I
Della Valle ne sanno una più del diavolo, anzi due visto il tre a uno
del Meazza, fino a ieri a rischio barbecue come il Savonarola,
spernacchiati anche dall’ultimo dei moicani, un gruppo di tifosi randagi
che fanno del mojito la colazione tipo, che hanno attaccato i
marchigiani come le zanzare con gli zampironi e i paragoni, tra cui
persino Zamparini, un Pozzo di lungimiranza quella del tifo manipolato
dai Preziosi consigli di chi li ha usati come carrelli del supermercato,
senza metterci neanche il canonico euro come ha fatto Pallavicino, lo
stesso tifo che contro l’Atalanta gli riserva onori e cori, fino agli
allori sottratti agli arrosti del pranzo della domenica, atteggiamento
finalmente non più strisciato ma che confeziona invece striscioni di
buon vicinato. “Andrea uno di noi” campeggia in Maratona e un po’
ricorda anche “il ragazzo della via Gluck”, perché là dove c’era scritto
pezzo di merda invece dell’erba ora c’è una cittadella invece della
città, più o meno è stata riadattata sbianchettando le offese, e poi via
ancora con “questa è la storia di uno di noi...” Insomma si è passati
dalla malinconia prandelliana alla gestione della guardiola da dove
passa tutte le domeniche la passione sfrenata per il nuovo Guardiola, un
servizio di portierato che prevede anche la tipicità regionale di
Viviano. Passati da voglie confessate con torbidi annunci solo per farsi
consolare da Tutunci, svergognate offerte di cessione del lato B a
qualsiasi cessone che inventi passione, fino alla ritrovata fedeltà
coniugale di una riscoperta passione e speriamo non di millantati
orgasmi. Oggi anche il sito della Uefa esalta il gioco e la classifica
della Fiorentina, si parla di nuovo che avanza non facendo menzione
alcuna della pontellizzazione a quattro ruote motrici capace di
quell’aderenza intestinale che aveva procurato nella tifoseria più di
qualche mal di panza, sottolineando invece la qualità di un centrocampo
definito con i fiocchi, mentre l’entusiasmo ritrovato fa meglio del
cotton fioc e toglie il cerume dagli orecchi di chi sentiva le sirene
della liberazione marchigiana, e il ciarpame di chi voleva dare via il
culo agli sceicchi, e l’articolo chiude invitando i tifosi Viola a
sognare. Pochi mesi sono passati dall’incompetenza di quella proprietà e
dal suo malevolo disegno pieno di germi, di svenderci sottocosto
neanche fossimo un frullatore della Girmi, fino all’esaltazione di
domenica e ai cori di risarcimento, quando poco prima si chiedevano con
arroganza confronti di rassicurazione, oggi si riconoscere di essere
stati ingenue marionette raggirate con la leggerezza dell’organza. Siamo
passati da un’inappetenza sessuale, da un calo di desiderio che aveva
reso la passione così piatta da non aver bisogno nemmeno del reggiseno,
fino al vento in poppa che ci trascina fino in bocca alla prossima che
da piatta potrebbe addirittura essere una “sesta” consecutiva.
Ieri Travy ha scavato sotto al fondo in cui era e dal buco in cui si è infilato ha postato una gaffe (che forse gaffe non era, visto che l'ha poi difesa ad oltranza) di dimensioni planetarie. Uno dei miei post in replica è stato censurato in parte (però passa Mauthausen) ed è divenuto illeggibile. Chissà quanti non avranno passato il vaglio della direzione, la quale è ad ogni modo certamente felice della momentanea iperattività del sito.
RispondiEliminaChi è? Un aiutino. Prima di lanciare la sua maledizione-barzelletta (Coppa Italia, se vogliamo l'Europa, in campionato meglio di noi anche l'Udinese), così aveva analizzato le potenzialità della squadra un mentecatto gobbo rifugiato sulle montagne afgane dove se lo inculano i talebani a turni serrati:«Non si può pensare di campare su Jovetic per 38 partite, il gioco è più appariscente che di sostanza (non si tira mai in porta), giocare così è molto dispendioso alla lunga, la difesa è debole nel settore aereo, il turnover non abbassa il livello medio ma non lo alza neanche, ovvero quelli che hanno giocato fino ad ora sono più o meno dello stesso livello è forse l'unica spinta potrà arrivare da Aquilani (se e quando...)».
RispondiEliminaAvevo notato, AntoineRouge, che c'erano almeno due tagli al tuo post. Cosa ci potesse esser scritto di peggio di quello che hanno lasciato scrivere a Yo el supremo, all'apice (purtroppo esilarante, come va ammesso davanti al confessore, sabato prossimo, o utenti cattolici praticanti) della sua crisi esistenziale, non si saprà mai. Poi si meravigliano che il Parlamento voti il carcere, a 'sti coglioni zubi e marzocchi, mandorlari di controverità a pagamento con banconote segnate, mediocrissimi diffamatori e mascalzoneschi manutengoli l'un dell'altro! Quando Gaio Sallustio Crispo sarà insediato nell'organigramma giusto (= a San Vittur a ciapaa i bott, dormì de can, pien de malann!) stapperò un Jacques Selosse di millesimo augusto e che mi serbo per l'occasione da due mesi ormai. Per il «chi è» propongo adesso un post catastrofico, un boomerang che ha provocato trauma cranico al mittente, il quale dopo aver diradato i suoi interventi su cloaca ha proprio eretto luttuoso muro del silenzio dopo la partita con l'Atalanta: «Evvaiiiiiiiiiii Deyna, mi mancava il tuo riferimento quotidiano ai miei nipotini. Pensa, uno chiamato a sostituire Pirlo e l'altro Ibrahimovic mica bao bao micio micio. Immagino il veleno che sputerai quest'anno, mi raccomando! Non farmi mancare le tue considerazioni». Peccato non anche De Silvestri a sostituire Zambrotta e Gamberini a sostituire Nesta, sennò la frittata, per la B che gli altri due cucinano a fuoco lento, avrebbe avuto certezza di tre stelle Michelin.
RispondiEliminaDi Mathausen su di un sito calcistico non bisognerebbe proprio parlare. Quello è un luogo sacro ben più dei monumenti al Milite Ignoto e dell'Altare della Patria. Sottrarlo al su contesto di sacralità è sacrilegio.
