco).
RispondiEliminaBeh, in un post-gara in cui manca il solito pippone gattiano pro Montolivo, vedo che qualcuno ha deciso di farne le veci... anzi, le feci.
Il gioco di Montella ha una fisionomia chiara che si ispira al fenomeno Spagna/Barcellona.
RispondiEliminaFisionomia che è sotto gli occhi di tutti e che tutti stanno ammirando, anche fuori Firenze, e che ha certamente ulteriori margini di miglioramento e di perfezionamento.Detto questo, di gol in contropiede capita a tutti di farne, ne ha fatto l'Olanda di Cruijff , ne ha fatto il Milan di Sacchi, ne ha fatto il Barcellona di Guardiola. Una cosa, che capita a tutti, è fare un gol in contropiede durante una partita quando l'avversario in una sua azione d'attacco si sbilancia troppo, o persino, capita a tutti, di non riuscire sempre ad imporre il proprio gioco perchè in certe partite o in certi momenti l'avversario riesce ad esserti è superiore; tutt'altra cosa, però, è SCEGLIERE PREVENTIVAMENTE di giocare in contropiede o da corsari per una partita, o per un tempo, o per uno spezzone. Questa scelta l'Olanda di Cruijff, il Milan di Sacchi, il Barcellona di Guardiola non l'hanno mai fatta, e secondo me non la farà mai anche Montella.
Chiari, perdona l'intromissione, ma noi in realtà abbiamo avuto un allenatore con il quale per qualche anno le azioni in contropiede sono state molto sterili, quasi tutte le nostre ripartenze iniziavano con nostra superiorità numerica, ma poi ci ritrovavamo al limite dell'aria avversaria contro la difesa tutta schierata... non dico chi è altrimenti lo senti poi lo Zaller, eheheh... a parziale discolpa di quell'allenatore, comunque, c'era il fatto che la nostra squadra allora difettava di uomini col passo adeguato al contropiede...
RispondiEliminaPer correttezza: nella mia quartultima riga qui sotto c'è un "è" di troppo.
RispondiEliminaBenvenuto invece nella discussione, Vitalogy, tra l'altro con una considerazione utile ed appropriata.
RispondiEliminaOk Chiari... Ludwig, ovviamente parlavo di... di... di Radice, di Radice, eheheh
RispondiEliminaNé Pizarro né Borja sono centrocampisti da contropiede, Ljajic non è elemento da contropiede, El Ham non lo è nemmeno. Il 3-5-2 non è modulo da contropiede.
RispondiElimina"Errori arbitrali? Ci sono sempre stati, si compensano." Questo l'ha appena detto Marotta, però mi sembra che qualcuno l'abbia sostenuto prima di lui da qualche parte. Forse nel sitone?
RispondiEliminaDeyna occhio a quello che dici!
RispondiEliminaColonnello sul fatto che non siano tanto da contropiede neanche i nostri uomini attuali concordo (a parte Cuadrado), sul modulo un po' meno, trovo che sia questione più di caratteristiche dei giocatori che di moduli, Mazzarri ad esempio ad esempio ha sempre segnato tanto in contropiede, Guidolin idem
RispondiEliminaVitalogy... ahahahahahahahah! Certo che c'è stata un'involuzione del Dubbio, da quando l'abbiamo lasciato solo in mezzo alle fave della dismissione: cane randagio, ha trovato padrone o meglio muta, il superalfa gli ha mostrato Deyna come preda opima e lui fa quel che può fare uno che di calcio non capisce una sega, che mette insieme qualche notiziarola e qualche statistica e con quelle crede di poter randellare i passanti mentre al massimo ammacca qualche lampione nella nebbia. Il gusto per le cifre taroccate e mal interpretate, in difetto di tutto il resto, lo accomuna a quella che Chiari suppone l'eminenza grigia di Marotta, ancora assente sul sitone al pari dello Schreber: ma basterà un pari a Milano per stanarlo e fargli dire che con questo Milan dovevamo vincere 4 a 0 se non fossimo gestiti da una società di cioccolatai (che poi, mi volehe dire o icche fanno di male i produttori di cioccolata? Per me sono dei benefattori dell'umanità! Beninteso, tolta la cioccolata belga, grassa e povera di aromi).
RispondiEliminaGuidolin non fa un vero contropiede, Vita, è una sorta di moderatore dello spallettismo, direi, se non commettessi anacronismo ciò dicendo.
RispondiEliminaEh Colonnello, se sapessero che Pazzini si è sposato un'erede di azienda di cioccolato, la smetterebbero di dire "cioccolatai" in senso dispregiativo!
RispondiEliminaMa no, davvero Vitalogy? Certo che io sul gossip mondano sono in ritardo di trent'anni! A volte mi parlano di gente «famosissima» e quando, al nome, cado dalle nuvole vedo immediatamente di fronte a me volti dipinti di una commiserazione quale si usava con gli orfani di minatori nel Galles del diciannovesimo secolo.
RispondiEliminaHow green was my valley! E comunque, dismission: impossible!!!!!
RispondiEliminaNon sono neanch'io assetato di gossip, ma talvolta apro sportmediaset e sulla homepage, insieme a titoli sul pallone, appaiono culi di donna e qualche titolo gossipparo...
RispondiEliminaInfatti Blimp per le ripartenze i nostri punti di forza sono Jovetic, Toni, Cuadrado, Aquilani. Pizarro e Rodriguez con il lancio che si ritrovano non debbono affondare ma imbeccare gli altri. Ljac è un ottimo contropiedista. Valero come giocatore non ha limiti e non gliene porrei.
RispondiEliminaNo, Lud, Borja e Pizarro sono dei portatori di palla, non vedono la verticale di prima, non l'hanno mai vista, non l'hanno mai cercata in carriera. Loro ci arrivano in altro modo.
RispondiEliminaIl contropiede è uno schema elementare al quale, come ho detto prima, ricorre, quando capitano le occasioni favorevoli, anche chi non lo adotta sistematicamente. In quel caso serve chi ha il lancio lungo e preciso e/o chi ha l'allungo in progressione. Rodriguez, Aquilani, Cuadrado ed in certa misura Pasqual, nella rosa viola, sembrano i più adatti nei casi in cui. Le ripartenze sono un' altra cosa, diffusa in vari tipi di gioco e in diverse zone del campo, per questo non alternative al pressing a tutto campo e neppure al possesso palla, come lo è invece il contropiede classico.
RispondiEliminaLUDWIGZALLER,tra il primo tempo della viola,ieri,ed il secondo ci passa la stessa quantità di differenze che c'è tra un angelo di Botticelli(1o tempo) ed uno di Leonardo(2o tempo) nello stesso quadro.(cfr."Battesimo di Cristo" del Verrocchio).
RispondiElimina