Sono anni Viola questi nei quali dovremmo chiudere un occhio, se non fosse che il Bambi lo fa solo per prendere la mira. Penso che peggio di un tifoso Viola che si avvicina alla partita stia solo uno psicologo trentacinquenne figlio di ristoratori, la cui famiglia è ormai precipitata in fondo al sistema di caste draghiano. La sua compagna non è che non crede ai propositi di fare una grande squadra da parte di Rocco, non vuole credere alle favole per non rischiare di essere mangiata dal lupo. Se almeno qualcuno pensasse a un numero verde per bloccare questo scetticismo. Comunque la medicina ci viene in aiuto, tenera la notte del tifoso Viola dopo una trentina di gocce. Per non sbagliare mi sono spostato nel caso la squadra volesse gettare le basi per l’ennesima delusione. E dopo che le ultime cartucce sono state sparate in via Tornabuoni, non ci resta che fare proteste a colpi di pastina in brodo. Spero che per costruire una serata che vada di traverso a Gasperini non ci voglia il DAS. E ho come il presentimento che il Bordeaux oggi non sia sufficiente. Poi vedi lo Spezia davanti e allora capisci che non può essere colpa di Rocco, ma del fatto che neanche Dio crede più nel progetto.
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