RispondiEliminaBona LUDWIGZALLER!Condivido,da uomo di destra,condivido in toto.Questa notte non ho trovato lo spirito,l'enfasi per rispondere al Gat,troppo bieco,troppo torvo,troppo tronfio,troppo gonfio di se stesso,troppo barocco senza rocco ma con rococò storici che occorrono a cosa non si sa.Oramai DEYNA combatte battaglie ideologiche con lui,battaglie calcistiche dov'e il vate alza Fili di Prussia di prosopopea,dimenticando che nell'era moderna si aggirano facilmente,con le nostre tenaglie sotto forma di bulbi oculari,perché noi vediamo,guardiamo mentre lui insiste con lo stile "Rai-rassegna calcio del passato,oggi 90o minuto con Paolo Valenti".Lui,il vate che confonderebbe Ramon Diaz con Cameron Diaz,oppure con Andrè Dias,lui che grida(al contrario di Barbarossa) "Non bruciate Milano" ma nella realtà sta pensando "Non bruciatemi l'ano",lui che pensa "Milano da vivere!" ma nella realtà calcistica(CALCISTICA solo) diventa "Vivimi l'ano";lui?il CHIARI mi definì situazionista ma "egli" con i tentativi di rimediare alla cappella stile BodiniGiocoMaiNellaJuve,stanotte ha sfilato un rosario di situazioni kosher da leggenda!In tutte le situazioni clou della diaspora occorrerà che lui verghi i suoi scritti per dipanare la matassa....ah ah ah ah ah ah ah ah!BLIMP:capovolta la storia del campionato,sicuramente la tua attenta anamnesi,la tua disattenta amnesia,la tua benedetta e così sia verve avrà notato che la Roma sta diventando(ieri)una squadra da Under e noi da Over(dato da trasmettere a Buffon e tutti quelli come lui che hanno inquinato il football con le scommesse),chi l'avrebbe mai detto se non uno di Noi sitollockiani in un tempo non sospetto!Intanto nel remake de "I soliti sospetti" entrano prepotentemente nel cast gli arbitri di ieri sera a Roma;a T9 Roma Ezio Sella in difficoltà alla domanda "Questa Roma vale l fiorentina"?Imbarazzo come un Gat davanti a Borges Valero che dribbla Montolivo.GUBERNATOR:la sesta?Noi la vorremmo naturale,senza push-up;io al contrario di BLIMP non firmo per il pareggio,quest'anno mai!I Nostri Bastardi Senza Gloria autorizzano....sogni di gloria.E di Gloria nazionalpopolare Guida!
RispondiElimina4o rigo è "dove" e non "dov'e",
RispondiEliminaBeh, solito grande, scoppiettante ingresso del Sopra, dal carcere in cui avrà presto compagno Caio Sallustio Crispo (trattamelo male, mi raccomando!). Il suicidio osceno dello Schreber non merita, almeno per me, altra fatica di appendice a quello che ne scrivevo ieri: non ha più nemici ufficiali, Vargas è partito, Corvino non c'è più e il tempo lo favorisce galantomescamente, Montolivo sprofonda lontano da Firenze; i suoi segnalati sgambettano nelle serie inferiori (il Sopra stesso ce ne porta notizie regolarmente) o sono inferiori nella serie superiore; gli amici occasionali dello Schreber, montoliviani/e, anticorviniani/e, sfumata l'intesa tattica per esaurimento della materia di contesa, l'hanno abbandonato e sono molto imbarazzati dall'antico compagno di malefatte (come certi intellettuali italiani pseudosinistri e in effetti sinistri buiamente quando saltavano fuori le loro amicizie compromettenti durante il regime). Ripeto: si sta anchilosando in catatonia e questo radoter, rassasier, remâcher, refourguer, ne costituisce prodromo sintomatologicamente infallibile e vigiliare (sui tempi del micidiale decorso si pronuncino i medici, m'impongo su ciò un umile ne supra crepidam).
RispondiEliminaBellissima Blimpe la serie "radoter, rassasier, remacher, refourguer" alla quale mi permetto di aggiungere un più felsineo "boia d'un mond leder".
RispondiEliminaDall'alto della mia corenza non rinnego un bel nulla Blimp: la stima per Prandelli, la valutazione positiva di Montolivo come giocatore, il giudizio positivo sul ciclo prandelliano ed anche le tirate d'orecchio ai Della Valle quando ci hanno inflitto due anni di calcio pessimo. Farei una riflessione un po' diversa, invece: dopo l'apprendistato nelle serie minori e un annus horribilis in A, i Della Valle ci hanno offerto due cicli per molti aspetti simili, caratterizzati da un gioco ragionato, corale e coraggioso: il primo con Prandelli in panchina, il secondo che è ancora all'inizio con Montella. Del secondo si spera che possa essere molto migliore del primo, anche perchè nell'imprenditoria come in ogni mestiere l'esperienza aiuta. I Della valle erano ottimi imprenditori, ma di calcio erano totalmente digiuni. Un apprendistato è toccato anche a loro. I due cicli positivi, le due età dell'oro sono stati intervallati da un biennio di stampo sovietico, due anni di dittatura staliniana a base di purghe. Una piccola autocritica me la attenderei anche da chi difendeva Miahjlovic, il suo progetto di gioco, i giocatori da lui scelti uno per uno.
RispondiEliminaLud, a me sembra che il maggior difetto di Mihajlovic sia stato invece quello di non sapersi imporre sulle scelte dei giocatori. Lui voleva Aquilani e Corvino gli portava Lazzari, lui voleva che gli vendessero Vargas e Corvino non riusciva a darlo via, lui voleva qualche giocatore di sostanza e Corvino gli portava Munari, lui voleva Maxi Lopez al posto di Gila a ADV gli bloccava l'operazione per paura di contestazioni.
RispondiEliminaChe poi la Fiorentina di Miha non avesse gioco e che lo spogliatoio fosse una polveriera forse si può imputare anche al Serbo, non lo so, fatto sta che la situazione poi non è per niente cambiata (come molti pensavano, e mi ci metto anche io fra quelli) con l'avvento di un allenatore sicuramente molto bravo come Delio Rossi, che è andato fuori di testa fino a rovinarsi la carriera.
Mi ripeto: la colpa dei due anni mediocri è stata, secondo me, principalmente dei giocatori, poi della società (per inettitudine, però, non per voglia di dismissioni), mentre gli allenatori li considero i meno colpevoli.
