Una pena infinita che ricorda molto un penitenziario pur in assenza di Kokorin. I 7 gol sbagliati dall’Atalanta come i nani di quel giardino sempre più verde del vicino Benevento. Alla pena è mancata solo la tendenza a festeggiare il gol andando davanti alla telecamera con il gesto che spinge a dire non ti cuorar di loro. Dovessi unire i miei pensieri con una matita dopo aver visto la Viola verrebbero fuori un paio di Hogan. Del resto un cambio di allenatore che non è nemmeno nuovo, e neanche allenatore, cosa mai può migliorare, in un contesto in cui la cosa italiana più lenta della vaccinazione e del vecchietto con la Panda è il rinnovo del contratto di Vlahovic. Il prossimo traditore. Peggio di così solo se Rocco mette AstraZeneca sulle maglie. Anche se Spezia davanti e Benevento a pari punti è realtà di una tristezza che ricorda le periferie degradate. E se contro gli assembramenti potrebbe tornare utile la pioggia, contro questa mediocrità sembra non bastare più nemmeno l'ombrello. Del mio romanticismo è rimasta questa predisposizione a morire prima ancora che Bonaventura con la pistola affronti Zapata con il fucile, mentre il Bambi vuole mettere su una class action contro Dazn solo per chiedere il rimborso alla Leotta. A questo punto la nostra fede rimbomba come una cattedrale senza Dio, e la sfida adesso è cercare comunque il bello.
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