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mercoledì 21 aprile 2021

Come acqua nel deserto


Con sofferenza ma preziosa come l’acqua nel deserto, anche se nel deserto del gioco. Magari possiamo dire che questa volta i cambi hanno fatto la differenza, se è vero che per noi la mascherina è diventata le mutande della faccia. Per fortuna questa vittoria salvavita consente ai tifosi, a differenza di quando si organizzarono per andare in via Tornabuoni, di pensarci molto prima di muoversi d’impulso. La Serie B non l’avrei tollerata, che adesso allora venga esteso il coprifuoco anche su Netflix, così se entro le 21 non ho ancora deciso quale film guardare, spengo tutto tanto mi addormento. Spero poi dopo questa boccata d’ossigeno che tra le tante stravaganze provenienti dal mondo del fashion possa andare di moda “dimenticare”. Tra le cose più agognate, finalmente dopo i tre punti arrivati con la sirena accesa della macchina “trasporto organi” adesso attendiamo con la stessa speranza anche il 26 Aprile. Il gioco non riempie gli occhi, il Verona ha perso 6 delle ultime sette, e questo spettacolo brullo equivale al fastidio che procura il flauto del vicino, messa comunque sul comò di camera questa bottiglietta di acqua di Lourdes, là dove prima c’era la civetta, è emersa prepotentemente volontà di andare a comprare le sigarette per non voler pensare alla Fiorentina e non tornare mai più, anche se ce n’è sempre una e le cose non vanno meglio lo stesso, così mi viene da pensare che Sky ha smollato la Serie A a Dazn per la Superlega. La Superlega che è già un bel fardello, ma il fatto che al Bambi hanno rubato anche i tergicristalli è da ultimo girone dell’Inferno. Si dice che il calcio è del popolo quando Sky Calcio costa 45 € + Sky Sport 39,90 + Dazn 9,90 al mese. Facendo entrare uno spiraglio di ottimismo mi sento di dire che oggi dopo tanto non sarà la solita meravigliosa giornata solo per chi bestemmia. Il Bambi che è uno che se ne intende sostiene che il capitalismo sia l’eroina tagliata male del pianeta. Mi piacerebbe chiudere questo editoriale salutando i fuoriusciti dalla Lega, che tra l’altro cominciano a perdere pezzi, con un bel “cordiali refusi”. La Superlega, già, quanto di più distante da quel barlume di luce, che fino a quando rimane, è accompagnato dell’eco di strilli provenienti da un cortile lontano, dentro a interminabili partite di calcio, per correre poi, sudati e sporchi, ognuno dentro ai propri portoni.  


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