Volevo solo dire una cosa su Mondonico: quando parla di Fiorentina è scaramantico (il duello Brivio-Cuadraro) e fa bene essendo in un covo di strisciati.
RispondiEliminaI giocatori asseritamente scelti da Mihajlovic "uno per uno" (guardandoli negli occhi): D'Agostino (rotto), Cerci (valorizzato), Boruc (valorizzato), Behrami (valorizzato), Neto (attualmente in rosa), Olivera (attualmente in rosa), Amauri (un morto sostitutivo di un morto), Kharja (riserva), Nastasic (valorizzato), Cassani (attualmente in rosa), Romulo (attualmente in rosa), Lazzari. L'unico acquisto errato sarebbe, quindi, quest'ultimo. Se questi li scelse Mihajlovic, gli altri fannulloni - quelli che ci portarono a lottare per non retrocedere - furono legati dell'Etico palpato da Bettega.
RispondiEliminaDomandina facile facile: chi ha scritto questo autoritratto?
RispondiElimina"Credo di poter fare l'inviato in qualsiasi parte del globo (conoscenza
ottima del francese e media delll'inglese). In particolare in Medio
Oriente (con una particolare preferenza per Israele e Libano) e nei
paesi africani. Per circa undici anni mi sono occupato di grandi casi di
cronaca nera e giudiziaria.
Specializzazioni:Capacità di
interoloquire a livello elevato, grazie a un bagaglio di conoscenze e di
approfondimenti che riguardano l'Italia, da un punto di vista sociale,
storico/paleostorico, glottologico e politico".
Una merendina in premio a chi indovina.
Questa di Sinisa che costruisce una squadra a sua immagine e somiglianza, scegliendo i giocatori uno per uno, è leggenda estrapolata da Lud leggendo una normalissima intervista del serbo a una rivista [mi pare] francese. Dove si dicono le solite cose che tutti dicono, inevitabilmente, a inizio stagione, anche per prendersi le responsabilità e caricare un po' l'ambiente. Ma ce lo vedete Miha che si presenta da Corvino alle 7.30 del mattino, aria solenne e determinata, e gli mette in mano un foglio dicendo categorico: "Pantaleo, questa è la lista dei giocatori che faranno grande la Fiorentina. Li voglio tutti, non uno di meno. Torna vincitore.". E sul foglio si leggono i nomi di Lazzari, Munari, Kharja, Romulo...Suvvia.
RispondiEliminaLa cosa certa invece è che Prandelli, quando ha fatto richieste pressanti, ha fatto portare a Firenze Semioli e Felipe, per 17 milioni complessivi.
RispondiEliminaLudwig ho fatto autocritica per tante cose, ma non vedo perchè dovrei farla se ho difeso Mihajlovic, che non ho mai scritto che ha dimostrato di essere un grande allenatore, l'ho solo difeso in quanto beceramente preso a pesci faccia mentre fronteggiava dignitosamente difficoltà dovute a migliaia di fattori, che veniva istericamente attaccato da tutti i fronti nel nome del pregiudizio (in molti casi razziale) e della vedovanza verso un tecnico sì bravo (lui lavorò nelle condizione per dimostrarlo, a differenza del serbo), ma che a un certo punto aveva dato evidenti segnali di aver terminato il suo ciclo, non senza aver combinato pure lui qualche danno, che presentò il conto alla fine del suo ciclo.
RispondiEliminaE finora non rinnegherei mai tale difesa. E' passato un anno e ancora non ha mai rilasciato dichiarazioni postume per pararsi il culo o per gettare veleno nella Fiorentina, perciò se me lo presentassero lo riterrei degno di una stretta di mano molto più dell'ex moralizzatore che trattava con Bettega, e dello stesso Delio che ancora rilascia dichiarazioni deliranti.
Mc Guire ahahahah
RispondiEliminaIo non ho mancato di criticare Sinisa quando era a Firenze, dal mio modesto punto di vista, per le sue scelte tattiche e soprattutto per le formazioni di volta in volta schierate, per le sue incertezze, nonostante gli atteggiamenti da duro, nel prendere in mano lo spogliatoio e rivoltarlo, dal punto di vista delle gerarchie, come un calzino. Detto questo,criticai pesantemente chi lo osteggiò solo per essere venuto dopo il santo, e gli ho sempre concesso tutte le attenuanti sia per il grave infortunio a Jovetic che per la situazione che trovò, che non fu certo la stessa che trovò Montella, in relazione alla possibilità, offerta dalla società, di fare fare finalmente tabula rasa del passato, situazione che peraltro Montella ha saputo gestire al meglio anche con sue precise e coraggiose indicazioni, prima di tutto su chi doveva andarsene. Anche io apprezzo la signorilità con la quale Sinisa se n'è andato e la sua onestà nel riconoscere i propri errori senza mai manifestare acredine verso la Fiorentina. Delio Rossi ha fatto molto peggio di lui, sia durante che dopo, e secondo me, tutto sommato, con meno attenuanti.
RispondiEliminaSopra, non fui io a definirti situazionista, se non ricordo male fu Deyna, alla sua maniera scherzosa, ma non senza qualche motivo, eh eh eh.
RispondiEliminaMCGUIRE,la nostra Intelligence Bureau.Siamo arrivati quasi ai curricula professionali,mascherati da post....Radio Londra sostituita dal sitone per i messaggi da leggere con codifica."Hei vate hai una penna in tasca,oppure....ho smosso gli ormoni?" "Tranquilla cara,ho sempre la penna con gli autografi con me".
RispondiEliminaUn gran
RispondiEliminabenvenuto a Bruce74, ennesimo aureo acquisto del sitollock! Vitalogy, purtroppo non è una battuta, quella di McGuire,
è un autoaccredito di Yo el supremo, e piuttosto sobrio, nel complesso: vista
la sede, avrei temuto di peggio. Fra i grandi casi di cronaca nera, il
reportage sul furto di tre pecore in alta Ciociaria, poi risoltosi in una bolla
di sapone (la solita truffa assicurativa), fece scalpore per la modernità del
piglio (in tasca) e del taglio (di quattrostagioni), mentre la capacità
di interoloquire a livello elevato è testimoniata ampiamente dalla
striscia sotto le pagelle di Fiorentina-Atalanta (ab uno disce omnes). Gli studi sull'Italia paleostorica sfociarono, come si sa, nella celebrata e densissima monografia «Eduardo, questo povero terrone», edita a Parma, per i tipi della Treblinka Edizioni, in tre volumi rilegati in pelle di calabrese.
Le parole sono pietre. E Sinisa quelle parole le ha pronunciate. Se non ne era convinto avrebbe fatto meglio ad usare maggiore prudenza. Visto che se non sbaglio in quella intervista a So Foot attribuiva alla Fiorentina ambizioni da Champion. La lista di Antoine Rouge mi pare significativa. Il tentativo di elencare i giocatori valorizzati da Mihajlovic fallisce, perchè nessun giocatore è stato realmente valorizzato da Miha, mentre sono legioni, come direbbe Blimp, quelli il cui rendimento in quegli anni è peggiorato. Nel caso di Cerci non si può parlare di valorizzazione: il giocatore è stato ceduto al Torino, società di caratura inferiore alla Fiorentina, non ha visto crescere il proprio valore. Sul piano tattico era indispensabile che Cerci si evolvesse assumendo quei compiti di copertura e di lavoro a centrocampo che svolge benissimo Cuadrado. Non è accaduto e la carriera del giocatore ne ha risentito. Ma il giocatore su chi vorrei soffermare la mia attenzone è Berhami. Berhami incarna perfettamente l'idea di calcio di Sinisa: un centrocampo di corridori e atleti muscolari che si mettono al servizio dei giocatori più abili come scudieri. Per Montella, ma già per Prandelli, di questi portatori d'acqua o boscaioli, come li definisce Sandrelli, non c'è bisogno. Il centrocampo deve essere formato da giocatori di tecnica sopraffina in grado di lanciare, dribblare, impostare il gioco. Ecco perchè ho salutato a suo tempo con gioia la vendita di Berhami: non perchè non meritasse gli elogi che gli venivano tributati. Ma perchè sentivo che esprimeva una idea di calcio che non mi apparteneva e che è appunto quella di Sinisa.
RispondiEliminaMentre arriva Willis74 nel sitone c'è il commiato del Gat, quasi quasi gli offro l'asilo politico ah ah ah.
RispondiEliminaCazzo, spostatevi dall'altra parte! C'è un funebre testamento in ventiquattro tomi di carta pergamenacea! Deyna, sembra che tu sia un autentico antisemita, un terrorista travestito e un sub-umano (peggio di quello che sei non potresti essere, conclude) ma, nel contempo, una perla di ragazzo intelligente con un'educazione ragguardevole! Ha cercato di sgrezzarci ma il compito era impari e ha ricevuto solo ingiurie. La bufala incaica, il marchese Montezemolo suo concittadino, uno dei più grandi jazzmen del mondo, Scilipoti, la Clerici, il cinepanettone... Tutto si è bruscamente accelerato, è il break-down, speriamo che gli operatori lo salvino, la sua città è all'avanguardia per quei servizi.
RispondiEliminaCazzo Colonnello, hai scritto 12 righe di satira capolavoro, a te Michele Serra ti fa un baffo. Mi sto rotolando per terra. Clap clap clap.
RispondiEliminaPollock, temo che ci sarebbe paurosa transumanza di ungulati, in quel caso.
RispondiEliminaGat dovrebbe imparare un po' di autoironia e tolleranza. Senza queste doti non si possono frequentare i blog, che sono come le antiche osterie, dove si parla di tutto e ci sono persone di tutti i tipi. Uno con manie intellettuali o snob non va all'osteria al rischio di essere preso in giro. O ci entra e cambia passo e linguaggio. O gira al largo e trova altri mezzi di espressione delle proprie idee.
RispondiEliminaUna lettera d'addio da genio incompreso, l'avevo quasi predetto nel post che gli avevo scritto poco prima. Niente più rivelazioni sul caso-Montolivo, niente più consigli per gli acquisti...
RispondiEliminaChiari, c'è un sonaho di tuo concittadino il quale, dopo aver accusato ieri implicitamente Deyna di provocar subbugli con le sue pagelle, adesso saluta come conciliatorio l'addio di Yo chiedendosi perché non l'abbia scritto prima. Senti un po', i fiorentini sono de' be' fessi la loro parte, ma anche voi a Genova un scherzahe miha!
RispondiEliminaNon sono d'accordo però sulla sacralità applicata a un fatto storico, seppur atroce: contribuisce ad alimentare la religione dell'Olocausto, che di fatto definisce quello che è successo agli ebrei appunto un fatto sacro, derubricando le tragedie e la storia di altri popoli come profane. Di questa pretesa unicità si nutre poi la propaganda sionista, che ha costruito uno stato razzista - Israele - che si arroga il diritto di applicare leggi razziali, di alzare mura, di affamare, impedire i soccorsi e le cure mediche e sterminare bambini palestinesi. Non si può abbuonare un crimine ai limiti [e spesso oltre] del genocidio, solo perché i nonni dei criminali sono stati a loro volta fatti morire nella sofferenza, settant'anni fa.
RispondiEliminaDeyna, l'Olocausto è stato qualcosa di unico, nella Storia, e c'è un prima e un dopo di esso. Esso non è equiparabile, per proporzioni e per ideologia sottesa, a nulla di mai avvenuto innanzi e segna un punto di non ritorno nella degradazione dell'umano e nella conoscenza che ci è data del male in noi. Né vedo come tu possa definire razzista, costituzionalmente, lo Stato di Israele. Su tutto il resto sono d'accordo, aggiungo anzi che profana quella che è la sacralità dell'Olocausto chi si ripara dietro la memoria di esso per perpetrare crimini oggidì e chi lo strumentalizza politicamente facendo rozza e/o machiavellica equazione tra antisionismo e antisemitismo.
RispondiEliminaRiborda, con la versione 2.0! Vitalogy garbato e lui che è tutto fuor che una persona comune (spero bene, per le sorti dell'umanità!) sono le sole differenze notabili.
RispondiEliminaOh, no! E' arrivata anche la 2.1! Per fortuna immutata, doveva solo temere che la 2.0 non fosse passata. Però è un patema, un patema... Al Patriarca ne avremo, di cose da raccontare, davanti al caminetto!
RispondiEliminaAnch'io sono d'accordo con Zemanviola sul «primo: che la Juve perda» e ha ragione Yo a ritenerlo la persona più acuta rimasta sul sitone (tolgo, ovviamente, i bisessuali naviganti tra i due siti: i Franzosi dicono «à voile et à vapeur»).
RispondiEliminaColonnello, credo che il garbo che mi ha attribuito fosse un'ironia vittimista.
RispondiEliminaMa certo Vita! E comunque porta a nulla, è una mera concessione (che vorrebbe essere cavalleresca da strapazzo) non creduta. Con lui solo gli insulti escono dai precordi (vedi l'aggettivazione schizoide riservata a Deyna e sotto da me citata).
RispondiEliminaSe è per quello, Colonnello, a Genova abbiamo anche i genoani, quelli che perchè ce l'avevano con l'arbitro dopo il 3 a 3 di Marassi hanno assalito il nostro pullman, ed uno di loro c'è anche caduto sotto, quelli che hanno fatto togliere in mondovisione le maglie ai loro calciatori per indicarli al pubblico ludibrio, e i calciatori conigli se le sono tolte, e poi loro gliele hanno fatte rimettere.Robe da matti!
RispondiEliminaAfrica tra polpette avvelenate e Pol PotConcordo in pieno con te,Vita.Sinisa,ad ora,non sappiamo se sara'mai un bravo allenatore,scarso,ottimo,quello
RispondiEliminache finora ha fatto e'assolutamente al livello del santino nel solito
perido iniziale,e non lo affermo io,ma la storia e la storia e numeri
non si discutono.Oltre a starmi simpatico personalmente ancor
piu'perche'di solito appoggio chi subisce delle ingiustizie e tante
gliene hanno riservate a Firenze.La prima,gli hanno addossato la colpa
di susseguire al santino,e di essere coerente nel suo dna serbo.La metto
cosi',il santino,al suo posto,mai avrebbe preso alcuna posizione,giusta
o sbagliata che sia,ma avrebbe cercato equilibrismi etnici e distinguo
vari,insomma,una parodia di parole insignificanti,come e'solito fare
quando apre bocca,su qualsiasi argomento.Ha trovato un ambiente allo
sbando,cercando una cura con durezza prima,piu'condiscendente poi visto
che non c'erano reazioni.Nel mentre si e'trovato ad allenare una squadra
senza Jovetic e con un Gila che pareva un ex,spompato com'era dagli
anni prandelliani,ma nonostante questo il campionato fu
dignitoso,rapportato alle forze a diposizione.Il seguente,ha forse
sbagliato a non imporsi in fase campagna acquisti,ma il Corvo era
notoriamente poco propenso a consigli,e a non spedire montolivo in
tribuna per dare esempio concreto.Dopo la partita di Cesena,quando ebbe
due settimane per prepararla,e la squadra falli' contro una compagine
inferiore,praticando un calcio terribile,pensai e auspicai che Delio
potesse essere migliorativo,ma come quasi tutti sbagliai.Come e'andata
lo sappiamo,e il tanto agognato Delio ha dimostrato la sua statura.Ma
Sinisa si e'sempre comportato da quello che e':uomo di valore,persona
perbene,mai una parola fuori posto,mai un tradimento verso chi gli
assicurava lo stipendio.E qui sta l'oceanica differenza con l'altro
sdrucciolevole essere,che oltre ad aver potenzialmente tradito(l'accordo
con Bettega c'era eccome)ha di fatto DISTRUTTO una squadra e valori
societari,come Pol Pot nella sua epurazione,gente che poi per meta'ha
richiamato in nazionale come fare dispetto alla Fiorentina
e discreditato i suoi datori di lavoro che lo retribuivano di soli
200.000 € mese,mettendo in dubbio pubblicamente le loro ambizioni,tutto
questo col suo marcio stile,quello della mezza parola,mezzo sorriso,del
dico e non dico,della falsa etica.C'e'a chi piace questo tipo di
persona,chi la santifica,che ne tesse le lodi,io ne prendo le distanze
per kilometri.Quando gli stringi la mano,la tua sguscia via,non sai mai
chi hai davanti,uno che ti sorride per poi pugnalarti,chissa'.
C'e'a
chi piace mettere Sinisa in un cono d'ombra di incapacita'per elevare
la grandezza del falso prete come contraltare,persone che mettono sullo
stesso piano le nazionali Italia e Serbia,le stesse persone che per
settimane cercano di avvalorare la tesi,che nessuno trova necessaria,che
la rosa di Montella sia migliore di quella di prandelli,per il solo
infantile e malcelato motivo,di giustificare l'enorme divario tra i due
tecnici,con la diversa qualita'di giocatori a disposizione.Persone
senza onesta'intellettuale,che perseguono il loro disegno
accusatorio,apportando voci come prove,montandole a loro piacimento,col
solo scopo di trasformare un ipotesi,in una certezza,verita',la
loro,come i peggiori pm di italica memoria.
Lele
«Parodia di parole insignificanti», «sdrucciolevole essere»... ahahahahahahahahah! Lelone l'Africano in forma come a Zama! Ahahahahahahahahah!
RispondiEliminaSull'Olocausto il Colonnello mi ha anticipato nella sostanza e sicuramente migliorato nella forma. Quindi sottoscrivo e basta. Sull'oggi, Deyna, col tuo atteggiamento, che vede, in questa tragedia senza fine, tutti i torti da una parte e tutte le ragioni dall'altra, non se ne uscirà mai.
RispondiEliminaLudwigzaller, hai certamente ragione: Mihajlovic fece male ad accettare la proposta di Corvino senza accertare la (sur)reale situazione in cui si trovava lo spogliatoio. Errò a pensare che i 16 punti raccimolati nel girone di ritorno dall'Etico fossero frutto di una sosta temporanea della squadra e non del suo capolinea. Ma la sua più grave disavvertenza fu quella di credere di avere a che fare con una stampa ed una tifoseria intelligenti e soprattutto intellettualmente oneste. A definitiva certificazione della disonestà e della strumentalità degli attacchi, perpetrati ora come allora, basti il rilievo del fatto che, nel pervicace tentativo di denigrare il serbo, hai tentato un implausibile confronto tra la Fiorentina allenata da quest'ultimo e quella attuale, nella convinzione (non si sa quanto effettivamente radicata e comunque insensata perché documentalmente infondata) che la prima fosse una creatura specificamente mihajloviciana, quando in realtà si trattava dell'ultima defecazione di Prandelli.
RispondiEliminaQuindi,siamo alla sutura di una ferita inferta al grido di "E nun ce sai sta'...",siamo fermi al dolore per rigore di Pato o siamo al rigor mortis di ideologie e competenze confutate?Siamo alla saturazione di un io che trabocca di ego che non svelle sue sinapsi che a random provocano herpes mentali?L'epitaffio sarà "Se uno s'impegna può star male ovunque"?A chi cita l'olocausto,rispondiamo con linguaggio caustico,sempre icastico.Chi è voluttuario,lascia la stessa traccia del vizio voluttuario per eccellenza:fumo.Suoneremo "Ashes to Ashes" di David Bowie.
RispondiEliminaIn senso assoluto ritengo una sconfitta per tutti quando una persona, sia anch'essa di dubbia simpatia come il GAT, smette di rapportarsi agli altri. La ritengo una sconfitta perchè tutte le posizioni, anche le più contrarie al nostro modo di vedere, dovrebbero vedere luce. Mi dispiace, quindi, hc eil GAT lasci il sitone.
RispondiEliminaSu Israele dice bene Blimp. Deyna mi sembra ardito definire lo stato d'Israele, razzista. D'altro canto senza conoscere la storia e le sofferenze che quel popolo continua a patire e senza conoscerne intimamente i pensieri è difficile esprimere un giudizio. Viviamo in un Paese nel quale la stampa e i mass media in generale, comunque la si veda, hanno sempre parteggiato per la Palestina. Mi limito a far notare che lo stato d'Israele rimane l'unica democrazia dell'area. L'unica democrazia nella quale vige lo stato di diritto e nella quale l'uguaglianza è riconosciuta a tutti, inclusi i cittadini arabi. Concludo dicendo che quello che scrive Lele rimane una sua personale visione dell'affaire Prandelli, accettabile in quanto suo modo di vedere ma non condivisibile, supportata temo solo dal suo odio e livore per Prandelli. La maggioranza (che definirei bulgara) dei tifosi fiorentini sempre serberanno un gran ricordo di Prandelli sia come uomo che come tecnico. Sinisa non è discutibile come uomo (io personalmente mai l'ho fatto) ma come tecnico è e temo per lui rimarrà una ciofeca.
sempore serberà e non serberanno, of course.
RispondiEliminaSul Travy, non vorrei essere stato la miccia deflagrante, anche se penso che ormai fosse solo una questione di tempo.
RispondiEliminaMi permetto di affermare che l'Olocausto non è stato qualcosa di unico, perché, come osservò Isaac Singer, nei confronti degli altri animali "tutti sono nazisti; per gli animali Treblinka dura in eterno".
RispondiEliminaAfrica che non usa certo la paprika per enfatizzare l'esperienza prandellianaCerto,Veneto,che
RispondiEliminae'una mia personale visione,ci mancherebbe.Ma ci sono dei fatti(non
pugnette,eh eh)che vanno al di la'della soggettivita'ed io in quanto
tifoso me ne frego della simpatia che puo'emanare un componente dello
staff tecnico,o almeno la metto in terz'ordine.Ma non e'soggettivo un
fattore,per me grave ed insanabile:ha fatto cedere o avvallato le
cessioni(scegli tu,era lui il coach/DT responsabile)di tanti giocatori
viola che erano nostro patrimonio,giocatori di valore,poi richiamati in
nazionale.Questa azione,e'stata la madre dei disastrosi ultimi due
anni,Sinisa o Delio che sia senza contare gli enormi danni economici e
d'immagine creati.Come vedi parlo di fatti inconfutabili e non so
dove leggi odio nel ricordarli.
Se
mi rapporto alla sua figura con termini un po'forti e'perche'viene
spontaneo di fronte ad una continua glorificazione di un tecnico che ha
fatto anche bene,ma ha anche distrutto e tanto.Invece bisognerebbe
togliere i parocchi,avere visioni meno integraliste e dire le cose come
sono state,senza enfatizzare e mitizzare la sua figura.Poi,e'vero,lo
trovo un buon tecnico,ma niente di piu',come persona mi risulta
pochissimo simpatico,lo trovo ondeggiante,cerchiobottista e
opportunista,e ci sono centinaia di comportamenti a testimoniarlo,ma
l'odio mai,non mi appartiene.
Lele
GAT, te l'ho scritto di là, ma il topic è andato nel dimenticatoio, quindi te lo scrivo anche da qua, tanto so che ci leggi. Anche io non ti capisco, pensavo che lo facessi apposta per agitare le acque nel sitone, magari tante volte facendola, come si dice a Genova, fuori dal
RispondiEliminabulacco, ed ora fai il risentito? Ma dai! Questa volta, sempre volendo
provocare e forse senza rendertene conto, hai veramente esagerato, in molti te
lo hanno fatto notare restituendoti pan per focaccia. Tutto lì. Sappi solo che se non scriverai più, noi ungulati
che consideriamo Corvino un galantuomo ed un buon Direttore Tecnico andremo in
maggioranza. Pensaci, eh eh eh.
AntoineRouge, non la voglio presentare come attenuante, e non solo rispetto ma ammiro quanto disse Singer ( misi anche lui nella mia top ten) , e , conoscendone il pensiero e lo stile, ci leggo anche molta spregiudicata, paradossale e amara ironia, ma ti faccio presente che gli animali stessi sono a loro volta, in grandissima parte, nazisti gli uni verso gli altri.
RispondiEliminaPosto che è difficile discutere in poche battute di temi come l'Olocausto e la questione Israele - Palestina, faccio mie le parole del Colonnello e del Chiari, i quali hanno espresso meglio di quanto io possa fare quello che anche io penso al riguardo.
RispondiEliminaAntoine Rouge: resta da capire il motivo della mia presunta disonestà. Hanno subito critiche radicali anche Giuseppe Verdi o Giacomo Puccini. Non vedo perchè non si possa essere critici nei confronti di un allenatore. Ci sono mestieri nei quali si guadagna e si raggiunge la fama, ma può accadere anche di ricevere i fischi dal loggione, se lo spettacolo non è all'altezza. Ho provato a spiegare come mai a me quel sistema di gioco non piacesse, se rileggi il mio ultimo post, quello in cui parlo di Berhami, potrai capire a cosa mi riferisco.
RispondiEliminaNo Chiari, non trovo nessuna ironia nella frase di Singer (oltretutto ripresa pressoché pedissequamente da Coetzee). Quanto al comportamento nazista, l'unico animale che l'ha sino ad oggi posto in essere, nei confronti di simili e dissimili, è l'uomo. Quello che fanno gli altri animali, gli uni verso gli altri, infatti, non è spregevole, perché è dettato dalla necessità di sopravvivere (nota scriminante giuridica) e solo entro detto limite. Diversamente, le sevizie e i massacri che gli esseri umani perpetrano nei confronti di altri individui, solo perché appartenenti ad una diversa specie, è un sopruso spregevole e stomachevole, perché è un comportamento discriminatorio non necessario attuato nei confronti di soggetti più deboli.
RispondiEliminaLa frase di Singer mi ha stupito. Nonostante ami lo scrittore non la conoscevo. A ben vedere si tratta semplicemente della frase di un amante degli animali e vegetariano. Singer ha ragione probabilmente. Ma con il nazismo il suo discorso non c'entra proprio nulla. Il romanziere avrebbe potuto usare tranquillamente anche un altro esempio storico.
RispondiEliminaInvece c'entra, e molto, Ludwigzaller, come acclara Un'eterna Treblinka di Patterson, lettura che consiglio vivamente. Come ho scritto, anche Coetzee ha evidenziato il parallelismo: "Siamo circondati da un'impresa di degradazione, crudeltà e
RispondiEliminasterminio che può rivaleggiare con ciò di cui è stato capace il Terzo Reich,
anzi, può farlo apparire poca cosa al confronto, poiché la nostra è un'impresa
senza fine, capace di autorigenerazione, pronta a mettere incessantemente al
mondo conigli, topi, polli e bestiame con il solo obiettivo di ammazzarli".
Non vorrei che quella frase di Singer venisse usata per sminuire in qualche modo l'olocausto, in quanto "non è stato qualcosa di unico". Tra gasare un altro essere umano e mangiarsi una tagliata alle erbette una certa differenza c'è.
RispondiEliminaTemo che per la vittima non ci sia alcuna differenza.
RispondiEliminaSulla condanna dei maltrattamenti degli animali mi trovi al tuo fianco AntoineRouge. Detto questo, io non mi riferivo solo al fatto che si nutrono l'uno dell'altro, peraltro nei modi più spietati e truculenti, ma anche alle loro regole di convivenza. Il fatto poi che, come tu stesso ricordi, uccidere un'altro animale è lecito solo quando lo si fa per sopravvivere, pone un'interrogativo, che vale però sia per l'uomo che per l'animale, ed al quale non mi pare si possa dare una risposta diversa in un caso rispetto all'altro: carnivori si nasce o si diventa per motivi di sopravvivenza e più in generale di adattamento alle leggi della natura? Tra le quali, osservato a latere, c'è anche quella che solo camminando uccidiamo ogni giorno decine di animali, o sbaglio? Quanto a Coetzee oltre ad averlo letto conosco la sua ideologica determinazione nella battaglia animalista, ma so anche che lo stile, non solo letterario, di Singer, è molto diverso e per me nettamente preferibile nella nella sua amara ironia, per non parlare della sua problematicità contenutistica.
RispondiEliminaSta giocando il Barcellona e sta dando spettacolo, assomiglia proprio alla Fiorentina, eh eh eh.
RispondiEliminaPer conformazione del duodeno, dell'esofago e dei molari l'uomo nasce frugivoro. Diventa onnivoro nel corso della sua evoluzione perché la carne accelera la produzione di quelle cellule necessarie a farci diventare più alti, più potenti, più belli (stringo al massimo il succo) ma innalza a dismisura il rischio dei tumori. E' una querelle che va avanti da quando esiste la scienza alimentare. Se prendiamo a riferimento gli scimpanzé, nostri lontani cugini, saremmo frugivori come loro ma adattati a consumarla, di certo non si può prendere in considerazione il babbuino, nemmeno lontano parente nostro, che nasce carnivoro ma si adatta alla frutta. Non v'è distinguo per quanto riguarda carne o pesce, ugualmente dannoso salvo tutte le specie che hanno lisca e nuotano non in allevamento (tutta la famiglia del pesce azzurro, ma anche spigola, orata, trota e salmone, quando selvaggio, vanno benissimo). Dovremmo mangiare frutta e verdura per avere la certezza di campare a lungo sebbene con difese molto più basse anche se la carnitina, fondamentale nell'alimentazione, la si trova in tutti i legumi. I fagioli e i ceci sono recenti nelle nostre tavole ma gli etruschi sapevano benissimo quanto le lenticchie fossero fondamentali nella dieta mediterranea.
RispondiEliminaVi saluto e vado a mangiare acciughe fritte con insalata mista.
RispondiEliminaEbbene, visto il commiato di oggi, il sifone alle 19.17 prova a metterci una pezza con un articolo-fuffa e un titolo accalappiaGATti
RispondiEliminaEvviva per una volta sono d'accordo con Chiari! Anche secondo me infatti nutrirsi di carne è perfettamente normale, non soltanto per gli uomini ma per numerose specie animali. Basterà qui ricordare l'immagine leopardiana del giardino come luogo di violenza e sopraffazione per comprendere che la natura è di per sè matrigna. Non diversamente si è espresso Lorenz ne "Il cosiddetto male". Se il mio gatto cattura un uccellino è un nazista degno di essere processato a Norimberga? Non direi proprio. Solo nei romanzi di Sepulveda i gatti vanno d'accordo con le gabbianelle. La natura è meno melensa e favolistica.
RispondiEliminaBrutta serata di calcio stasera, le merde hanno stravinto. Qualche anima buona mi convinca che per la Fiorentina è meglio così.
RispondiEliminaE' meglio così: si logoreranno andando avanti, Chiari, per raccogliere il solito pugno di mosche europee, alla fine. E noi a fotterli in campionato.
RispondiEliminaÈ sparito un mio post, che ripeto: non ho capito che rilevanza abbia il fatto che, camminando, si rischi di schiacciare insetti, con la scelta deliberata di far nascere animali con l'obiettivo di ammazzarli e divorarli. Quanto alla gabbianella e al gatto, che il mondo sia una palude di morte e non un idillio edenico non abilita noi, agenti morali, a compiere una carneficina quotidiana.
RispondiEliminaIrrilevante schiacciare insetti per un animalista? Per un animalista dovrebbe essere più immorale uccidere una formica solo perchè non si ha tempo e voglia di stare attenti a non farlo, che uccidere un animale per sfamarsi.
RispondiEliminaSerataccia Colonnello, comunque apprezzo il tuo impegno ( eh eh eh) nel confortarmi e ti ringrazio.
RispondiEliminaAnima non-buona causa vittoria juve:perché giocheranno su due fronti ed è dura comunque,perché giocheranno molto allenandosi poco e quindi non architetteranno nuovi schemi,la stagione così li logorerà,non possono reggere grandi ritmi ed alcuni panchinari non valgono titolari,hanno dato segnali deboli(per loro) di stanchezza e poca vis,Piumin alto andranno più male si faranno,California Viola scrive 3 post contro la Juve ed uno solo contro i DV.Ecco CHIARI.
RispondiEliminaLudwig devo contraddirti, su Aquilani, una cosa che hai scritto di là. Aquilani statisticamente è uno che segna tanto, quasi 20 gol in carriera in meno di 200 partite, di cui circa metà sono state solo spezzoni di pochi minuti. A differenza di Montolivo ha la stoffa del fuoriclasse vero, è uno che nei primi anni di Roma, a poco più di 20 anni, ha deciso partite per esempio a San Siro, e fu il protagonista assoluto della gara in cui la Roma di Spalletti eliminò il Real galactico vincendo al Bernabeu. Ti perdono comunque il vuoto di memoria, dato che ce l'hanno pure i romanisti (che lo hanno avuto in casa, ma il Sopra e il Chiari potranno confermarti che a Roma, quando c'è da etichettare qualcuno, sanno essere anche più stronzi di noi fiorentini), che lo liquidarono come "fracico" per via del suo stazionare perenne ai box. La realtà è che solo gli infortuni gli hanno tarpato le ali, ma tra la personalità sua e quella di Montolivo veramente ci corre quanto tra Dunga e Cois, lui allo scaravaggio può solo invidiare il fatto di non aver mai avuto un raffreddore in carriera.
RispondiEliminaPoi può darsi che Montella contribuisca ad aumentare per tutti le possibilità di segnare (lo stesso Gonzalo ha già eguagliato il proprio record stagionale), ma credimi che quello che ha fatto lui domenica è qualcosa che è nelle corde solo dei più grandi in assoluto. La sua punizione farebbe invidia a uno con piedi da fantasista; il secondo gol farebbe invidia a tanti bomberi di razza, perchè non è facile davvero inserirsi sul corner e guardare l'angolino come ha fatto lui (freddezza dimostrata anche nel "rigore in movimento" realizzato a Milano, dove in corsa guarda la porta e Abbiati per spiazzarlo, col sinistro che non è neanche il suo piede), mentre il cross per Toni, teso e millimetrico, farebbe invidia a qualsiasi terzino e a tante ali. Niente a che vedere con le ciofeche di Montolivo, che vengono esaltate quando finiscono in gol dopo qualche deviazione, questo è sul serio un grande giocatore che, se un po' di culo ce lo conserverà sano, ti toglierà tante tante castagne dal fuoco con i suoi colpi, che nella nostra rosa solo Jovetic ha superiori a lui (salvo esplosione improvvisa di Ljajic).
Grande Sopra.
RispondiEliminaInoltre, a sostegno di quanto sostiene persuasivamente Vitalogy, lo stesso Antognoni ha detto, più volte, anche quando Montolivo era a Firenze, che si rivede più in Aquilani che in Montolivo.
RispondiEliminaVero Chiari, Antonio ha sempre detto così.
RispondiEliminaMolto "antognonesco", tra l'altro, il passaggio di 40 metri servito preciso sui piedi di Jovetic, in occasione del gol-vittoria contro l'Udinese.
Mi consolo anch'io pensando che andando avanti [non fino alla vittoria, perdio!] in CL la juve perda strada in campionato, non sono comunque riuscito a "tifarla" come mi ero machiavellicamente ripromesso: appena vista la faccia del Buffone al momento della scelta del campo, sono partiti i più irriferibili insulti.
RispondiEliminaMah....via JORDAN(perdonato sappiam perché),via Montolivo,via GAT,montolivine latitanti,nick spariti.Una nuova era glaciale per alcune specie(di atleti e tifosi?)
RispondiEliminaAnzitutto contesto che la questione si ponga diversamente per un animalista rispetto ad un... cosa? Menefreghista? Secondo: non ho scritto che è irrilevante in senso assoluto, ma rispetto alla scelta deliberata di ammazzare e divorare animali. Camminare non è evitabile, mangiare animali sì. Non ho neppure scritto che non si debba stare attenti a non schiacciarli. Terzo: per sfamarsi? Il leone mangia carne per sfamarsi e perché altrimenti muore; gli umani invece lo fanno perché sono stronzi.
RispondiEliminaNel mondo non ci sono solo animalisti e menefreghisti, perchè per uno che considera sacro un albero il menefreghista sei tu animalista che ti va bene farlo a fette per fartici i mobili. Dico solo che se tu consideri la vita degli animali sacra come quella degli uomini devi stare attentissimo a non calpestare le formiche, altrimenti ti contraddici solo perchè non hai il tempo e la voglia di farlo, motivo ben più risibile che uccidere un animale per alimentarsi. Gli uomini non sono stronzi quando mangiano carne, sono figli della loro storia naturale che li ha visti diventare tali, cioè carnivori, per sopravvivere. Ed ora sono tali. Antoine, visto che tutto quello che ci circonda è sacro, è sacro anche un filo d'erba, allora perchè non valutare i vari gradi di quella sacralità, i confini, e cosa significa il suo rispetto? Io rispetto l'erba, la adoro ma la calpesto, amo gli alberi e li tutelo, curo la loro riproduzione ma mi ci faccio anche i mobili, così come adoro gli animali, tutti, e voglio che non siano maltrattati e che ne sia garantita e salvaguardata la riproduzione, ma, rispettando tutto questo,con alcuni di essi mi ci alimento. La vita animale e vegetale va rispettata in tutte le sue manifestazioni in armonia con la natura, diventa intoccabile, quindi inaccettabile toglierla, dove c'è coscienza di sè, di essa in termini esistenziali e della morte, dove può essere consapevolmente vissuta in altrettanto consapevole e costruttiva armonia con l'ambiente.
RispondiEliminaChiari, carnivori non siamo, onnivori si. Un carnivoro, in quanto tale, la carne la consuma cruda, può e deve, perché in grado di digerirla, noi quando la mangiavamo cruda si campava dai 20 ai 30 anni, quando abbiamo iniziato a cuocerla si è raddoppiata l'aspettativa di vita. Di certo non apparteniamo alle famiglie dei leoni o degli squali eh eh eh eh eh
RispondiElimina